Consigliamo di coltivare la Weigela perché è la pianta primaverile per eccellenza. I suoi fiori a forma di campanula variano dal rosa tenue a un viola acceso e sbocciano numerosi da maggio a luglio. Mentre le sue grandi foglie lanceolate possono presentarsi, a seconda della specie, tutte verdi oppure circondate da un bordo chiaro, che traccia disegni particolari sulla superficie. Ciò che ci piace è proprio il suo tripudio di colori.
La Weigela è originaria dell’Asia ed è una pianta arbustiva delle Caprifogliacee, della stessa famiglia della Magnolia e del Sambuco. Tende a crescere molto in breve tempo: in natura, può arrivare fino a 2 metri ed è in grado di arredare, da sola, un’intera stanza con la sua bellezza.
Coltivare la Asparagina (Asparagus) è utile per donare un po’ di verde ai nostri terrazzi, poiché è una pianta sempreverde e molto resistente. Facilmente riconoscibile per le nuvole di rametti verde chiaro, la Asparagina, parente minore della verdura dal sapore delicato, produce delle brevi fioriture in primavera, con piccolissimi fiorellini dai colori tenui e profumati.
Le piccolissime foglie di colore verde chiaro in realtà sono rami appiattiti, chiamati cladodi. Le vere foglie sono le piccole squame o spine che troviamo sul fusto principale, dette fillodi. Inoltre tutti gli Asparagus sono specie dioiche, cioè portano fiori maschili e femminili su piante diverse.
La Asparagina è reperibile in più di 300 specie: le più diffuse sono l’Asparagus sprengeri con piccoli fiori rosa chiaro, l’Asparagus densiflorus che forma “cuscini” di foglie molto decorativi e l’Asparagus plumosus,
COLTIVARE LA ASPARAGINA: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
L’ambiente ideale per coltivare la Asparagina è un angolo luminoso ma riparato dalla luce diretta del sole, con una temperatura moderata dai 15 ai 7°C, ben arieggiato in primavera e in estate. Cresce bene anche in ombra, ma la produzione di fiori risulterà molto limitata.
Se cercate una pianta rampicante con fioriture rigogliose e vi piace l'azzurro vi suggeriamo di coltivare il Plumbago, detto anche piombaggine o gelsomino azzurro.
Il Plumbago è una pianta rampicante apprezzata per la sua estetica delicata ma appariscente, caratterizzata dalla cascata di fiorellini azzurro chiaro che può donarci per buona parte della primavera e dell’estate, da aprile fino a all'autunno.
Regaliamo fiori a San Valentino! In tutto il mondo, le coppie, per trasmettere il loro reciproco amore, da sempre si scambiano regali, tra cui spiccano i mazzi di fiori. Che cosa può esserci di più sentito di regalare alla propria amata dei fiori, magari coltivati da sé, come simbolo della promessa di un amore costante e duraturo?
Il fiore per antonomasia per esplicitare il proprio amore è una Rosa di un bel rosso acceso, ma per tradizione possiamo trovare anche altri fiori un po’ meno noti in Italia, come la Camelia o il Tulipano.
FIORI A SAN VALENTINO: ANZITUTTO LE ROSE ROSSE
Le Rose rosse amano crescere in ambienti ventilati e luminosi, ma riparati da un’esposizione troppo diretta al sole che rischierebbe di bruciare i petali e le foglie della pianta. Sono piante gelose di spazio e di attenzioni e vanno potate spesso perché crescano in forma ordinata. Vanno messe a dimora in autunno in un terreno adeguatamente concimato. Vanno innaffiate regolarmente, ogni volta che il terreno è asciutto.
IL TULIPANO, SIMBOLO DI AMORE DAL MEDIO ORIENTE
Con la sua forma semplice ed elegante, il Tulipano è il simbolo di un amore passionale. È un fiore importato in Europa dal Medio Oriente, dove è noto per una storia intensa e amara secondo il Tulipano è nato dal sangue di una giovane sacrificatasi per il suo amore.
Il suo ciclo vegetativo è breve ed effimero, ma i suoi bulbi, una volta che la pianta ha concluso la sua vita appassendo, possono essere disseppelliti, lasciati seccare e ripiantati l’autunno successivo. In questo modo, possono durare...
Coltivare la Santolina è una buona idea poiché questa pianta aromatica ha molte peculiatità. I piccoli arbusti mediterranei, come Salvia e Rosmarino, sono molto apprezzati un po’ per la loro versatilità rispetto al clima del nostro paese, un po’ perché non richiedono grosse cure per la loro coltivazione. La Santolina, rispetto alle altre erbe aromatiche, è un po’ meno conosciuta ma altrettanto interessante.
Ultimamente è coltivata per la bellezza semplice e vivace dei suoi fiori, piccoli batuffoli gialli che fanno capolino sui lunghi rami color cenere e che da giugno ci donano la loro bellezza per tutta l’estate. Appassiti, possono essere ingredienti di varie ricette e tisane e, raccolti in un sacchetto traspirante, servono come antitarme.
Inoltre, pare che la Santolina abbia un aroma repellente per le zanzare, il che la rende ancora più utili per i terrazzi delle città in pianura, più soggette all’invasione di questi insetti.
Perché coltivare la Tillandsia in casa è una buona idea? Abbiamo trovato almeno tre buoni motivi!
COLTIVARE LA TILLANDSIA: PERCHE’ E’ FACILE!
Il primo valido motivo per scegliere la Tillandsia riguarda tutte quelle persone che sentono pulsare il loro pollice verde pur non avendo molto tempo per occuparsi delle loro piante e quelle che avendo ucciso abbastanza germogli temono di essere negati. La Tillandsia appartiene infatti alla famiglia delle Bromeliacee e ha la particolarità di non aver bisogno di terra per crescere. Per vivere ricavano acqua e nutrimenti direttamente dall’aria grazie alle foglie filiformi che la assorbono dall’atmosfera. La radici, quando sono presenti, le servono solo per aggrapparsi ad altri alberi o supporti.
Se viene coltivata in casa, dove la pianta non è esposta ai temporali o alla rugiada, è sufficiente spruzzare dell’acqua non troppo calcarea sulle foglie un paio di volte a settimana, per mantenere il giusto tasso di umidità.
Originarie delle foreste tropicali, le Tillandsie crescono come piante simbionti di altri arbusti e per questo possono vivere anche senza terra, fatta eccezione per alcune specie come la Tillandsia Cyanea che invece ha bisogno di un vaso per radicarsi e crescere bene, il cui terriccio va arricchito ogni 15 giorni con un concime liquido per orchidee.
PER I FIORI DURATURI DELLA TILLANDSIA CYANEA
Esistono molti tipi di Tillandsie, come la T. albida con foglie carnose, la T. usneoides le cui foglie sono sottili come capelli e ha portamento ricadente oppure la T. aeranthosche è più grande e produce bei fiori rosso violacei.
Le piante rampicanti adatte per un clima freddo non sono molte ma ci sono tante soluzioni. Le piante rampicanti donano un tocco di colore e portano un soffio di natura su qualsiasi terrazzo, pergola o giardino. Ma se viviamo nelle zone più fredde, con temperature che in inverno scendono sotto lo zero, la scelta non è molto ampia poiché non sono poi molte le piante che sopportano gli inverni più rigidi. Va però detto che gli ibridatori realizzano sempre nuove varietà, che vanno a migliorare le prestazioni delle piante, anche dal punto di vista della rusticità e della resistenza al freddo. Quindi di anno in anno la famiglia dei rampicanti adatti ai climi rigidi si va ampliando.
Per evitare che i nostri sforzi di coltivatori vengano dissipati da una gelata, è bene quindi prestare attenzione alla scelta delle piante più adatte. Ecco i nostri consigli!
Piante rampicanti adatte a un clima freddo: il Caprifoglio
Quella del Caprifoglio (Lonicera) è una famiglia molto ampia che comprende centinaia di varietà, con caratteristiche molto diverse, sia per la forma delle fioriture sia per la temperatura di coltivazione. La Lonicera xylosteum, per esempio, resiste fino a– 40°C. Naturalmente esistono anche molte specie con portamento rampicante, tra cui trovare quella più adatta al clima del nostro giardino. La pianta produce frutti rossi e fiori che, a seconda della specie, spaziano dal rosso, al giallo, al bianco. Ma sui colori ci possiamo sbizzarrire tra le tante specie: la Lonicera japonica ha fiori che cambiano colore dal bianco al rosa fino al giallo finale e i frutti sono blu! La Lonicera caprifolium, la L. periclymenum e la L. americana sono le più diffuse.
Se state cercando una pianta rampicante per il vostro terrazzo che cresce rapidamente, coltivare la Ipomea potrebbe essere una scelta vincente.
La Ipomea fa parte della famiglia delle Convolvulaceae che comprende più di 500 specie diverse, tutte accomunate da fiori dai colori vivaci a forma di campanella. Per questa caratteristica in Italia vengono chiamate campanule o campanelle.
La Ipomea è una pianta rampicante molto rigogliosa e a rapida propagazione ed è ottima per coprire graticci o pareti verdi, sia in giardino sia sul terrazzo.
Come abbiamo detto, esistono molto specie differenti di Ipomea, sia annuali sia perenni: le piante perenni richiedono però un clima mite, poiché temono il freddo al di sotto dei 10-12°C.
Tutte le specie hanno la caratteristica di avere fiori che sbocciano alla mattina e si chiudono nel primo pomeriggio. Per questo in Inghilterra viene chiamata Morning Glory, cioè Gloria del Mattino. Fa eccezione la Ipomea bonae-noctis che sboccia alla sera e si chiude alla mattina e ha dei fiori bianchi che attirano le farfalle notturne.
Le tante specie offrono fiori di una moltitudine di colori: dal viola al rosa, dall’azzurro al bianco.
Scegliere le piante per Natale più adatte è importante per arredare le nostre case, che ospiteranno parenti e amici per celebrare questo periodo di festa. L’inverno è un periodo nel quale la natura è a riposo: a parte i sempreverdi, tutte le altre piante perdono le foglie e non è facile trovare specie che fioriscono in questo periodo. Non è facile ma non impossibile!
SCEGLIERE LE PIANTE PER NATALE: PARTIAMO DAI CLASSICI
Secondo la tradizione, la tipica pianta di Natale deve avere anzitutto due colori: il verde e il rosso. Quella più diffusa in Italia è senza dubbio la Stella di Natale, nota anche come Poinsettia, anche se il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima ed è interessante notare che “pulcherrima” in latino significa “bellissima”. È nota per le sue foglie verde brillante e per i grandi fiori rossi, che in realtà sono foglie che modificano il loro colore, dette brattee. Tradizionalmente le brattee sono rosse, ma sono disponibili anche rosa e bianche. La Stella di Natale è originaria del Messico, dove già dal 1500 viene associata al Natale e chiamata “flor de Noche Buena”, cioè la notte della vigilia.
Un’altra pianta tradizionale del Natale è l’Agrifoglio (Ilex) con le sue foglie verdi spinose e le bacche (drupe) rosso brillante che spuntano in inverno. La tradizione di appendere un ramo di Agrifoglio sulla porta risale alle antiche usanze irlandesi: è una pianta povera, e quindi accessibile a tutti, e veniva appesa sulle...