La Calla o Zantedeschia è infatti la pianta che ha il privilegio di fregiarsi del nome di “bella”: “Calla” deriva dal greco kalos e significa proprio bella, in omaggio alle grandi ed eleganti fioriture donate da questa splendida pianta.
Possiamo portare facilmente questa grande bellezza nelle nostre case, poiché la coltivazione delle Calle è davvero molto semplice. Si tratta di una pianta bulbosa e produce un grande cespuglio con foglie verdi scuro lanceolate da cui spuntano gli steli dei fiori. Gli steli possono superare 1 metro in altezza. Possiamo scegliere tra diverse specie di Calla e molti ibridi: differiscono per le temperature minime tollerate e per il colore dei fiori.
Se desideriamo coltivare le Calle in giardino meglio puntare sulla Zantedeschia aethiopica, con grandi fiori bianchi candidi e uno grande spadice giallo al centro, che tollera bene il freddo.
Se invece coltiviamo le Calle in vaso, in casa o sul terrazzo, meglio optare per la Zantedeschia elliottiana con fiori di colore giallo brillante o uno dei numerosi ibridi con petali viola, rossi, rosa o arancioni. In questo caso si tratta di piante che non tollerano il freddo: in autunno dovremo spostare il vaso in un luogo protetto o togliere i bulbi dal terreno per custodirli e trapiantarli la prossima primavera.
Le carenze di Calcio nelle piante dell’orto o del frutteto possono provocare dei danni alle colture fino alla perdita del raccolto. Si tratta di una fisiopatia comune, cioè una malformazione della pianta causata da errori di coltivazione e non dall’attacco di un parassita.
Vi è mai capitato di coltivare dei Pomodori che improvvisamente crescevano con il fondo nero o scuro? È un tipico esempio di carenza di Calcio nel suolo.
Le carenze di Calcio nelle piante orticole e da frutto
Il terreno del nostro orto e del nostro frutteto deve essere fresco, fertile e ricco di tutti gli elementi nutritivi necessari per la corretta crescita delle piante. La mancanza di Ferro per esempio provoca una fisiopatia chiamata Clorosi, che colpisce particolarmente gli Agrumi e le piante acidofile.
Gli indizi più frequenti della mancanza di Calcio nel terreno si manifestano con macchie sui Peperoni, il seccume delle foglie del Melone, la butteratura amara delle Pomacee, il disseccamento dei margini fogliari degli ortaggi a foglia oppure il marciume apicale del Pomodoro che abbiamo già citato.
Il Calcio è un elemento chimico fondamentale per la crescita di tutte le specie vegetali, sia erbacee sia arboree. Insieme alla pectina, è utile per la costruzione e il rafforzamento delle pareti cellulari e gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel funzionamento dell'apparato radicale e nel processo metabolico.
Una carenza di Calcio può causare diversi problemi di crescita, come boccioli e foglie deformate e le punte delle foglie che si arricciano. Sulle foglie possono comparire macchie marroni più o meno grandi a seconda della gravità della carenza. Le piante affette da carenza di Calcio rimarranno più piccole e produrranno frutti di scarsa qualità, quindi anche il rendimento risulterà ridotto.
Il Calcio influisce anche sulla consistenza e croccantezza di frutti e ortaggi, rendendoli più resistenti al deterioramento.
Possiamo coltivare la Lattuga Iceberg sia in giardino sia in vaso sul terrazzo, per quasi tutto l’anno La Iceberg è una varietà di Lattuga (Lactuca sativa) croccante e molto popolare negli ultimi anni, che forma un cespo di foglie di colore verde chiaro.
Si può seminare praticamente tutto l’anno e l’unica difficoltà nella coltivazione è assicurare alla pianta il giusto clima e tasso di umidità: ama infatti le temperature comprese tra i 15°C e i 25°C.
Dove coltivare la Lattuga Iceberg
Scegliamo parzialmente soleggiato e fresco. Se abitiamo in zone con estati molto calde, meglio una posizione in ombra nelle ore più calde della giornata. Può essere coltivata facilmente anche in vaso: così potremo spostarla in base alla temperatura esterna.
Coltivare gli Eupatorium è molto facile e si tratta di una pianta molto resistente e rustica: in giardino viene spesso utilizzata nelle bordure per comporre composizioni di fioriture estive. Possiamo abbinarle ad altre piante perenni, come le Echinacee, le Rudbeckie o le Salvie decorative per un effetto cromatico decorativo.
Gli Eupatorium sono genere di piante erbacee perenni della famiglia delle Asteraceae originarie dell’America centro-meridionale. Comprende centinaia di specie differenti: nei giardini italiani sono molti diffusi l’Eupatorium cannabinum, l’Eupatorium purpureum e l’Eupatorium rugosum di cui c’è un ibrido con foglie color cioccolato e fiori bianchi.
Le infiorescenze degli Eupatorium sono raccolte in densi grappoli corimbosi o a pannocchia: nel cannabinum e nel purpureum sono composte da piccoli fiori di colore rosa, rosso e violaceo. Ma ci sono varietà con fiori bianchi. La fioritura avviene da giugno a settembre ed è apprezzata dagli impollinatori. Questa caratteristica fa apprezzare gli Eupatorium dagli amanti dei giardini naturalistici, frequentati da api e farfalle.
Le varietà che troviamo nei centri giardinaggio hanno di solito un’altezza compresa tra 50 e 150 cm: all’atto dell’acquisto scegliamo la cultivar più adatta al nostro clima e alla bordura che desideriamo realizzare.
Possiamo coltivare un Alchechengi anche come pianta ornamentale, sia in vaso sia in giardino, oltre che per i suoi frutti. Infatti le sue infiorescenze bianche a stella si trasformano in lanterne di colore rosso o arancione, che ospitano la bacca. L’Alchechengi (Physalisalkekengi) è conosciuto anche come lanterna cinese ed originario dell’Asia anche esistono varietà di Physalis peruviane.
In primavera, verso aprile e maggio la pianta torna a germogliare e si prepara alla fioritura estiva. Da giugno ad agosto produce tanti fiori bianchi a forma di campanella. In autunno si trasformano in bacche arancioni e rosse che vengono avvolte dalle tipiche “lanterne”.
Dove coltivare un Alchechengi
Il clima ideale per la coltivazione dell’Alchechengi è compreso tra 18°C e 28°C. Tollera il gelo fino a -10°C ma è bene proteggerlo con uno strato di pacciamatura per proteggere le radici e il colletto dalla brina ghiacciata. In presenza inverni più freddi meglio optare per la coltivazione in vaso per proteggere la pianta in un luogo protetto in inverno.
Non ama le temperature oltre i 30°C. Se viviamo in una zona con estati molto calde, meglio scegliere una posizione semi-ombreggiata per difendere la pianta dai raggi solari diretti nei mesi più caldi.
Nelle altre zone scegliamo una posizione soleggiata per ottenere una fioritura più abbondante. L’Alchechengi appartiene alla famiglia delle Solanacee e va coltivato come i “cugini” Pomodori.
La potatura primaverile degli arbusti del giardino è un'operazione importante ma va condotta con criterio. Gli arbusti sono piante perenni e nel corso della loro vita hanno necessità di periodici interventi di potatura, ma ci sono distinzioni fra le varie specie di piante, i periodi dell’anno e gli obiettivi dell’intervento. La potatura può essere infatti utile per stimolare la crescita di nuovi rami e ottenere una fioritura più abbondante, per dare una forma alla chioma e semplicemente per tenerle in ordine ed eliminare i rami secchi, danneggiati o malati.
La potatura primaverile degli arbusti
Il periodo ideale per la potatura primaverile varia a seconda della specie di arbusto.
L’esigenza di eliminare le Lumache e le Limacce dal giardino è comune a molti orticoltori hobbistici. Sono tanti infatti i motivi per cui la nostra convivenza diventa problematica.
Anzitutto i danni alle colture poiché si tratta di animali erbivori che si nutrono di foglie, fiori e frutti delle piante dell’orto e ornamentali. Una piccola perdita sarebbe sopportabile in nome della biodiversità; ma le Lumache sono molto prolifiche e in breve tempo di riprodurranno rendendo difficile il loro controllo. Senza dimenticare che lumache sono animali resistenti e molto abili nel nascondersi: escono solo di notte, di giorno stanno nascoste, spesso sottoterra. Ultimo, ma non per importanza, una presenza eccessiva di Limacce influisce negativamente sull’estetica del giardino.
Come eliminare le Lumache in modo naturale
Le Lumache hanno bisogno di superfici bagnate per spostarsi facilmente sul loro velo di bava. Perciò si fanno notare maggiormente di notte, mentre di giorno rimangono rintanate nel suolo alla ricerca di una maggiore umidità.
Possiamo coltivare le Campanelle in vaso per godere dei suoi bei fiorellini che adorano la pianta in aprile e maggio.
Le Campanelle maggiori (Leucojum aestivum) sono piante erbacee perenne bulbose, caratterizzate da lunghe foglie nastriformi di colore verde scuro da cui spuntano gli steli che arrivano a sviluppare fino a 8 fiori campanulati di colore bianco candido. Le punte dei petali sono di colore verde chiaro.
È una pianta paludosa e cresce meglio in giardino, vicino a un laghetto, ma possiamo coltivarla anche in vaso sul terrazzo, con alcune accortezze.
Dove coltivare le Campanelle maggiori
Il Leucojum aestivum è una specie rustica e tollera bene il freddo, fino a -20°C.
Scegliamo una posizione semi ombreggiata specialmente se abitiamo in zone con primavere ed estati molto calde. Se viviamo al nord possiamo spostare il vaso al sole in marzo, per stimolare la fioritura, per poi spostarla in mezz’ombra in estate.
È una pianta che va protetta dal vento che può piegare gli steli delicati.
Se in giardino abbiamo delle aiuole ombreggiate vi suggeriamo di coltivare la Pulmonaria officinalis.
Si tratta di una pianta erbacea perenne della famiglia delle Boraginaceaecaratterizzata da una fioritura multicolore all’inizio della primavera, da marzo ad aprile. I fiori imbutiformi infatti cambiano colore nel corso del tempo: appena sbocciano sono rosa, poi tendono al rosso e infine all’azzurro. Anche le foglie sono decorative, di colore verde brillante e morbide al tatto.