La Calla o Zantedeschia è infatti la pianta che ha il privilegio di fregiarsi del nome di “bella”: “Calla” deriva dal greco kalos e significa proprio bella, in omaggio alle grandi ed eleganti fioriture donate da questa splendida pianta.

Possiamo portare facilmente questa grande bellezza nelle nostre case, poiché la coltivazione delle Calle è davvero molto semplice. Si tratta di una pianta bulbosa e produce un grande cespuglio con foglie verdi scuro lanceolate da cui spuntano gli steli dei fiori. Gli steli possono superare 1 metro in altezza. Possiamo scegliere tra diverse specie di Calla e molti ibridi: differiscono per le temperature minime tollerate e per il colore dei fiori.

Se desideriamo coltivare le Calle in giardino meglio puntare sulla Zantedeschia aethiopica, con grandi fiori bianchi candidi e uno grande spadice giallo al centro, che tollera bene il freddo.

Se invece coltiviamo le Calle in vaso, in casa o sul terrazzo, meglio optare per la Zantedeschia elliottiana con fiori di colore giallo brillante o uno dei numerosi ibridi con petali viola, rossi, rosa o arancioni. In questo caso si tratta di piante che non tollerano il freddo: in autunno dovremo spostare il vaso in un luogo protetto o togliere i bulbi dal terreno per custodirli e trapiantarli la prossima primavera.

Il ciclo di vitale della Calla o Zantedeschia

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I bulbi di Calla vengono utilizzati sia per decorare le bordure e le aiuole in giardino, sia per la coltivazione in vaso.

Attenzione alle varietà: ci sono Calle che si trapiantano in autunno e fioriscono in primavera (quelle che tollerano il freddo) e altre che si mettono a dimora in primavera e sbocciano in estate.

Per la coltivazione in giardino sarà sufficiente scegliere una posizione soleggiata dopo realizzare le buche d’impianto. Mischiamo nel suolo una dose di fertilizzante a lenta cessione per piante da fiore: sarà sufficiente per tutta la stagione.

Per la coltivazione in vaso usiamo un terriccio specifico per piante da fiore e prevediamo un programma di concimazione durante tutto il ciclo vegetativo della pianta, da aprile a settembre. Possiamo usare un concime a bastoncino da infilare nel substrato ogni 8 settimane oppure un fertilizzante liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione.

La fioritura avviene in primavera e in estate e l’infiorescenza permane per molte settimane sulla pianta: in presenza di venti forti aiutiamo gli alti steli con dei tutori. Se si piegano perderemo il fiore.

Al termine della fioritura, con l’avvicinarsi dell’inverno, i fiori e le foglie tendono a ingiallire e seccare. È il normale ciclo vegetativo della pianta. Interrompiamo le irrigazioni e lasciamo seccare le foglie completamente prima di tagliarle. Dopo aver tagliato la parte aerea possiamo decidere come gestire i bulbi sotterranei. Se viviamo un posto con clima mite, che non scende facilmente sotto gli 0°C, possiamo lasciarli nel terreno, avendo cura di proteggere il suolo con uno strato di pacciamatura, con paglia o corteccia. Se invece viviamo in una zona con inverni rigidi e lunghi periodi sottozero, meglio estrarre i bulbi dal terreno e conservarli in un luogo fresco, asciutto e buio. Li trapianteremo all’inizio della prossima primavera.