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Giugno 22, 2023
La presenza di Oidio sulle orticole è un problema comune per molti appassionati: temporali e un tasso elevato di umidità, associati temperature a mite stimolano lo sviluppo delle spore fungine. E anche i nostri errori di irrigazione possono contribuire!
L’Oidio, detto Mal Bianco, si presenta come una muffa bianca e farinosa: di solito colpisce le foglie ma può raggiungere anche gli steli, i boccioli e i frutti. Le piante colpite risultano indebolite, interrompono l’attività vegetativa, i frutti si rompono e se, non curate, perdono le foglie e possono morire.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Odio sulle orticole: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
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Giugno 20, 2023
Se stiamo cercando una pianta tappezzante con belle fioriture possiamo coltivare un Iperico calicino. Vi abbiamo già parlato della bellezza dell’Iperico perforatum che ha un portamento eretto e può superare 1 metro d’altezza. L’Iperico calicino (Hypericum calycinum) è invece un piccolo arbusto nano con portamento tappezzante e strisciante.
È un sempreverde molto resistente e crea dei veri e propri “cuscini” di foglie di colore verde scuro su cui spiccano i fiori gialli estivi. È perciò particolarmente indicato nei giardini rocciosi, su terreni pendenti o in quegli spazi ombreggiati dove le altre piante fanno fatica a fiorire.
Produce lunghi rami prostrati ricchi di foglie di circa 10 cm con forma ellittica. I fiori spuntano da giugno a settembre e sono un bel color giallo brillante. Sono composti da cinque petali e possono raggiungere un diametro di 10 cm: sono caratterizzati da lunghi pistilli.
Dove coltivare un Iperico calicino
Tollera il freddo fino a -10°C quindi può essere coltivato facilmente in tutta Italia. Se le temperature scendessero la pianta tende a perdere la parte aerea, ma la radice rimane viva e tornerà a germogliare appena tornerà il caldo.
Ovviamente in una posizione soleggiata e luminosa la pianta fiorirà con maggiore generosità. Ma una particolarità che fa apprezzare l’Iperico calicino dai giardinieri è la sua capacità di fiorire anche in zone poco assolate o in ombra.
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Giugno 16, 2023
Coltivare la Aglaonema non è difficile e ci ricompenserà con un fogliame con colori davvero eccezionali.
Le Aglaoneme sono un genere di piante erbacee sempreverdi che comprende oltre 50 diverse specie. Sono caratterizzate da un fogliame estremamente decorativo e le diverse varietà si distinguono per il colore delle foglie, che possono essere bianche, verdi, rosso vivo spesso con bordi fogliari diversamente colorati.
Originarie del sud-est asiatico, fanno parte della famiglia delle Aracee. Come altre piante di questa famiglia, producono fiori composti da una spata che avvolge uno spadice, simili alle Calle. Tuttavia, è difficile farle fiorire in casa e i fiori non sono particolarmente ornamentali: sono piccoli e poco evidenti. Le Aglaoneme sono apprezzate soprattutto per le loro foglie.
Infine è interessante segnalare che la Aglaonema è una delle piante con la capacità di assorbire gli inquinanti indoor presente nell’aria delle nostre case. Le sue foglie assorbono in particolare la formaldeide e il benzene. Se vuoi saperne di più, leggi questo articolo!
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Giugno 13, 2023
Per i green lovers è sempre più importante saper utilizzare correttamente gli elicitori sulle piante per difenderle da insetti e malattie fungine. Dopo i recenti divieti, che hanno fortemente limitato la vendita di agrofarmaci agli hobbisti, gli appassionati sono obbligati ad acquisire le tecniche agronomiche e le soluzioni utilizzate già con successo nell’agricoltura biologica professionale.
Non dobbiamo più intervenire quando la pianta è infestata e la lotta è più difficile senza far ricorso alla chimica, ma dobbiamo agire preventivamente per fare in modo che le malattie fungine e i parassiti non trovino le condizioni ideali per proliferare sulle nostre colture. Spesso il successo si ottiene attraverso l’uso combinato di differenti soluzioni.
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Giugno 09, 2023
Eliminare la Ticchiolatura dalle piante in modo tempestivo è importante per limitare l’infestazione. La Ticchiolatura è una malattia fungina abbastanza comune e, nelle sue differenti forme, può colpire molte piante. In particolare quelle da frutto, come la Ticchiolatura del Melo (Venturia inaequalis), ma anche quella ornamentali, come la Ticchiolatura della Rosa (Diplocarpon rosae).
L’infezione è riconoscibile da una serie di macchie scure che ricoprono la pagina superiore delle foglie, ma può colpire anche i rami, i boccioli e i frutti. La pianta entra in sofferenza, tende a perdere le foglie e interrompe la fioritura. Se non interveniamo, la malattia porta al deperimento e all’essiccazione della pianta.
Eliminare la Ticchiolatura: la prevenzione
Per potersi sviluppare i funghi della Ticchiolatura hanno bisogno di due condizioni: un elevato tasso di umidità e temperature superiori ai 25°C. Quando sopraggiunge il freddo, le spore svernano sui rami infetti o nei residui caduti a terra, come foglie o frutti, pronte per tornare attive quando temperatura e umidità saranno favorevoli.
Per questa ragione, in presenza di una infezione, dobbiamo raccogliere tutto il materiale infetto, anche quello caduto a terra. Non lo potremo inserire nel cumulo, per evitare di contaminare tutto il compost, ma dovremo bruciarlo.
L’eccessiva umidità ambientale è spesso causata da irrigazioni abbondanti o un eccessivo affollamento di foglie che impedisce la necessaria aereazione tra le fronde. Evitiamo quindi di piantumare le piante troppo vicine e operiamo delle potature autunnali per alleggerire la chioma, specie quella interna. Per la coltivazione delle Rose scegliamo una zona ventilata.
Per prevenire la comparsa della Ticchiolatura e altre malattie fungine, possiamo effettuare dei trattamenti fogliari...
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Giugno 06, 2023
Se cercate una pianta d’appartamento capace di catturare l’attenzione dei vostri ospiti vi suggeriamo di coltivare la Maranta leuconeura. Le sue foglie hanno colorazioni, venature e rilievi dall’effetto wow ed è una delle specie più eleganti e più di moda degli ultimi anni. Oltre ai colori particolari la Maranta leuconeura ha un’altra particolarità: le foglie di sera tendono a innalzarsi e avvicinarsi come due mani raccolte in preghiera.
Dove coltivare la Maranta
La Maranta leuconeura proviene dalle foreste brasiliane e non tollera il freddo sotto i 15°C. Quindi in Italia possiamo coltivarla solo come pianta d’appartamento.
Ha bisogno di luce ma vanno evitati i raggi solari diretti che potrebbero danneggiare le foglie. Cresce bene anche in stanze non particolarmente luminose.
In estate possiamo spostarla all’esterno sul terrazzo ma in una posizione ombreggiata.
Come coltivare la Maranta in vaso
Le piante che acquistiamo nei negozi specializzati di solito hanno vasi di coltivazione molto piccoli. Quando le portiamo a casa...
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Giugno 02, 2023
Volete un terrazzo fiorito in estate e state cercando delle piante che fioriscono in questa stagione e possono essere coltivate in vaso? Sei nel posto giusto! Di seguito ti presenteremo 40 specie per ottenere un balcone super fiorito nei mesi più caldi!
40 piante per un terrazzo fiorito in estate
Nella tabella riassuntiva qui sotto abbiamo elencato le principali specie vegetali che possiamo sfruttare per avere un terrazzo fiorito in estate. Una guida che ci permette di orientarci tra i colori dei fiori, il periodo di fioritura e la tecnica di coltivazione della pianta.
Sono tante infatti le risorse su cui possiamo contare! Le piante arboree e arbustive, come l’Ibisco di Siria, il Mirtifoglio o l’Oleandro possono essere coltivati in vasi grandi e profondi e allevati come piante perenni.
Le piante erbacee, annuali o perenni, come le Gazanie, gli Impatiens o le Petunie nane, possono essere invece coltivate sulle balconette rettangolari da appendere alle ringhiere.
Non dimentichiamoci poi le piante aromatiche: sono molte quelle che fioriscono in estate e associano alla bellezza delle infiorescenze, il profumo e il sapore delle foglie. Aromatiche come la Borragine, la Lavanda o il Rosmarino non possono mancare sul nostro terrazzo!
Non dimentichiamo infine l’esigenza di privacy e di creare delle “barriere verdi” sul terrazzo. In questo ci vengono in aiuto dei rampicanti, come l’Ipomea, l’Allamanda o la Thunbergia, che donano fioriture colorate...
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Mag 30, 2023
Si tratta di una domanda che molti hobbisti si sono posti: perché i miei Pomodori hanno il fondo nero? Oggi affrontiamo quella che tecnicamente viene definito “marciume apicale del Pomodoro”. Un problema ampiamente studiato nell’agricoltura professionale perché, oltre a rovinare l’estetica dei frutti, ne pregiudica anche le qualità organolettiche.
L’apice dei Pomodori inizia a diventare opaco, poi diventa bruno e quindi nero. La parte malata tende a marcire e anche l’interno diventa immangiabile.
Si tratta di una fisiopatia, cioè un malessere della pianta causato da un errore di coltivazione e non da un insetto o una spora fungina.
Perché i Pomodori hanno il fondo nero?
Nella maggior parte dei casi è la mancanza di Calcio (Ca) che fa diventare neri gli apici dei Pomodori. Può essere causata da due fattori: l’effettiva mancanza di questo nutriente nel terreno oppure un’irrigazione sbagliata e insufficiente. Se sottoposta a stress idrico e siccità, la pianta di Pomodoro tende a “rubare” l’acqua dai frutti, interrompendo il traporto di Calcio fino agli apici.
Oltre agli stress idrici e alla carenza di Calcio, altre cause possono provocare delle macchie nere sui frutti di Pomodoro. Per esempio la presenza di insetti nel terreno, le ferite causate dalla grandine o un eccesso di concimazione ricca di Azoto che stimola la produzione di foglie. In caso di grandine possiamo disinfettare le ferite con la Propoli.
Ma nella maggior parte dei casi è un problema legato al ciclo del Calcio.
Come prevenire i marciumi apicali
I periodi in cui dovremo prestare maggiore attenzione sono quelli più caldi e secchi e in cui i Pomodori sono in fase...
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Mag 26, 2023
Possiamo coltivare il Cotoneaster in giardino sia per la sua naturale bellezza ma soprattutto per la sua capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali e quindi la facilità di coltivazione. Tollera zone in pieno sole o in mezz’ombra, non ha problemi con il gelo (fino a -20°C) e a seconda della specie può essere usato come pianta tappezzante o per creare siepi decorative o divisorie tra diverse parti del giardino. Alcune varietà producono fiori che diventano frutti rossi che attirano gli uccellini selvatici, rendendo il nostro spazio verde un paradiso per la fauna selvatica.
Il Cotoneaster o Cotonastro è un genere di piante della famiglia delle Rosacee originaria della Cina e comprende più di 200 specie. Tra queste troviamo sia alberi che arrivano a 6 metri d’altezza sia arbusti tappezzanti che non superano i 30 cm!
A seconda del tipo di utilizzo possiamo scegliere la specie più adatta, come albero, tappezzante o pianta da siepe.
Coltivare il Cotoneaster: come scegliere la varietà
Ci sono specie sempreverdi e altre con foglie caduca, ma tutti i Cotoneaster hanno un bel fogliame resistente, una fioritura bianca o rossa a forma di stella che poi si trasforma in bacche o frutti, di solito di colore rosso, ma anche arancione o rosso chiaro.
Il Cotoneaster horizontalis sviluppa un arbusto con portamento orizzontale. Le sue foglie sono piccole e di colore verde scuro, mentre i fiori bianchi o rosa sbocciano verso giugno primavera e sono seguiti da frutti rossi brillanti in autunno. È apprezzato per il suo aspetto decorativo e viene spesso utilizzato come tappezzante o per creare siepi basse.
Il Cotoneaster franchetii è un arbusto con portamento eretto e può raggiungere un’altezza di 2/3 metri. Le foglie sono di...