Il Sambuco (Sambucus nigra) è un arbusto legnoso perenne molto diffuso in tutt’Italia e viene coltivato fino a 1.500 metri di altitudine. In giardino viene coltivato per le vistose infiorescenze bianche, larghe fino a 20 cm e molto profumate. Il loro aroma attira le farfalle e le api, ghiotte del loro nettare. In seguito compaiono i frutti composti da bacche nere.
Le bacche e fiori di Sambuco hanno proprietà medicali ed erboristiche.
Ti piacciono le fioriture di colore rosa? Secondo la cromoterapia stimolano sentimenti di fiducia e ottimismo. Non c’è bisogno della scienza per capire che il colore influenza in modo determinante i nostri atteggiamenti e i nostri pensieri, anche quelli più profondi nascosti del nostro inconscio. Esiste però una disciplina, la cromoterapia, che studia i colori a scopi terapeutici, perché ognuno di essi esercita un effetto sulla psiche umana e sugli stati d’animo.
Le onde elettromagnetiche emesse da ogni colore influiscono infatti sul metabolismo e sul sistema nervoso e immunitario. Attraverso la vista raggiungono il cervello con conseguenze su tutto il nostro organismo. Già da diversi anni sono in corso sperimentazioni e ricerche sull’uso del colore in ambienti terapeutici, come gli ospedali.
La scelta dei colori delle fioriture delle piante che coltiviamo del giardino e sul terrazzo, può quindi ispirarsi a queste teorie per stimolare in noi e nei nostri cari sensazioni positive.
Il colore rosa, tradizionalmente associato Lo associamo al lato femminile che non è necessariamente proprio della donna, è invece legato all’idea della protezione, dell’accoglienza e della sensibilità verso le emozioni, doti che non conoscono confine fra uomo e donna.
FIORITURE DI COLORE ROSA: QUALI PIANTE SCEGLIERE
Se decidiamo di puntare sul rosa, per stimolare un senso di sicurezza, di ottimismo e di fiducia verso il futuro, possiamo puntare su molte varietà di piante.
Molto suggestiva è la Dicentraspectabiliscon i suoi fiori rosa a forma di cuore. Si tratta di un bulbo da fiore che fiorisce da maggio a giugno.
Possiamo coltivare la Potentilla se stiamo cercando una pianta con belle fioriture che cresce anche in mezz’ombra. Inoltre è una pianta molto apprezzata da api e farfalle e aiuta lo sviluppo di questi importanti impollinatori.
La Potentilla, in particolare laPotentilla fruticosa, è un arbusto da fiore che forma cespugli molto decorativi e da maggio fino ai primi freddi produce tanti piccoli fiori a forma di coppa. Il colore più diffuso è il giallo, ma possiamo trovare varietà rosse o arancioni.
In giardino viene utilizzata per decorare bordure e aiuole in mezz’ombra, ma trova impiego anche nei giardini rocciosi. In alternativa possiamo coltivarla in un vaso abbastanza capiente e profondo.
DOVE COLTIVARE LA POTENTILLA
Nei climi italiani è una pianta che può vivere tranquillamente all’aperto tutto l’anno, senza grossi problemi. Tollera il caldo intenso, il freddo e i venti. Non è molto adatta per le zone marine.
Cresce bene sia al sole sia in mezz’ombra. In inverno, per proteggere le radici dal gelo, è consigliabile stendere uno spesso strato di pacciamatura con cortecciaalla base delle piante.
Possiamo coltivare la Clivia se stiamo cercando una pianta d’appartamento con generose fioriture. La Clivia è un genere di piante africane della famiglia delle Amarillidacee. Possiamo scegliere tra diverse varietà di Cliva ma la più diffusa è la Clivia miniata che produce grandi fiori arancioni o rossi.
La Clivia miniata cresce molto lentamente ma è longeva. Lo stelo fiorale, alto circa 30 cm, produce dei grandi fiori a tromba. Ma anche le foglie nastriformi sono molto decorative.
DOVE COLTIVARE LA CLIVIA
È una pianta tropicale e dunque tollera il caldo afoso estivo ma non tollera il freddo sotto i 12°C. Possiamo coltivarla in giardino soltanto in presenza di temperature mite invernali; nella maggioranza dei casi viene coltivata in vaso.
Non ha bisogno di molta luce e cresce bene anche in mezz’ombra. L’importante è non lasciarla sotto i raggi solari diretti che potrebbe ustionare le foglie.
In estate, quando le minime notturne superano i 15°C, possiamo spostare la Clivia sul terrazzo in ombra. In autunno dovremo riportarla in casa.
Quello di eliminare le Cimici asiatiche e di prevenirne lo sviluppo sono problemi che coinvolgono molti possessori di giardini. La presenza delle Cimici deve essere infatti controllata poiché sono insetti fitofagi che si nutrono delle nostre piante e della loro linfa. Inoltre è un insetto polifago e quindi si nutre di tantissime piante, sia ornamentali sia dell’orto.
ELIMINARE LE CIMICI ASIATICHE: LE CARATTERISTICHE DELL’INSETTO
Dietro il termine Cimice si celano in realtà tanti insetti differenti. Quelle pericolose per le piante sono soprattutto la Cimice verde (la Nezaraviridula totalmente verde e la Palomena prasina con uno scudetto marrone sul dorso) e la Cimice asiatica (Halyomorphahalys).
Quest’ultima in particolare è un “insetto alieno”, cioè introdotto nel nostro ambiente soltanto in tempi recenti, a causa delle importazioni, e proliferato grazie alla mancanza di nemici naturali. La Cimice asiatica viene dall’Estremo Oriente e rispetto alla Cimice Verde italiana ha una maggiore resistenza al freddo, è molto più vorace e si riproduce maggiormente. È infatti in grado di sviluppare fino a 2 generazione in un anno. Considerando che arrivano a deporre fino a 400 uova è facile comprendere come sia semplice trovarsi fronte a una infestazione in pochi mesi.
Possiamo coltivare il Pieris o Pieride se vogliamo arredare zone semi-ombreggiate del giardino o del terrazzo. Questo arbusto sempreverde è estremamente decorativo e resistente ed è in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche.
Il Pieris è caratterizzato da un fitto fogliame di forma ovale disposto a spirale di colore verde, che nella fase iniziale di crescita sono color porpora. In primavera sbocciano sulla pianta dei piccoli fiori a campanella.
Possiamo trovare in commercio diverse varietà di Pieris, da quello nano a quello con le foglie screziate, più o meno grandi e nelle colorazioni più vistose. In Italia di solito viene coltivato in giardino il Pieris japonica.
DOVE COLTIVARE IL PIERIS
Possiamo coltivare il Pieris sia in vaso sia in piana terra all’aperto anche in inverno, in quanto resiste a temperature fino a -15° C.
L’esposizione del Pieris deve essere semi-ombreggiata, in quanto è una pianta abituata a climi freschi e umidi e non sopporta un terreno eccessivamente secco.
Coltivare un Iperico, anche detto Erba di San Giovanni, è semplice e molto soddisfacente. Questa pianta perenne cresce in tutta Europa allo stato selvatico ed è così rigogliosa che viene spesso considerata un’infestate.
L’Iperico (Hypericum perforatum) ha un fusto eretto ramificato alto circa 100/150 cm. Caratteristica di questa pianta è la bellissima fioritura estiva a forma di stella, di un bel giallo brillante. I fiori lasceranno poi spazio a frutti ovali.
Grazie al suo portamento tappezzante, possiamo usare l’Iperico all’interno di giardini rocciosi o per creare bordure. Ne esistono anche varietà cespugliose per arredare aiuole o da coltivare in vaso.
Si riconoscono all’Iperico molteplici proprietà medicinali sin dall’antica Grecia. Oggi lo usiamo per creare unguenti cicatrizzanti e come lieve antidepressivo.
DOVE COLTIVARE UN IPERICO
L’Iperico è una pianta rustica e non necessita di particolari cure. Può crescere sia al sole sia a mezz’ombra, ma con poca luce produrrà pochi fiori.
Si adatta a qualsiasi clima e può tranquillamente essere coltivato in piena terra anche in luoghi caratterizzati da inverni rigidi. Durante i mesi freddi tende a perdere le foglie ma in primavera torna a svilupparsi.
In vista dell’arrivo del freddo è importante occuparci della cura delle Rose in autunno. Questa stagione si rivela infatti fondamentale per molte ragioni nella corretta cura dei rosai. Trapianti, potature, concimazione e lotta alle malattie fungine iniziano proprio in autunno.
Come potare le Rose in autunno
Il periodo ideale per la potatura delle Rose è l’autunno, insieme alla fine dell’inverno quando la pianta è ancora in riposo vegetativo.
La potatura autunnale ha l’obiettivo di dare forma alle piante cespugliose e lasciare maggior spazio ai nuovi rami che porteranno i fiori. Asporteremo quindi i rami secchi, morti o danneggiati e tutte le parti malate della pianta. Molto importante, è l’operazione di sfoltimento della parte centrale della pianta, per portare aria e luce anche alle foglie interne ed eliminare i rami in eccesso che rovinano la forma della Rosa.
Nel caso delle Rose rampicanti e sarmentose, l’autunno è il periodo giusto per potare i rami troppo lunghi e per legare quelli più recenti.
Il taglio deve essere netto, appena sopra un germoglio, con un’inclinatura di 45°.
Solitamente le Rose fioriscono sui rami nuovi, quindi è importante non recidere le gemme che daranno vita ai nuovi getti.
I fiori appassiti vanno tagliati per incoraggiare la formazione di nuovi boccioli. Si lasciano sulla pianta solo nel caso delle Rose che producono bacche in autunno.
Il trapianto delle Rose in autunno
L’autunno è anche il momento migliore per trapiantare le Rose e altre piante legnose. L’autunno infatti, con l’arrivo dei venti freddi, delle prime piogge e l’accorciamento delle giornate, dà il via al periodo di riposo vegetativo per molti...
Saper progettare una siepe è molto importante e il maggior desiderio di spazi verdi nelle nostre abitazioni rende spesso opportuna la creazione di una barriera verde. Sia sul terrazzo sia nei piccoli giardini cittadini.
PROGETTARE UNA SIEPE: L’OBIETTIVO
Una siepe può svolgere molti ruoli.
Possiamo schermare gli sguardi indiscreti con una siepa sempreverdi, alta 2 metri e con foglie molto fitte e compatte.
Se invece vogliamo creare una divisione, come bordo di una aiuola, possiamo ricorrere a siepi più basse magari tagliate in modo geometrico.
Se infine vogliamo creare una siepe per delimitare i confini del giardino possiamo invece puntare una siepe “informale”, composta da piante sempreverdi e decidue, magari con fiori, bacche o foglie che cambiano colore in autunno.
Se infine vogliamo siepe “da difesa” possiamo inserire anche piante spinose!
Senza dimenticare che una siepe rappresenta un filtro contro lo smog, attutisce il rumore esterno e può essere un rifugio accogliente per molti animali e uccelli.
QUALE FORMA?
Da un punto stilistico possiamo scegliere tra una siepe formale e geometrica oppure una siepe informale.
La siepe formale prevede una forma geometrica per caratterizzare esteticamente la presenza della siepe. Per questa ragione si utilizzano piante sempreverdi, con foglia piccola e una buona capacità di tollerare potature frequenti. Per conservare una perfetta forma geometrica sono infatti necessari almeno due potature annuali, che possono salire anche a quattro in caso di piante a rapida crescita come la Piracanta o il Lauro.
Di solito le siepi formali non sono molto alte: gli interventi di potatura sono frequenti e lavorare in altezza, per esempio su una scala, non è agevole.