I cancri corticali sono una patologia vegetale, presente nella corteccia di alcuni alberi potati male o lesionati. I cancri si sviluppano in seguito alla diffusione nella ferita di funghi o parassiti che progressivamente causano la morte dei tessuti circostanti.
I segni di un cancro corticale si presentano inizialmente come macchie marroni rigonfie, che in seguito si spaccano lasciando il legno sottostante scoperto. In alcuni casi, invece, la corteccia morta rimane sopra la ferita aperta, nascondendola. La pianta, durante il periodo vegetativo cerca di difendersi, creando una cicatrice intorno al cancro, senza però riuscire ad arginarlo. I cancri perenni infatti, crescono lentamente insieme alla pianta, assumendo la forma di tanti cerchi concentrici che spuntano dal tronco.
CANCRI CORTICALI: COME INTERVENIRE
Se il cancro colpisce un ramo, questo probabilmente si seccherà, ma se colpisce la corteccia potrebbe portare alla morte della pianta. Le cure per questo tipo di patologia sono soprattutto preventive, perché il cancro colpisce solo piante lesionate e non opportunamente disinfettate. Potature azzardate eseguite con attrezzi inadatti e sporchi, ferite inferte da animali, danni da intemperie, sono i fattori principali da cui poi si sviluppano i cancri corticali.
Importante è sempre intervenire con un disinfettante e coprire la ferita con del mastice, in modo da impedire ad agenti patogeni di attaccare il legno all’interno.
Se il cancro si fosse già diffuso, è consigliabile eliminarlo potando il ramo oppure asportando la parte della corteccia colpita. Bisogna però fare molta attenzione quando si esegue questa operazione, ricordandosi di utilizzare strumenti affilati e disinfettati e di applicare del mastice cicatrizzante sulla ferita, al fine di scongiurare altre patologie.
Salve. Nel mio giardino c'è un bellissimo faggio centenario, su cui, in una ramificazione laterale, recentemente si è sviluppata una striatura bianca. Mi dice il giardiniere che si tratta di un fungo e che quindi la pianta è malata e andrà abbattuta. Ben tre agronomi da me contattati, senza nemmeno aver visto la pianta, mi hanno preventivamente avvisata che non esiste alcuna cura per i funghi degli alberi, ma solo misure per tamponare la situazione. A chi posso rivolgermi per una azione più conservativa che distruttiva?
Buongiorno, se un giardiniere e tre agronomi le hanno diagnosticato una malattia incurabile forse hanno ragione loro. Avremmo bisogno di una fotografia della pianta, per capire meglio di cosa si tratta.
Se vuole ci può inviare delle foto come messaggio privato tramite la nostra pagina Facebook a questo link https://www.facebook.com/VithalGardenItalia/
Tra le “misure per tamponare la situazione” le suggeriamo dei trattamenti con un fisioattivatore come Vithal Blackjak (link) e con un fungicida sistemico in granuli idrodispersibili a base di Fosetil Alluminio come Vithal Filal WG (link).
Il fisioattivatore si usa in ferti-irrigazione quindi è sufficiente distribuirlo alla base della pianta. L’insetticida in granuli invece va inserito in una serie di buche che realizzeremo alla base della pianta. Le buche devono avere circa 20 cm di profondità e inseriamo 20 grammi di prodotto in ogni buca. Per un albero di medio-grandi dimensioni sono necessari almeno 5/8 buchi attorno alla proiezione della chioma. Buon verde!
Buongiorno,
Nel mio giardino ho un cedro del Libano di una trentina di anni è alto una decina di metri infestato da cancro corticale su tutto il tronco tale da non poter intervenire con una potatura. Volendo comunque provare ad aiutare la pianta nello sconfiggere la malattia ho acquistato fungicida e insetticida professionale utilizzati in agricoltura per patologie analoghe su viti e frutteti. Il mio dubbio è se sia il caso di decorticare almeno in parte le parti della corteggia rigonfia è morta per permettere al pesticida di arrivare più in profondità. Mi dareste dei consigli in tal senso? C’è altro che posso fare per debellare l’infezione?
Grazie mille in anticipo.
Errico
Buongiorno, per poterle rispondere e suggerire le dilazioni esatte di un trattamento, avremmo bisogno di conoscere il nome e la composizione degli agrofarmaci che ha già utilizzato.
Molto interessante, posso fare una domanda? Il mio terreno è pieno di vermi che si mangiano le radici e non fanno crescere la pianta. In sicilia si chiama cagnuliedu. Grazie
Buongiorno, le suggeriamo di apportare al terreno la Calciocianamide: è un fertilizzante minerale ad alto contenuto di azoto che "disinfetta" il terreno. In seguito dovrebbe distribuire un insetticida granulare specifico contro coleotteri, ditteri, lepidotteri e miriapodi presenti allo stato di larva nel terreno, come Vitahl Geater Star PFnPE. Buon verde!
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Tra le “misure per tamponare la situazione” le suggeriamo dei trattamenti con un fisioattivatore come Vithal Blackjak (link) e con un fungicida sistemico in granuli idrodispersibili a base di Fosetil Alluminio come Vithal Filal WG (link).
Il fisioattivatore si usa in ferti-irrigazione quindi è sufficiente distribuirlo alla base della pianta. L’insetticida in granuli invece va inserito in una serie di buche che realizzeremo alla base della pianta. Le buche devono avere circa 20 cm di profondità e inseriamo 20 grammi di prodotto in ogni buca. Per un albero di medio-grandi dimensioni sono necessari almeno 5/8 buchi attorno alla proiezione della chioma. Buon verde!
Nel mio giardino ho un cedro del Libano di una trentina di anni è alto una decina di metri infestato da cancro corticale su tutto il tronco tale da non poter intervenire con una potatura. Volendo comunque provare ad aiutare la pianta nello sconfiggere la malattia ho acquistato fungicida e insetticida professionale utilizzati in agricoltura per patologie analoghe su viti e frutteti. Il mio dubbio è se sia il caso di decorticare almeno in parte le parti della corteggia rigonfia è morta per permettere al pesticida di arrivare più in profondità. Mi dareste dei consigli in tal senso? C’è altro che posso fare per debellare l’infezione?
Grazie mille in anticipo.
Errico