La Tortrice verde è un lepidottero molto diffuso in Italia, che infesta gli esemplari di Quercia in particolare la Roverella.
Questi piccoli insetti alati, sono di colore verde chiaro e depongono le uova verso maggio sui rami nelle parti alte della chioma. Le larve, di colore verde scuro, si schiudono ad aprile e si nutrono delle gemme, creando un bozzo all’interno della foglia, che gli serve come rifugio durante la trasformazione.
Gli attacchi precoci di aprili sono i più dannosi per l'albero, poiché se ripetuti nel tempo portano a gravissimi deperimenti del medesimo.
TORTRICE VERDE: COME INTERVENIRE
Le infestazioni sono facilmente riconoscibili a causa delle foglie della Quercia arrotolate in senso longitudinale, che diventano così alimento e rifugio delle larve. Le infestazioni sono dannose per la pianta perché causano la defogliazione e la distruzione dei germogli, impedendo alla pianta di svilupparsi. Attacchi frequenti si possono riscontrare nei boschi di Querce, dove la Tortrice causa infestazioni che si ripetono negli anni.
In caso di presenza massiccia di questi parassiti, nel periodo che va da aprile fino a giungo, è necessario intervenire tempestivamente con prodotti biologici a base di Bacillus thuringien, efficace in particolare contro le giovani larve.
Importante è intervenire in maniera tempestiva, perché larve e uova sono più facili da debellare degli esemplari adulti.
La misurazione del pH del terreno chiarisce se si tratta di un suolo acido, alcalino cioè basico, oppure neutro. Il pH viene calcolato su una scala da 1 a 14: se il dato è inferiore a 7 il terreno è acido, intorno a 7 il substrato è neutro, al di sopra di questo valore viene detto alcalino o basico. L’analisi può essere affidata a un laboratorio specializzato, per ottenere dei dati molto precisi, oppure si può fare in modo rapido ed economico con kit reperibili presso i Garden Center, che permettono di ottenere un dato indicativo.
Il pH influenza la disponibilità di elementi nutritivi: per esempio il ferro e il manganese sono spesso carenti in suoli alcalini e anche quando sono presenti in quantità sufficiente, le radici di alcune piante, dette acidofile come i Rododendri e le Azalee, non riescono ad assorbirli.
Se il pH è molto acido o molto alcalino, molti microorganismi utili per le piante non riescono a vivere e a riprodursi.
Tra le piante che amano i terreni acidi ricordiamo Erica, Rododendri, Felci, Pieris, Camelie e Aceri giapponesi.
Trapiantare un arbusto è un’operazione delicata da compiere preferibilmente in primavera o in autunno, a eccezione per alcune piante acquistate in vaso particolarmente resistenti e adattabili. È comunque bene evitare i giorni troppo gelidi o troppo caldi.
Prima di acquistare un arbusto, è consigliabile osservare bene gli esemplari che abbiamo scelto, per controllare che siano stati curati con le dovute attenzioni. In superficie non dovrebbero affiorare le radici, quindi il colletto, cioè l'intersezione fra fusto e radici, deve essere appena visibile, né troppo interrato né superficiale. Le radici non devono uscire nemmeno da sotto il vaso, per questo prima dell'acquisto rovesciate o fatevi rovesciare il vaso su un lato per capire se dai fori di drenaggio escono grosse radici.
TRAPIANTARE UN ARBUSTO: CURIAMO LA PREPARAZIONE DEL TERRENO
Prima del trapianto dobbiamo preparare il terreno in anticipo, vangandolo grossolanamente. Durante l’operazione di vangatura, possiamo incorporare al terreno letame in polvere o pellet e, se è necessario migliorare le qualità del terreno, aggiungere un terriccio specifico per trapianti...
Ortaggi e fiori possono andare d'accordo: chi l’ha detto che le piante da orto e quelle da fiore devono vivere lontane? Le prime in linee ordinate, le seconde in aiuole più o meno geometriche?
Molti garden designer stanno puntando sulla mescolanza di ortaggi e fiori, in quanto la ricchezza di specie è preziosa per favorire la biodiversità. Che naturalmente dovrà produrre generosamente ed essere bello, coltivando erbe, fiori e ortaggi in un insieme armonioso.
ORTAGGI E FIORI: UN CONSIGLIO PER GARANTIRE SIA IL RACCOLTO SIA L'ESTETICA
In un orto familiare di piccole dimensioni le parcelle possono essere ridotte a quadrati di 1,5 m per lato, in modo da raggiungere senza difficoltà il centro per lavorare o raccogliere gli ortaggi. Le aiuole possono anche essere rialzate.
La suddivisione in piccole parcelle consente di avere una produzione varia e ricca, coltivando una gamma di ortaggi che offre sempre raccolto, in momenti diversi. Le aiuole ospiteranno composizioni di ortaggi e fiori commestibili come Borragine, Calendula e Nasturzio.
Le erbe aromatiche annuali possono essere abbinate agli ortaggi, mentre quelle perenni come Salvia, Lavanda, Issopo, Menta e Rosmarino, possono creare vistosi e profumati cespugli tra le verdure.
Volendo puntare sulla ricchezza, possiamo puntare anche su piccoli alberi da frutto, rampicanti da far arrampicare su pergole e spalliere e grandi vasi di fragole.
La progettazione di un “orto giardino” lascia ampio spazio alla creatività ma fate attenzione alla consociazione delle piante! Alcune si favoriscono a vicenda come l’Aglio e le Rose, la Carota e la Cipolla, il Tagete e i Pomodori...
Seminare le piante da fiore è un modo per circondarsi di fiori risparmiando! Il giardinaggio e l’acquisto di nuove piante sono favoriti dalla bella stagione, la quale ci permette di sfruttare di più gli spazi aperti come balconi e giardini. Spesso per pigrizia acquistiamo nei centri giardinaggio le piantine già fiorite, che devono essere solo trapiantate. Invece è interessante – e molto più economico - provare a seminare nuove varietà di piante ornamentali.
Possiamo davvero sbizzarrirci, scegliendo piante insolite e particolari, a costi modesti e con una soddisfazione maggiore. La semina può avvenire in semenzaio oppure in piena terra, nella sua sede definitiva. Quest’ultimo metodo è più pratico e facile, perché ci permette di saltare le fasi del diradamento, cioè l’eliminazione delle piantine neonate troppo fitte fra loro, il trapianto delle più robuste in vaso e del trapianto a dimora.
Seminare le piante da fiore all'aperto
La semina all’aperto è legata al clima. Si effettua in genere da metà aprile, con temperature miti, con un minimo di 10-12°C, su un suolo umido e tiepido.
Quasi tutte le annuali da fiore si prestano alla semina a dimora, ma alcune specie più delicate. Se il tempo non lo permette, devono essere piantate prima in semenzaio per poter germinare e crescere sane.
I semi possono essere acquistati o raccolti in giardino e successivamente seminati a spaglio. Questa distribuzione casuale del seme produce un insieme naturale, ma per evitare che il risultato sia troppo omogeneo è meglio mescolare i semi a della sabbia. La semina su file permette invece una germinazione omogenea, con piante allineate fra loro, anche se è più adatta per le varietà orticole.
È utile coprire l’area con un telo di tessuto-non-tessuto per proteggere i semi dall’attacco degli uccelli. Una volta nate le piantine va effettuato un diradamento, togliendo quelle troppo vicine per dare spazio alle più robuste.
Riparare un prato danneggiato non è più un problema! Con l’arrivo della bella stagione è normale tornare a vivere maggiormente il giardino e il tappeto erboso e qualche inconveniente può capitare. Un prato sano va costantemente monitorato e aggiustato attraverso piccoli accorgimenti, come la semina e l'infoltitura di zone danneggiate. Il prato può essere colpito da malattie fungine, danni causati da animali o da un tempo poco clemente. O da bambini troppo esuberanti!
RIPARARE UN PRATO DANNEGGIATO: TRE PRODOTTI IN UNO
Le zone danneggiate possono essere rinfoltite con del nuovo terriccio e una nuova semina oppure possiamo ricorrere a Patch Magic, un substrato super assorbente tre-in-uno composto da sementi, concime e fibra di cocco, in grado di creare le condizioni ottimali per far germinare e crescere il tappeto erboso su ogni tipo di terreno, sia in ombra sia in pieno sole.
La formula di Patch Magic contiene tutti gli elementi necessari per una germinazione ottimale: il seme di Loietto...
La presenza di insetti nel terreno deve insospettirci. Qualsiasi terreno ospita nel suo sottosuolo molti insetti che vivono nella terra, alcuni sono utili mentre altri sono parassiti. Si tratta di insetti che, allo stadio larvale, possono essere molto pericolosi, in quanto attaccano voracemente le radici e il colletto delle giovani piantine sino a reciderle.
Questi insetti per sopravvivere arrivano a distruggere interi orti, sin dal periodo della semina.
Coltivare i bulbi primaverili è il modo migliore per arricchire la casa e il giardino di tanti colori in primavera e in estate. Facili, economici e scenografici, sono perfetti sia per la coltivazione in vaso sia nelle aiuole e sono indicati anche le zone di difficile coltivazione, come per esempio ai piedi di alberi e siepi o all'interno di piccoli vasetti.
Creare una aiuola fiorita non è un'operazione difficile, basta armarsi di buona volontà e seguire qualche semplice consiglio. Alberi e arbusti formano l’ossatura del giardino, mentre aiuole e bordure sono invece l’elemento mutevole e il più spettacolare.
CREARE UNA AIUOLA FIORITA A BASSA MANUTENZIONE
Una aiuola fiorita può essere composta da bulbose, piante annuali o erbacee perenni di media e lunga durata. Le prime si devono piantare ogni anno a primavera e chiedono poche attenzioni, mentre le perenni rinascono da sole, ma necessitano di manutenzione stagionale.
In una stessa aiuola o bordura è consigliabile piantare specie che abbiano esigenze analoghe in termini di esposizione, terra, acqua e concime, perché andranno a condividere lo stesso spazio. Ricordiamoci che la forma influisce sulla manutenzione: in una bordura stretta farete meno fatica a curare i fiori all’interno, mentre nelle aiuole ampie conviene lasciare un camminamento per raggiungere l’area centrale.
QUALI PIANTE E COME ABBINARLE
Tra le piante annuali e perenni più affidabili, belle...