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Luglio 18, 2017
Aleurocanthus spiniferus è il nome di un insetto tropicale di nuova introduzione in Italia, che attacca gli Agrumi, la Vite, il Melo, il Pero e numerose piante ornamentali come la Piracanta (Pyracantha), l’Edera e la Rosa.
A prima vista sembra una Cocciniglia ma è un Aleurodide polifago: attacca di preferenza le piante più rigogliose, i polloni e gli apici vegetativi, imbrattando le foglie e i frutti con una sostanza zuccherina e appiccicosa, detta melata. Oltre al danno causato degli insetti, anche la melata rappresenta un problema, perché stimola lo sviluppo di funghi della fumaggine.
Succhiando la linfa, l'Aleurocanthus spiniferus causa la caduta anticipata delle foglie, il disseccamento delle parti infestate e, nei casi più gravi, la morte della pianta colpita.
ALEUROCANTHUS SPINIFERUS: COME PREVENIRE E RISOLVERE IL PROBLEMA
Anzitutto impariamo a riconoscere questo nuvo insetto. Le neanidi o forme giovanili dell’insetto infestano essenzialmente la pagina inferiore delle foglie. Si nutrono per tutto il ciclo vitale a spese della pianta sottraendo la linfa dai tessuti vegetali.
Il numero delle generazioni annuali è variabile in funzione dell’andamento climatico e in genere si hanno da 3 a 5 generazioni in un anno.
In inverno rimane allo stadio di neanide: un corpuscolo nero di forma ellittica (max 1,2 x 0,75 mm) circondato da un anello di cera bianca.
Il momento di maggiore vulnerabilità della Aleurocanthus spiniferus è quello di Neiade mobile e possiamo intervenire con un insetticida specifico.
Per prevenire il problema e in presenza di piante già colpite...
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Luglio 11, 2017
Utilizzare gli ammendanti è utile per migliorare le caratteristiche del terreno. Con il termine ammendanti si intendono quelle sostanze naturali che, miscelate nelle terreno di aiuole e giardini, ne migliorano le caratteristiche fisico chimiche. In particolare stimolano l’attività batterica, aumentano la fertilità e anche la quantità di acqua trattenuta dal suolo è maggiore. Se integrati in terreni esausti o troppo sfruttati, ne rigenerano la dotazione apportando elementi minerali e ottima materia organica.
COME UTILIZZARE GLI AMMENDANTI: IMPARIAMO A CONOSCERLI
Per rinforzare le Rose è utile la leonardite, un humus fossile che si ricava da giacimenti naturali, utilizzata anche per rendere più soffici e fertili i terreni argillosi.
Per gli arbusti è utilissima la cornunghia, naturalmente ricca di azoto, da mischiare al terriccio, alla fine dei mesi freddi, in modo che le radici la assorbano...
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Luglio 07, 2017
Curare la Monilia è importante poiché si tratta di un fungo che colpisce alcune piante da frutto come il Pesco, il Ciliegio, il Pero, il Melo e il Nespolo. Durante il periodo primaverile e estivo, attacca principalmente i frutti che marciscono precocemente: si ricoprono di muffa di colore grigio o nocciola e in seguito cadono dai rami. Anche i fiori e le foglie si seccano, invece i rami si fessurano lasciando colare emissioni gommose e la parte apicale si necrotizza.
Spesso questo fungo è già presente sulla pianta in inverno, soprattutto se è già stata malata. Alla comparsa delle prime piogge, favorita dall’elevata umidità, la Monilia tende a ripresentarsi in primavera e in autunno.
CURARE LA MONILIA: ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE
Per prevenire questa fastidiosa malattia, si devono eliminare subito i rami che presentano cancri, e in generale effettuare periodiche potature al fine di alleggerire la chioma e areare la pianta. Molto importante è anche garantire un buon drenaggio, in modo da non creare ristagni d’acqua e non aumentare pericolosamente l’umidità del terreno.
A scopo preventivo, è bene effettuare dei controlli all’interno dei frutteti a primavera e prima della fioritura, in modo cogliere i primissimi segnali della malattia e intervenire tempestivamente.
In presenza della malattia, possiamo intervenire con un fungicida endoterapico translaminare e di contatto, ripetendo il trattamento finché la malattia non sarà debellata. È molto importante rispettare le indicazioni d’uso indicate nella confezione e rispettare i tempi di carenza prima di consumare i frutti.
Se la pianta è già stata colpita dalla Monilia è consigliabile un trattamento preventivo in primavera, prima e dopo la fioritura, per proteggere le infiorescenze prima della comparsa del fungo...
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Giugno 27, 2017
Usare gli agrofarmaci in sicurezza è molto importante poiché si tratta di prodotti di sintesi che devono essere utilizzati in modo consapevole. Sono fidati amici per difendere le nostre piante da parassiti e malattie, ma devono essere utilizzati rispettando le indicazioni precisate sulle confezioni e seguendo poche regole di buon senso.
Ecco 5 regole che vi consigliamo di leggere e seguire!
1. USARE GLI AGROFARMACI: COSA FARE DOPO L’ACQUISTO?
- Non mettere gli agrofarmaci nello stesso sacchetto contenente alimenti o mangimi per animali
- I prodotti vanno posizionati nel giusto verso, assicurandosi di non capovolgere le confezioni
- Evitare di sovrapporre oggetti pesanti alle confezioni di agrofarmaci
2. COME SI CONSERVANO?
- Vanno tenuti nei contenitori originali correttamente chiusi per evitare ogni fuoriuscita, conservare l’etichetta e l’eventuale foglietto illustrativo
- Conservare in luoghi non accessibili ai bambini e agli animali, preferibilmente in armadietti chiusi a chiave
- Tenere lontano da fonti di calore, preferibilmente in luoghi areati e a temperatura ambiente
3. COME SI USANO?
- Leggere attentamente l’etichetta stampata sulla confezione del prodotto o l’eventuale foglietto illustrativo dove sono riportate composizione, consigli di prudenza e modalità di impiego
- Utilizzare un abbigliamento idoneo ad evitare il contatto del prodotto con la pelle
- Non mangiare, né bere, né fumare durante l’utilizzo
- Per dosare e applicare gli agrofarmaci, non utilizzare mai misurini, contenitori o cucchiai che usate anche in cucina
- Eventuali diluizioni vanno fatte direttamente nel contenitore di applicazione
- Per l’applicazione degli agrofarmaci utilizzare solo contenitori idonei da non riutilizzare per altri impieghi
- Non...
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Giugno 20, 2017
Abbiamo scritto un'articolo più recente: clicca qui!
Eliminare la Peronospora è importante poiché si tratta di una malattia fogliare abbastanza comune nelle piante orticole, capace di creare ingenti danni al raccolto e di comprometterne la salute. Questo fungo colpisce prevalentemente l'apparato fogliare, con macchie simili a bruciature di colore brunastro, mentre sulla pagina inferiore si presenta una muffa grigia. La pianta si secca in breve tempo, smette di fiorire e in alcuni casi muore. Anche il raccolto ne risente, poiché a causa della malattia diviene scarso e di piccola taglia. Nelle insalate colpisce prevalentemente le foglie esterne del cespo, ma può estendersi anche a quelle interne. Nelle cucurbitacee arriva a distruggere completamente la pianta.
Inoltre si propaga facilmente e velocemente, tramite il vento e in presenza di ambienti molto umidi e piovosi.
ELIMINARE LA PERONOSPORA: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
La prevenzione è molto importante nella lotta alla Peronospora, per questo motivo è bene: cercare di coltivare in zone soleggiate, evitare l'irrigazione a pioggia sulle foglie, evitare coltivazioni troppo fitte, garantire un ottimo drenaggio del terreno e distruggere subito tutti i residui di colture infette.
La temperatura ideale per questo fungo è tra i 15° e i 25° C, quindi le stagioni più pericolose sono la primavera e l'inverno. La lotta alla Peronospora si attua con fungicidi sistemici. La frequenza e la quantità di prodotto da irrorare sulla coltivazione dipende dalla gravità della malattia, ma vanno comunque rispettate le indicazioni riportate sull’etichetta e gli intervalli di sicurezza, per garantire un raccolto privo di contaminazioni.
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Giugno 16, 2017
Il Ragnetto Rosso bimaculato è un piccolo parassita fitofago comunemente presente su diversi ortaggi, come la melanzana, il melone, il cetriolo, il pomodoro, le fragole e gli agrumi in genere. Attacca anche le piante da fiore e ornamentali, causando danni estetici e indebolendo la pianta fino alla morte.
Il ragno, succhia dalle foglie la linfa e in breve tempo ne causa il disseccamento e la caduta. Molto pericoloso, è capace in breve tempo di triplicare la sua specie compiendo fino a 10 generazioni in un anno. In inverno si nasconde nella corteccia degli alberi, mentre in primavera, compare sulle piante ed è facilmente riconoscibile grazie al suo colore rosso/arancio o giallo/verde, con due macchie più scure sul corpo delle femmine.
RAGNETTO ROSSO BIMACULATO: COME INTERVENIRE
Possiamo riconoscere un'infestazione anche dalle piccole punture lasciate sulle foglie e dall'ingiallimento dei frutti, che crescono poco e male.
Per prevenire l'arrivo del Ragnetto Rosso si può cercare di aumentare l'umidità ambientale con frequenti irrigazioni, creando così un clima sfavorevole al proliferare di questo parassita. Soprattutto quando arriva il caldo secco, ambiente prediletto dal ragno.
In caso di infestazione possiamo effettuare un trattamento con un insetticida specifico, seguendo con attenzione i dosaggi indicati sulla confezione: irrorare la pagina inferiore delle foglie e le parti attaccate della pianta.
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Giugno 06, 2017
Le ferite da potature e innesti possono causare molti problemi. Ogni taglio, sia esso accidentale o voluto, espone i tessuti interni della pianta a possibili infezioni di agenti fungini che causano la disgregazione del legno e che nel tempo si possono diffondere agli organi sani.
I danni che ne seguono sono di difficile cura e spesso irreversibili.
FERITE DA POTATURE E INNESTI: MEGLIO PROTEGGERE
Per evitare questo inconveniente è necessario eliminare ogni eventuale asperità dall’area della ferita e ricoprirla di pasta cicatrizzante utilizzando un pennello.
Questo prodotto, simile al mastice, è a base di oli vegetali e resine e forma una corteccia artificiale in grado di proteggere la ferita dall'essicazione e dalla penetrazione di batteri e funghi.
In caso di ferite molto estese è consigliabile controllare il risultato dopo alcuni mesi ed eventualmente ripetere le applicazioni....
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Mag 30, 2017
Eliminare la Mosca Bianca è importante perché si tratta di un parassita molto resistente e adattabile, diffuso su un gran numero di piante, comprese le orticole. Colpisce prevalentemente cucurbitacee, solanacee e leguminose, ma anche Agrumi e molte varietà di piante ornamentali.
Questi parassiti attaccano durante le stagioni calde e umide come primavera e autunno, ma sono presenti tutto l’anno quando si coltiva in serra.
Possiamo facilmente individuarle a causa della tipica colorazione bianca e perché si annidano nella pagina inferiore delle foglie. Lunghe pochi millimetri sono dotate di piccole ali che le permettono di muoversi rapidamente e di infestare zone vaste. Per scoprirne la presenza è sufficiente scuotere la pianta affinché le mosche di alzino di rapidi voli.
Sulla pagina inferiore della foglia troviamo anche le uova deposte dalle femmine continuamente, per tutta la stagione calda. I danni causati dalla Mosca Bianca derivano dalle ferite inferte dal suo apparato boccale, con il quale succhia la linfa dalle foglie. In seguito, le foglie si ingialliscono e cadono causando l’indebolimento della pianta e in alcuni casi la morte.
Nelle piante orticole i danni sono ingenti e il raccolto scarso o addirittura nullo. Oltre a diffondere virus e batteri, sono anche produttori di abbondante melata e delle conseguenti fumaggini. La Mosca Bianca è diventata col tempo resistente ad alcuni insetticidi, si riproduce di continuo ed è per questo molto difficile da debellare definitivamente.
ELIMINARE LA MOSCA BIANCA: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Per prevenire l’attacco di questi parassiti è importante arieggiare sempre le serre, eliminare le piante infestanti dall’orto e controllare spesso le colture. La lotta biologica...
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Mag 19, 2017Eliminare le larve di lepidotteri in modo tempestivo è importante poichè si tratta di un problema importante specialmente nell’orto. I lepidotteri sono parassiti presenti su numerosissime specie di piante e sulle più svariate colture: dagli agrumi alla soia, passando per grossi alberi quali castagni, pioppi, betulle ma anche piante da fiore come rose, gerbere e garofani.
Questi insetti si nutrono in genere allo stadio larvale, erodendo foglie e frutti in modo vorace ed estremamente dannoso. I problemi causati da questi parassiti, non sono solo di tipo estetico, ma compromettono anche la salute della pianta e del raccolto. I lepidotteri non sono altro che le comuni e innocue farfalle, che però diventano una minaccia allo stadio larvale, quando necessitano di nutrirsi, divorando in poco tempo piante intere.
Tra le migliaia di varietà di lepidotteri, possiamo distinguere tre tipi di bruchi: i minatori, in grado di scavare nei fusti profonde gallerie, i defogliatori, capaci di mangiare intere foglie lasciando solo le nervature e i ricamatori, che si cibano delle foglie con un andamento irregolare.
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