Ci sono molte piante che attirano api e farfalle, con cui trasformare il nostro “spazio verde”, in giardino o sul terrazzo, in un laboratorio di biodiversità aperto agli insetti impollinatori.
Tutti noi sappiamo quanto sia importante il lavoro svolto dagli impollinatori per la fruttificazione e per il ciclo vegetativo naturale di molte piante. Per aumentare la loro presenza possiamo ricorrere a colori e profumi particolarmente graditi a questo tipo di insetti.
Inoltre non ricorriamo ai fitofarmaci appena vediamo un piccolo insetto, rischiando di pregiudicare la presenza e la sopravvivenza di api e farfalle. Impariamo a condividere il verde anche con gli insetti. Se un bruco rosicchierà una foglia della pianta non sarà la fine del mondo e abbiamo una farfalla in più. Se controlliamo quotidianamente le nostre piante, specialmente in estate, potremo cogliere subito la presenza di insetti dannosi, come Afidi o Cocciniglie, e limitare i danni con soluzioni naturali e amiche delle api.
Ma quali sono le piante che attirano le api e le farfalle? Ecco una nostra selezione di 30 specie, che possiamo coltivare sia in giardino sia sul terrazzo.
Quella di coltivare la Violaciocca è una antica tradizione e non è raro trovare questa pianta nei giardini storici del continente europeo. La Violaciocca (Matthiola incana) è una pianta perenne molto decorativa ed è caratterizzata da una fioritura abbondante e piuttosto profumata. Le infiorescenze spuntano ad aprile e si protraggono fino a settembre.
I lunghi steli di Violaciocca, terminano con delle spighe fiorite di vari colori a seconda della varietà, bianche, viola, rosse o gialle. Le foglie sono lineari, raggruppate in ciuffi e sono molto decorative, contribuendo a creare macchie di colore in giardini rocciosi, bordure ma anche all’interno di vasi e cassette.
COME COLTIVARE LA VIOLACIOCCA IN GIARDINO
La Violaciocca non resiste sotto gli 0°C. Viene coltivata all’aperto come pianta perenne solo nelle zone con climi invernali miti. In queste condizioni la pianta si auto-semina: in autunno sfiorisce rilasciando i semi nel terreno, per rinascere la primavera successiva. Garantendo così la continuità di fioriture nelle aiuole o nelle bordure.
Nelle regioni più fredde viene coltivata all’aperto come pianta annuale.
In vaso invece possiamo coltivare la Violaciocca come pianta perenne, spostandola in un luogo protetto durante i mesi più rigidi.
Tollera il caldo, gli ambienti salmastri e la salsedine. È quindi una pianta perfetta per un giardino al mare.
La posizione ideale è soleggiata e luminosa. In queste condizioni la pianta fiorisce di più.
In Italia tutti possiamo coltivare la Kalmia anche chi vive in climi rigidi poiché resiste bene anche a -15°C! Appartenente alla famiglia delle Ericaceae, questo arbusto perenne è infatti originario del nord America, dove il clima è abbastanza rigido.
La Kalmia vanta molte specie differenti per dimensioni, forma e colore dei fiori. Le foglie sono in genere simili a quelle dell’Alloro, semplici e un po’ allungate di un bel verde brillante. I fiori sono molto vistosi, resistenti e abbondanti, caratterizzati da una forma ombrelliforme e da un colore rosato o bianco.
Le due varietà più coltivate sono la Kalmia latifolia, simile al Rododendro e molto resistente al freddo e la Kalmia angustifolia, di dimensioni più contenute.
COLTIVARE LA KALMIA: È UNA PIANTA ACIDOFILA
La Kalmia come molte Ericaceae è acidofila e richiede quindi cure particolari poiché gradisce suoli acidi e concimi specifici. Per la coltivazione dovremo verificare il pH del terreno ed eventualmente acidificarlo utilizzando un terriccio per piante acidofile. Questo arbusto è caratterizzato da una crescita lenta ed è quindi adatto anche alla coltivazione in vaso, purché sia capente: con almeno 40 cm di diametro può crescere tranquillamente per alcuni anni. In questo caso per il rinvaso ricorreremo a un...
Saper scegliere i diserbanti per il giardino è importante poiché ci permette di utilizzare la soluzione giusta per ogni tipo di problema. Il problema delle erbe infestanti richiede infatti soluzioni differenti a seconda se dobbiamo intervenire in un orto, nelle aiuole fiorite, sui tappeti erbosi o nelle aree civili.
SAPER SCEGLIERE I DISERBANTI PER IL GIARDINO: PERCHÈ SI RICORRE AL DISERBO?
Chi ama il verde non ricorre con leggerezza a un diserbante, ma in alcuni casi diventa necessario. Per esempio per rimuovere erba o muschio che possono rendere scivolosi i camminamenti quando piove, oppure per prevenire l’insorgere di infestanti nell’orto.
Inoltre le erbe infestanti sottraggono sostanze nutritive, luce, spazio vitale e soprattutto acqua alle nostre colture.
Naturalmente possiamo ricorrere a tecniche agrarie che prevengono il problema, come la pacciamaturao l’uso di letame maturo, oppure alla rimozione manuale con sarchiatori, zappe o motozappe a seconda dell’estensione dell’area da trattare. In alternativa possiamo ricorrere agli erbicidi.
QUALI ERBICIDI ESISTONO?
Gli erbicidi possono essere riunire i 3 grandi famiglie:
Coltivare lo Scadoxus non è certo da tutti. Questa pianta molto particolare e decorativa viene dall’Africa Tropicale e fa parte della grande famiglia delle Amaryllidaceae. I suoi fiori sono sbalorditivi, per forma e colore, richiamando grazie al loro aspetto piumoso una sensazione di leggerezza ed eleganza.
Le grandi inflorescenze ombrelliformi, nei toni del rosso e dell’arancio, raggiungono altezze di circa 50 cm e sono contornate da un fogliame verde brillante, anch’esso molto decorativo.
Queste bulbose perenni sono di facile coltivazione e possono essere coltivate sia in piena terra, sia in vaso come piante d’appartamento.
COLTIVARE LO SCADOXUS: ATTENZIONE AI RISTAGNI
Come tutte le piante tropicali teme molto il freddo, per questo motivo può essere coltivata in piena terra solo se il clima è mite e non scende sotto i 10°C.
La coltivazione in vaso è il modo migliore per proteggere lo Scadoxus da gelate, vento e forti piogge, tutti nemici di questa pianta.
Il bulbo si pianta in primavera e fiorisce verso l’inizio dell’estate.
Eliminare lo Oziorrinco tempestivamente è molto importante poiché questo coleottero è doppiamente insidioso: quando è allo stadio larvale si ciba delle radici, mentre quando è adulto rosicchia il fogliame. Se non interveniamo, questa combinazione di attacchi porta prima al deperimento e poi alla morte della pianta.
Inoltre l’Oziorrinco adulto è un animale notturno, quindi non è facile individuare la sua presenza: di giorno troviamo le piante rosicchiate e patite ma non riusciamo a individuare facilmente il problema.
Le piante ornamentali più soggette agli attacchi dell’Oziorrinco sono il Gelsomino, il Frassino, il Lillà, il Tiglio, l’Acero, le Rose e le siepi come il Lauroceraso. Tra le piante da frutto l’Olivo è particolarmente esposto.
Eliminare lo Oziorrinco: prevenzione e lotta
Per prevenire problemi gravi è bene conoscere le abitudini di questo coleottero. L’Oziorrinco fa la sua comparsa nei nostri giardini da giugno a ottobre, poiché nel mese di giugno depone centinaia di uova nel terreno che si schiudono dopo poche settimane diventando larve bianche con il capo marrone e una caratteristica forma a C. Le larve sono voraci divoratrici di radici.
I fiori di colore bianco sono luminescenti e spiccano nel giardino. Chi ama il giardinaggio sa bene quanto i colori e i loro abbinamenti siano importanti. La giusta scelta dei colori delle fioriture può caratterizzare un’aiuola, una bordura ma anche un terrazzo. Senza considerare che, come è noto, i colori possono condizionare il nostro stato d’animo.
Il verde del parto e delle foglie può essere considerato una tavolozza che fa da sfondo ai colori delle fioriture che, col passare delle stagioni, si alternano e caratterizzano l’insieme. È un colore neutro che trasmette un senso di solidità e costanza e non è un caso se viene spesso utilizzato per abbellire case di cura e ospedali. Anche il bianco, in cromoterapia, svolge una funzione simile al verde ed è simbolo di rinascita e stimola energia positiva.
Nel giardinaggio il colore bianco è molto utile per dare luminosità a uno spazio ombreggiato: in mezzo alle piante sempreverdi i fiori bianchi spiccano e attirano l’attenzione.
FIORI DI COLORE BIANCO: 10 PIANTE DA NON PERDERE
Sono tante le piante che donano fioriture candide e molte sono anche facilissime da...
Coltivare la Vinca o Pervinca è molto comune sia a scopo ornamentale sia per le sue incredibili proprietà. Pianta perenne originaria dei Tropici, è conosciuta principalmente per la sua tossicità ma viene utilizzata anche a scopo medico. Ne esistono moltissime varietà, dal portamento rampicante o eretto, in diverse tonalità anche se il tipico color Pervinca è celeste-viola.
Per la coltivazione in vaso sono perfette le varietà ricadenti che creano stupende cascate di fiori, mentre se vogliamo decorare il giardino possiamo scegliere Vinche dal portamento cespuglioso, per formare eleganti macchie di colore. I suoi delicati fiori sbocciano da primavera fino all’autunno.
Coltivare la Euphorbia è davvero facile grazie alla straordinaria resistenza di cui è dotata questa pianta. Con il termine Euphorbia si intende un genere che comprende centinaia di specie diffuse in tutto il mondo, molto diverse tra loro per forma e portamento. Alcune specie sono arbustive, altre rampicanti ma le più coltivate a scopo decorativo sono senza dubbio le piante erbacee, di dimensioni più contenute. Molto celebre è l'Euphorbia pulcherrima, più comunemente chiamata Stella di Natale, dotata di cinque brattee rosse che somigliano a grossi fiori. Molte specie sono succulente, come l'Euphorbia splendens, e sono caratterizzate da un fusto legnoso e sottili rami su cui spuntano piccoli fiori colorati detti ciazzi. Altre come l'Euphorbia canariensis somigliano a delle vere e proprie cactacee, con fusti eretti che arrivano a misurare fino a 3 metri di altezza. Segnaliamo anche l’Euphorbia cyparissias con i suoi bellissimi fiori giallo brillante.