Per coltivare il Solanum pseudocapsicum in tutta Italia è meglio ricorrere a un vaso, in modo da poterlo spostare in casa in inverno poiché teme il freddo sotto gli 8°C. Solo se viviamo nel sud Italia, in zone con inverni miti e poco ventose, possiamo coltivarlo in piena terra in giardino.
Se preferiamo una pianta da esterno, meglio puntare su altre varietà di Solanum. Come il Solanum jasminoides, le cui radici tollerano il freddo fino a -8°C anche se la parte aerea muore, oppure il Solanum Rantonnetii che tollera fino a -5°C.
Il Solanum capsicastrum è una pianta perenne sempreverde e produce tanti fiori bianchi da giugno fino a ottobre. Durante l’inverno si trasformano in bacche che passano dal verde, all’arancione al rosso intenso man mano che maturano. In commercio possiamo trovare anche ibridi con bacche bianche o più grandi.
In presenza di animali domestici e bambini piccoli attenzione alle bacche: sono velenose per gli animali e tossiche per gli umani.
Dove coltivare il Solanum pseudocapsicum
In primavera posizioniamo il vaso in casa vicino a una finestra. Per fiorire ha bisogno di molto sole diretto. Attenzione però gli spifferi freddi: evitiamo quindi le finestre che vengono aperte spesso in inverno.
In estate, quando le temperature minime notturne saranno stabilmente sopra i 15°C, possiamo spostare il vaso sul terrazzo in una posizione soleggiata.
Al termine della fioritura e quando le temperature minime tendono ad avvicinarsi ai 10°C spostiamo la pianta in casa.
Se amiamo il blu e l’azzurro possiamo coltivare gli Agerati (Ageratum houstonianum): sono piante semplici da coltivare e ci ripagano con lunghe fioriture, che iniziano ad aprile e si protraggono fino a ottobre, ai primi freddi.
Ci sono tante specie di Agerato e l’Ageratum houstonianum è particolarmente apprezzato per sui suoi steli sbocciano, riuniti in corimbi, tanti buffi fiori a pompon, con colori che variano dal blu, al celeste all’azzurro.
Ci sono varietà giganti che raggiungono i 50 cm d’altezza e nane che non superano i 20 cm. Queste ultime sono particolarmente indicate per una coltivazione in vaso sul terrazzo.
L’Ageratum houstonianum viene coltivato in giardino per donare un tocco di colore alle aiuole o alle bordure. Non resistendo al freddo viene coltivato come pianta annuale. Se invece coltiviamo l’Agerato in vaso possiamo proteggerlo in una serra fredda in inverno per farlo tornare a fiorire nella primavera successiva.
Dove coltivare gli Agerati
Scegliamo una posizione soleggiata per ottenere abbondanti fioriture. Cresce bene anche in mezz’ombra ma fiorirà meno.
Come coltivare gli Agerati in giardino
Per la creazione di aiuole o bordure fiorite possiamo ricorrere sia alle varietà giganti sia a quelle nane.
Trattandosi di piante annuali di solito la coltivazione inizia dai semi per contenere la spesa. Anzitutto dovremo lavorare il terreno dell’aiuola per preparare un letto di semina fertile e senza sassi o erbacce. Approfittiamo dell’occasione per integrare nel terreno una dose di fertilizzante a lenta cessione per piante da fiore, che...
Possiamo coltivare il Cypripedium o Cipripedio se amiamo così tanto le Orchidee da volerne qualcuna anche in giardino o sul terrazzo!
Il Cipripedio (Cypripedium) pur facendo parte della famiglia delle Orchidee non è una pianta epifita e ha bisogno di terra per crescere. Inoltre è una pianta molto rustica e resistere al freddo fino a -20°C: possiamo quindi coltivarla con successo all’aperto in tutta Italia.
I suoi fiori sono grandi, colorati e molto vistosi. Il nome Cypripedium deriva dall’antico greco e significa sandalo di Venere, proprio per la forma particolare delle infiorescenze.
In primavera la pianta sviluppa prima le foglie e in seguito l’infiorescenza che sboccia verso maggio/giugno. In seguito si sviluppa maggiormente l’apparato radicale tuberoso, che nel prossimo anno daranno vita a nuove piante.
Dopo la fioritura, con l’arrivo del freddo, la pianta entra in riposo vegetativo e la parte aerea tende a seccare. Solo nelle zone con clima tropicale le foglie restano verdi anche in inverno. Quando le foglie saranno secche potremo potarle: in primavera rispunteranno nuovi germogli. Non è necessario pacciamare: le Orchidee da giardino hanno bisogno anche del freddo per sbocciare l’anno successivo.
Dove coltivare il Cypripedium
Tollera il freddo fino a -20°C ma non ama il caldo. Per proteggere il Cypripedium coltivato in giardino dal caldo estivo, scegliamo una posizione ventilata e semi ombreggiata. Possibilmente con il sole solo nelle prime ore del mattino. Se invece coltiviamo il Cypripedium in vaso, in...
Se abbiamo un laghetto o uno specchio d’acqua nel giardino, possiamo facilmente coltivare la Houttuynia cordata: è una pianta palustre e adora i terreni umidi. Una condizione non sempre amata da tutte le piante!
È una pianta bulbosa perenne e ha un portamento tappezzante: col passare degli anni i rizomi si ramificano e si espandono velocemente. Le foglie hanno un particolare aroma che ricorda il Mandarino e in Asia vengono usate come spezie.
La principale caratteristica estetica della Houttuynia cordata sono le foglie cuoriformi con colore cangiante: nel corso delle stagioni passano dal verde al giallo, dal rosso al porpora al viola e ci sono varietà screziate spettacolari. All’inizio dell’estate, verso giugno/luglio, produce dei fiori bianchi e gialli.
La Houttuynia cordata si sviluppa correttamente anche in un terreno universale e possiamo coltivarla facilmente anche in vaso.
Possiamo coltivare la Rodiola rosea in giardino se stiamo cercando una pianta tappezzante poco esigente, con una bella fioritura estiva ma soprattutto resistente al gelo.
La Rodiola rosea (Rhodiola rosea) è una pianta succulenta perenne della famiglia delle Crassulaceae. Il nome “rosea” non dipende dal colore ma dal profumo di Rosa del rizoma. È una pianta tuberosa simile al Ginseng e la sua radice viene utilizzata in erboristeria per le sue proprietà antiossidanti.
Cresce spontaneamente sulle Alpi oltre i 1.500 mq e ha un’ottima resistenza al freddo.
Crea un cespuglio con portamento tappezzante di dimensioni ridotte: le piante raggiungono al massimo i 30 cm. È una pianta adatta per arricchire le bordure fiorite oppure per i giardini rocciosi.
I fusti sono eretti e le foglie sono carnose, di colore verde con sfumature viola sulla punta.
Fiorisce da giugno ad agosto producendo delle infiorescenze gialle molto vistose, raggruppate in densi corimbi.
Dove coltivare la Rodiola rosea
La temperatura ottimale di coltivazione è compresa tra i 18°C e i 20°C ma tollera il caldo intenso e il freddo. Cresce spontaneamente in Siberia e sulle Alpi anche a 2.000 metri di altitudine: quindi il gelo non è un problema e possiamo coltivarla facilmente in tutta Italia.
Scegliamo una posizione assolata per ottenere una fioritura più abbondante. Cresce bene anche in mezz’ombra.
Il Ceratostigma plumbaginoides, conosciuto anche come Plumbago blu o Plumbagocinese, è una bella pianta perenne che fiorisce in autunno. I suoi fiori sono di un bel blu intenso e con l’arrivo del freddo le foglie tendono ad assumere un colore rosso sui bordi, contribuendo alla bellezza della pianta.
Appartiene alla stessa famiglia del Plumbagoma è una pianta differente: in particolare è molto più resistente alle avversità e resiste al freddo fino a -10°C.
Il Ceratostigmaplumbaginoides è una pianta caducifoglia: le foglie sono verdi e molto morbide al tatto e spuntano sulla pianta verso aprile per poi cadere in ottobre. Prima di cadere il bordo delle foglie assume un suggerivo alone rossastro.
I fiori blu sbocciano in mazzetti verso luglio e persistono sulla pianta fino alla caduta delle foglie, cioè in autunno inoltrato.
Il Ceratostigma ha un portamento tappezzante: possiamo quindi coltivarlo in vaso sul terrazzo oppure in giardino, per decorare aiuole, bordure o giardini rocciosi. Tollera il freddo fino a -10°C può essere coltivata un po’ in tutta Italia.
Dove coltivare il Ceratostigma plumbaginoides
Per ottenere fioriture generose dobbiamo scegliere una posizione soleggiata, ma il Ceratostigma cresce bene anche in mezz’ombra. Dipende anche dalle temperature: nel nord possiamo tranquillamente coltivarlo al sole, mentre nei giardini del sud è meglio scegliere una posizione più protetta in mezz’ombra, per evitare che i raggi solari danneggino i fiori.
Gli interventi di cura del giardino in autunno sono molto importanti per mettere nelle migliori condizioni per affrontare l’inverno gli arbusti e gli alberi, ornamentali e da frutto, in vista della ripresa vegetativa della prossima primavera.
Vediamo insieme quali sono i principali interventi!
Cura del giardino in autunno: iniziamo dalla pulizia
Prima di concimare o effettuare trattamenti antiparassitari e fungicidi dovremo effettuare un intervento di pulizia del giardino. Dopo l’ultimo taglio dell’erba in ottobre, eliminiamo tutte le parti morte dagli arbusti: come i rami secchi o quelli danneggiati, le foglie secche e i frutti rimasti sul terreno. Sarà anche l’occasione per estirpare le eventuali erbe infestanti.
Le spore delle malattie fungine possono svernare nei frutti caduti marciti o tra le foglie secche. Nel dubbio non mettiamo questi materiali nel compostatore: in presenza di spore rischiamo di infettare tutto il compost.
La prevenzione dalle malattie fungine
L’autunno è il periodo migliore per difendere le nostre piante dalle malattie fungine. In questo periodo infatti le spore delle principali patologie sono ancora attive e si preparano ad affrontare l’inverno.
Malattie fungine come la ticchiolatura, il colpo di fuoco batterico o la bolla del pesco, in autunno propagano spore e organi svernanti, che vanno a collocarsi tra gli interstizi della corteccia oppure tra i residui vegetali ai piedi dell’albero, come le foglie cadute o rami secchi.
Un intervento ben eseguito in autunno con un fungicida, come la poltiglia bordolese, ridurrà il rischio dello sviluppo di malattie fungine. Si tratta di una sostanza rameica consentita in agricoltura biologica e quindi del tutto sicura se utilizzate correttamente...
Coltivare il Platycodon, conosciuto anche come Campanula cinese, è davvero facile e ci dona una fioritura davvero buffa. I fiori infatti prima di sbocciare formano una sorta di palloncino con i petali, che sembra poi “scoppiare” per produrre un fiore molto grande a forma di campana sui toni dell’azzurro.
Il Platycodon (Platycodon Grandiflorum) fiorisce abbondantemente e ripetutamente da maggio fino a settembre e all’arrivo dei primi freddi. È una pianta erbacea ed è caratterizzata dai grandi fiori azzurri a forma di campana. Anche il suo nome, Platycodon, in greco antico significa grande campana.
Si tratta di una pianta perenne con un portamento eretto e forma un cespuglio alto circa 50 cm. Possiamo quindi coltivarla sia in giardino sia in vaso. La coltivazione all’aperto in giardino è condizionata dalla fascia climatica in cui viviamo e fino a quanto scendono le temperature minime invernali. Se l’inverno è rigido la pianta tende a perdere la parte aerea, che si secca; ma la radice resisterà e nella prossima primavera tornerà a germogliare. Se invece la coltiviamo in vaso possiamo proteggerla in un luogo caldo e luminoso in inverno.
Coltivare le piante acquatiche non è particolarmente difficile e possiamo farlo sia in giardino sia in vaso sul terrazzo.
Nei giardini normalmente le piante acquatiche vengono utilizzate in presenza di laghetti ornamentali oppure di confini nei pressi di corsi d’acqua o bacini naturali. Sul terrazzo dovremo invece dotarci di una contenitore di grandi dimensioni, con almeno un diametro di 60 cm. Dovendo contenere una grande massa d’acqua, dovrà anche essere a tenuta stagna e realizzato con un materiale abbastanza resistente.
Dove coltivare le piante acquatiche
La botanica definisce “piante acquatiche” tutte quelle specie che vivono galleggiando sugli specchi d’acqua. Non hanno bisogno di terra e anzi richiedono bacini profondi almeno 60 cm.
Sono piante molto appariscenti e spesso producono fiori con colori molto brillanti. Le piante acquatiche più conosciute sono i FioridiLoto e le Ninfee.
Gli ibridi di Fiori di Loto (Nelumbo) sono davvero molti e possiamo scegliere in una tavolozza di colori molto ampia che spazia dal bianco all’arancione, passando per tutte le sfumature del rosso. Le varietà più diffuse e resistenti al freddo sono la Nelumbo lutea che fiorisce in tarda primavera con grandi pelati bianchi o gialli, oppure la Nelumbo nucifera con petali rosa violacei.
La Ninfea (Nymphaea) è un’altra pianta acquatica molto conosciuta, sia per le sue ampie foglie sia per i fiori caratteristici. Accanto alla classico varietà con grandi fiori bianchi, possiamo scegliere tra molti ibridi che spaziano dal rosa al rosso, dal viola al giallo...