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Luglio 10, 2020
Le piante con una lunga fioritura ci garantiscono un terrazzo o un giardino sempre colorato per tutta l’estate fino all’autunno inoltrato. Se non sapete su quali varietà puntare, ne abbiamo selezionate 7 tra le più produttive.
7 PIANTE CON UNA LUNGA FIORITURA
Per ottenere delle belle fioriture possiamo puntare sulle piante erbacee annuali. La Phlox fiorisce da maggio a settembre e richiede molta acqua.
Il Bidens (Bidens ferulifolia) è una pianta erbacea perenne ma spesso viene usata come annuale, poiché non tollera il gelo. Se viene coltivata in vaso possiamo proteggerla in una serra per farla rifiorire nella primavera successiva. Fiorisce da maggio a ottobre. Se togliete i fiori secchi stimolerete la nascita di nuovi boccioli.
Un’altra pianta erbacea molto interessante per la produzione di fiori è l’Impatiens. Se ben irrigata fiorisce continuamente da maggio a ottobre. È una pianta perenne ma spesso viene usata come annuale poiché non tollera temperature inferiori ai 5°C. Gli Impatiens sono un’ottima soluzione per i terrazzi in ombra.
La Petunia fiorisce da aprile a ottobre. Anche in questo caso, togliendo i fiori secchi e sfioriti stimoliamo la produzione di nuove fioriture.
La stessa regola vale anche per la Verbena, una pianta erbacea annuale che fiorisce da aprile a ottobre...
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Luglio 09, 2020
Usare i larvicidi correttamente è molto importante poiché è uno dei sistemi di contenimento delle zanzare più efficace e meno inquinante. Tutte le specie di zanzare presenti in Italia hanno un ciclo riproduttivo che passa per una fase acquatica della durata di 6-7 giorni, nel corso dei quali, passando attraverso 4 stadi larvali e 1 di pupa, l’uovo si trasforma in una zanzara adulta. Poiché una volta diventate adulte sono più difficili da controllare, il passaggio obbligato in acqua per il loro sviluppo è un punto debole delle zanzare sul quale i ricercatori specializzati nella lotta a questo pericoloso insetto si sono ovviamente concentrati.
Se poi consideriamo che una zanzara adulta vive mediamente 3-4 settimane nel corso delle quali può deporre fino a 300-400 uova, capiamo ancora di più l’importanza di intervenire alla fonte del problema.
USARE I LARVICIDI: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Prima di usare i larvicidi, il primo consiglio è di eliminare tutti gli oggetti che, a causa della pioggia o dell’irrigazione, possono trasformarsi in piccoli laghetti. Come per esempio annaffiatoi o secchi, pneumatici o teli di plastica che possono trattenere l’acqua.
Nel caso dei sottovasi o delle ciotole per dissetare gli animali da compagnia, cerchiamo di svuotarle entro 4-5 giorni, anche se sarebbe meglio molto meno per la salute sia delle piante sia del cane.
In altri casi è invece impossibile cambiare l’acqua. Per esempio nei laghetti ornamentali, nelle fontane, negli abbeveratoi degli uccelli, nelle cisterne aperte per la raccolta dell’acqua piovana, nelle piante coltivate in idrocoltura e nei tombini e griglie per la raccolta delle acque. In questi casi dobbiamo prevedere un ciclo di trattamenti con un larvicida specifico.
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Luglio 07, 2020
Da sempre gli italiani amano coltivare il Cardo: è originario della zona mediterranea (Europa meridionale – Africa settentrionale) ma nel tempo si è diffuso anche in aree settentrionali (Pianura Padana) dove è diventato protagonista di piatti tipici (come per esempio la Bagna Cauda piemontese): poiché è sensibile agli abbassamenti di temperatura, soprattutto nelle fasi giovanili, va dovutamente protetto. È una pianta erbacea perenne ma spesso viene coltivata come annuale.
Appartiene alla famiglia delle Composite assieme Carciofo, Radicchio, Topinambur e Girasole. È monoica (cioè con apparati riproduttivi femminile e maschile nella medesima pianta) e i fiori assomigliano a quelli del Carciofo ma sono di dimensioni più piccole. Le foglie, a seconda della varietà, sono più o meno spinose e pennate, aventi il picciolo e le nervature spessi e carnosi che costituiscono il prodotto utilizzato nell’alimentazione.
Si adatta bene a quasi tutti i tipi di terreno ma predilige quelli di medio impasto, profondi, freschi, a reazione neutra o leggermente alcalina.
Si avvantaggia di lavorazioni profonde e di laute concimazioni, sia organiche che inorganiche.
L’avvio della coltura può avvenire in due modi: attraverso la semina o il trapianto di giovani piantine ottenute in semenzaio.
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Luglio 02, 2020
Creare un angolo del terrazzo da dedicare alle piante per il benessere è un’ottima soluzione con coniugare il bello con l’utile.
Le erbe aromatiche e terapeutiche sono facili da coltivare: basta procurarsi dei vasi ampi e profondi da riempire con un buon terriccio specifico per orto e una posizione soleggiata per almeno 3-4 ore al giorno. Con queste condizioni potete coltivare con successo qualsiasi pianta aromatica.
Ecco 8 piante differenti, ma accomunate dalle proprietà terapeutiche e dall’uso in cucina. Oltre naturalmente la bellezza del verde!
ALLORO
Va coltivato in un vaso profondo. Se è in piena terra, non ha bisogno di irrigazioni (ma se viene irrigato cresce più velocemente). Oltre al sapore ottimo, ha molte proprietà utili: l’olio all’Alloro è utile per massaggi che leniscono i muscoli contratti. Clicca qui per scoprire i consigli di coltivazione.
LAVANDA
La fragranza di Lavanda è considerata capace di migliorare le capacità della memoria. Quando sentiamo la testa troppo “piena”, lo stimolante profumo della lavanda ci aiuterà a mettere ordine nella mente e a ricordare meglio, con minore facilità di distrazione e maggiore attenzione per le cose e per le persone che abbiamo intorno.
CORIANDOLO
Il Coriandolo, dal buon aroma fruttato, è una pianta aromatica dotata di un gran numero di proprietà benefiche: è digestivo, depurativo e disinfettante dell’organismo, soprattutto delle vie gastrointestinali.
Svolge un’azione...
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Giugno 30, 2020
Abituarsi a usare i concimi idrosolubili è un gesto di rispetto verso l’ambiente: poiché aggiungiamo noi l’acqua per creare la miscela, gli imballaggi sono più piccoli e risparmiamo molti costi di trasporto e la relativa emissione di C02. Ma non solo!
USARE I CONCIMI IDROSOLUBILI: PRESTAZIONI PROFESSIONALI
I concimi idrosolubili offrono anche un altro vantaggio rispetto ai fertilizzanti liquidi o granulari. Possono infatti essere utilizzati in due diversi modi: applicati direttamente sul terreno come facciamo con i concimi granulari, oppure possono essere sciolti in acqua per essere irrorarli, per stimolare lo sviluppo di piante stressate a causa di attacchi parassitari o mancanza d’acqua.
Inoltre, rispetto ai fertilizzanti liquidi pronti all’uso, i concimi idrosolubili hanno titoli e materie prime purissime, che garantiscono una marcia in più rispetto ai concimi “normali” e regalano piante forti e rigogliose.
Sono particolarmente diffusi i concimi idrosolubili per Ortensie, quindi piante acidofile, e l’azzurrante per Ortensie. L’Ortensia vive bene su terreno con pH leggermente acido, soprattutto quelle a fiore azzurro. Una particolarità dell’Ortensia è proprio questa: il colore dei fiori varia in funzione dell’acidità del terreno. I fiori virano naturalmente al rosa ma per ottenere fiori azzurri è sufficiente somministrare una volta al mese nella bella stagione del solfato di ferro, venduto anche come azzurrante per Ortensie.
Molto interessanti anche i concimi idrosolubili per Gerani e la novità di quest’anno per Agrumi!
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Giugno 26, 2020
Le Carote sono molto facili da coltivare un po’ in tutta Italia. La temperatura ottimale di coltivazione è di 18°C, ma è bene non scendere mai sotto i 6°C e attendere di superare la minima di 8°C prima di seminare o trapiantare le Carote.
Possiamo scegliere se partire da una piantina già cresciuta, oppure se partire dal seme. La prima soluzione è più rapida e semplice, la seconda è più economica e ci permette di scegliere fra tante varietà. Infatti esistono Carote di molti tipi: dal tipico colore arancione ma anche viola, con punta affusolata o tronca, così come esistono carote che raggiungono i 27 cm e altro piccole e rotonde a forma di trottola.
Oggi sappiamo che il tipico colore arancione è determinato da una vitamina, il betacarotene, molto utile per rafforzare la vista, emolliente della pelle e delle mucose, antianemico poiché stimola la produzione di globuli rossi e combatte le malattie dell’apparato respiratorio e i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. Ci sono quindi tanti buoni motivi per coltivare le Carote nel nostro orto e portarle in tavola!
COLTIVARE LE CAROTE IN GIARDINO
Scegliete un’aiuola nell’orto ben assolata, senza dimenticare la consociazione degli ortaggi: le Carote preferiscono la vicinanza di Cipolle, Menta, Lattughe e Pomodoro, mentre non hanno simpatia per il ...
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Giugno 23, 2020
Le Formiche in casa sono un bel problema e tutti sappiamo che ovunque ci sia cibo, lì ci saranno delle Formiche pronte ad approfittarne! Liquidi zuccherini, succhi e sciroppi di frutta, la melata degli Afidi ma anche alimenti solidi sono le prede preferite.
In genere nidificano all’aperto e invadono le case solo per il tempo necessario a raccogliere il cibo, ma possono adattarsi anche all’interno di intercapedini di muri e pavimenti.
In Italia se ne conoscono circa 250 specie che, in grande maggioranza, vivono in terreni aperti o boschi. Quelle che frequentano le aree urbane e le case in particolare rappresentano una piccola percentuale. Agli occhi di un non-esperto possono apparire tutte uguali, invece posseggono preferenze alimentari e comportamenti molto diversi. Individuarne alcune caratteristiche e adottare delle semplici precauzioni ci consentirà di debellarle con successo.
FORMICHE IN CASA: COME PREVENIRE E AFFRONTARE UNA INVASIONE
Iniziamo con il dire che non è sempre necessario effettuare una disinfestazione. Se agiamo in modo preventivo possiamo evitare e limitare il pericolo; è sufficiente adottare alcuni accorgimenti. Come precludere o eliminare i passaggi e le vie di accesso al cibo, conservarlo in contenitori chiusi e mantenere costantemente puliti gli ambienti e i mobili dai residui alimentari (briciole, stoviglie sporche, succhi di frutta o di carni, ecc.): tutte astuzie che inducono rapidamente le Formiche a cercare altrove le fonti di cibo. Ricordiamoci che, essendo insetti opportunisti, nella maggior parte dei casi entrano nelle nostre case solo per raccogliere il cibo e non per impiantare il nido.
Se dopo aver adottato tutte le precauzioni possibili c’è ancora questa presenza indesiderata sarà il caso di utilizzare un prodotto anti-formiche.
Come già detto, saper individuare...
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Giugno 19, 2020
Possiamo coltivare la Kolkwitzia in giardino sia come esemplare singolo sia insieme ad altri esemplari per formare macchie di colore o una siepe. Si può coltivare anche in grandi vasi. È particolarmente indicato per tutte le regioni italiane, poiché resiste al gelo fino a -10°C.
La Kolkwitzia (Kolkwitzia amabilis) è un arbusto perenne deciduo che produce abbondanti fioriture in maggio e giugno, a seconda del clima, particolarmente profumate specialmente quando piove. Può raggiungere un’altezza massima di 3 metri e ha foglie di colore verde scuro che assumono sfumature giallo-oro e rossastre in inverno prima di cadere. I fiori sono imbutiformi di color bianco o rosa chiaro con il centro giallo.
COLTIVARE LA KOLKWITZIA: UNA PIANTA CHE NON TEME IL GELO
La Kolkwitzia si trapianta in autunno o all’inizio della primavera, in marzo, avendo cura di creare la buca di impianto con qualche settimana di anticipo rispetto alla messa a dimora. In questo periodo potremo verificare che non si formino dei ristagni d’acqua sul fondo della buca, in caso di pioggia o di irrigazione. Approfittiamo dell’occasione per distribuire sul fondo della buca un concime granulare a lenta cessione per arbusti da fiore, che favorirà l’attecchimento delle radici e fornirà i primi nutrienti.
Può crescere bene anche in mezz’ombra ma se scegliete una posizione assolata vi garantirete fioriture più rigogliose.
La Kolkwitzia non richiede grandi cure ed è abbastanza resistente a parassiti e malattie fungine, anche se vive in un ambiente con un’umidità eccessiva. Anche per l’irrigazione è abbastanza autonoma: va...
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Giugno 16, 2020
Possiamo coltivare la Guzmania in appartamento se stiamo cercando una pianta con una lunga fioritura colorata e che non richiede particolari cure. La Guzmania è una pianta d’appartamento sempreverde di origine tropicale e fa parte della famiglia delle Bromeliaceae. La stessa famiglia degli Ananas a cui il ciuffo della Guzmania assomiglia molto.
In commercio possiamo trovare molti ibridi, con fiori di tantissimi colori: arancio, giallo, rosa, fucsia, magenta e rosso. Anche le foglie, lucide e di un verde brillante, sono molto decorative.
Il ciuffo colorato non è il fiore, ma sono foglie modificate, dette bratte, che servono alla pianta per farsi notare dagli insetti. Il fiore è piccolo e poco decorativo ed è contenuto al centro delle bratte, che svolgono anche una funzione protettiva dell’infiorescenza.
Fiorisce in inverno e le bratte rimangono colorate per tanti mesi.
COLTIVARE LA GUZMANIA: IL POSTO IDEALE
Il segreto per coltivare con successo la Guzmania è un mix tra un’irrigazione corretta e il giusto posizionamento in casa.
Essendo una pianta tropicale teme il gelo (con meno di 18°C la pianta va in sofferenza) e richiede un ambiente con un alto tasso di umidità.
La Guzmania va quindi coltivata in casa durante la stagione invernale mentre in estate può essere spostata sul balcone, poiché non teme l’afa, ma in una posizione ombreggiata poiché i raggi solari diretti potrebbero danneggiarla. Sul terrazzo proteggetela anche dal vento: in caso di giornate ventose è sufficiente riportarla in casa.
In casa scegliete un luogo molto luminoso ma con la luce filtrata, per esempio da una tenda leggera, poiché non ama i raggi solari diretti. Tenetela lontana...