Ci sono tanti buoni motivi per coltivare il Giglio Martagone in giardino! Il Liliummartagon, noto come Giglio martagone, è apprezzato per i suoi fiori penduli viola a forma di turbante e con maculature scure, che compaiono in estate. “Martagon” significa “turbante”, proprio in omaggio all’aspetto dei fiori. Se coltivato in giardino, è apprezzabile anche la sua rusticità, la resistenza al freddo e la capacità di adattarsi a zone semi-ombreggiate. È originario delle regioni montuose dell'Europa e dell'Asia e non ama il caldo eccessivo. Un’ottima scelta per ottenere fiori anche in condizioni climatiche non ottimali.
Possiamo scegliere tra diverse varietà di Lilium martagon: con fiori bianchi senza macchie, di colore rosa, rosso porpora o arancioni con maculature scure, oppure viola scuro quasi nero con macchie chiare. La coltivazione si inizia dai bulbi e possiamo trovare facilmente tanti ibridi differenti.
Dove coltivare il Giglio martagone
Le temperature ideali di coltivazione del Lilium martagon sono comprese tra i 10°C e i 25°C. In inverno entra in riposo vegetativo e il bulbo sottoterra tollera il gelo invernale fino a -20°C. Al contrario non ama il caldo eccessivo: oltre i 35°C le foglie tendono a seccare e dobbiamo provvedere con irrigazioni abbondanti.
Proprio per la scarsa dimestichezza col caldo e il sole, scegliamo una posizione semi-ombreggiata. Cresce bene sotto alberi a chioma leggera o in zone con ombra parziale, mentre va evitato il sole intenso delle ore centrali della giornata, specialmente nel sud Italia.
In inverno la pianta entra in riposo vegetativo e la parte aerea si secca. Copriamo l’aiuola con uno strato di pacciamatura, per proteggere i bulbi dal gelo invernale.
I bulbi possono essere trapiantati in autunno (settembre/ottobre) o all’inizio della primavera (marzo/aprile).
Prepariamo le buche del trapianto con qualche giorno di anticipo e controlliamo il buon drenaggio dell’acqua del terreno, versandoci acqua: il suolo deve assorbire l’acqua come una spugna; se rimangono dei ristagni dovremo correggere la struttura del terreno con sabbia o scegliere un altro posto in cui piantare i Giglio. Tutte le piante bulbose sono infatti soggette a marciumi del tubero in presenza di terreni troppo umidi.
Manteniamo una distanza di circa 20/25 cm tra ogni buca, per dare alle piantine il giusto spazio per svilupparsi.
In questa fase inseriamo nelle buche una dose di concime granulare a lenta cessione per piante da fiore. Sarà sufficiente per tutto il periodo vegetativo. In seguito ripeteremo la distribuzione all’inizio dell’autunno e della primavera.
Come irrigare il Giglio martagone
Dopo il trapianto e durante la fase vegetativa il terreno deve risultare umido. Evitiamo però i ristagni. In giardino possono essere sufficiente le piogge naturali e interverremo solo in estate o in presenza di lunghi periodi senza precipitazioni.
Per limitare il rischio di malattie fungine, evitiamo di bagnare le foglie.
I Gigli possono essere attaccati da insetti parassiti, in particolare dalla CrioceradelGiglio(Liliocerislilii), un coleottero che predilige proprio questo tipo di piante e si nutre delle foglie e dei fiori. Per prevenire problemi possiamo utilizzare congiuntamente dei prodotti a base di Neem, sia nel terreno (in polvere) sia sulle foglie (olio) e Caolino sulle foglie.
Terreni troppo umidi possono causare marciumi radicali e malattie fungine. Per prevenire e limitare le malattie fungine sulle piante ornamentali, ti suggeriamo di leggere questo articolo!
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