biancospino
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Agosto 25, 2023
È bene sapere che ci sono piante facili da coltivare e ci permettono di ottenere un giardino rigoglioso e fiorito senza grandi esigenze di acqua e manutenzione.
Il trucco è ricercarle tra le piante spontanee, cioè quelle che crescono abitualmente senza l’intervento dell’uomo. La scelta delle diverse specie su cui puntare sarà quindi condizionata dalla fascia climatica in cui viviamo: chi abita nel sud in una zona marina dovrà fare scelte diverse da chi vive sulle Alpi o sugli Appennini.
Ecco 14 piante super facili da coltivare ed esteticamente rilevanti per un giardino: iniziamo da quelle adatte per le regioni più fredde del nord per poi arrivare alle specie adatte per un clima Mediterraneo e marino.
Biancospino
Per i giardini alpini segnaliamo il Biancospino (Crataegus monogyna) che tollera bene il freddo fino a -15°C e produce una bella fioritura primaverile quando i suoi rami di riempiono di tanti fiori bianchi. In inverno i fiori diventano tante bacche rosse, altrettanto decorative.
Stella Alpina
Le Stelle Alpine (Leontopodium alpinum) non amano il caldo sopra i 30°C e sono adatte per giardini del nord. Il freddo non è un problema e possono sopportare fino a -10°C. Esponiamole al sole da ottobre ad aprile per stimolare la fioritura.
Sedum
In presenza di un clima fresco e non arido neanche in estate, possiamo puntare sui Sedum che portano tanti colori nelle aiuole e richiedono pochissime cure e acqua. Possiamo scegliere tra diverse specie come il Sedum acre con fiori gialli in maggio, il Sedum album con fiori bianco...
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Dicembre 23, 2020
Possiamo coltivare il Vischio in giardino? Tutti conosciamo l’antica tradizione di baciarsi nella notte di Capodanno sotto un ramoscello di Vischio per ingraziarsi un futuro più fortunato, ma pochi conoscono le caratteristiche di questa particolare pianta.
Il Vischio (Viscum album) è una pianta sempreverde cespugliosa che ha la caratteristica di essere epifita, cioè cresce senza bisogno della terra, un po’ come le Orchidee. A differenza delle Orchidee però, che non danneggiano le piante su cui crescono, il Vischio ha un atteggiamento parassita e si nutre della linfa della pianta su cui si sviluppa. In particolare è un emiparassita (cioè un “quasi parassita”), poiché assorbe solo l’Azoto, che non riesce a reperire tramite la fotosintesi.
Va però detto che il Vischio non rovina le piante ospitanti e arreca pochi danni: la pianta rimane contenuta e non tende a svilupparsi eccessivamente.
All’inizio della primavera, in marzo-aprile, i rami del Vischio producono piccoli fiorellini bianco/gialli mentre in autunno donano delle piccole bacche rotonde, di colore biancastro translucido e con consistenza gelatinosa e collosa. Le bacche sono molto importanti per la diffusione di questa particolare pianta: oltre ad avere un comportamento parassita nei confronti degli alberi su cui cresce, il Vischio infatti sfrutta anche l’azione degli uccelli per la sua propagazione. Le bacche gelatinose sono infatti apprezzate dagli uccellini e contengono un solo grande seme, che dopo il processo digestivo del volatile verrà depositato su altre piante protetto da uno strato di buon concime naturale (cioè il guano). I semi che cadranno a terra, invece, moriranno senza germogliare.
COLTIVARE...
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Marzo 27, 2020
Coltivare il Biancospino è una bella soluzione per dare colore al giardino sia in primavera, grazie ai suoi fiori bianchi, sia in inverno, grazie alle sue bacche rosse.
Il Biancospino (Crataegus monogyna) è un arbusto molto diffuso in Europa e presente in tutta Italia, che può diventare un albero di 6 metri ed è molto longevo: ci sono piante anche ultracentenarie. Ha bellissimi fiori, di colore bianco-rosa, che spuntano da aprile e maggio. In seguito, in settembre-ottobre, perde le foglie e produce frutti ovali, che diventano rossi quando giungono a maturazione e rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. Rendendola molto apprezzata e decorativa anche nei mesi più freddi.
I frutti sono commestibili, si raccolgono in settembre quando le bacche sono rosse, ma di solito non si mangiano crudi e si usano per marmellate o sciroppi.
Il suo nome deriva dai fiori bianchi e dalle spine presenti sui rami
COLTIVARE IL BIANCOSPINO: ATTENZIONE AI RISTAGNI IDRICI
Il Biancospino predilige una posizione in mezz’ombra e può essere trapiantato all’inizio...
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Dicembre 06, 2019
Usare le piante per dormire è la soluzione più naturale per chi soffre di bassa qualità del sonno: un tema di grande attualità. Uno degli elementi importanti per la nostra salute, che nella vita moderna tendiamo a sottovalutare e trascurare, è proprio il sonno.
Impegnati dal lavoro, dalla famiglia, affaticati dallo stress delle faccende personali spesso ci capita di dormire male o troppo poco. Soprattutto nel tran tran della vita cittadina, in mezzo a cemento, condomini, uffici e traffico, diventa sempre più difficile quel contatto con il silenzio e la serenità della natura. Siamo ben lontani da una situazione propizia per garantirci un sonno costante e regolare, che la medicina ci ricorda come indispensabile per prevenire le malattie e rallentare l’invecchiamento.
Fortunatamente, nelle condizioni più difficili, le virtù di alcune piante ci aiutano a garantirci il giusto relax per un sonno ristoratore.
Le piante per dormire: quali sono le migliori e come usarle
I fiori del Biancospino, disseccati, vengono usati in infusione per tisane con proprietà rilassanti e per favorire la digestione. Un estratto di Biancospino è anche disponibile in gocce, usato anche come antidepressivo naturale.
La Melissa, invece, ci aiuta a favorire il sonno placando i nostri stati ansiosi e lo stress, il panico e l’agitazione, agendo sulla sfera emotiva.
La Lavanda ci è nota prima di tutto per il profumo fresco dei piccoli fiori lillà nelle nostre aiuole. Questi stessi fiori, infusi in una tisana con miele e fiori di tiglio, sono l’ideale per calmare la mente razionale e prepararci...
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Luglio 09, 2019
Irrigare senza sprecare acqua è possibile ed è ormai anche un dovere morale. Ogni italiano, in media, consuma ogni giorno 241 litri di acqua: grazie anche alle dispersioni idriche dei nostri acquedotti (arrivano fino al 37%) siamo al primo posto in Europa per il consumo pro-capite. Lo sfruttamento intensivo di una risorsa così preziosa come l’acqua associato ai sempre più frequenti periodi di siccità, è fonte di danni per l’agricoltura e per la qualità del nostro stile di vita. Basti pensare alla riduzione del Lago di Bracciano e alla crisi idrica che ha affrontato Roma nel 2017.
È perciò un dovere di tutti impegnarsi a ridurre gli sprechi d’acqua anche in casa: per esempio usando rubinetti frangigetto ed elettrodomestici a basso consumo idrico, ma anche operando le giuste scelte per l’irrigazione del giardino o delle piante sul terrazzo.
IRRIGARE SENZA SPRECARE ACQUA: INIZIAMO DALLA SCELTA DELLE PIANTE
Il primo modo per risparmiare acqua è di scegliere delle piante adatte al clima nel quale abitiamo.
Se abitiamo in un ambiente caldo e secco meglio puntare sulle tante piante tipiche della macchia mediterranea, che l’evoluzione ha modellato per ridurre al minimo la necessità di acqua. Tra gli arbusti resistenti alla siccità possiamo puntare sul Biancospino, il Callistemom, il Corbezzolo, l’Ibisco di Siria, il Ligustro, l’Oleandro, il Pittosforo o la Santolina.
Le piante perenni da fiore che usiamo per le aiuole o le bordure richiedono molta acqua: se viviamo in un clima arido è meglio puntare su piante mediterranee o aromatiche come la Lavanda, l’Origano o il Rosmarino.
Anche le piante...
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Febbraio 01, 2019
Cosa possiamo coltivare in montagna nei giardini ad alta quota? Se pensiamo alla vita delle maggior parte delle piante ornamentali, l’ambiente montano può rappresentare la condizione più difficile in cui far crescere una pianta: basti ricordare l’aria rarefatta, i grandi sbalzi di temperatura, i venti gelidi e le nevicate che possono uccidere molti tipi di germogli.
Fortunatamente la natura ci offre tante varietà di piante adatte anche ai climi estremi e agli ambienti più difficili.
COSA COLTIVARE IN MONTAGNA
Tra gli arbusti più adatti per i giardini in condizioni estreme, troviamo alcuni arbusti tipici del periodo natalizio, come l’Elleboro (detto Rosa di Natale) oppure l’Agrifoglio (Ilex) e il Biancospino con le loro bacche di un rosso vivo. Oppure piante simili come la Piracanta (Pyracantha detta anche Agazzino), l’Evonimo o la Aucuba japonica, che alle bacche rosse unisce le caratteristiche foglie chiazzate di macchie di color giallo pallido.
Possiamo scegliere anche arbusti più alti con fiori appariscenti e molto decorativi: tra questi la Buddleia, con i suoi fiorellini viola, che può offrire la sua bellezza dall’estate fino all’autunno e il Calicanto, che fa sbocciare...
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Dicembre 04, 2018
Scegliere le piante per Natale più adatte è importante per arredare le nostre case, che ospiteranno parenti e amici per celebrare questo periodo di festa. L’inverno è un periodo nel quale la natura è a riposo: a parte i sempreverdi, tutte le altre piante perdono le foglie e non è facile trovare specie che fioriscono in questo periodo. Non è facile ma non impossibile!
SCEGLIERE LE PIANTE PER NATALE: PARTIAMO DAI CLASSICI
Secondo la tradizione, la tipica pianta di Natale deve avere anzitutto due colori: il verde e il rosso. Quella più diffusa in Italia è senza dubbio la Stella di Natale, nota anche come Poinsettia, anche se il suo nome scientifico è Euphorbia pulcherrima ed è interessante notare che “pulcherrima” in latino significa “bellissima”. È nota per le sue foglie verde brillante e per i grandi fiori rossi, che in realtà sono foglie che modificano il loro colore, dette brattee. Tradizionalmente le brattee sono rosse, ma sono disponibili anche rosa e bianche. La Stella di Natale è originaria del Messico, dove già dal 1500 viene associata al Natale e chiamata “flor de Noche Buena”, cioè la notte della vigilia.
Un’altra pianta tradizionale del Natale è l’Agrifoglio (Ilex) con le sue foglie verdi spinose e le bacche (drupe) rosso brillante che spuntano in inverno. La tradizione di appendere un ramo di Agrifoglio sulla porta risale alle antiche usanze irlandesi: è una pianta povera, e quindi accessibile a tutti, e veniva appesa sulle...
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Luglio 21, 2017
La Cocciniglia delle Ortensie (Pulvinaria) è un parassita di queste piante molto comune e facilmente riconoscibile. Le femmine sono marroni e bianche, di forma ovale e rimangono immobili sulla pianta, attaccate ai rami e alla pagina inferiore delle foglie tramite una secrezione cerosa.
All’apparenza innocue, sono molto pericolose perché succhiano la linfa fino a seccare i rami e le foglie, arrestando lo sviluppo della pianta ospite. La pianta attaccata si ricopre di melata e fumaggine scura, deperendo fino alla morte.
Non attacca soltanto le Ortensie, ma anche la Deutzia, il Biancospino, l’Acero e il Tiglio.
ELIMINARE LA COCCINIGLIA DELLE ORTENSIE: MEGLIO LA PREVENZIONE
La Cocciniglia delle Ortensie compare sulla pianta verso maggio per deporre le uova, pronte a schiudersi a giugno e a propagare l’infestazione fino a settembre.
Per arginare l’attacco, la prima cosa da fare è rimuovere i parassiti con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. Questa operazione è utile...
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Settembre 27, 2016
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Il Mal bianco è una malattia fungina che colpisce moltissime varietà di piante ornamentali, causata da diverse famiglie di funghi, appartenenti al genere Oidium. Infatti il Mal Bianco viene anche chiamato Oidio. Molto diffuso, causa delle chiazze bianche simili a ragnatele polverose sopra foglie, fiori e frutti delle piante. In uno stadio più avanzato della malattia, il tessuto della pianta si necrotizza, seccandosi, causando così l'indebolimento della pianta e l'avvizzimento della fioritura. Oltre a rovinarne l'aspetto, il Mal bianco può diventare la causa di altre infezioni e portare la pianta a una morte prematura.
Questa malattia fungina, colpisce soprattutto durante la primavera fino al termine dell'estate, propagandosi velocemente in condizioni di umidità e con temperature superiori ai 20° C. In inverno, la malattia entra invece in uno stato di letargo, aspettando la primavera all'interno delle parti secche della pianta.
Tra le piante ornamentali più colpite dal Mal bianco troviamo la Rosa, l'Ortensia, l’Evonimo, la Begonia, il Biancospino e il Lillà.
MAL BIANCO SULLE PIANTE ORNAMENTALI: COME INTERVENIRE
Data la facilità con cui questa malattia si propaga, il modo migliore per combatterla è adottare delle strategie di prevenzione. Un buon consiglio può essere quello di annaffiare le piante cercando...