Ci sono molti motivi per coltivare la Erigeron in giardino. Anzitutto perché sono piante a bassa manutenzione, ma soprattutto per la loro lunga e generosa fioritura che inizia a maggio e dura fino a ottobre.
L’Erigeron karvinskianus, chiamata anche Cespica o falsa Camomilla, è una pianta erbacea sempreverde caratterizzata dalla abbondante fioritura formata da tanti piccoli capolini simili a piccole Margherite con petali bianchi, rosa e lilla. Fa parte della famiglia delle Asteracee e la fioritura inizia a metà primavera e dura fino ai primi freddi.
La pianta è composta da una parte sotterranea, una robusta radice rizomatosa, e una parte aerea composta dai fusti eretti che sostengono le foglie e i fiori, che raggiunge i 25 cm d’altezza.
In giardino l’Erigeron karvinskianus ha un portamento tappezzante e viene utilizzata per “colorare” i giardini rocciosi e le bordure fiorite. Spesso viene affiancata ad altre piante da fiore, come la Rudbeckiao la Achillea.
Ci sono tanti buoni motivi per coltivare la Tecoma stans in vaso sul terrazzo, a partire dalla sua florida e lunga fioritura! Quella che molti conoscono come Bignonia gialla è in realtà una varietà di Tecoma: si tratta in particolare della Tecoma stans.
Le Tecoma sono un genere appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed è quindi comprensibile confondersi vista la “parentela” e la similitudine dei fiori tubolari.
Produce un arbusto perenne sempreverde, con portamento cespuglioso molto decorativo specialmente dall’inizio dell’estate fino all’autunno quando la pianta si riempie di tanti fiori di colore giallo brillante. Da giugno a ottobre produce dei fiori profumati con forma tubolare e riuniti in infiorescenze a grappolo, che li rendono ancora più vistosi.
Dove coltivare la Tecoma stans
La Tecoma stans non ama le basse temperature: verso i 7°C inizia a perdere le foglie e va in crisi sotto i 4°C. È quindi la varietà più adatta per la coltivazione in vaso in tutta Italia: nelle zone più fredde possiamo spostarla in una serra fredda o un ambiente protetto dal gelo.
Per la coltivazione in giardino e climi più rigidi possiamo optare per la Tecomacapensis (o Bignonia capensis) che sopporta fino a 1°C o la Tecoma radicans (o Bignonia radicans) che arriva a -5°C, ma hanno un portamento rampicante.
In ogni caso scegliamo una posizione soleggiata se vogliamo ottenere fioriture più abbondanti.
Coltivandola in vaso abbiamo la possibilità di lasciarla al sole...
Saper usare il Neeem in un orto è importante perché si tratta di una soluzione biologica e naturale per il controllo degli insetti parassiti e delle malattie fungine.
Il Neem (Azadirachta Indica) è un albero originario del Sud-Est asiatico, da cui si estraggono da secoli sostanze impiegate in medicina, veterinaria, cosmesi e agricoltura. È stato oggetto di diverse ricerche che hanno evidenziato una naturale attività insetticida e fungicida contro Oidio e Ruggine.
Sono in particolare i semi dei frutti di questa pianta che sono ricchi di limonoidi e principi attivi, tra cui l’azadiractina usata come insetticida e acaricida in agricoltura biologica. Un po’ tutte le parti della pianta contengono azadiractina ma sono particolarmente concentrati nei semi: nei paesi d’origine c’è la tradizione di inserire foglie di Neem negli armadi e nei libri per tenere lontani i parassiti.
L’azadiractina ha un effetto insetticida perché svolge un’azione fagorepellente e rende le foglie disgustose per i parassiti. Non solo: svolge anche un’azione translaminare, cioè penetra nei tessuti e quindi raggiunge tutte le parti della pianta. Se viene applicato per via radicale ha discrete proprietà sistemiche ed esplica la sua azione nel tempo.
Oltre all’azione insetticida, i prodotti a base di Neem sono anche ricchi di Azoto e sono consentiti come concimi in agricoltura biologica.
Eliminare le infestanti in giardino è diventato oggi più difficile per i privati che hanno spazi verdi. Le recenti normative hanno precluso l’acquisto agli hobbisti di molti prodotti utilizzati comunemente in passato, tra cui gli erbicidi per il prato. Oggi soltanto chi ha l’autorizzazione all’acquisto e uso di fitofarmaci, il cosiddetto patentinofitosanitario, può continuare ad acquistare questi prodotti: quindi i giardinieri professionisti o gli hobby farmer che decidono di affrontare il corso per l’abilitazione. Gli altri hobbisti potranno invece ricorrere ad alcune soluzioni naturali ed erbicidi biologici.
La diffusione di nuove soluzioni più amiche dell’ambiente va affrontata in modo sicuramente positivo, ma dobbiamo considerare che le modalità di utilizzo talvolta sono differenti rispetto ai prodotti chimici, studiati in laboratorio per essere subito efficaci.
Perché eliminare le infestanti in giardino
Al di là dell’aspetto estetico, le cosiddette erbacce rappresentano un problema perché tolgono risorse e acqua alle nostre colture. Essendo piante selvatiche sono molto più rustiche e resistenti delle nostre piantine da fiore o dell’orto: in caso di competizione vinceranno sicuramente le infestanti. In un prato ben curato rovinano il disegno perfetto del tappeto erboso e in una aiuola fiorita possono danneggiare le piante più deboli: ma è soprattutto nell’orto, che richiede molte cure e dedizione, che vanno evitate poiché possono contribuire a ridurre molto il raccolto.
Un buon motivo per coltivare la Hepatica nobilis in vaso sul terrazzo è la sua delicata e colorata fioritura primaverile precoce.
Detta Erba trinità, si tratta di una pianta erbacea perenne della famiglia delle Ranunculaceae, che proprio da marzo a maggio dà il meglio di sé con la produzione di tanti fiorellini composti da pistilli molto evidenti e petali di colore azzurro, blu e lilla. Ma ci sono varietà con fiori bianco, rosa e viola. Le foglie sono di colore verde intenso e tendono al rossiccio nella pagina inferiore.
In giardino viene utilizzata per decorare giardini rocciosi oppure aiuole o bordure semi ombreggiate, ma possiamo coltivarla con successo anche in vaso sul terrazzo.
Dove coltivare la Hepatica nobilis
È originaria del nord Europa e della Siberia quindi non teme il freddo: non ha problemi anche fino a -20°C! Al contrario non ama il caldo afoso delle nostre estati e i raggi solari diretti. In estate possiamo anche spostarla in casa se abbiamo il condizionatore o in un locale più fresco ma ben illuminato.
È una pianta da sottobosco, quindi scegliamo una posizione semi ombreggiata per quasi tutto l’anno. Nei mesi della fioritura, da marzo a maggio, possiamo spostarla in una posizione più assolata.
Possiamo coltivare la Pulsatilla se vogliamo delle belle fioriture per tutto il mese di aprile, infatti è conosciuta anche come fiore di Pasqua.
Le Pulsatille sono un genere di piante appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae e comprende più di 40 specie. Molte vengono utilizzate come piante ornamentali, in particolare la Pulsatilla vulgaris disponibile in tanti ibridi con fioriture che vanno dal classico viola al bianco, al rosa e al rosso. Tutte sono contraddistinte dagli stami centrali di colore giallo accesso.
La Pulsatilla vulgaris è una pianta erbacea perenne caratterizzata da una fioritura precoce: inizia già dall’inizio di aprile. Viene chiamata “fiore di Pasqua” proprio perché la sua fioritura coincide spesso con questa festività.
La pianta è composta da un cespuglio compatto di foglie lunghe circa 15 cm di colore verde chiaro, con bordi frastagliati. I fiori crescono eretti a forma di campana e sono ricoperti da una leggera peluria che li rende morbidi al tatto. Con il passare del tempo tendono a pendere verso il basso.
Dove coltivare la Pulsatilla
Tollera il freddo fino a -10°C quindi possiamo coltivarla all’aperto un po’ in tutta Italia. Con l’arrivo dell’autunno la pianta tende a perdere le foglie e va in riposo vegetativo. Le foglie torneranno a germogliare in marzo, poco prima della fioritura che dura fino alla fine di aprile.
La pianta non cresce molto in altezza, al massimo 20 cm, e in giardino viene utilizzata per decorare le bordure o i giardini rocciosi. Possiamo però facilmente coltivare anche in vaso sul terrazzo.
In ogni caso scegliamo una posizione soleggiata per ottenere fioriture più abbondanti.
In agricoltura biologica non è una novità usare la Zeolite sulle piante per migliorarne le difese naturali contro l’attacco di insetti parassiti o malattie fungine.
La Zeolite infatti è consentita in agricoltura biologica poiché è una sostanza totalmente naturale e deriva dalla polverizzazione micronizzata delle rocce. Viene classificata tra i corroboranti per la sua capacità di migliorare le difese naturali delle piante.
Difesa biologica: perché usare la Zeolite sulle piante
Si tratta di una risorsa utile in agricoltura, poiché tutti i minerali appartenenti alla famiglia della Zeolite hanno la capacità naturale di "assorbire” rapidamente l’umidità presente nell’ambiente circostante. Si tratta quindi una soluzione utile per prevenire e limitare lo sviluppo e la diffusione delle crittogame. In particolare, la Zeolite...
Gli interventi di manutenzione del prato in primavera sono differenti e mirano a migliorare le zone che hanno particolarmente sofferto nella scorsa estate e in inverno e a creare le condizioni per una crescita sana e folta del prato, prevenendo i problemi che potrebbero influire negativamente.
La manutenzione del prato in primavera: muschio e drenaggio
L’inverno e un’eccessiva umidità possono aver creato delle zone coperte di muschio. Magari stimolate da posizioni particolarmente ombreggiate.
In presenza di muschio è bene intervenire subito per evitare che la zona danneggiata si allarghi. Trattiamo le aree con un concime antimuschio, che va lasciato agire per alcuni giorni, finché non appariranno degli imbrunimenti, caratteristici di questo tipo di applicazione. A questo punto il muschio ormai seccato può essere raccolto con un rastrello.
Al termine di questa operazione il prato risulterà inevitabilmente un po’ “spelacchiato” e dovremo effettuare una zona di rinfoltimento. Prima però dovremo accertarci che il problema del...
Avere un balcone fiorito in primavera non è difficile! La stagione e l’innalzamento delle temperature favoriscono la crescita di molte piante e se iniziamo la coltivazione dai semi costa anche pochissimo.
Ma perché tutti coltivano i Gerani quando ci sono tante varietà tra cui possiamo scegliere? Qui ti suggeriamo 8 piante poco conosciute che ci aiuteranno ad avere un terrazzo o un balcone fiorito in primavera.
Astrantia major
La Astrantia major è una pianta erbacea e a partire dalla tarda primavera fino alla fine dell’estate produce fiori ombrelliformi molto particolari. Hanno un delicato colore rosa pallido e sono composti da pistilli evidenti circondati da brattee bianche venate di verde o viola.
Euphorbia polychroma
L’Euphorbia polychroma produce tantissimi fiori di colore giallo brillante, che sbocciano in continuazione da aprile fino a luglio. È una pianta perenne e può essere usata come tappezzante.
Fritillaria
La Fritillaria è una pianta bulbosa che produce stili molto alti, anche più di 40 cm, che sorreggono dei bellissimi fiori, molto evidenti e caratterizzati da grandi corolle a forma di campanula. Fiorisce a metà primavera per accompagnarci per tutta l’estate. Coltiviamola in vasi ampi e profondi e sosteniamo con un tutore gli steli, per evitare che il vento li pieghi.