Settembre 24, 2021
Coltivare la Artemisia non è da tutti, ma apporta molteplici vantaggi. Questa pianta aromatica è conosciuta soprattutto grazie alle sue proprietà officinali, cicatrizzanti e antispastiche e come ingrediente principale dell’Assenzio, nota bevanda.
L’Artemisia è un genere di piante che comprende diverse varietà, annuali o perenni. Cresce nel nostro paese in maniera spontanea, soprattutto nelle zone di montagna ed è caratterizzata da un forte aroma, simile a quello del cedro. Dalle radici rizomatose partono fusti eretti con foglie argentee molto profumate. Mentre i fiorellini gialli, raccolti in grappoli, spuntano sulla pianta in estate e vengono impiegati, insieme alle foglie, nella creazione di infusi e decotti officinali.
DOVE COLTIVARE LA ARTEMISIA
L’Artemisia predilige climi secchi e luoghi ben soleggiati. È una pianta che cresce anche in zone rocciose ed è quindi rustica e facilmente adattabile alle condizioni impervie.
L’Artemisia può resistere a temperature davvero rigide, fino a -20° C, il che la rende una pianta da esterni perfetta, soprattutto in zone di montagna.
Come seminare la Artemisia
Il modo migliore per coltivare questa pianta è seminarla in marzo in un semenzaio o in piccoli vasetti. A giugno potremo trapiantarla in giardino oppure in un vaso più grande, avendo cura di utilizzare un substrato composto in parte da terriccio per piante acidofile e in parte da terriccio universale. Il substrato infatti deve essere leggermente acido e mai argilloso.
È importante che il substrato dreni perfettamente l’acqua: deve assorbirla come una spugna senza creare pozze. In caso di coltivazione in vaso...