Le piante per un giardino notturno vanno scelte con attenzione se vogliamo stupire i nostri amici quando li ospiteremo per cene e feste serali. Per apprezzare maggiormente lo spazio esterno nelle ore notturne, è infatti fondamentale scegliere fiori dalle tonalità chiare e quindi visibili al buio.
Anche il fogliame argentato si adatta perfettamente, come nel caso dell’Artemisia, della Santolina, della Cineraria e dell’Elicriso. Quest’ultimo in particolare è caratterizzato da una fragranza straordinaria.
Coltivare le Eriche tutto l’anno è possibile e, seguendo pochi semplici consigli, potremo vederle rifiorire il prossimo anno.
Le Eriche sono tipiche piante autunnali che molti utilizzano per colorare i terrazzi durante i mesi più freddi grazie alle loro variopinte fioriture, che spazio dal bianco al rosso, dal viola al porpora. L’Erica carnea, la Calluna vulgaris o l’Erica darleyensis, incrociate e ibridate fra loro, si riempiono infatti da tantissimi fiorellini fittamente disposti sui rametti rallegrando gli spazi esterni anche durante i periodi tipicamente poveri di fioriture.
Spesso le Eriche vengono utilizzate come piante annuali, sia nelle aiuole sia in vasi o ciotole, e dopo la loro fioritura vengono semplicemente buttate e sostituite con altre fioriture. Oppure si fanno seccare i rametti poiché i fiori non perdono la loro bellezza anche essiccati. Invece si tratta di piante perenni che possiamo conservare e coltivare per tutto l’anno, con l’obiettivo di farle rifiorire nel prossimo autunno. Vediamo come si fa!
Possiamo coltivare il Gelso (Morus) sia per la grazia del suo albero sia per i suoi gustosi frutti, che possono essere neri (nel Morus nigra) o bianchi (nel Morus alba).
Pur essendo considerato un “frutto minore”, si tratta di un albero da frutto molto longevo, può superare anche gli 8/10 metri di altezza e in passato veniva coltivato anche per l’allevamento dei bachi di seta che sono ghiotti delle sue foglie. È un albero caducifoglie che produce frutti molto dolci e prelibati che, a seconda della varietà, possono essere scuri oppure chiari e assomigliano molto alle comuni More, ma sono più grandi e allungati. Si tratta solo di una somiglianza poiché il Gelso e le More non appartengono alla stessa famiglia: il Gelso appartiene alla famiglia delle Moracee come il Fico, l’Artocarpus o la Maclura.
In realtà il frutto del Gelso è un’infruttescenza (detta sorosio), composta nella parte centrale del frutto vero e proprio e nella parte superficiale da una polpa derivante dal calice fiorale ingrossato e carnoso. Oltre che per i frutti, oggi il Gelso viene spesso coltivato come albero ornamentale.
Concimare gli Agrumi ornamentali in modo corretto, cioè prevedere un ciclo annuale di interventi di fertilizzazione, è la base del successo della crescita di queste piante, specialmente quelle coltivate in vaso.
La scelta il tipo di fertilizzante e del ciclo di concimazione dipende da vari fattori:
la composizione del terreno: specialmente nel caso di una coltivazione in piena terra
e anche lo stato di salute delle foglie e dei germogli, poiché potremmo aver bisogno di correggere una clorosi ferrica, cui sono soggette le piante di Limone.
Il ciclo di concimazione infatti, oltre a fornire alla pianta il giusto apporto di sostanze nutritive (Azoto, Fosforo e Potassio) e microelementi (Ferro, Calcio, Boro, Magnesio, Rame, ecc.) è utile per colmare carenze nutritive, spesso manifestate dalla pianta. Le foglie sono impallidite? I boccioli cadono appena spuntano? Il fogliame si arriccia o è bruciato? Tutti sintomi di un disequilibrio che si corregge con un apporto costante delle giuste sostanze nutritive.
Scegliere correttamente le piante per un balcone ombreggiato è importante per ottenere crescite rigogliose e belle fioriture. Non tutte le piante infatti gradiscono la mancanza di sole, che in molti casi potrebbe determinare fioriture limitate e uno sviluppo vegetativo ridotto.
Vediamo insieme su quali piante possiamo contare!
PIANTE PER UN BALCONE OMBREGGIATO: QUALI SCEGLIERE
Il sole è molto apprezzato dalle piante da fiore, che in mancanza di esso potrebbero stentare a donarci ricche infiorescenze. Ci sono però alcune specie che riescono a fiorire anche in zone ombreggiate o semi ombreggiate.
È il caso degli Impatiens: fioriscono da maggio a ottobre e spesso vengono utilizzati come piante annuali poiché non sopportano temperature inferiori ai 5/10°C. Anche gli Anemonifioriscono in ombra e che donano infiorescenze multicolori a seconda della varietà scelta.
Senza dimenticare le Campanule, una pianta erbacea che fiorisce da aprile a luglio, e le Begonie, che vanno in fiore da aprile a ottobre.
Altre piante da considerare sono la Fucsia, un piccolo arbusto caducifoglie con tanti fiori penduli, semplici o doppi, di colore bianco, rosa, rosso o viola che appaiono da giugno a ottobre, la Bergenia che fiorisce all’inizio della primavera e la ...
Possiamo coltivare il Vischio in giardino? Tutti conosciamo l’antica tradizione di baciarsi nella notte di Capodanno sotto un ramoscello di Vischio per ingraziarsi un futuro più fortunato, ma pochi conoscono le caratteristiche di questa particolare pianta.
Il Vischio (Viscum album) è una pianta sempreverde cespugliosa che ha la caratteristica di essere epifita, cioè cresce senza bisogno della terra, un po’ come le Orchidee. A differenza delle Orchidee però, che non danneggiano le piante su cui crescono, il Vischio ha un atteggiamento parassita e si nutre della linfa della pianta su cui si sviluppa. In particolare è un emiparassita (cioè un “quasi parassita”), poiché assorbe solo l’Azoto, che non riesce a reperire tramite la fotosintesi.
Va però detto che il Vischio non rovina le piante ospitanti e arreca pochi danni: la pianta rimane contenuta e non tende a svilupparsi eccessivamente.
All’inizio della primavera, in marzo-aprile, i rami del Vischio producono piccoli fiorellini bianco/gialli mentre in autunno donano delle piccole bacche rotonde, di colore biancastro translucido e con consistenza gelatinosa e collosa. Le bacche sono molto importanti per la diffusione di questa particolare pianta: oltre ad avere un comportamento parassita nei confronti degli alberi su cui cresce, il Vischio infatti sfrutta anche l’azione degli uccelli per la sua propagazione. Le bacche gelatinose sono infatti apprezzate dagli uccellini e contengono un solo grande seme, che dopo il processo digestivo del volatile verrà depositato su altre piante protetto da uno strato di buon concime naturale (cioè il guano). I semi che cadranno a terra, invece, moriranno senza germogliare.
Secondo la cromoterapia un giardino colorato di rosso stimola energia, vivacità e dinamicità nel suo possessore. Disciplina di origini molto antiche, ora supportata da autorevoli ricerche scientifiche, la cromoterapia utilizza la scala dei colori per scopi terapeutici, perché ognuno di essi esercita un effetto sulla psiche umana e sugli stati d’animo.
Le vibrazioni (onde elettromagnetiche) emesse da ogni tonalità influiscono sul sistema nervoso e immunitario, sul metabolismo e quindi sul nostro umore, attraverso le percezioni che dalla vista raggiungono il cervello con conseguenze su tutto il nostro organismo. Già da diversi anni sono in corso sperimentazioni e ricerche sull’uso del colore in ambienti terapeutici.
La scelta delle tinte per il giardino e il terrazzo può dunque essere gestita proprio per ottenere in noi reazioni positive, e differenziate in base alle preferenze e necessità dei diversi ambienti e della loro destinazione d’uso.
I colori caldi possono essere molto utili per chi deve trovare in sé energia e vitalità: perfetti per le zone di terrazzo e giardino dove ci sono bambini e ragazzi che studiano e seguono le lezioni online, e dove si lavora in smart working, ma anche nella zona dedicata al pranzo: il tono arancione dei fiori favorisce appetito e socialità.
Tutti i toni della gamma fredda (azzurro, blu, viola, lilla) sono invece riposanti e rasserenanti, oltre che rinfrescanti.
Il rosa, che non è un colore necessariamente femminile, è più che mai prezioso in questo momento: circondarsi di fiori rosa è un modo per favorire emozioni positive come le sensazioni di sicurezza, di armonia e di fiducia.
E se sentite in voi stress, affaticamento e tristezza, andate con il bianco e il verde: sono i colori più frequenti in natura, i fiori bianchi saranno un accompagnamento perfetto per un'estate...
Curare il Corbezzolo non è difficile e possiamo coltivarlo facilmente sia in vaso sia in giardino. Il Corbezzolo (Arbutusunedo) chiamato anche albatro o arbuto o rossello, è un arbusto sempreverde della famiglia delle Ericaceae molto diffuso in Europa. Fino a qualche decennio fa, il Corbezzolo era un albero molto popolare, usato per l’abbellimento di giardini e per sfruttarne i frutti dolci e aciduli: in autunno sbocciano i fiori bianchi da cui le api suggono il nettare per trarne un dolce miele, e tra novembre e dicembre vengono raccolti i frutti rossi, tondi e granulosi per essere mangiati o cotti con lo zucchero per farne marmellate.
Il Corbezzolo ha anche un’altra caratteristica peculiare. A causa della prossimità del periodo di fioritura rispetto a quello di fruttificazione, capita di vedere sui rami del Corbezzolo i fiori bianchi insieme ai frutti rossi tra le foglie verdi delle fronde. Poiché l’unione di bianco, rosso e verde rappresenta il tricolore italiano, nel Risorgimento il Corbezzolo è stato adottato come simbolo patrio italiano. Anche per questa ragione, i tanti colori offerti dalla pianta, il Corbezzolo viene utilizzato nel giardinaggio ornamentale.
In Italia, fra l’altro, il Corbezzolo è stato apprezzato e coltivato storicamente fin dai tempi antichi. Basti pensare che il monte Conero, vicino ad Ancona, prende il suo nome dal termine kòmaros usato dagli antichi Greci per indicare i Corbezzoli, poiché si presume che in antichità fosse ricco di queste piante.
CURARE IL CORBEZZOLO IN GIARDINO
In natura i Corbezzoli sono diffusi dalle coste del Mediterraneo occidentale fin sulle scogliere irlandesi e la loro altezza varia dai 2 agli 8 metri. È possibile coltivarlo sia in giardino sia in...
State cercando delle piante per avere un inverno colorato? E magari volete delle specie inusuali e non comuni? Ecco la nostra selezione delle 10 piante dell’inverno 2020: 5 per la casa e 5 per il terrazzo.
10 PIANTE PER UN INVERNO COLORATO: 5 PROPOSTE PER LA CASA
Iniziamo il nostro viaggio dalle piante adatte per una coltivazione casalinga, che potrete anche usare per arricchire la tavola durante le festività.
Stella di Natale
Iniziamo dalla Stella di Natale, detta anche Poinsettia o Euphorbia pulcherrima. In questo caso non è l’originalità a farcela suggerire ma l’importanza, in questo anno particolare, di sostenere i produttori florovivaisti italiani. Le Stelle di Natale sono infatti un vanto della produzione floricola made in Italy e a causa dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità delle esportazioni molte imprese sono in difficoltà: acquistare una Stella di Natale è particolarmente importante. Clicca quiper scoprire i nostri consigli di coltivazione!
Anthurium
Sempre sulle tinte del rosso e del verde, tipiche delle festività natalizie, possiamo ricorrere all’Anthurium. Con le sue particolari spate color rosso vivo a forma di cuore sono perfette per decorare la casa in questo periodo. Clicca qui per scoprire i nostri consigli di coltivazione!
Nertera
Un’altra pianta divertente per il Natale è la Nertera (Nertera granadensis): dotata di foglie verdi e bacche arancioni, può essere coltivata facilmente in casa ed è...