Il terreno del giardino garantisce la vita e la salute delle piante, che attraverso le radici assorbono acqua e nutrimento. È compito nostro tutelarne la fertilità e scegliere substrati ricchi e leggeri per il rinvaso delle piante e durante la messa a dimora in giardino.
TERRENO DEL MIO GIARDINO: UN PICCOLO TEST
Per capire la natura del suolo, vi invitiamo a fare un semplice esperimento: prendete un pugno di terra e lavoratelo un poco tra le dita.
Il terreno migliore sarà sodo ma non compatto e con un buon odore di bosco e di foglie. Se ha odore di muffa o di polvere, significa che il terreno è andato a male o è vecchio e non si deve utilizzare.
Se invece il terriccio si sbriciolasse subito nella mano, significa che è molto friabile e torboso: è povero e si disidrata rapidamente. Possiamo intervenire aggiungendo sostanze organiche come stallatico o terriccio da compostaggio, per renderlo più sodo e in grado di conservare i fattori nutritivi.
Quando, infine, la consistenza è densa e collosa, si tratta di terra argillosa, pesante e compatta. Va migliorata incorporando sostanza organica e materiali inerti, come sabbia o biglie di argilla espansa, per favorirne la porosità. Possiamo trovare in commercio alcuni terricci già addizionati con palline di polistirolo, per renderli molto leggeri e drenanti. Un altro trucco per rendere il terreno leggero è quello di miscelare al substrato della sabbia, in modo tale che sia circa un terzo di tutto il terriccio: sarà perfetto per le piante sensibili al ristagno idrico.
RISPETTATE LE ESIGENZE DELLE PIANTE
Quando parliamo di qualità del terriccio, dobbiamo anche tenere conto che alcune piante hanno esigenze particolari, che non possono essere sottovalutate...
Potare le piante è un'operazione importante ma molto delicata per la salute di alberi e arbusti. Quando si intervenire personalmente nella potatura dei rami, è importante seguire alcune regole basilari per evitare di commettere gravi errori.
POTARE LE PIANTE: ATTENZIONE AL PERIODO GIUSTO
Sugli arbusti a fioritura estiva o autunnale, la potatura va effettuata durante il riposo vegetativo e consiste in un drastico accorciamento dei rami che hanno prodotto fiori: più l’intervento è deciso e maggiore sarà lo sviluppo di nuovi rami vigorosi.
Gli arbusti le cui gemme da fiore si formano d’estate e sbocciano nella primavera successiva, si potano dopo la fioritura, in primavera, accorciando moderatamente per arieggiare la chioma e portarla a una forma compatta ed equilibrata. Il taglio va eseguito poco sopra la gemma, da 3 a 6 mm circa e deve essere netto per evitare schiacciamenti e sfilacciamenti dei tessuti.
Anche i rosai rampicanti apprezzano la potatura dopo la sfioritura, accorciando i rami che hanno portato i fiori, senza però toccare i nuovi rametti perchè su di essi avverrà la fioritura successiva.
Una regola molto importante è quella di evitate di potare nelle giornate con temperatura sotto lo zero: i rami possono spezzarsi.
LAME PULITE E BEN AFFILATE
Molto importante è utilizzare cesoie, troncarami e seghetti sempre ben affilati e puliti e indossare guanti e un abbigliamento protettivo. Il taglio va eseguito con una leggera inclinazione per evitare ristagni idrici sulla ferita; in questo modo cicatrizzerà più velocemente, riducendo al minimo il rischio di penetrazione di parassiti che causano l’insorgenza di malattie.
Quando si potano piante colpite da virus, da cancri rameali o da batteriosi, prima di passare da un esemplare malato a uno sano è indispensabile disinfettare bene la lama con alcool.
Coltivare le aromatiche in vaso è semplice! Non solo in balcone e sui davanzali ma anche in cortili e giardini per creare profumati punti di interesse. Le erbe aromatiche in un bel vaso, ciotola o cestino possono essere anche un’ottima idea regalo: utile e poco costosa.
AROMATICHE IN VASO: IL PRIMO ALLEATO E’ IL SOLE
Il segreto per coltivarle al meglio è il sole: quasi tutte infatti ne hanno bisogno. Se il terrazzo è soleggiato dunque, la scelta è ampia: Salvia, Rosmarino, Basilico, Origano, Maggioranae Timosono perfettamente a loro agio in pieno sole.
In caso di semi-ombra, con esposizione soleggiata solo per parte della giornata, coltivate Lavanda, Aneto, Dragoncello e Prezzemolo.
Se il balcone è in ombra, rivolto a nord, non disperate: la scelta si riduce, ma si può coltivare qualcosa di piacevole, potendo scegliete delle aromatiche annuali, come le Mente, il Cerfoglio, la ...
Il compostaggiodomestico è la pratica che prevede il riciclaggio dei resti organici, principalmente di origine vegetale, che a opera di batteri invisibili si trasformano in terriccio fertile di ottima qualità. Naturale ed ecologico, il compostsi può utilizzare in giardino e sul terrazzo, perfino nell'orto.
COMPOSTAGGIO DOMESTICO: IL CUMULO
L’operazione comporta la realizzazione di un cumulo di compostaggio con l’impiego di un contenitore apposito, la compostiera. L’uso della compostiera è il sistema più pratico perchè si presta a essere collocata anche in piccoli giardini e terrazzi e agevola il processo di decomposizione.
Compostare è utile sia per garantire la fertilità del suolo sia per ridurre il proprio quantitativo di rifiuti che altrimenti andrebbe in discarica: perchè gettare rametti, foglie fresche e secche, erba, fiori, resti di frutta e verdura della cucina e molti altri materiali se possono essere riciclati nel compost?
Coltivare i cactus è facile, purché si rispettino poche ma vitali esigenze di base. A partire dal contenitore: il più adatto è una ciotola bassa perchè sono piante che necessitano di poca terra, anche se un vaso alto riduce il rischio di ristagno d’acqua. La terracotta, permeabile e traspirante, è la scelta migliore, mentre per migliorare il drenaggio si può sistemare uno strato di argilla o ghiaia sul fondo del vaso.
COLTIVARE I CACTUS: ATTENZIONE ALL'ACQUA
Il terriccio specifico per Cactacee è leggero e con pH acido, come per esempio una miscela di terriccio universale, sabbia e argilla espansa.
L'acqua per irrigare deve essere sempre non calcarea o lasciata decantare nell’annaffiatoio per un giorno, a temperatura ambiente per evitare stress alle radici. I cactus resistono alla siccità, ma vivono meglio se correttamente irrigati! In estate si consiglia di innaffiate le piante ogni 3 giorni e quelle che rimangono in casa ogni 8-10 giorni, mentre in inverno occorre fornire pochissima acqua, ogni 15 giorni.
Durante questi mesi invernali è importante sfruttare la Pacciamatura per proteggere le piante sia in giardino sia in vaso.
Dicasi Pacciamatura la tecnica di protezione del suolo attraverso vari materiali per ottenere molteplici vantaggi:
creando uno strato di copertura, tratteniamo l’umidità, riducendo così le irrigazioni
ostacola la crescita di erbe infestanti
mantiene fresco il substrato quando il clima è caldo e ripara le radici quando gela.
se la pacciamatura è di natura organica, decomponendosi rilascia anche fattori nutritivi per le piante.
PACCIAMATURA: QUALI MATERIALI?
Per realizzare lo strato di pacciamatura, possiamo scegliere tra materiali inerti (come la ghiaia o teli) e materiali naturali, come la corteccia sminuzzata, il composto la paglia.
La corteccia è leggera, economica, biodegradabile ed è un'ottima soluzione anche i per vasi. Nel giardino useremo una pezzatura più grossa, mentre per i vasi sul terrazzo meglio una...
Coltivare un piccolo orto in vaso è un’attività molto stimolante per i bambini: la cura delle verdure li responsabilizza e non è mai noiosa, soprattutto se si scelgono verdure a ciclo rapido che consentono di vederle crescere di giorno in giorno.
L'impegno nella coltivazione dell'orto può diventare anche uno stimolo a mangiare più verdura e a scoprire i tanti sapori differenti che la natura di offre.
Ecco una selezione di verdure a rapido sviluppo, di semplice manutenzione e appariscenti agli occhi dei più piccoli!
ORTO IN VASO PER I BAMBINI: PARTIAMO DAI SENSI!
Nell'orto dei bimbi non possono mancare le Fragole! Sono belle, colorate, facili da coltivare e piacciono a tutti! Basta un piccolo vaso o una composizione con diverse piantine.
Anche i Peperoncini non possono mancare: facili da coltivare anche in vasi piccoli, basta un posto al sole. Sceglieteli di varie tinte: rosso, giallo, verde, viola o diversi colori sulla stessa pianta.
Oltre ai colori pensiamo anche ai profumi! Un piccolo spazio quindi alle erbe aromatiche: le classiche Salvia, Rosmarino e Basilico ma anche aromi più inusuali, come la Salviaal limone. Crescono perfettamente in vaso, richiedono poche attenzioni e sono buone e intensamente profumate.
Per dare soddisfazione al nostro coltivatore in erba, ci vogliono piantine a rapida crescita: le insalate sono perfetta, anche se c'è poco sole! Le Lattughe e i Radicchi da taglio si coltivano facilmente nei vasi o nelle cassette della frutta: crescono velocemente e, una volta tagliati, ricrescono più volte
Anche i Pomodori danno grandi soddisfazioni: per i bambini consigliamo i Ciliegini e i Datterini. Una soluzione alternativa...
Coltivare la Stella di Natale è facile e dà molte soddisfazioni durante l'inverno per la presenza delle blatte colorate. I nuovi ibridi vantano fiori doppi, arricciati, screziati e un bel fogliame verde brillante. Da appendere sull'abete o come regalo da fare ai parenti, questa versatile pianta ornamentale è ormai simbolo del Natale.
I suoi fiori rossi, bianchi ma anche gialli o blu, sbocciano durante l'inverno, quando c'è poca luce.
La Psilla del Lauroceraso è un parassita che colpisce le piante, lungo pochi millimetri, di colore verde-giallastro. Tra le varie specie dannose per le piante (alcune colpiscono anche le piante da frutto), una in particolare attacca le foglie del Lauroceraso, succhiandone la linfa e deformandole. Le forme giovanili dell’insetto infatti provocano la deformazione del lembo fogliare, con il conseguente deperimento e disseccamento dei giovani germogli.
I danni arrecati alla pianta sono gravi sia a livello estetico sia per la salute della pianta stessa: le foglie, infatti, tendono a seccare e cadere causando il deperimento della pianta.
PSILLA DEL LAUROCERASO: COME INTERVENIRE
L'infestazione da Psilla si riconosce facilmente dalla presenza di piccole uova gialle e del parassita sulle foglie e i germogli, accompagnati da una melata appiccicosa.
In autunno, gli adulti si nascondono nella corteccia degli alberi finché tornano a uscire in primavera, per deporre le uova che si schiuderanno in maggio/giugno. Ed è proprio in questo periodo che in genere si presenta il problema, con un’addonante presenza di secrezioni vischiose che colano dalle foglie.
Per evitare l'attacco della Psilla è consigliabile potare le parti infestate e intervenire con un antiparassitario polivalente. Anche se in natura sono presenti diversi antagonisti naturali, non sempre è consigliabile lasciar correre. Un intervento tempestivo, infatti, può ristabilire in poco tempo la salute della pianta, evitando l'arrivo di malattie fungine causate dall'indebolimento.
Prima di procedere al trattamento antiparassitario, è importante lavare abbondantemente le parti colpite della pianta, con l’obiettivo di eliminare la...