Il Melograno da fiore (Punica granatum), simbolo di prosperità, ricchezza e buona sorte, è un grazioso alberello di grande eleganza, tipico delle zone mediterranee. Rustico e longevo, è molto popolare nei giardini e nei terrazzi grazie alla sua fioritura stupenda e prolungata.
Il bel fogliame verde chiaro e i frutti decorativi, compaiono sulla pianta in maggio e continuano a sbocciare per tutta l’estate. Esistono varietà con fiori bianchi, rosa, rossi e screziati e varietà nane con fiori minuscoli alte appena 50 cm, adatte alla coltivazione in vaso o in basse bordure.
Il Melograno da fiore sopporta bene il caldo e la siccità e deve essere posizionato in pieno sole; non resiste invece al freddo che talvolta ne gela la chioma. Tollera bene lo smog urbano e l’aria salmastra, ma se la temperatura scende sotto i -5° C va portato a riparo in serra.
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L'Oziorrinco è un insetto lungo pochi centimetri, di colore scuro simile a un coleottero. Anche se piccolo, è molto pericoloso per le piante perchè ne divora le foglie durante le ore notturne, agendo indisturbato, mentre durante le ore diurne rimane riparato nel terreno. Verso giugno, depone centinaia di uova che in poco tempo si schiudono diventando larve bianche, avide divoratrici delle radici delle piante.
Larve e adulti di questo parassita, possono portare alla morte delle piante a causa dei loro ripetuti morsi, per questo è necessario imparare a individuarli e debellarli tempestivamente. Le piante ornamentali più colpite sono il Gelsomino, il Frassino, il Lillà, il Tiglio, l'Acero, le Rose e le siepi come il Lauroceraso.
OZIORRINCO: COME INTERVENIRE
L'infestazione si riconosce esaminando le foglie, che presentano bordi erosi a forma semicircolare, tipica del loro morso.
L'Oziorrinco si combatte allo stadio larvale, nel periodo che va da giugno a ottobre, sistemando alla base della pianta un disinfestante specifico per il terreno. Questo metodo può essere usato solo in presenza di piante ornamentali, mentre se si trattano piante da frutto o dell'orto bisognerà adottare metodi di lotta biologici.
La lotta agli esemplari adulti è più difficile, perchè sono molto più resistenti ai pesticidi e sono presenti sulla pianta solo di notte. Uno dei metodi migliori per eliminare l'Oziorrinco è quello di scuotere la pianta quando è buio ed eliminare manualmente tutti gli esemplari che cadono dalle foglie.
Un'altra buona idea è quella di sistemare sul tronco della carta...
Realizzare un orto in vaso è una valida soluzione, soprattutto nei mesi freddi, quando il raccolto scarseggia a causa delle condizioni climatiche. Le piante possono essere coltivate in vasi e cassette, da sistemare nelle zone più soleggiate del balcone, protette dai venti gelidi e dotate di copertura nei periodi di freddo intenso.
ORTO IN VASO IN AUTUNNO: QUALI PIANTE SCEGLIERE
Purtroppo il numero di ortaggi da coltivare in vaso è molto ridotto rispetto a quelli coltivabili in orto, ma possiamo comunque puntare su ortaggi da foglia come Bietole, Cavolo nero, Spinaci, Radicchi e Lattughe invernali. La buona resistenza al freddo è la dote di Cavoli, Cime di Rapa, Ravanelli, Cicorie da taglio, Rucolae Valeriana.
Tra gli altri ortaggi invernali troviamo i Cavoli, le Verze e i Broccoli: le notti fredde ne migliorano il sapore e rendono le foglie più gustose. Tipici di questa stagione sono anche i Cavolini di Bruxelles, particolarmente resistenti a gelo e neve. Questi ortaggi, generalmente si seminano in estate e il loro ciclo breve li rende pronti per la raccolta entro dicembre.
Il Cotogno da fiore o Cotogno giapponese (Chaenomeles japonica), è una pianta arbustiva molto facile da coltivare, durevole e poco esigente.
I suoi rami formano un cespuglio intricato di piccole o medie dimensioni, sui quali a fine inverno, si aprono larghi fiori rosa o rossi. In estate e in autunno, spuntano le foglioline verdi e nascono, dove prima c'erano i fiori, piccoli pomi commestibili previa cottura.
COTOGNO DA FIORE: IN GIARDINO O IN VASO
Il Cotogno da fiore tollera bene i geli intensi e il caldo estivo, e i suoi fiori resistono anche alle gelate tardive fino a -15° C. Ama il sole, non teme il vento e lo smog urbano e ha esigenze idriche moderate; si innaffia senza eccessi in primavera e in estate, aspettando sempre che il terreno asciughi quasi del tutto prima di irrigare di nuovo.
Adatta sia alla coltivazione in vaso, sia in giardino come cespuglio o in siepi miste con altri arbusti primaverili, è caratterizzata da una crescita lenta e da una notevole longevità senza richiedere attenzioni particolari.
I suoi fiori illuminano la fine dell’inverno con il loro colore intenso...
La Palma di San Pietro o Palma nana è una pianta dalle dimensioni contenute, alta circa 3 metri e larga 2. Il suo nome scientifico è Chamaerops humilise deriva dal greco khamai (piccolo) e rhops (cespuglio), proprio a sottolineare le ridotte dimensioni della pianta. La sua altezza ridotta, permette di trapiantarla sia in giardino come esemplare singolo, sia in grandi vasche per cortili e terrazze.
Facile da coltivare e molto ornamentale, la Palma di San Pietro è caratterizzata da foglie pennate verde bottiglia che si riuniscono in un ciuffo alla sommità del fusto. La Chamaerops può crescere su fusto, ma anche come cespuglio e fiorisce in estate con pannocchie molto vistose.
Unica Palma spontanea in Europa, la Chamaerops humilis è la famosa Palma di Goethe, che lo affascinò durante una visita nell'Orto botanico di Padova e a cui dedicò il saggio Metamorfosi delle piante
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Il Mal bianco è una malattia fungina che colpisce moltissime varietà di piante ornamentali, causata da diverse famiglie di funghi, appartenenti al genere Oidium. Infatti il Mal Bianco viene anche chiamato Oidio. Molto diffuso, causa delle chiazze bianche simili a ragnatele polverose sopra foglie, fiori e frutti delle piante. In uno stadio più avanzato della malattia, il tessuto della pianta si necrotizza, seccandosi, causando così l'indebolimento della pianta e l'avvizzimento della fioritura. Oltre a rovinarne l'aspetto, il Mal bianco può diventare la causa di altre infezioni e portare la pianta a una morte prematura.
Questa malattia fungina, colpisce soprattutto durante la primavera fino al termine dell'estate, propagandosi velocemente in condizioni di umidità e con temperature superiori ai 20° C. In inverno, la malattia entra invece in uno stato di letargo, aspettando la primavera all'interno delle parti secche della pianta.
Tra le piante ornamentali più colpite dal Mal bianco troviamo la Rosa, l'Ortensia, l’Evonimo, la Begonia, il Biancospino e il Lillà.
MAL BIANCO SULLE PIANTE ORNAMENTALI: COME INTERVENIRE
Data la facilità con cui questa malattia si propaga, il modo migliore per combatterla è adottare delle strategie di prevenzione. Un buon consiglio può essere quello di annaffiare le piante cercando...
Scegliere la serra più adatta alle esigenze delle nostre piante è importante. La serra è un ambiente riparato, fresco e luminoso, ideale per coltivare le proprie piante e proteggerle dalla pioggia e dal gelo. Esistono moltissimi modelli per tutte le esigenze; da quelle più piccole a quelle riscaldate da collocare all'esterno.
COME SCEGLIERE LA SERRA: DIMENSIONI E MATERIALI
La serra armadio per esempio, è perfetta per il balcone, da appoggiare a una parete protetta e luminosa. In terrazzi grandi e giardini, è meglio optare per una serra a casetta, di altezza tale da poter entrare e lavorare in piedi. Una piccola serra da giardino, può essere accessoriata con ripiani e mensole e diventare un accogliente rifugio dove seminare, fare talee e sistemare vasi, sacchetti di terriccio, concimi, prendendosi un momento di riposo immersi nel verde.
La serra ideale deve essere solida, resistente a vento e neve e facile da montare e smontare. Solitamente le piccole serre, sono in vetro o policarbonato; il vetro è durevole, facile da pulire, ma più delicato e costoso, mentre il policarbonato è economico e meno pregevole, ma il tipo alveolare garantisce resistenza e durata.
Una serra permanente, può essere dotata di attrezzature quali un’illuminazione con lampade a luce diurna, un sistema di riscaldamento, indispensabile per le specie tropicali e un impianto di irrigazione a goccia, governato da una centralina.
Una volta installata la serra sarà molto importante arieggiarla, aprendo le porte nelle ore centrali dei giorni di sole, per evitare che si crei all’interno un microclima troppo caldo e umido che favorirebbe muffe e marciumi. Nei modelli a casetta di maggiore dimensione è consigliabile la presenza di finestrelle a compasso, la cui apertura può essere...
I cancri corticali sono una patologia vegetale, presente nella corteccia di alcuni alberi potati male o lesionati. I cancri si sviluppano in seguito alla diffusione nella ferita di funghi o parassiti che progressivamente causano la morte dei tessuti circostanti.
I segni di un cancro corticale si presentano inizialmente come macchie marroni rigonfie, che in seguito si spaccano lasciando il legno sottostante scoperto. In alcuni casi, invece, la corteccia morta rimane sopra la ferita aperta, nascondendola. La pianta, durante il periodo vegetativo cerca di difendersi, creando una cicatrice intorno al cancro, senza però riuscire ad arginarlo. I cancri perenni infatti, crescono lentamente insieme alla pianta, assumendo la forma di tanti cerchi concentrici che spuntano dal tronco.
CANCRI CORTICALI: COME INTERVENIRE
Se il cancro colpisce un ramo, questo probabilmente si seccherà, ma se colpisce la corteccia potrebbe portare alla morte della pianta. Le cure per questo tipo di patologia sono soprattutto preventive, perché il cancro colpisce solo piante lesionate e non opportunamente disinfettate. Potature azzardate eseguite con attrezzi inadatti e sporchi, ferite inferte da animali, danni da intemperie, sono i fattori principali da cui poi si sviluppano i cancri corticali.
L'orto in autunno e in inverno può offrire ancora molte soddisfazioni! Molti ortaggi resistenti al gelo possono riempire il nostro orto, consentendoci di avere un buon raccolto anche nei mesi più freddi. Sul finire di settembre, alcuni ortaggi estivi continuano a essere produttivi: come fagiolini, bietole da costa, melanzane, peperoni, zucchine e zucche crescono finché il clima è fresco e umido. Inoltre, se il sole è ancora presente, possiamo continuare a raccogliere pomodorini e peperoncini fino a ottobre.
L'ORTO IN AUTUNNO E INVERNO
Nei mesi freddi sono disponibili molte varietà di ortaggi a ciclo invernale come: cavoli, cavolfiori, verze, broccoli, lattugainvernale, radicchio da cespo e da taglio, ravanelli, rucola e valerianella. I cavoli, i cavolini e le verze ibride sono produttivi fino a gennaio e resistono anche sotto la neve.
La scelta delle verdure da piantare va sempre effettuata in funzione del clima e dell’esposizione al vento freddo, che riduce la gamma degli ortaggi coltivabili. Se il clima è asciutto e abbastanza mite si coltivano bene carote, porri, finocchi e alcune erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia e il prezzemolo.
Alcune verdure sono coltivabili più facilmente in serra fredda o in vaso, dove possiamo controllare meglio temperatura e esposizione. Una serra o la predisposizione di tunnel con...