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Mag 18, 2020
PROROGA AL 2/11/2021 DELLE MISURE TRANSITORIE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE E L’IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI DESTINATI AGLI UTILIZZATORI NON PROFESSIONALI
Gentile consumatore, la scadenza che vedi sulle confezioni dei prodotti destinati alla difesa delle piante da balcone, giardino e orto non ha niente a che vedere con l’efficacia del prodotto ma è riferita ad una normativa denominata USO NON PROFESSIONALE che stabiliva la possibilità di vendere questa tipologia di prodotti fino al 2 maggio 2020.
Questo termine è stato posticipato dal Ministero della Salute fino al 2 novembre 2021 (vedi sotto il dettaglio del Decreto Legge).In alcuni casi troverai indicata sulle etichette una scadenza diversa dal 2 maggio 2020, anche in questo caso, se il prodotto è ancora sugli scaffali, significa che ha avuto una proroga di un ulteriore anno dalla data indicata in etichetta.
Il Ministero non ha previsto la modifica delle etichette ma ai fini di una informazione esaustiva per i
consumatori ha inserito una apposita nota nella pagina di presentazione della banca dati dei
prodotti fitosanitari.Inoltre, nella sezione “Notizie” del sito del Ministero della Salute è possibile trovare indicazione circa le “Nuove disposizioni per i prodotti fitosanitari per uso non professionale”: https://www.salute.gov.it/portale/fitosanitari/dettaglioNotizieFitosanitari.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4263
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Mag 08, 2020
Coltivare la Cattleya non è difficile e basta seguire poche semplici regole e soprattutto trovare il luogo più adatto alla loro coltivazione.
COLTIVARE LA CATTLEYA: LUCE E TEMPERATURA
Rispetto alle altre Orchidee, la Cattleya ha la caratteristica di crescere bene anche senza molta luce solare. Mai con raggi di sole diretti, che potrebbero bruciare foglie e fiori.
Il luogo migliore è sul davanzale di una finestra esposta a nord, o protetta da una tenda leggera che lasci passare la luce.
Le Orchidee sono piante tropicali e la temperatura ottimale varia a seconda della specie. Quelle che coltiviamo in appartamento necessitano di caldo. La Cattleya tollera temperature massime di 30°C e minime di 13°C. Con temperature più elevate, va coltivata in mezz’ombra e con un’umidità ottimale.
La temperatura è molto importante anche per stimolare la rifioritura della pianta. In natura la Cattleya fiorisce quando le minime notturne scendono e c’è uno sbalzo termico rispetto alle massime diurne. Per esempio tra 15°C e 25°C. Per stimolare la rifioritura possiamo quindi posizionare sul terrazzo la pianta durante la notte, avendo cura di riportarla in casa alla mattina: facendo in modo che si verifichi uno sbalzo termico di 10°C. Ripetete questa operazione per alcuni giorni, finché non vedrete spuntare dalla base del fusto gli apici dei nuovi steli. Nel caso della Cattleya, verificate che le temperature minime notturne non siano inferiori a 13°C.
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Mag 01, 2020
Le piante per un terrazzo fiorito in estate sono molte, ma è bene sceglierle in base alle caratteristiche del nostro spazio e del tempo che potremo dedicargli. In particolare l’esposizione al sole.
Per creare uno splendido balcone fiorito o arricchire cortili e porticati con composizioni in vaso, questo è il periodo migliore: i garden center offrono il massimo della scelta e le piante, trapiantate adesso, sono meno soggette a stress perché le temperature non sono ancora elevate come in piena estate.
LE PIANTE PER UN TERRAZZO FIORITO
Il desiderio di avere un balcone con una grande quantità di fiori è soddisfatto dalle annuali estive, che hanno anche il vantaggio di costare molto poco: ciò consente quindi di allestire anche ampie superfici o lunghe balconate con vasi appesi alla ringhiera.
Se avete un terrazzo bel soleggiato, fra le piante che costituiscono una certezza riguardo alla fioritura vi suggeriamo le Petunie, le Lantane, i Tageti, le Bocche di Leone, le Zinnie e la Felicia, con le sue belle margheritine azzurre.
Tutte queste piante apprezzano posizioni soleggiate, tanta acqua e un ciclo di concimazione con un fertilizzante liquido specifico per piante fiorite, da...
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Aprile 28, 2020
Vi suggeriamo di coltivare la Celosia se state cercando delle fioriture spettacolari. La Celosia è una pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Amaranthaceae, contraddistinta da una infiorescenza molto appariscente, a forma di spiga e molto colorata. Il suo nome, Celosia, deriva infatti dal greco keleos che significa fiammeggiante. Anche le foglie di color verde intenso e lanceolate sono molto decorative. I fiori della Celosia spuntano a fine primavera e durano fino all’autunno inoltrato.
Esistono molte varietà di Celosia e nei centri giardinaggio italiani possiamo trovare facilmente la Celosia caracas con petali simili a piume, la Celosia argentea plumosa con fiori a spiga con colori vivaci, la Celosia argentea con fiori bianchi argentati e la Celosia argentea cristata che produce un’infiorescenza molto particolare rossa o gialla.
È conosciuta anche con i nomi “cresta di gallo”, “amaranto piumoso” e “fiore di velluto”, proprio per i suoi fiori molto particolari, con forme bizzarre e petali vellutati (come la Celosia argentea cristata).
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Aprile 24, 2020
Se state cercando una pianta rampicante con fiori molto particolari sulle tinte del rosa e del viola, vi consigliamo di coltivare la Akebia, sia in giardino sia in un vaso sul terrazzo.
La Akebia è una pianta rampicante originaria dell’Estremo Oriente. Ha foglie molto particolari e fiori che si distinguono tra maschili, più piccoli, e femminili, più grandi. Hanno tinte molto particolari che virano dal bianco al rosa, al viola.
In estate i fiori lasciano il posto a dei frutti molto particolari: sono bacche allungate di circa 5-10 cm di lunghezza, con una buccia dura e di un bel colore porpora. Quando la bacca giunge a maturazione si spacca e mostra al suo interno la polpa gelatinosa: pur essendo commestibile, di solito non si mangia perché è piena di piccoli semi neri.
La pianta cresce molto velocemente e produce molti polloni che generano altre piante. È talmente rigogliosa che in alcune zone viene considerata come pianta invasiva.
Per tutte queste ragioni, la Akebia viene spesso usata in giardino come tappezzante, per coprire muri, graticci o pergole.
COLTIVARE LA AKEBIA IN GIARDINO
La Akebia cresce e fiorisce meglio se viene posizionata in una posizione soleggiata. Cresce anche in mezz’ombra o in ombra completa ma produrrà meno fiori. Si tratta di una pianta molto rustica e sopporta bene anche il freddo invernale. In caso di inverni particolarmente rigidi, possiamo proteggere le radici con uno strato di pacciamatura con corteccia.
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Aprile 17, 2020
Se cercate una pianta d’appartamento spettacolare, vi consigliamo di coltivare la Monstera con le sue grandi foglie bucherellate e davvero molto originali. Il nome Monstera deriva proprio dalla forma delle foglie, molto grandi e con forme davvero bizzarre.
La Monstera (Monstera deliciosa) è una pianta tropicale della famiglia della Araceae, molto adatta per essere coltivata come pianta da appartamento. In natura può crescere fino a 20 metri ma nei centri giardinaggio troviamo varietà più piccole, come la Monstera obliqua, che non diventano così grandi.
COLTIVARE LA MONSTERA: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE E AI RAGGI SOLARI DIRETTI
Posizionate la pianta in una posizione molto luminosa ma protetta dai raggi diretti del sole. La posizione ideale è dietro una finestra protetta da una tenda. Le fessurazioni presenti sulle foglie servono alla Monstera in natura per far passare il vento senza rompere le grandi foglie. Nella coltivazione in appartamento, le fessurazioni saranno tanto più grandi quanta luce potrà ricevere. Va tenuta lontana da fonti di calore (caloriferi o camini) e dalle correnti d’aria, perché non tollera gli sbalzi di temperatura. La Monstera resiste anche fino a 11°C ma il clima ideale per il suo sviluppo è quello tipico dei nostri appartamenti intorno ai 20-22°C.
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Aprile 10, 2020
Possiamo coltivare la Achillea per creare aiuole e bordure fiorite dall’aspetto naturale, anche nei climi più freddi dell’Italia. Ma è adatta anche per i giardini rocciosi e vicino al mare. Inoltre è una pianta molto gradita dagli insetti impollinatori: una presenza che farà quindi bene a tutte le piante del giardino. Ci sono molte varietà di questa pianta, ma nei giardini si usano soprattutto l’Achillea millefolium (con fiori rosa o crema), l’Achillea Filipendulina (con fiori di un giallo brillante) e l’Achillea ptarmica (con fiori bianchi tondeggianti).
In antichità era considerata una pianta medicinale e Plinio racconta che Achille la usò per curare le ferite di Télefo durante l’assedio di Troia. Ed è proprio da questo racconto che la pianta prende il suo nome, cioè da Achille.
Viene usata ancora oggi in erboristeria: per esempio come antisettico, in tisane, per curare i raffreddori. La Achillea moscata viene utilizzata per la preparazione di liquori.
La Achillea fa parte della famiglia delle Asteraceae ed è una pianta erbacea perenne che si caratterizza per una lunga fioritura, da maggio fino a ottobre, sui toni del bianco, giallo e rosso. Genera cespugli alti 100-150 cm e i fiori sono riuniti in corimbi a forma di ombrello.
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Aprile 09, 2020
Eliminare la Lilioceris lilli (detta anche Criocera) in modo tempestivo è importante poiché le sue larve sono molto voraci e possono portare alla defoliazione delle piante. Inoltre gli insetti adulti hanno la capacità di volare, coinvolgendo quindi nel problema anche le piante vicine a quella attaccata.
La Criocera (Lilioceris lilii) è un coleottero polifago della famiglia dei Chrysomelidae ed è quindi un lontano parente della Dorifora della Papata (Leptinotarsa decemlineata) o del Tonchio dei Piselli (Bruchus pisorum). Pur essendo originario dell’Asia, si è diffuso anche in Italia dove attacca in particolare le Liliacee, quindi molte piante bulbose ornamentali (come Giglio, Fritillaria, Amaryllis, Tulipani, ecc.) ma anche gli Asparagi.
L’insetto adulto può diventare lungo anche 8 mm ed è riconoscibile per la corazza di un colore rosso brillante con testa, zampe e antenne nere. In primavera, tra marzo e aprile, si riproducono e depositano le uova sulle piante fino all’autunno. In inverno invece si nascondono per...
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Aprile 03, 2020
Scegliere un terriccio giusto e di buona qualità è un aspetto molto importante per la crescita corretta delle nostre piante. Spesso invece acquistiamo dei terricci scadenti, talvolta attratti da un prezzo molto basso, magari per coltivare piante che hanno un valore di decine o centinaia di euro: niente di più sbagliato!
SCEGLIERE UN TERRICCIO: COSA SONO I SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE
Il terriccio, più correttamente chiamato “substrato di coltivazione”, è invece un componente fondamentalmente per la crescita rigogliosa delle nostre piante, poiché sarà il principale habitat in cui si svilupperanno le radici e da cui trarranno le risorse nutrizionali indispensabili per vegetare, fiorire e fruttificare.
Tecnicamente viene definito come un “materiale sostitutivo del suolo” adatto per lo sviluppo delle piante e in particolare deve garantire tre caratteristiche fondamentali: trattenere l’acqua senza favorirne marciumi, fornire i nutrienti alle piante (almeno nel periodo iniziale) e mantenere le sue proprietà nel corso del tempo.
In particolare un terriccio deve avere:
- un pH idoneo a ogni specifico impiego (le acidofile hanno esigenze diverse dai Pomodori);
- una capacità di scambio cationico ideale, affinché possano essere ceduti elementi nutritivi e sali minerali nel corso del tempo;
- una porosità idonea a garantire la circolazione dell’aria attorno alle radici;
- una ritenzione idrica adeguata al tipo di piante coltivate (i Cactus hanno esigenze diverse dai Gerani) per garantire la giusta disponibilità di acqua nel tempo;
- una salinità idonea, nel tempo, allo sviluppo delle piante;
- sostanza organica per dare struttura al substrato.
COSA C’ È DENTRO...