Coltivare i Gladioli ci permetterà di avere tante fioriture da giugno fino alla fine dell'estate. Le loro spighe di fiori dai larghi petali frastagliati hanno colori tenui che, a seconda della varietà, possono essere bianchi, giallo oro, lilla, azzurri o blu.
I Gladioli sono una pianta originaria del nostro Mediterraneo e dell’Africa, una delle più rinomate per la bellezza dei fiori che offrono al nostro giardino alla fine dell’estate, tanto da venire spesso coltivata intensivamente per rivenderli.
Coltivare i Gladioli: amano il caldo
Abituato a regioni calde con ambienti miti, tanto da crescere spontanea sulle coste del nostro Mezzogiorno, il Gladiolo ama ambienti molto soleggiati: più esposta sarà la pianta al sole, più possibilità ci saranno di vedere spighe piene di fiori.
Solitamente i bulbi del Gladiolo vengono messi a dimora alla fine dei mesi freddi, tra marzo e aprile, per evitare alla pianta di soffrire di gelate e bruschi cambi di temperatura. Soprattutto per proteggerla da venti intensi che possono turbare le lunghe foglie. Solo nelle nostre regioni nelle quali l’inverno è particolarmente mite è possibile lasciare i bulbi interrati anche d’inverno.
È consigliabile piantare i bulbi a distanza di intervalli di 2 settimane: in questo modo avremo una fioritura più lunga nel corso delle stagioni. Smettiamo di piantarli a giugno, per dare il tempo alle piante di crescere e fiorire.
Al momento della messa a dimora dei Gladioli, è bene ricordare di lasciare almeno 15-20 cm di distanza tra una piantina e l’altra, per evitare che crescano troppo vicine.
Questo tipo di pianta cresce molto meglio se interrata in un giardino, ma può crescere anche in vaso, avendo premura di aggiungere un fondo di argilla espansa alla base del contenitore e di rinvasare ogni quattro o cinque anni.
Dalla messa a dimora fino ai giorni più caldi dell’estate, il Gladiolo va innaffiato regolarmente, ogni settimana o, quando necessario, ogni due o tre giorni, per mantenere il terriccio costantemente umido. Non va comunque dimenticato di innaffiare con misura sufficiente a non creare ristagni d’acqua, che possono favorire marciumi radicali particolarmente pericolosi per le piante bulbose.
Il Gladiolo, infatti, oltre ad essere un bersaglio favorito della mosca dei bulbi (Eumerus tuberculatus), può soffrire anche degli attacchi di diverse malattie fungine, come la Ruggine, che prosperano in ambienti umidi.
Recuperiamo i bulbilli se gela
Alla fine della fioritura, il Gladiolo va ripulito delle foglie secche e dei fiori appassiti. Alla sua base, dopo un ciclo di crescita e fioritura, è possibile trovare dei bulbilli. Asciugateli bene, puliteli e conservateli in un luogo buio, fresco e asciutto (quindi non in un sacchetto di plastica) in inverno: potranno essere trapiantati e crescere l’anno successivo.