La presenza di Aleurodidi in un orto deve far suonare un campanello d’allarme. All’apparenza sembrano mosche bianche ma sono un temibile parassita fitofago che può colpire sia le piante da orto sia quelle ornamentali. Ma mentre sulle piante decorative possiamo usare insetticidi come il piretro, su quelle orticole, da frutto o gli agrumi dovremo ricorrere a sistemi di controllo biologici.

Perché sono un problema gli Aleurodidi in un orto

Le Mosche bianche sono sempre pericolose perché si cibano delle piante sia allo stato larvale sia da adulte. Hanno apparato boccale pungente-succhiante, come gli Afidi o le Cocciniglie, con il quale aspirano la linfa e infettano le tante micro-ferite provocate alla pianta. Le foglie attaccate appaiono piene di macchioline simili a bruciature e a lungo andare tendono a seccare e cadere fino alla defogliazione della pianta. Negli agrumi le foglie colpite tendono ad accartocciarsi.

Inoltre producono un’abbondante melata: gli zuccheri in eccesso vengono espulsi e creano una sostanza appiccicosa, bianca come lanugine, che imbratta la pianta, riduce la fotosintesi ed è una base di sviluppo per malattie fungine come la fumaggine.

Riesce a riprodurci fino a 5 generazioni in un anno, specialmente nelle zone più calde. Se non interveniamo alla prima comparsa rischiamo di andare incontro a una vera e propria invasione.

Sono facilmente riconoscibili: hanno il corpo e le ali bianche ed è sufficiente muovere le piante per vederle volare via. Come abbiamo scritto può attaccare molte piante, ma Cucurbitacee, Solanacee e Agrumi sono i più esposti.

Infine è un portatore di virus: se lo troviamo sulle piante che andremo a mangiare, eliminiamolo subito e adottiamo tutte le soluzioni per prevenire e limitare la presenza di questi insetti.

Come prevenire la presenza di Aleurodidi

Essendo molto piccoli non è semplice accorgersi della loro presenza. Per monitorare la presenza di Mosche bianche nell’orto ci vengono in aiuto le trappole adesive gialle. È sufficiente posizionarle in vari posti nell’orto e, essendo adesive, cattureranno gli insetti che si posano, attratti dal colore giallo. Le trappole adesive gialle svolgono una duplice funzione: in parte catturano gli insetti ma soprattutto ci permettono di scoprire la presenza di Aleurodidi alle prime avvisaglie in modo da intervenire subito con soluzioni biologiche.

Un'altra soluzione utile in via preventiva è sono i prodotti a base di Neem (pellet, polvere, o bastoncini). Sono ricchi di limonoidi e principi attivi, tra cui l’azadiractina usata in agricoltura biologica per limitare la presenza di parassiti, come gli Aleurodidi. L’azadiractina svolge un’azione fagorepellente e rende le foglie disgustose per gli insetti. Quindi non è un insetticida e non uccide le Mosche bianche, ma rendendo le foglie inadatte per il loro sviluppo saranno obbligate ad andarsene. Se vuoi maggiori informazioni sull’uso del Neem nell’orto, leggi questo articolo!

Anche periodici trattamenti preventivi, a partire dal mese di aprile, con Sapone Molle di Potassio sono utili per creare un ambiente gradito dagli Aleurodidi in un orto. È particolarmente utile anche in presenza di questi insetti poiché “pulisce” la pianta dalla melata. I trattamenti vanno effettuati ogni 10/14 giorni e ripetuti in caso di pioggia.

Come comportarsi in presenza di un’invasione

Se le piante sono già coperte di Mosche bianche dobbiamo combinare l’azione dei vari strumenti a nostra disposizione.

Il Sapone molle è utile sia per abbattere gli insetti sia per “lavare” la melata. In caso di infestazione sono molto efficaci anche i Sali potassici di acidi grassi. Si tratta di una soluzione biologica innovativa a base di acidi carbossilici insaturi. Agisce per contatto su tutti gli stadi di crescita dell'insetto, dalle larve agli adulti. È un prodotto di origine naturale e consentito in agricoltura biologica.

Svolgono un’azione inibente anche gli Estratti di rutacee. È un prodotto di ultima generazione in grado di allontanare gli insetti dalle colture per repellenza. È efficace anche contro Afidi, Tripidi e Psille.

Per stimolare la reazione e lo sviluppo delle piante danneggiate da un attacco di Mosche bianche, possiamo usare un fisioattivatore: facilita la massima assimilazione degli elementi nutritivi presenti nel terreno e rivitalizza l’attività vegetativa.