È vietato coglierla durante le nostre passeggiate in montagna, ma possiamo ugualmente coltivare la Stella Alpina nel nostro giardino o in vaso sul terrazzo. Si tratta infatti di una specie protetta e in natura è vietata la raccolta di ogni sua parte, non solo il fiore. Attenzione anche all’estero: rischiamo multe molto salate. Nei centri giardinaggio possiamo però acquistare una bustina di sementi o una piantina già sviluppata per cimentarci nella sua coltivazione.

La Stella Alpina, conosciuta in Europa come Edelweiss, si chiama Leontopodium nivale ed è una pianta simbolo dei giardini montani, sulle Alpi e gli Appennini, dove non è difficile vederla crescere anche spontaneamente. Pur essendo una pianta alpina, possiamo coltivarla un po’ in tutta Italia, adottando alcune accortezze.

All’atto dell’acquisto possiamo scegliere tra diverse specie di Stella Alpina: differiscono per la grandezza del fiore, come il Leontopodium alpinum, e ci sono anche varietà nane, più adatte per la coltivazione in vaso.

È una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae e fiorisce con l’arrivo dell’estate, verso maggio/giugno. Le foglie sono riunite in rosette e sono ricoperte di una leggera peluria, utile per proteggerle dai raggi solari intensi. Il vero fiore sono i capolini centrali e sono circondati da brattee riunite a forma di stella, cioè foglie che si sono modificate. Succede in molte piante: talvolta le brattee sono utili per proteggere il fiore oppure per attirare gli impollinatori con i loro colori vivaci.

Con l’arrivo dell’autunno i fiori appassiscono e le foglie tendono a seccarsi. Non preoccupiamoci: è il normale ciclo di vita di questa pianta e le radici rimangono “vive”. Tagliamo le parti secche e proteggiamo il terreno dal gelo con uno strato di pacciamatura. Nella prossima primavera tornerà a germogliare e fiorire.

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Dove coltivare la Stella alpina

La Stella Alpina è una pianta resistente al freddo e tollera il gelo fino a -15°C, a patto di proteggere il suolo con uno strato di pacciamatura. Ma ci sono ibridi che scendono anche fino a -20°C. Le temperature ideali di coltivazione sono comprese tra i 5°C e i 25°C.

Al contrario non ama i climi troppo caldi e va in sofferenza sopra i 30°C. Se abitiamo in zone con estati molto calde e temperature stabilmente oltre i 30°C è meglio coltivare la Stella Alpina in vaso. Sarà più facile proteggerla dal sole, spostandola in una zona semi-ombreggiata e più ventilata durante le giornate e le ore più calde. Se le temperature sono molto alte, è bene nebulizzare acqua sul fogliame ogni giorno.

È una pianta da esterno e non va coltivata in casa. Ha bisogno di molta luce solare, almeno 6 ore al giorno, quindi, se le temperature della nostra zona lo consentono, scegliamo una posizione soleggiata del giardino o del terrazzo.

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Come seminare le Stelle Alpine

Se iniziamo la coltivazione dai semi, per aumentare le possibilità di successo vi suggeriamo di ricorrere a una semina protetta. Cioè in piccoli vasi da curare in serra o in un luogo protetto finché non saranno spuntate le prime foglie. Possiamo utilizzare vasetti o pastiglie di cocco che posizioneremo in una mini-serra in un luogo luminoso. La serra trasparente tratterrà l’umidità e creerà un microclima adatto per lo sviluppo dei semi. Ci sono anche kit di semina che comprendono sia la serra sia le pastiglie di cocco.

Se conserviamo la serra in un luogo riscaldato o in casa, vicino a una finestra, possiamo anticipare la semina già a febbraio. Se invece seminiamo direttamente in giardino meglio aspettare marzo/aprile quando le temperature minime avranno superato stabilmente i 5°C.

Se preferiamo seminare direttamente in giardino, dovremo preparare il letto di semina con qualche settimana in anticipo. Scegliamo un’aiuola con un terreno molto drenante poiché i ristagni d’acqua sono letali per questo tipo di pianta. Lavoriamo il terreno per renderlo morbido e friabile, rompiamo le zolle più dure e togliamo eventuali sassi e residui di altre piante. Con questa fase, integriamo nel suolo una dose di concime naturale, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore.

Come trapiantare le Stelle Alpine

In alternativa possiamo acquistare delle piantine di Stella Alpina già sviluppate, che trapianteremo in giardino o in un vaso sul terrazzo. Le piantine ottenute in semenzaio o quelle acquistate vanno trapiantate in primavera.

Per il trapianto in giardino dovremo creare delle buche a una distanza di circa 20 cm, in cui inseriremo una dose di stallatico pellettato o fertilizzante granulare a lenta cessione.

Per il trapianto in vaso, verifichiamo la presenza dei fori di drenaggio sul fondo del contenitore e usiamo un terriccio per piante fiorite. Le Stelle Alpine non richiedono vasi troppo grandi: possiamo però creare una composizione di più esemplari nella stessa fioriera.

Come irrigare le Stelle Alpine

Non ama i ristagni d’acqua nel sottovaso e terreni troppo umidi. Irrighiamo solo quando il terreno risulta asciutto in superficie.

Dopo la semina e il trapianto non facciamo mai mancare l’acqua ai semi e alle giovani radici. Nebulizziamo delicatamente l’acqua in modo che il terriccio risulti sempre inumidito. Dopo il trapianto, le piante allevate in giardino potranno godere delle piogge e dell’umidità del suolo: andranno quindi irrigate solo quando è necessario e in funzione delle condizioni meteorologiche.

La coltivazione in vaso richiede invece maggiori attenzioni poiché l’umidità del terriccio è limitata e soggetta a una rapida evaporazione. Dovremo quindi prevedere dei cicli di irrigazione periodici, specialmente in primavera e in estate, intervenendo solo quando il terriccio tende ad asciugarsi ed evitando di lasciare acqua stagnante nei sottovasi.