È facile coltivare la Salvia in vaso e ci ripagherà con le sue foglie profumatissime e molto utilizzate nella cucina italiana. Possiamo iniziare la coltivazione acquistando una piantina già cresciuta nei centri giardinaggio, oppure dalla semina. Nel primo caso privilegeremo la praticità, poiché la pianta è già germogliata e dovremo solo farla sviluppare; nel secondo l’economicità, poiché il costo di una bustina di semi è decisamente inferiore rispetto al numero di piante che si ottengono.

La Salvia fa parte della storia dell’uomo e in passato la utilizzavamo soprattutto come erba curativa. Il suo nome scientifico, Salvia officinalis, evidenzia chiaramente questa caratteristica: Salvia deriva da salvo o sano, mentre officinalis ne indica l’utilizzo come medicinale. Ancora oggi in erboristeria si usa per curare problemi di digestione, infiammazioni o iperidrosi; le proprietà astringenti e antisettiche della Salvia vengono sfruttate anche in cosmetica per realizzare creme, shampoo e dentifrici.

Ma noi appassionati di giardinaggio la Salvia interessa soprattutto per le foglie profumate e per l’eleganza della piantina: da pianta erbacea cresce e tende a lignificare il fusto diventando semi-arbustiva. Diventerà un piccolo alberello molto elegante e anche le fioriture, di colore blu-violetto in estate, la rendono una piacevole pianta ornamentale. Ci sono varietà di Salvia apprezzate le loro fioriture e utilizzate soprattutto come piante decorative: come la Salvia splendens e la Salvia coccinea con fiori rossi appariscenti o le varietà con foglie variegate. La Salvia elegans Ananas produce fiori scarlatti e le foglie ricordano l’aroma del famoso frutto tropicale.

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Salvia splendens
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Salvia coccinea
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Salvia ananas

Dove coltivare la Salvia

Tollera bene il caldo e il freddo fino a –5°C. Se viviamo in una zona con inverni più rigidi meglio coltivarla in vaso e spostarla durante l’inverno in una serra fredda o un locale protetto e riscaldato. In alternativa possiamo coprirla con un cappuccio traspirante di tessuto-non-tessuto (tnt) e proteggere il terreno con uno strato di pacciamatura con paglia o corteccia.

La Salvia cresce bene anche in mezz’ombra, ma se scegliere una posizione soleggiata fiorirà con maggiore generosità.

Come coltivare la Salvia in vaso sul terrazzo

Non ha bisogno di un vaso particolarmente grande, ma cresce rapidamente e dovremo seguire il suo sviluppo nel corso degli anni con una serie di travasi: per fornire un contenitore sempre adeguato alla grandezza della pianta.

Se iniziamo la coltivazione dai semi possiamo usare dei piccoli vasetti da 10/15 cm di diametro. Se invece abbiamo acquistato una piantina già cresciuta sarà sufficiente adottare un vaso con un diametro leggermente più grande (circa 5 cm in più).

All’atto della semina o del trapianto utilizziamo un terriccio specifico per orto.

Dopo la semina o il trapianto dovremo irrigare la Salvia con costanza in modo da mantenere il terriccio sempre umido. Quando la pianta sarà adulta, con un apparato radicale più esteso e un vaso più grande, tollererà bene anche brevi periodi di siccità. Evitiamo invece di lasciare l’acqua stagnante nel sottovaso, in particolare in primavera e in autunno, le stagioni in cui le malattie fungine sono in agguato. Dopo l’irrigazione svuotiamo sempre i sottovasi dall’acqua in eccesso.

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Quando irrighiamo approfittiamo dell’occasione per concimare la pianta: le sostanze nutritive contenute nel terriccio nel vaso sono destinate a esaurirsi e tocca a noi ripristinarle. Possiamo usare un fertilizzante liquido per piante aromatiche consentito in agricoltura biologica da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 7/10 giorni. Concimiamo da marzo a ottobre, durante il ciclo vegetativo della pianta; durante l’inverno sospendiamo.

La Salvia non richiede potature e nel limite del possibile va fatta crescere in modo naturale. Se vogliamo stimolare una maggiore produzione di foglie, tagliamo gli apici con i fiori appena si formano. Perderemo però lo spettacolo della fioritura!