I bulbi da fiore autunnali sono quelle piante che possiamo piantare durante il periodo autunnale e che fioriranno nella prossima primavera ed estate. In inverno i bulbi, protetti nel terreno, sviluppano un buon apparato radicale che gli permetterà di fare delle fioriture ricche quando le temperature si alzeranno.
Scegliere quali bulbi da fiore autunnali coltivare non è così semplice, poiché da un punto di vista estetico i fiori che si possono ottenere sono così belli che non è facile stilare delle classifiche. Inoltre la scelta è davvero ampia: oltre alle principali varietà (Anemoni, Crocus, Tulipani, ecc.) possiamo infatti scegliere fra tantissimi ibridi, diversi nelle forme e nei colori.
BULBI DA FIORE AUTUNNALI: COME OPERARE UNA SCELTA
A prescindere quindi dai gusti estetici, proviamo a muoverci in questa vastità di scelta utilizzando altri parametri di scelta.
Iniziamo con il dire che l’offerta di bulbi da fiore autunnali è leggermente inferiore rispetto a quella dei bulbi primaverili. Sono comunque tante le varietà disponibili, tra cui Allium...
Possiamo coltivare lo Zygocactus per donare un tocco di colore alle nostre case in inverno: fiorisce in inverno con belle infiorescenze rosse e forse per queste caratteristiche viene spesso chiamato "cactus di Natale".
Lo Zygocactus (Zygocactus truncatus) è una pianta cactacea originaria del Brasile. È una pianta epifita, ciò significa che in natura cresce sugli alberi, come le Orchidee. I suoi fusti sono composti da ramificazioni piatte e carnose, da cui crescono nuove ramificazioni che producono fiori rossi tubolari, molto vistosi, in inverno.
Sarà capitato a molti di noi di coltivare un Echinopsis poiché una pianta cactacea che spesso viene regalata, da sola o in composizioni.
La pianta è composta da un fusto, globoso o allungato, ricoperto di spine lungo le costolature. Le spine non sono altre che foglie che l’evoluzione ha trasformare per ridurre al minimo la traspirazione e la perdita d’umidità. Le piante che hanno almeno tre anni di vita producono in estate dei fiori molto vistosi e coloratissimi. I fiori non hanno una lunga vita, al massimo un paio di giorni, ma la pianta ne produce in continuazione.
Esistono molte varietà di Echinopsis, anche molto differenti fra loro, come l’Echinopsis backebergii con grandi fiori viola, l’Echinopsis chiloensis a forma di cactus o le forme contorte dell’Echinopsis thelegona.
Il suo nome deriva dalla sua forma, simile a un riccio di mare: è infatti l’unione delle parole greche echinos (riccio di mare) e opsis (aspetto).
COLTIVARE UN ECHINOPSIS: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Come tutte le piante grasse non richiede grandi cure, ma questo non significa che possiamo dimenticarcene l’esistenza! Posizioniamo il vaso con gli Echinopsis in una posizione assolata e luminosa: questa pianta non teme il sole diretto. Va coltivato in casa poiché non sopporta temperature inferiori agli 8°C.
Ci sono tanti buoni motivi per imparare a usare gli insetticidi sistemici sulle nostre colture. Naturalmente, come abbiamo spesso scritto in questo Blog, faremo il possibile, soprattutto nell'orto, per mettere in atto tutte le tecniche di prevenzione e i trattamenti con potenziatori naturali. Ma in caso di una invasione di insetti parassiti dobbiamo correre ai ripari sapendo di poter contare su agrofarmaci studiati e ampiamente sperimentati sulle piante.
Gli insetti fitofagi, cioè quelli che si cibano di foglie e piantine, si possono dividere in due grandi categorie:
gli insetti pungenti e succhianti, che praticano un piccolo foro sulla foglia, di solito nelle nervature, da cui succhiano la linfa, causando l’indebolimento e la morte della pianta. Come per esempio gli Afidi, le Cocciniglie e le Cimici;
gli insetti masticatori, cioè quelli che rosicchiano realmente le foglie, che possono portare al deperimento della pianta per mancanza di foglie.
In caso di una invasione di insetti masticatori è meglio ricorrere a insetticidi di contatto. Nel caso degli insetti pungenti-succhianti possiamo invece utilizzare con successo un insetticida sistemico.
COME USARE GLI INSETTICIDI SISTEMICI
Gli insetticidi sistemici hanno una azione translaminare e penetrano in tutte le parti della pianta, anche le foglie accartocciate.
Penetra così nella linfa della pianta e si diffonde in tutte le sue parti, anche la nuova vegetazione che nascerà in seguito. Offrendo così molti vantaggi, come un effetto più duraturo e l’assenza dell’obbligo di dover ripetere il trattamento se piove.
Crea così un effetto barriera a difesa della pianta, senza essere minimante pericoloso per le api in pre e post fioritura.
Leggere sempre le istruzioni e i dosaggi indicati sulle confezioni e attenersi alle raccomandazioni di sicurezza precisate. In primo luogo il rispetto...
Scegliere i vasi per il terrazzo in modo oculato ci permetterà di esaltare la bellezza delle piante ma anche di attirare l’attenzione verso un punto focale.
Non entriamo con giudizi nel “derby” tra plastica e terracotta. Entrambi i materiali hanno pregi e difetti: la terracotta ha un aspetto più naturale e traspira maggiormente ma è frangibile e molte pesante nei vasi di grande dimensione. La plastica è più leggera e maneggevole, specialmente nei grandi formati, ma non dura in eterno e talvolta non è il massimo per l’estetica.
È indubbio che l’abbinamento corretto tra la pianta e il suo vaso può enfatizzare la bellezza della composizione. Ma è altrettanto importante posizionare correttamente i vasi sul terrazzo, evitando di distribuirli a caso o metterli in fila come soldatini.
Coltivare la Schefflera è sempre più di moda, complice il suo fascino esotico e le sue foglie grandi e ornamentali che la rendono una delle più amate piante da interno.
Robusta e resistente, longeva e a crescita lenta, si adatta bene anche alla coltivazione in appartamenti poco luminosi e può durare anche 20 anni se coltivata in vasi di dimensioni adeguate.
Tra le varietà più conosciute ricordiamo la Scheffleraactinophylla, caratterizzata da fusti alti e flessibili e foglioline lucide disposte a cerchio all’apice degli steli e la specie nana Scheffleraarboricola, disponibile anche in varietà con variegature molto decorative.
Le varietà con le foglie screziate sono molto decorative.
Irrigare le piante quando siamo in vacanza è sempre un problema, poiché proprio in questo periodo la necessità di acqua da parte delle piante è maggiore. Bastano infatti uno o due giorni di sospensione delle irrigazioni per osservare sintomi di appassimento e meno di una settimana per il totale disseccamento della pianta. In caso di assenze più o meno prolungate, risulta quindi evidente la necessità di prendere provvedimenti nei confronti delle piante che coltiviamo nell’appartamento e nel giardino, tappeto erboso compreso. Senza dubbio il metodo migliore per soddisfare questa esigenza è quello di affidarsi a una persona di fiducia con tanta pazienza e tempo a disposizione, ma visto che ciò non è sempre possibile si possono adottare alcune soluzioni specifiche a seconda dei casi:
IRRIGARE LE PIANTE QUANDO SIAMO IN VACANZA: APPARTAMENTO E BALCONE
Il primo consiglio è quello di riunire tutte le piante in un’unica stanza ben illuminata e priva di correnti d’aria, evitando l’insolazione diretta.
Per 4-5 giorni di assenza: coprire la terra dei vasi con uno strato di torbaben inzuppato di acqua. La torba cederà progressivamente umidità alla pianta.
Per 6-10 giorni di assenza: utilizzare gli appositi gel a base di acqua da inserire nel terreno oppure i vasi a riserva d’acqua, che consentono il passaggio per capillarità del liquido da un apposito serbatoio al terriccio. Questi vasi sono dotati di un indicatore visivo del livello.
Oltre 10 giorni di assenza : specialmente se il numero dei vasi è rilevante il problema delle annaffiature può essere risolto grazie all’impiego di centraline elettroniche programmabili (funzionano sia elettricamente che a batteria) in grado di comandare il numero delle...
Coltivare il Lithops è davvero facile. Si tratta di piante grasse succulente nane originarie delle zone semidesertiche che hanno bizzarro aspetto del tutto simile a una pietra. Una caratteristica insista anche nel loro nome: deriva infatti dal greco lithos (pietra) e opsis (aspetto).
La pianta è composta da due foglie carnose che possono avere colori differenti: dal verde chiaro al grigio. In estate produce fiori bianchi, gialli, rosa o rossi.
COLTIVARE IL LITHOPS: ATTENZIONE ALL’IRRIGAZIONE
È una pianta d’appartamento e può essere coltivata in vasi poco profondi o ciotole di piccole dimensioni.
Il vaso va posizionato al sole: la Lithops ama il caldo e non tollera il freddo sotto i 12°C.
Dopo l’acquisto della pianta possiamo travasarla in un vaso decorativo, avendo cura di stendere uno strato di biglie diargilla espansa sul fondo e di utilizzare un terriccio specifico per piante grasse. I ristagni radicali...
Le piante con una lunga fioritura ci garantiscono un terrazzo o un giardino sempre colorato per tutta l’estate fino all’autunno inoltrato. Se non sapete su quali varietà puntare, ne abbiamo selezionate 7 tra le più produttive.
7 PIANTE CON UNA LUNGA FIORITURA
Per ottenere delle belle fioriture possiamo puntare sulle piante erbacee annuali. La Phloxfiorisce da maggio a settembre e richiede molta acqua.
Il Bidens (Bidens ferulifolia) è una pianta erbacea perenne ma spesso viene usata come annuale, poiché non tollera il gelo. Se viene coltivata in vaso possiamo proteggerla in una serra per farla rifiorire nella primavera successiva. Fiorisce da maggio a ottobre. Se togliete i fiori secchi stimolerete la nascita di nuovi boccioli.
Un’altra pianta erbacea molto interessante per la produzione di fiori è l’Impatiens. Se ben irrigata fiorisce continuamente da maggio a ottobre. È una pianta perenne ma spesso viene usata come annuale poiché non tollera temperature inferiori ai 5°C. Gli Impatiens sono un’ottima soluzione per i terrazzi in ombra.
La Petunia fiorisce da aprile a ottobre. Anche in questo caso, togliendo i fiori secchi e sfioriti stimoliamo la produzione di nuove fioriture.
La stessa regola vale anche per la Verbena, una pianta erbacea annuale che fiorisce da aprile a ottobre...