Coltivare il Mughetto sul balcone è possibile, anche se si tratta di una pianta che cresce spontanea nei boschi. Il Mughetto (Convallaria majalis) è una piccola pianta parente del Giglio, molto conosciuta per i suoi fiorellini bianchi a forma di campanula che per tutto il mese di maggio offrono un tocco di delicatezza e un profumo intenso ai sottoboschi e ai paesaggi più aspri delle nostre Alpi e dei nostri Appennini.
È possibile però anche coltivare il Mughetto per aggiungere un tocco di bellezza modesta ai nostri balconi. Mentre nelle zone alpine questa pianta cresce spontanea, coltivarla in vaso nelle nostre città può essere una sfida ardua perché richiede condizioni particolari per crescere bene. Dobbiamo prestare anche particolare attenzione se viviamo con animali domestici o con bambini molto piccoli: tutte le parti della pianta sono velenose e ingerirne accidentalmente una piccola parte può essere fatale. Anche il profumo intenso del mughetto, se diffuso in un ambiente chiuso, può provocare emicranie: per questo motivo, si consiglia di non usarla come pianta di appartamento, ma di coltivarla soltanto sul terrazzo.
Eliminare i Topi dalla casa in modo tempestivo è molto importante poiché si tratta di animali pericolosi e molto prolifici. Alle prime avvisaglie di una loro presenza, per esempio se abbiamo trovato escrementi, è bene prendere subito dei provvedimenti.
Di solito all’interno degli appartamenti la presenza di Topi viene rilevata abbastanza tempestivamente. Sono le stanze che frequentiamo di più ed è più semplice tenerle sotto controllo. In altri locali, come cantine, solai, magazzini o garage, dove siamo meno presenti, è più facile accorgersene quando la colonia può essere già numerosa.
Per catturare i Topi in casa, possiamo utilizzare, a seconda della gravità dell’invasione, delle trappole meccaniche o delle trappole a cattura protetta.
ELIMINARE I TOPI DALLA CASA: LE TRAPPOLE MECCANICHE
Le trappole meccaniche, in plastica o in legno, funzionano a scatto e sfruttano l’azione di una esca in gel: quando il Topo tenta di mangiare la trappola scatta e lo uccide.
Sono facili da usare ed è sufficiente collocarle nei luoghi dove abbiamo visto i roditori.
Si usano in caso di presenze singole o se vogliamo controllare la presenza dei topi in un locale che frequentiamo poco, come una soffitta.
Se bambini piccoli o animali domestici possono entrare in contatto con le trappole meccaniche, vi consigliamo di preferire una trappola a cattura protetta.
LE TRAPPOLE A CATTURA PROTETTA
Le trappole a cattura protetta sono composte da un contenitore a prova di manomissione, al cui interno dovremo posizionare un’esca. Cattura il topo mantenendolo all’interno del contenitore e completamente nascosto alla vista: lo smaltimento nei rifiuti domestici è semplice e no-touch.
È ideale per i luoghi in cui vivono animali domestici o dove si desidera...
I topi in casa o in giardino sono un problema da non sottovalutare. Ma quando si parla di “topi” è facile fare confusione tra animali simili ma diversi. Invece saper riconoscere di quale tipo di animale si tratta, ognuna con abitudini differenti, ci permette di adottare una strategia di difesa migliore. Sono tre le principali specie che possiamo trovare nelle nostre case e nei nostri giardini: il rattogrigiocomune (Rattusnorvegicus), il rattonero (Rattusrattus) e il topodomestico (Mus musculus). Queste tre specie comprendono numerose sottospecie. Tutti hanno gambe corte, coda lunga e due incisivi facilmente riconoscibili: i ratti sono più grandi, i topi domestici più piccoli.
Il Ratto grigio, il tipico topo di fogna, si distingue dal ratto nero poiché è più grande è ha la coda più corta. Nelle nostre case sono più diffusi i Mus musculus...,
Concimare le piante da appartamento anche in inverno è importante poiché non tutte vanno in riposo vegetativo. Soprattutto le piante sempreverdi, come il Ficus o la Dieffenbachia, continuano la propria attività vegetativa anche nei mesi più freddi: in appartamento, infatti, trovano condizioni di luce e temperatura costanti e proseguono la loro crescita come se vivessero in una sorta di serra.
Naturalmente in inverno c’è un rallentamento del loro ciclo di sviluppo, poiché i periodi di luce sono meno intensi e meno lunghi rispetto all’estate. Quindi le piante “consumano” meno e gli interventi di concimazione vanno ridotti in proporzione, ma non devono essere eliminati completamente. La stessa regola vale anche per l’irrigazione: con il sole meno caldo e meno presente c’è una minore evaporazione e una minore attività della pianta e quindi possiamo ridurre del 50% l’irrigazione, ma non va dimenticata.
Infine ricordiamo che le piante coltivate in vaso necessitano degli interventi di concimazione poiché gli elementi nutritivi contenuti nel pane di terra sono limitati e si esauriscono nel corso del tempo. Mentre in giardino le piante possono ricercare nuovi nutrienti attraverso le radici, nel vaso tocca a noi alimentarle in modo costante e coerente alle loro esigenze.
COME CONCIMARE LE PIANTE DA APPARTAMENTO ANCHE IN INVERNO
È arrivato l’autunno ed è tempo di coltivare i Muscari. Si tratta di una pianta bulbosa perenne della famiglia delle Liliacee, molto apprezzata per le sue spighe composte da piccole campanelline blu che sbocciano in primavera, mentre le foglie strette e lunghe iniziano a svilupparsi nei mesi freddi.
È una pianta rustica e molto resistente sia al caldo che al freddo, perciò i suoi bulbi si possono piantare sia in giardino sia in vaso, ma se li coltivate in casa o sul terrazzo vi garantire tantissimi bei fiori colorati all’inizio della prossima primavera.
Anche se il blu è il colore tipico di questa pianta, esistono molte specie di Muscari che offrono fiori di diverse tonalità: come il Muscari argaei con fiori bianchi, il Muscari moschatum con fiori gialli e verdi, il Muscari azerum con fiori più scuri, il Muscari botryoides con le spighe più lunghe, ma in Italia è molto diffuso il Muscari armeniacum con i caratteristici fiori blu. Esiste anche il Muscari comosum i cui bulbi vengono mangiati, previa bollitura, e conosciuti nel sud Italia con il nome di Lampascioni.
Il Muscari è anche conosciuto con il nome di Giacinto a grappolo, poiché i suoi fiori ricordano quelli del Giacinto.
È facile curare la Surfinia sul terrazzo anche nelle zone più fredde e piovose del nostro Paese: è infatti una varietà molto resistente alle intemperie e i fiori, anche se si bagnano, tornano all’aspetto originale appena di asciugano. Inoltre la sua crescita rapida e vigorosa e la tendenza a offrire abbondanti fioriture può esserci utile se vogliamo decorare i nostri balconi con delle cascate di splendidi fiori viola, bianchi, rosa, porpora o blu, che sbocciano da maggio fino a settembre.
La Surfinia è una varietà brevettata di Petunia di origine giapponese creata negli anni Ottanta. Il suo ambiente ideale è temperato, né troppo caldo né troppo freddo: ama l’esposizione diretta al sole e se messa in ombra tende a fiorire di meno. Pur essendo più resistente alle intemperie delle altre Petunie non tollera temperature inferiori ai 10°C. Perciò in inverno va riparata all’interno della casa.
CURARE LA SURFINIA SUL TERRAZZO E' FACILE MA ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Mettere in trappola scarafaggi e blatte è possibile ma è importante conoscere bene il nemico per colpire le sue debolezze.
Iniziamo col dire che gli scarafaggi vivono sulla terra da 300-350 milioni di anni fa, quindi molto tempo prima di noi! I fossili con blattoidei risalgono infatti al periodo Carbonifero e le specie che vivono ancora oggi risalgono al Cretaceo: se sono sopravvissuti fino a oggi, superando glaciazioni e tutti i cataclismi che hanno colpito il nostro pianeta in questi 350 milioni di anni, tanto fessi non devono essere!
COME METTERE IN TRAPPOLA SCARAFAGGI E BLATTE: QUALI SPECIE ARRIVANO NELLE NOSTRE CASE?
Le blatte sono diffuse in tutto il pianeta, a eccezione delle zone polari e sulle vette superiori ai 2.000 metri poiché non tollerano il freddo. Al mondo esistono più di 4.000 specie di blattoidei, ma in Italia ne troviamo solo una quarantina. La maggior parte di queste vive nei boschi e nei giardini e si ciba di piante, ma non abbastanza da rappresentare un problema. Soltanto 3 famiglie vengono definite “commensali dell’uomo”, cioè entrano nelle nostre case alla ricerca di cibo e protezione. Tra queste ci sono 4 specie in particolare: la Blatta orientalis (nera), la Periplaneta americana (rossiccia), la Blattella germanica (grigiastra) e la Supella longipalpa (con una banda marrone). Le ultime due preferiscono temperature vicine ai 30°C, mentre le prime apprezzano anche temperature più basse e perciò possiamo trovarle anche nelle cantine.
Recentemente sono state individuate altre due specie: la Polyphaga aegyptiaca presente soprattutto nel sud e la Blatta lateralis in Sardegna.
CHE BRUTTO CARATTERE!
Gli scarafaggi odiano la luce, girano solo di notte, adorano i posti angusti e sporchi e pur vivendo in colonie sono piuttosto solitari e non disdegnano di cibarsi...
Risolvere il problema delle Cimici è importante poiché sono insetti fitofagi, ossia che si nutrono delle nostre piante, della loro linfa in particolare, rovinando le piante ornamentali e dell’orto.
Le Cimici sono molto prolifiche e, deponendo fino a 400 uova per adulto, possono nel breve creare una vera e propria infestazione.
Prima di scegliere il rimedio più adatto per combatterle, è bene individuare con precisione di quale insetto si tratta. In effetti in Italia tendiamo ad attribuire il nome “Cimice” a molti animali differenti: le Cimici dei letti, le Cimici rossonere, le Cimici dell’Olmo, le Cimici del Platano, le Cimici verdi e le Cimici asiatiche sono infatti insetti completamente diversi.
Quelle maggiormente diffuse sono le Cimici verdi (la Palomena prasina e la Nezara viridula) e la Cimice asiatica (Halyomorpha halys).
Coltivare la Thunbergia in vaso è facile. Si tratta di un rampicante vigoroso usato prevalentemente per adornare i pergolati e i muretti dei giardini, ma può essere anche coltivato in vaso per decorare i nostri terrazzi con i rami nodosi, le foglie verdi e coriacee e i fiori che cadono dolcemente dai bordi.
Tra le varie specie di Thunbergia, la più adatta da coltivare in vaso è la Thunbergia alata, chiamata anche Susanna dagli Occhi Neri. Il suo fiore, con un pistillo scuro al centro di una corolla di petali gialli vivaci, fiorisce dalla primavera avanzata fino ai primi mesi di autunno.
COLTIVARE LA THUNBERGIA IN VASO: ATTENZIONE AI RISTAGNI D'ACQUA
L’ambiente ideale per la Thunbergia alata è caldo e luminoso, esposto al sole ma riparato da un velo d’ombra nei giorni con i raggi più accesi. Questa varietà di Thunbergia non teme il freddo e può resistere a temperature anche inferiori ai -5 e -6°C. In compenso, ama un clima secco e non sopporta l’eccessiva umidità...