Eliminare le Cimici dei letti (Cimex lectularius) è importante poiché le loro punture possono provocare reazioni allergiche e pruriti. Inoltre, pur non essendo mortali per l’uomo, si riproducono molto velocemente.
Meno diffuse delle zanzare che rappresentano una delle principali fonti di fastidio delle nostre estati, le Cimici dei letti sono una delle altre specie di insetti ematofagi parassiti dell’uomo. Da secoli prosperano al caldo sotto i nostri vestiti e tra le lenzuola dei nostri letti e si diffondono trasportandosi da un ospite all’altro durante i viaggi aggrappate ai suoi vestiti, stazionando sui suoi bagagli, nascondendosi persino tra le scollature delle carte da parati e nelle fessure dei mobili.
Quasi sparite negli anni Quaranta del XX° secolo, grazie alle condizioni propizie favorite dal riscaldamento globale sono tornate da trent’anni a spargersi per le nostre città, provocando punture e pruriti. Sono diventate un’emergenza per la loro infestazione di aeroporti, stazioni, alberghi e bed and breakfast, influenzando il turismo. Non è provato che possa trasmettere malattie gravi, né che sia pericolosa per l'uomo, ma i suoi morsi sono fastidiosi: non sono dolorosi poiché la Cimice secerne una saliva che ha un effetto anestetico, ma spesso provocano allergie sotto forma di pomfi e arrossamenti della pelle.
Una casa infestata, comunque va bonificata perché si moltiplicano molto velocemente.
La Cimex lectularius è conosciuta con il nome di "Cimice dei letti" perché gli uomini ci passano circa un terzo della giornata: in realtà le Cimici dei letti prosperano anche su divani e tappeti.
Possiamo coltivare la Yucca in giardino oppure in vaso sul terrazzo o in casa: l'importante è scegliere tra le più di 50 specie di Yucca quella più adatta alle nostre esigenze e al clima nel quale le vogliomo crescere.
La Yucca è un arbusto della famiglia delle Agavacee, originario dei Caraibi e del Sud America. I suoi esemplari possono essere alti fino ai due metri, ma in natura raggiungono oltre dieci metri. Su un tronco caratterizzato da una copertura di spate legnose spicca un ciuffo di grosse e lunghe foglie verdi, che vedono d’estate fare capolino su di esse una pannocchia di fiori dai petali bianchi e delicati, che rendono questa pianta semplice e ruvida ancora più bella.
Molti scelgono di coltivare la Bergenia per le nuvole di fiori colorati, altri per le grandi foglie carnose che cambiano colore in autunno. In qualsiasi caso la Bergenia è una pianta che può portare tanti colori nel corso dell'anno a qualsiasi aiuola.
La Bergenia è una pianta sempreverde di origini asiatiche della famiglia delle Saxifragacee, usata spesso per dare un colore delicato alle nostre aiuole. Le sue nuvole di fiori, che a seconda del genere possono variare dal bianco, al rosa, al rosso, sbocciano intorno al 19 marzo, giorno in cui i cattolici ricordano San Giuseppe, e per questo è una delle piante che con la Primula salutano la fine dell’inverno. Dal centro della pianta spuntano dei lunghi steli al di sopra delle foglie su cui sbocciano tanti mazzi di piccoli fiori a forma campanula. La fioritura dura diverse settimane, specialmente se rimuoviamo i fiori appassiti.
Le grandi foglie carnose, di un verde scuro per il resto dell’anno, diventano rossastre in autunno, donando colore ai nostri giardini anche oltre il periodo della fioritura.
Abbiamo tanti rimedi contro Vespe e Calabroni che, con l’arrivo dei mesi caldi dell’anno, escono dai loro nidi per invadere i nostri giardini e le nostre case e turbare i nostri momenti di quiete, diventando un fastidio per noi e persino un pericolo per i nostri bambini e i nostri animali. Per le persone allergiche, la puntura di Vespa può provocare reazioni importanti (anafilassi) e se sono ripetute, cioè se ci sono tante Vespe, anche mortali.
Diciamo subito che Vespe e Calabroni non vanno uccisi inutilmente poiché non sono dannose, ma se hanno fatto un nido in giardino o in casa è bene intervenire poiché l’unione di tanti Calabroni potrebbe rappresentare un serio pericolo.
Conoscere meglio i diversi tipi di Vespe, le loro caratteristiche e le loro abitudini può essere utile per riconoscerle, combatterle o prevenire la loro diffusione.
RIMEDI CONTRO VESPE E CALABRONI: IMPARIAMO A RICONOSCERLI
Simili alle Api solo per la livrea gialla e nera, al contrario dei piccoli insetti che ci donano il loro miele nutrendosi di polline, le Vespe sono degli spietati predatori. Per lo più si nutrono di altri insetti, ma possono anche cibarsi di carcasse di altri animali e di sostanze zuccherine, come la polpa di qualche frutto o diversi tipi di resina che spesso trovano nei bidoni della nostra immondizia.
Le specie più comuni in Italia sono la Vespula vulgaris e la Vespula germanica, che si nutrono di insetti come di frutta e costruiscono nidi mischiando la loro saliva con pezzi di corteccia ricavando una sorta di carta.
Le Vespe pungono solo per difendersi e diventano aggressive solo se vengono disturbate o se il loro nido viene minacciato. Specialmente in primavera, quando...
Coltivare la Borragine (Borago officinalis) è facile e la sua lunga fioritura può dare un piccolo tocco di colore ai nostri terrazzi per lungo tempo, dall’inizio della primavera all’inizio dell’autunno. Inoltre da secoli la borragine è usata in erboristeria e in cucina in molte ricette regionali, come i pansotti liguri, e le sue foglie possono essere utili anche per dare sapore ai nostri piatti, per esempio le torte salate. Attenzione però a usarla in cucina: la Borragine contiene alcaloidi pirrolizidinici che, se assunti in quantità, sono potenzialmente tossici per il fegato. Perciò va consumata con moderazione, va sempre usata cotta e ridotto al minimo l’uso in infusi e tisane. Sicuramente va evitata da chi ha problemi epatici e dalle donne in gravidanza o allattamento.
Scegliere piante adatte al caldo estivo è importante perchè l'afa e il progressivo aumento delle temperature mette sempre più a dura prova la vita di diverse piante. Molti fiori che sbocciano in primavera appassiscono colpiti dai raggi del sole e altrettante piante possono soffrire o l’afa o gli stress idrici dovuti alla siccità.
Esistono però alcuni tipi di piante adatte alle temperature più calde, capaci di donare fiori e colore sui nostri terrazzi anche nei mesi estivi. Piante che hanno bisogno per crescere di irrigazioni sporadiche e di cure occasionali, permettendoci di avere un terrazzo decorato anche nei mesi delle vacanze.
PIANTE ADATTE AL CALDO ESTIVO: GRASSE, TROPICALI E MEDITERRANEE
Naturalmente le piante più resistenti al caldo sono quelle che provengono dai paesi tropicali, abituate ad avere a che fare con un sole cocente e con la siccità. Piante come la Gazania africana con le sue margherite multicolori, le pannocchie di piccoli fiori viola, bianchi o blu della Buddleia, le corone dai colori vivaci della Zinnia messicana, le piccole nuvole multicolori della Lantanao i fiori rosa scuro della Pentas(o Stella egiziana).
Sono altrettanto resistenti al caldo e alla siccità anche le nostre piante mediterranee, come la Lavandadall’eleganza semplice e dall’odore intenso, l’...
L’Ortica è da sempre utilizzata in agricoltura, sia come corroborante per le piante, ma soprattutto per allontanare alcuni parassiti nocivi come gli Afidi e gli Acari. Ancora oggi è consentito in agricoltura biologica. Una volta si raccoglievano le Ortiche da cui si otteneva un macerato da spruzzare sulle piante: oggi la tecnologia ha fatto passi in avanti e possiamo acquistare direttamente l’estratto di Ortica, ottenuto dalla fermentazione delle foglie nell’acqua e con una presenza di acido formico e salicilico stabile e costante.
Coltivare la Lobelia sul terrazzo è un’ottima soluzione per avere delle fioriture dalla primavera fino all’autunno, con colori che spaziano tra blu, rosso, bianco, rosa, lilla o arancio, a seconda di quale delle oltre 300 specie esistenti si scelga.
La Lobelia si distingue per i suoi fiori a forma di campanella dai colori vivaci e viene spesso usata come pianta ricadente sul terrazzo, ma anche in giardino per decorare le aiuole.
Possiamo scegliere tra varietà perenni e annuali, entrambe apprezzate per la loro crescita veloce: sono perciò sono le piante ideali per chi vuole creare macchie verdi e colorate in poco tempo.
Avere degli Scarafaggi in casa è un pericolo per le nostre cucine e le nostre dispense poiché sono dei veicoli di agenti patogeni. Trovarne anche solo una nella nostra cucina indica che l’infestazione è già in atto e, se avvistato in pieno giorno, è già massiccia; non solo: questa specie di insetti è tra le più adattabili e più difficili da arginare in natura.
Conoscere le diverse specie di Scarafaggi, o Blatte, può essere uno strumento utile per rendere più difficile la loro propagazione.
SCARAFAGGI A CASA: LE SPECIE PIU' DIFFUSE IN ITALIA
In Italia, sono conosciute almeno dieci specie differenti, e tra di esse le più comuni sono la Blattella germanica o scarafaggio marrone, la Blattella orientalis o scarafaggio nero, la Periplaneta americana e la Supella longipalpa.
La Blattella orientalis è quell'insetto che ci trasmette di più l’idea di “scarafaggio” che abbiamo in mente: grosso, nero e lucido. Ama luoghi umidi e freddi, è il principale visitatore dei cumuli di fogliame e di cortecce dei nostri giardini, delle nostre cantine e dei nostri seminterrati e può arrivare nelle nostre cucine tramite le tubature. Può trovarsi sempre vicino a pozzanghere e fonti d’acqua perché gliene serve molta per sopravvivere.
Se la Blattella orientalis ricorda il colore nero che associamo agli scarafaggi, la Blattella germanica è la specie più diffusa in Italia ed è famosa per la sua resistenza alle condizioni avverse. Riconoscibile per il suo colore marrone scuro, è estremamente prolifica, capace di generare 4 covate in un anno. Cresce molto velocemente, impiegando dai 2 ai 7 mesi per diventare adulta. È...