L’autunno è una stagione spesso trascurata dagli appassionati di orticoltura, ma in realtà offre molte opportunità per coltivare un orto rigoglioso e produttivo. Ottobre, novembre e dicembre, nonostante il progressivo calo delle temperature, possono essere mesi ideali per seminare e trapiantare ortaggi resistenti al freddo. Coltivare l’orto in questi mesi permette di garantire una produzione continua, sfruttando le condizioni climatiche fresche che sono favorevoli a molte specie e riducendo anche la competizione con infestanti e parassiti.
Durante l’autunno è possibile coltivare una vasta gamma di ortaggi che si adattano perfettamente alle temperature più fresche. Tra questi troviamo verdure a foglia come Lattuga foglia riccia o liscia, Radicchio, Cicoria,Valeriana d’Olanda e Spinaci, che tollerano bene i climi autunnali. Inoltre Cavoli (Cavolfiore, Cavolo Verza e Cavolo nero), Carote, Rape, Ravanelli,Finocchi, Porri, Aglio e Cipolle sono eccellenti opzioni per chi desidera mantenere un orto attivo in autunno.
Ci sono poi alcune colture e piante aromatiche che possiamo coltivare per quasi tutto l’anno: come il Basilico, il Prezzemoloe la Borragine.
Molti centri di giardinaggio e vivai offrono varietà selezionate che si adattano particolarmente al clima italiano, come per esempio il Cavolo nero toscano, il Radicchio tardivo di Treviso, le Cipolle di Tropea o la Lattuga romana invernale. Per chi cerca varietà ibride, nei negozi specializzati è possibile reperire ibridi di Lattuga e Cavoli più resistenti al freddo e alle malattie. Le varietà di Finocchio a ciclo breve sono particolarmente adatte alla semina tardiva in autunno, garantendo raccolti anche nelle prime settimane invernali. Solo alcune varietà di Aglio sono adatte per la semina autunnale: come l’Aglio rosso o l’Aglio bianco Ottolini.
Attenzione alle temperature
Le temperature ottimali per la crescita degli ortaggi autunnali variano a seconda della specie, ma in generale molte di queste colture tollerano bene temperature che oscillano tra i 5°C e i 20°C.
La Lattuga e gli Spinaci crescono bene con temperature diurne tra i 10°C e i 18°C, mentre ortaggi come il Cavolo nero o il Cavolfiore possono resistere anche a leggere gelate, crescendo vigorosamente anche con temperature che scendono fino a 5°C. I Cavolfiori possono essere coltivati praticamente per tutto l’anno: le varietà tardive si raccolgono da marzo a maggio, quelle invernali a gennaio e febbraio, quelle precoci a novembre e dicembre mentre quelle precocissime sono pronte già a ottobre. La temperatura ottimale per la crescita è tra i 18°C e i 20°C, con minima di 5°C.
È importante monitorare le previsioni meteorologiche e proteggere le colture con coperture di tessuto non tessuto nei periodi di freddo intenso.
Consigli per la semina e il trapianto
La semina in autunno richiede alcune accortezze per garantire che le piante possano radicarsi bene prima dell’arrivo del freddo intenso. Per molte colture, come le Carote e le Rape, è consigliabile seminare direttamente a dimora in solchi ben drenati, distanziando adeguatamente i semi per evitare la competizione tra le piante. Per gli ortaggi a foglia, come la Lattuga e gli Spinaci, è invece preferibile il trapianto, soprattutto se le piantine sono state coltivate in semenzaio, in modo da dare alle radici il tempo necessario per stabilizzarsi prima che le temperature si abbassino eccessivamente.
La prima concimazione con un fertilizzante a lenta cessione per alcune colture può essere sufficiente per tutto il ciclo vegetativo. Per colture come Cavoli e Porri è utile somministrare integratorie concimi a base di Fosforo e Potassio per rafforzare le piante e migliorare la loro resistenza alle basse temperature.
Come irrigare l’orto in autunno
L’irrigazione autunnale deve essere calibrata in base alle condizioni climatiche locali. Nei mesi di ottobre e novembre, quando le piogge sono generalmente più frequenti, è importante evitare l’eccesso d’acqua che può provocare marciumi radicali, soprattutto per ortaggi come i Finocchi e le Carote.
L’irrigazione dovrebbe essere ridotta rispetto ai mesi estivi, ma mantenuta regolare per evitare che il terreno si secchi troppo tra un acquazzone e l’altro.
In generale, una buona pratica è quella di irrigare al mattino, in modo che il terreno possa asciugarsi durante il giorno ed evitare che l’umidità notturna favorisca la comparsa di malattie fungine. L'uso di pacciamature con materiali organici, come la corteccia, può aiutare a mantenere l’umidità del suolo e ridurre la necessità di irrigazione, specialmente per le colture che devono affrontare le prime gelate.
Nemici naturali e malattie autunnali
La progressiva diminuzione delle temperature porta naturalmente a una diminuzione della presenza di insetti in autunno. Alcuni parassiti del nostro orto continuano però a operare, come per esempio le Lumache e le Limacce che apprezzano gli ambienti umidi e freschi e sono ghiotte delle giovani piantine appena germogliate o trapiantate. Un rimedio efficace è l’utilizzo di “barriere” realizzate con materiali naturali invalicabili per le Lumache: per esempio l’argilla in granuli. Hanno un alto potere assorbente e creano una “barriera” fisica insuperabile per le Lumache e le Limacce poiché rischiano di disidratarsi. È un materiale naturale già presente in natura, non contiene veleni, non lascia residui nel terreno e gli ortaggi possono essere consumati immediatamente dopo il trattamento, senza tempi di attesa.
I Cavoli possono essere colpiti dalle Cavolaie: farfalle che depositano le uova sugli ortaggi da cui fuoriescono larve molto voraci. Controlliamo periodicamente lo stato di salute delle piante ed effettuiamo trattamenti preventivi con prodotti a base di Neem.
Le piogge e l’aumento del tasso di umidità ambientale possono stimolare le malattie fungine, come la Peronospora e l’Oidio o Mal Bianco. Manteniamo una buona circolazione dell’aria tra le piante, evitando di piantarle troppo ravvicinate e togliamo le foglie morte o malate appena appaiono. Effettuiamo trattamenti preventivi con l’Estratto di Equiseto.