Nota come Albero del Corallo, la Erythrina crista-galli è un piccolo alberello apprezzato per le vistose fioriture di colore rosso corallo che riempiono la pianta da luglio fino ottobre.
È una pianta della famiglia delle Fabaceaeoriginaria del sud America ed è decidua: verso novembre perde le foglie che rispunteranno in aprile e con i primi caldi.
Avete mai pensato di seminare le piante in casa? Per crescere nell’orto o all’aperto in giardino e sul terrazzo alcune colture hanno bisogno di temperature elevate. Per esempio i Peperoncini vanno seminati all’aperto solo quando le temperature minime notturne hanno superato i 18°C. ll Pomodoro Cuoredi Bue richiede almeno 16°C. Questi limiti possono ridurre le possibilità di coltivazione, specialmente nelle zone più fredde.
Una soluzione è ricorrere a una “coltura protetta”: un po’ come fanno le serre professionali ma in piccolo. L’uso di un semenzaio, abbinato al calore domestico e all’illuminazione solare, ci permette di anticipare di almeno 60 giorni la coltivazione di molte piante. Quando i semi avranno germogliato e saranno crescite le giovani piantine, potremo trapiantarle in giardino o in un vaso più grande quando le temperature saranno ideali.
Possiamo coltivare la Nepeta cataria per regalare al nostro affezionato felino tutti i benefici che trarrà dalla sua presenza nel nostro giardino.
Quando si parla di erba gatta si rischia di fare un po’ di confusione pensando ai fili d’erba che facilmente troviamo nei punti vendita della grande distribuzione. Anche quelli fanno bene ai gatti ma la “vera” erba gatta è la Nepeta cataria e lo testimonia anche il suo nome: deriva dal tardo latino e cataria discende da cathus e significa “dei gatti”.
La Nepeta cataria contiene un terpene (il nepetalattone) simile ai feromoni dei felini e produce un benefico effetto sui gatti. Il nepetalattone stimola l’olfatto dei mici e svolge un’azione positiva e rilassante: tendono a rotolarsi, fare le fusa e mordicchiare le foglie. L’effetto dura pochi minuti, ma ogni gatto può avere comportamenti difformi.
Le Nepete sono un genere di piante erbacee aromatiche appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, caratterizzate da un fiore labiato. Oltre alla Nepeta cataria, coltivata soprattutto da chi ama i gatti, possiamo scegliere tra altre varietà. La Nepeta racemosa da aprile e per tutta l’estate si riempie di fiori di colore blu e lillà, mentre la Nepeta subsessilis dona infiorescenze viola da giugno a settembre.
La Nepeta cataria ha invece foglie che ricordano la forma e profumano di Menta e fiorisce da maggio a settembre con infiorescenze viola e bianche.
Le api adorano i fiori e il polline della Nepeta: potremo così dare il nostro piccolo contributo per la difesa della biodiversità. Al contrario, le zanzare fuggono appena ne sentono l’odore: ecco un utile...
Il Trichoderma asperellum è un fungo benefico antagonista ampiamente utilizzato in agricoltura biologica come bio-fungicida. È un antagonista naturale di alcune malattie fungine, in particolari quelle che generano marciumi radicali.
Il ricorso ad “antagonisti naturali”, come per esempio il Bacillus thuringiensis, si inserisce perfettamente nel contesto dell'agricoltura sostenibile, promuovendo pratiche agricole rispettose dell'ambiente e soluzioni a base di prodotti naturali.
Trichoderma asperellum: di cosa si tratta
Il Trichoderma asperellum è un fungo caratterizzato dalla capacità di colonizzare rapidamente le radici e il suolo, svolgendo così diverse attività salutari per il terreno, l’orto e il giardino. In particolare compete con i funghi patogeni del terreno: nella sua attività di colonizzazione toglie spazio e nutrienti alle altre spore, inibendone lo sviluppo e prevenendo l’insorgere di malattie fungine nel terreno, come i marciumi radicali, la fusariosi o la verticilliosi.
Non solo: svolge anche un’azione di disgregazione dei minerali utili allo sviluppo della pianta, rendendoli così più assorbibili dalle radici. Il Trichoderma asperellum migliora quindi anche la struttura del suolo, promuovendo lo sviluppo delle radici, aumentando l'assorbimento di nutrienti e acqua e migliorando così la resistenza delle piante agli stress ambientali come siccità e salinità del suolo.
Contro quali malattie fungine è utile?
Il Trichoderma asperellum è efficace contro alcune specie di funghi: il Pythium spp, la Phytophtora capsici, la Rhizoctonia solani e il Verticillium spp.
I nomi scientifici forse dicono poco ma si tratta di malattie fungine molto diffuse sia negli orti sia sui tappeti erbosi. Il Pythium spp provoca macchie nere con aloni giallastri sulle foglie ma è sulle radici che fa i danni maggiori. Può colpire sia le piante dell’orto sia quelle ornamentali.
Il Verticillium, o Verticillosi, è una malattia fungina tipica delle Solanacee, come Melenzane e Pomodori, così come la Phytophtora capsici può colpire i Peperoni.
I tappeti erbosi e in generale i terreni sono invece facilmente colpiti da Pythium spp e Rhizoctonia solani. Lo sviluppo di questi funghi del terreno causano marciumi radicali che la conseguente necrosi e avvizzimento dei fili d’erba. Il risultato è un tappeto erboso con zone decolorate o spoglie.
Per irrigare le piante di casa in nostra assenza ci viene in aiuto una soluzione chiamata acqua complessata. Con questa locuzione si allude a uno degli ultimi ritrovati della ricerca in favore degli appassionati di giardinaggio e consiste in una sostanza densa e gelificata composta da acqua demineralizzata e fibre naturali di cellulosa, arricchita con sali minerali utili alle piante per svolgere anche una funzione nutriente. Vediamo insieme a cosa serve e come si usa.
Acqua complessata: come bagnare le piante di casa fino a 30 giorni
Una volta distribuita l’acqua complessata sul terriccio, l’azione della temperatura e dei microorganismi “liberano” l’acqua dalla cellulosa che lentamente andrà a bagnare il terreno fino a 30 giorni. In questo modo possiamo fornire l’umidità necessaria alle nostre piante anche quando siamo assenti perché in vacanza.
Prima di usare l’acquacomplessata ci sono alcuni accorgimenti che vi suggeriamo di adottare prima di lasciare incustodite le piante d’appartamento...
Possiamo coltivare il Cavolo Nero di Toscana per ottenere raccolti per tutto l’inverno di un prodotto che rappresenta un’eccellenza della terra di Dante. Il Cavolo Nero di Toscana è infatti il Cavolo da foglia più conosciuto e apprezzato.
A differenza di altri Cavoli, in questa varietà non abbiamo una “testa” ma la pianta è composta da lunghe foglie strette, con forma oblunga e ricche di protuberanze e increspature. Sono robuste e vigorose e possono raggiungere un’altezza di 30/40 cm. Le foglie hanno un colore verde molto scuro, tanto da valergli il soprannome di Cavolo nero.
Dove coltivare il Cavolo Nero di Toscana
È una pianta molto rustica e tollera bene il freddo invernale. Nelle zone più calde e con inverni miti possiamo lasciarle in coltura per più anni, per vederle crescere ulteriormente. Ma se vogliamo usare le foglie in cucina è meglio raccoglierle quando sono giovani e ancora tenere.
Possiamo coltivare la Campanula muralis in giardino per ottenere lunghe e vistose fioriture per tutta l’estate nelle bordure, nelle aiuole o nei giardini rocciosi.
La Campanula muralis (Campanula portenschlagiana) è una delle tante specie di Campanula. In questo caso si tratta di una pianta erbacea perenne sempreverde che tollera bene il freddo. Da metà primavera, verso maggio, e fino a settembre produce tantissime campanelle di colore viola riunite in pannocchie.
Ha un portamento tappezzante e il fogliame crea un “cuscino” di foglie. Da cui spuntano i fiori durante la bella stagione. In inverno tende a sparire, ma tornerà a germogliare la prossima primavera.
La pianta non cresce molto in altezza, circa 10/15 cm, e può essere affiancata nelle aiuole ad altre fioriture, come la Cosmea, la Gaillardiao la Agatea.
Se desideriamo delle belle fioriture estive possiamo dedicare uno spazio del terrazzo per coltivare la Lavatera.
Si tratta di una pianta della famiglia della Malvaceae ed è quindi una lontana parente della tradizionale Malva. È una pianta erbacea perenne originaria del Mediterraneo e quindi si adatta benissimo ai nostri climi e richiede poche attenzioni.
È apprezzata per i grandi fiori a forma di coppa che sbocciano in abbondanza nella stagione estiva, da giugno fino a settembre. I petali sono rosa con venature violacee, sono molto appariscenti e donano eleganza e raffinatezza a qualsiasi terrazzo.
Ci sono decine di specie di Lavatera e quelle più adatte per la coltivazione in vaso sono la comune Lavatera arborea con fiori rosa e viola, la Lavatera olbia con fiori rosa e bianchi e la Lavatera trimestris: quest’ultima è annuale ma vanta una gamma di tinte molto ampia dal bianco, al rosso, dal giallo al blu. Sono tutte varietà nane e non crescono oltre i 100/150 cm in altezza.
Anche se non abbiamo un giardino possiamo facilmente coltivare un Pero anche in terrazzo, così da non perdere il piacere di gustare i suoi dolci frutti. È anche una bella pianta ornamentale e la sua fioritura, tra aprile e maggio, è uno spettacolo della natura. Si riempie infatti di tanti fiorellini bianchi che poi diventeranno frutti.
Il Pyrus communis o Pero comune appartiene alla grande specie di Pyrus ed è quella maggiormente utilizzata per la produzione di Pere. Da lei derivano varietà molto note come le Pere Abate, Kaiser e William.
Si tratta di un albero deciduo: le foglie compaiono sulla pianta in aprile, contestualmente alla fioritura, e persistono fino a novembre. In autunno cambiano colore, virando dal verde al rosso intenso, contribuendo all’estetica della pianta. I frutti si raccolgono da agosto e fino all’autunno a seconda della varietà. Tutte vanno raccolte quando la buccia diventa morbida e assume un colore uniforme.
Se desideriamo allevare un Pero in giardino non avremo problemi: è una pianta rustica, tollera il gelo fino a -15°C e qualsiasi varietà crescerà bene nel clima italiano. È un albero e può superare i 10 metri d’altezza. Per i vasi sul terrazzo dovremo invece scegliere una varietà indicata per questo tipo di coltivazione. Come per esempio le varietà nane o semi-nane che non superano i 2/3 metri d’altezza. Possiamo facilmente trovare varietà nane di William, Abate o Conference, ma la scelta è davvero molto ampia anche con varietà tipiche italiane.