gelsomino
-
Marzo 17, 2017
Anche il terrazzo in primavera si risveglia e può tornare a fiorire. E' inoltre un'ottima occasione per cambiare qualche pianta e sperimentare nuove coltivazioni; fra l'altro molte delle piantine fiorite, tipiche della stagione primaverile, sono in genere economiche e durevoli. Primule, Pratoline, Ellebori e bulbose precoci come Muscari e Anemone blanda dai fiori azzurri, sono una grande risorsa per vasi e cassette.
IDEE PER IL TERRAZZO IN PRIMAVERA: SPERIMENTIAMO ANCHE GLI ABBINAMENTI
Il Narciso è ideale solo ma anche in compagnia di Giacinti, dal profumo intenso. Impagabile è la bellezza dei Tulipani, in mille forme e colori differenti.
Per la coltivazione in vaso sono da preferire le varietà nane, entro i 30 cm d’altezza. Le Viole del pensiero sono una certezza in contenitore, anche abbinate a bulbose, e se spostate all’ombra a fine aprile, irrigate e nutrite con regolarità, rimarranno belle e in fiore fino a giugno. In questo periodo in vasi ampi e profondi fioriscono anche Cotogno giapponese, Forsizia, Camelia, seguiti da Azalee, Lillà, Meli da fiore, Kerria e Gelsomino.
Allegre macchie di colore si ottengono con piante annuali da fiore come Verbena, Violacciocca, Calendula e Bocca di leone anche nello stesso vaso.
Degne di nota sono le Campanule, utili per coprire il terriccio al piede di piccoli alberi o arbusti in vaso. Oltre che viola, questi bellissimi fiori sono disponibili anche nelle tonalità del blu, del rosa, del porpora e del bianco; chiedono solo un terriccio...
-
Febbraio 21, 2017
Le piante rampicanti in vaso sul balcone, oltre a essere estremamente decorative, sono una grande risorsa in risposta a diverse esigenze. Possono essere utili per schermare una visuale sgradevole, migliorare la privacy o per proteggersi dal sole o dal vento.
I rampicanti crescono agilmente su pannelli o grigliati, in legno o metallo, montati a parete o fissati su vasi e fioriere.
RAMPICANTI IN VASO SUL BALCONE: PARTIAMO DAI SEMPREVERDI
Tra i sempreverdi più affidabili ricordiamo il Rincospermo o “falso Gelsomino”, l’Edera e la Passiflora, dai fiori curiosi, da coltivare al sole. Degno di nota è anche il profumatissimo Caprifoglio, che resiste al freddo e allo smog urbano e fiorisce da fine primavera in poi, rivestendo rapidamente muri e grigliati.
Anche alcune specie decidue sono spettacolari, come le Clematidi che vantano bellissimi fiori, però lasciano scoperti i supporti in inverno. Per evitare il problema, possiamo associare le decidue ad altre piante coprenti e sempreverdi, come il Rincospermo, per ovviare al problema e formare così folti muri verdi.
Ottime la Vite americana e quella da uva, le Rose rampicanti che creano però...
-
Novembre 22, 2016
Il balcone in inverno è una grande risorsa! Invece di abbandonare il terrazzo con vasi desolatamente vuoti, si può renderlo più bello con una varietà di piante stagionali, resistenti al gelo e alla neve. La scelta è davvero ampia: dai Cavoli ornamentali ai classici Ciclamini, ma anche piccoli arbusti sempreverdi come la Hebe e la Cineraria dalle foglie argentee.
Tra le piante adatte per il balcone in inverno possiamo ricordare la Skimmia con le sue bacche rosse che in primavera diventano tanti fiorellini bianchi, le Conifere nane e gli arbusti da bacca come la Piracanta (Pyracantha), l’Agrifoglio e la Pernettya.
Sbocciano proprio in questa stagione e hanno fiori profumatissimi Osmanto, Calicanto, Gelsomino giallo, Camelia...
-
Novembre 08, 2016
Le maculature fogliari si presentano come macchie di diverse forme e colori che colpiscono alcune piante ornamentali come la Dracena, il Ficus, l'Edera, il Gelsomino, la Magnolia, l'Ortensia, la Peonia e molte altre.
La causa è una malattia fungina che attacca foglie, steli e rami delle piante, portandole a riempirsi di maculature nerastre e marroni sulla pagina superiore delle foglie, accompagnate da aloni molto vistosi. Questa infestazione causa un notevole danno estetico nella pianta, oltre ad indebolirla pericolosamente. Questi funghi infatti, tendono ad espandersi causando buchi nelle foglie e nei rami colpiti, fino a portarli all'intero dissecamento e alla caduta.
I funghi colpevoli sono quelli appartenenti al genere Coccomyces e colpiscono durante la fase vegetativa della pianta, principalmente esemplari giovani.
MACULATURE FOGLIARI: COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Il modo migliore per prevenire questa pericolosa malattia dalla rapida espansione è eliminare sempre le foglie cadute ai piedi delle piante, sopratutto nel caso di precedenti infestazioni.
Questi funghi, infatti, svernano sulle foglie e sui rami infetti, caduti ai piedi della pianta, per poi tornare attivi in primavera.
Come tutte le malattie fungine, anche le maculature fogliari si possono evitare lasciando spazio tra le piante, coltivate evitando un'eccessiva umidità e monitorando costantemente la salute delle piante.
In caso di infestazione, si può intervenire sulle foglie colpite irrorando con cura un antifungino specifico a lunga durata, fino a che i sintomi non spariscono, nei periodi climatici umidi. In caso di infestazioni persistenti, ripetere il trattamento dopo due settimane.
... -
Ottobre 11, 2016
Abbiamo scritto un articolo più recente: Clicca qui!
L'Oziorrinco è un insetto lungo pochi centimetri, di colore scuro simile a un coleottero. Anche se piccolo, è molto pericoloso per le piante perchè ne divora le foglie durante le ore notturne, agendo indisturbato, mentre durante le ore diurne rimane riparato nel terreno. Verso giugno, depone centinaia di uova che in poco tempo si schiudono diventando larve bianche, avide divoratrici delle radici delle piante.
Larve e adulti di questo parassita, possono portare alla morte delle piante a causa dei loro ripetuti morsi, per questo è necessario imparare a individuarli e debellarli tempestivamente. Le piante ornamentali più colpite sono il Gelsomino, il Frassino, il Lillà, il Tiglio, l'Acero, le Rose e le siepi come il Lauroceraso.
OZIORRINCO: COME INTERVENIRE
L'infestazione si riconosce esaminando le foglie, che presentano bordi erosi a forma semicircolare, tipica del loro morso.
L'Oziorrinco si combatte allo stadio larvale, nel periodo che va da giugno a ottobre, sistemando alla base della pianta un disinfestante specifico per il terreno. Questo metodo può essere usato solo in presenza di piante ornamentali, mentre se si trattano piante da frutto o dell'orto bisognerà adottare metodi di lotta biologici.
La lotta agli esemplari adulti è più difficile, perchè sono molto più resistenti ai pesticidi e sono presenti sulla pianta solo di notte. Uno dei metodi migliori per eliminare l'Oziorrinco è quello di scuotere la pianta quando è buio ed eliminare manualmente tutti gli esemplari che cadono dalle foglie.
Un'altra buona idea è quella di sistemare sul tronco della carta...
-
Luglio 12, 2016
Come si scelgono le piante rampicanti per pergole e pareti verdi? Le "pareti verdi" sono spesso utilizzate per mantenere la privacy, migliorare la vivibilità dello spazio all’aperto e decorare e coprire superfici verticali come muri, colonne o cancelli.
Quando si acquistano queste piante, la prima cosa da capire è lo scopo del rampicante; per esempio se si deve proteggere un muro o coprire una recinzione, potrebbe essere preferibile un sempreverde che assicura il suo effetto tutto l’anno. L’aspetto decorativo può essere legato alla fioritura, come nel caso della Clematide, Gelsomino e Ipomea, oppure al bel fogliame come per l'Edera e il Luppolo.
Per coprire pergole e superfici orizzontali sono adatti Glicine, Kiwi ornamentale (Actinidia kolomikta), Viti ornamentali o da frutto e Rose, anche se hanno una copertura non compatta.
Per salire su grigliati e pareti sono preziosi alleati Bignonia, Gelsomino, Rincospermo, Caprifoglio e Passiflora.
... -
Gennaio 05, 2016
Il Rynchospermum jasminoides, comunemente detto Falso Gelsomino, è un rampicante caratterizzato da fitte foglie verde scuro e da piccoli fiori stellati di colore bianco, molto simili a quelli del Gelsomino.
Il Rynchospermum tende a svilupparsi in verticale, crescendo a ridosso di muri e cancellate, mentre è meno adatto per ricoprire tetti e pergolati. I lunghi tralci crescono molto rapidamente, arrivando a misurare fino a 10 metri ed è necessario fissarli a dei sostegni man mano che la pianta si sviluppa. Utilizzato anche come esemplare singolo, se posizionato vicino a un grigliato, tende a creare una fitta vegetazione schermante, che permane sulla pianta anche in inverno.
COME COLTIVARE IL FALSO GELSOMINO
Questa pianta rustica, resiste a temperature fino a -10° C, tollera il caldo intenso e l'inquinamento atmosferico e si accontenta di irrigazioni moderate, medio-abbondanti d'estate e scarse in inverno.
Per avere una fioritura prolungata è consigliabile posizionare il Falso Gelsomino in pieno sole e somministrare del concime...
-
Ottobre 27, 2015
Il Gelsomino di San Giuseppe o Gelsomino invernale (Jasminum nudiflorum) è un arbusto a foglia caduca originario della Cina, caratterizzato da fiorellini imbutiformi di un bel giallo brillante.
Questa pianta solitamente cresce fino a 2,5 metri di altezza e può produrre rami rampicanti lunghi anche 4,5 metri. Spesso utilizzata per ricoprire muri o pergole, è anche perfetta per decorare balconi o nei giardini pensili, grazie al suo portamento ricadente e alla crescita rapida dei suoi rami.
Per utilizzare questo arbusto come rampicante occorre guidare e legare i rami alla struttura sulla quale viene fatto crescere, come per esempio un reticolato o un supporto verticale.
GELSOMINO INVERNALE: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
Questa pianta rustica fiorisce in abbondanza in pieno sole, ma tollera anche la mezz'ombra; inoltre le sue corolle resistono bene sulla pianta anche dopo a una gelata. Il Gelsomino a fioritura invernale resiste a temperature fino a -10°C e si abbina bene con altre piante dalle caratteristiche simili come Calicanto, Amamelide, Cotogno giapponese, Forsizia e Camelia.
...