Possiamo coltivare la Clematis armandii se stiamo cercando una pianta rampicante con un’abbondante produzione di fiori profumati in primavera. Possiamo scegliere tra molte varietà di Clematide, tutte molto apprezzate per le grandi infiorescenze e le fioriture abbondanti: la Clematis armandii ha la caratteristica di essere sempreverde ed è quindi indicata per creare “barriere verdi” sul terrazzo. Inoltre tollera il gelo e possiamo coltivarla un po’ in tutta Italia.

Dove coltivare la Clematis armandii

La Clematis armandii predilige un clima temperato, con temperature comprese tra i 15 e i 25°C. Tollera il gelo fino a -10 °C e l’afa fino a 35°C.

Scegliamo una posizione soleggiata, con almeno 6 ore di sole al giorno, per ottenere fioriture generose in primavera, da marzo/aprile. Se abitiamo nel sud Italia con estati molto calde, oltre i 35°C, meglio una posizione semi-ombreggiata per difendere la pianta dai raggi solari diretti del mese di agosto.

Anche se tollera il gelo, in inverno proteggiamo la Clematis armandii con un telo di tnt (tessuto-non-tessuto) e stendiamo uno strato di pacciamatura di corteccia ai piedi della pianta. In presenza di temperature vicine a -10°C, possiamo spostare il vaso in un luogo riparato.

Come trapiantare la Clematis armandii

Dopo l’acquisto possiamo trapiantare la piantina in un contenitore più grande. Scegliamo un vaso dotato di fori di drenaggio sul fondo.

Stendiamo sul fondo uno strato di argilla espansa e usiamo un terriccio per piante da fiore per il trapianto. È una pianta rampicante e dovremo offrire alla pianta un sostegno o un graticcio su cui rampicarsi. Al termine pressiamo delicatamente e irrighiamo generosamente per stimolare il contatto delle radici con il nuovo substrato.

In seguito effettueremo il trapianto in un vaso leggermente più grande ogni 3 anni, in autunno.

Come irrigare la Clematis armandii

Le piante coltivate in vaso vanno irrigate con regolarità, per mantenere il terriccio sempre inumidito.

Evitiamo i ristagni d’acqua nel sottovaso per prevenire marciumi radicali e malattie fungine.

Fin da febbraio aggiungiamo all’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido. Servirà per stimolare la fioritura primaverile. Ripetiamo questa concimazione ogni 15 giorni fino a luglio. Nei mesi freddi possiamo sospendere le concimazioni.

Come curare la Clematis armandii

La Clematis armandii può essere attaccata da Afidi, Cocciniglie e Afidi (ragnetti rossi). In caso di infestazione, è bene intervenire tempestivamente con un insetticida naturale. Leggi questo articolo!

Gli eccessi d’acqua e un terriccio troppo umido possono stimolare malattie fungine. In presenza di marciumi basali, macchie sulle foglie o tracce di spore, rinvasiamo la pianta, così da eliminare il vecchio terriccio fracido e sostituirlo con un nuovo substrato asciutto. In seguito aiutiamo la ripresa della pianta con un intervento di concimazione ed effettuiamo dei trattamenti biologici preventivi. Leggi questo articolo!