Oltre a proteggere la pianta, il Caolino svolge anche altre azioni positive. Il film lattiginoso riflette i raggi solari riducendo il rischio di scottature. Nella viticoltura biologica professionale utilizzano molto il Caolino e stimano che diminuisca la temperatura fogliare di circa 5°C.
Infine la pellicola bianca svolge anche un’azione cicatrizzante su eventuali ferite o tagli sulla foglia causate dai “morsi” degli insetti parassiti.
Quando e come si usa
È un prodotto naturale e consentito in agricoltura biologica: può essere quindi usato sulle piante da frutto (Vite, Olivo, ecc.), sugli agrumi e sulle piante ornamentali.
Trattandosi di un prodotto preventivo, va utilizzato prima e durante il periodo di attività dei parassiti. Nel caso degli insetti in particolare la primavera e l’estate. Le malattie fungine invece si sviluppano in presenza di eccessiva umidità, quindi più facilmente nei mesi freddi. Quindi il Caolino va usato un po’ tutto l’anno: indicativamente da febbraio a novembre, dipende anche dal clima per gli insetti.
Ha un forte potere adesivo ma col tempo e le piogge tende a dilavare, quindi i trattamenti vanno ripetuti ciclicamente. È però facile da usare perché dopo l’applicazione e l’asciugatura la superficie fogliare assume un colore bianco lattiginoso: quando le foglie tornano verdi è ora di ripetere l’intervento.
Indicativamente ogni 7/10 giorni durante i mesi caldi, che si diraderanno fino a 30 giorni in inverno.
La polvere si scioglie in acqua e si nebulizza con le foglie con una pompa a pressione o un vaporizzatore manuale.
Per gli alberi da frutto, le Viti, gli ortaggi (come i Pomodori) e le piante ornamentali sono sufficienti 20/30 grammi di polvere di Caolino ogni litro d’acqua. Per gli Olivi e gli Agrumi meglio aumentare la dose a 25/50 grammi per litro.
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