Un buon motivo per coltivare le Zinnie sono i tanti batuffoli di petali, rotondi o appuntiti, che spuntano dalle foglie grandi e dalla forma acuta. La famiglia delle Zinnie comprende molte specie di fiori diversi, che possono variare i loro colori dal viola, al fucsia, al bianco (Zinnia acerosa), al rosa, al rosso (Zinia tenuiflora), al giallo (Zinnia grandiflora) e all’arancio (Zinnia bicolor). Ma possono variare anche nella forma: con steli singoli o a portamento cespuglioso (Zinnia linearis), le varietà giganti e quelle nane, inoltre ci sono piante coltivare come annuali e altre come perenni.

Insomma troverete sicuramente la Zinnia che fa per voi!

Coltivare le Zinnie: fiori da giugno a ottobre

I fiori della Zinnia sbocciano a giugno e ci donano il loro colore fino all’autunno inoltrato. Il loro profumo è troppo sottile perché il nostro naso possa percepirlo; in compenso, è gradevole per le farfalle, che nel periodo della fioritura si possono affollare copiose su queste piante.

Le Zinnie sono originarie del Messico e dell’America Centrale, ma da tempo sono coltivate anche in Italia, sia in giardino per abbellire aiuole e bordure, sia sul terrazzo e a volte anche in interni.

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Attenzione al freddo e agli eccessi di umidità

Le Zinnie prediligono luoghi luminosi, non soggetti a correnti d’aria e a forti sbalzi di temperatura, che non dev’essere inferiore agli 8°C. La coltivazione in vaso è necessaria per tutte le Regioni con clima più rigido, poiché ci permette di spostare in inverno i vasi in un luogo più protetto, come una serra o l’interno dell’appartamento.

Il periodo ideale per mettere a dimora una Zinnia è tra marzo e aprile, e possiamo optare per un terriccio specifico per piante da fiore, soffice, ben drenato e ricco di sostanze organiche. Mantenete una distanza di circa 40 cm tra una piantina e l’altra, che può essere dimezzata per le varietà nane.

All’atto della messa a dimora possiamo aiutare la pianta con un concime granulare che soddisferà le esigenze nutrizionali per 3-6 mesi. In seguito possiamo proseguire con i concimi granulare a lenta cessione oppure optare per un concime liquido a pronto effetto, da aggiungere all’acqua per l’irrigazione una volta alla settimana.

La Zinnia si travasa ogni anno in primavera: anche in fase di rinvaso è consigliabile mischiare al substrato una dose di concime a lenta cessione. Il nuovo vaso dovrà essere più grande di quello precedente, permettere alle radici di espandersi.

Abituata a climi piuttosto secchi, la Zinnia non ha particolare necessità di acqua. Va annaffiata frequentemente solo d’estate e con parsimonia: nel momento in cui il terreno alla base della pianta è particolarmente asciutto.

La Zinnia non ha bisogno di particolari cure, se non di una leggera potatura annuale e della rimozione di fiori appassiti e di foglie secche tra l’autunno e l’inverno. Naturalmente, di tanto in tanto, è bene controllare che non vi siano sintomi dell’attacco di parassiti, come l’Oidio, un fungo che lascia macchie biancastre sulle foglie, o la Cocciniglia cotonosa, un insetto così vorace che può lasciare senza nutrimento foglie e rami, arrivando a disseccarli.