Possiamo coltivare la Achillea per creare aiuole e bordure fiorite dall’aspetto naturale, anche nei climi più freddi dell’Italia. Ma è adatta anche per i giardini rocciosi e vicino al mare. Inoltre è una pianta molto gradita dagli insetti impollinatori: una presenza che farà quindi bene a tutte le piante del giardino. Ci sono molte varietà di questa pianta, ma nei giardini si usano soprattutto l’Achillea millefolium (con fiori rosa o crema), l’Achillea Filipendulina (con fiori di un giallo brillante) e l’Achillea ptarmica (con fiori bianchi tondeggianti).
In antichità era considerata una pianta medicinale e Plinio racconta che Achille la usò per curare le ferite di Télefo durante l’assedio di Troia. Ed è proprio da questo racconto che la pianta prende il suo nome, cioè da Achille.
Viene usata ancora oggi in erboristeria: per esempio come antisettico, in tisane, per curare i raffreddori. La Achillea moscata viene utilizzata per la preparazione di liquori.
La Achillea fa parte della famiglia delle Asteraceae ed è una pianta erbacea perenne che si caratterizza per una lunga fioritura, da maggio fino a ottobre, sui toni del bianco, giallo e rosso. Genera cespugli alti 100-150 cm e i fiori sono riuniti in corimbi a forma di ombrello.
COLTIVARE LA ACHILLEA IN GIARDINO O IN VASO
La coltivazione della Achillea in giardino non richiede grande esperienza o impegno. È una pianta che ha pochissime esigenze nutrizionali e cresce bene in qualsiasi terreno. È importante piantarla in una posizione soleggiate, dove le fioriture sono più rigogliose e la pianta cresce con maggiore vigore.
In giardino la pianta va bagnata solo nei periodi di siccità o nelle giornate più afose dell’estate. Nelle altre stagioni verificate che il terreno sia umido e non esagerate con le irrigazioni.
Se invece la coltiviamo in vaso, dobbiamo usare un terriccio specifico per piante fiorite e per sostenere la produzione dei fiori dobbiamo aiutarla con un concime liquido per piante da fiore, da aggiungere all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni da marzo a settembre. In alternativa possiamo inserire nel terriccio un concime in bastoncini per piante da fiore, che dura per 2 mesi: possiamo quindi utilizzarli alla fine di marzo, alla fine maggio e alla fine di luglio.
Per la coltivazione in vaso è bene invece bagnare periodicamente la pianta. I raggi del sole che battono sul vaso infatti stimolano l’evaporazione e il terriccio limitato impedisce alla pianta di cercare umidità con le radici in profondità, come invece succede in giardino.