Ci sono molte piante che attirano api e farfalle, con cui trasformare il nostro “spazio verde”, in giardino o sul terrazzo, in un laboratorio di biodiversità aperto agli insetti impollinatori.
Tutti noi sappiamo quanto sia importante il lavoro svolto dagli impollinatori per la fruttificazione e per il ciclo vegetativo naturale di molte piante. Per aumentare la loro presenza possiamo ricorrere a colori e profumi particolarmente graditi a questo tipo di insetti.
Inoltre non ricorriamo ai fitofarmaci appena vediamo un piccolo insetto, rischiando di pregiudicare la presenza e la sopravvivenza di api e farfalle. Impariamo a condividere il verde anche con gli insetti. Se un bruco rosicchierà una foglia della pianta non sarà la fine del mondo e abbiamo una farfalla in più. Se controlliamo quotidianamente le nostre piante, specialmente in estate, potremo cogliere subito la presenza di insetti dannosi, come Afidi o Cocciniglie, e limitare i danni con soluzioni naturali e amiche delle api.
Ma quali sono le piante che attirano le api e le farfalle? Ecco una nostra selezione di 30 specie, che possiamo coltivare sia in giardino sia sul terrazzo.
Curare la Camassia in vaso è semplice e facile anche per giardinieri principianti. Conosciuta per la sua fioritura abbondante e vistosa, questa pianta perenne appartiene alla famiglia delle Liliaceae.
È caratterizzata da foglie nastriformi e bellissimi fiori a forma di stella, che sbocciano sulla pianta creando delle fitte spighe fiorite.
I colori della Camassia sono tutti i toni del blu e dell’azzurro, ma esistono anche alcune varietà tinte di rosa o giallo.
CURARE LA CAMASSIA IN VASO: TEMPERATURA E SOLE
La Camassia è una pianta che si adatta bene al clima mite del nostro paese e non teme il freddo invernale ma neanche il caldo estivo.
La posizione migliore per una fioritura ottimale è in piena luce, anche se riesce a tollerare alcune ore di ombra giornaliere.
Come rinvasare la Camassia
Ideale per balconette, la Camassia può essere coltivata da sola o insieme ad altri bulbi primaverili, in consociazione con Crochi e Allium.
Quella di coltivare la Violaciocca è una antica tradizione e non è raro trovare questa pianta nei giardini storici del continente europeo. La Violaciocca (Matthiola incana) è una pianta perenne molto decorativa ed è caratterizzata da una fioritura abbondante e piuttosto profumata. Le infiorescenze spuntano ad aprile e si protraggono fino a settembre.
I lunghi steli di Violaciocca, terminano con delle spighe fiorite di vari colori a seconda della varietà, bianche, viola, rosse o gialle. Le foglie sono lineari, raggruppate in ciuffi e sono molto decorative, contribuendo a creare macchie di colore in giardini rocciosi, bordure ma anche all’interno di vasi e cassette.
COME COLTIVARE LA VIOLACIOCCA IN GIARDINO
La Violaciocca non resiste sotto gli 0°C. Viene coltivata all’aperto come pianta perenne solo nelle zone con climi invernali miti. In queste condizioni la pianta si auto-semina: in autunno sfiorisce rilasciando i semi nel terreno, per rinascere la primavera successiva. Garantendo così la continuità di fioriture nelle aiuole o nelle bordure.
Nelle regioni più fredde viene coltivata all’aperto come pianta annuale.
In vaso invece possiamo coltivare la Violaciocca come pianta perenne, spostandola in un luogo protetto durante i mesi più rigidi.
Tollera il caldo, gli ambienti salmastri e la salsedine. È quindi una pianta perfetta per un giardino al mare.
La posizione ideale è soleggiata e luminosa. In queste condizioni la pianta fiorisce di più.
In Italia tutti possiamo coltivare la Kalmia anche chi vive in climi rigidi poiché resiste bene anche a -15°C! Appartenente alla famiglia delle Ericaceae, questo arbusto perenne è infatti originario del nord America, dove il clima è abbastanza rigido.
La Kalmia vanta molte specie differenti per dimensioni, forma e colore dei fiori. Le foglie sono in genere simili a quelle dell’Alloro, semplici e un po’ allungate di un bel verde brillante. I fiori sono molto vistosi, resistenti e abbondanti, caratterizzati da una forma ombrelliforme e da un colore rosato o bianco.
Le due varietà più coltivate sono la Kalmia latifolia, simile al Rododendro e molto resistente al freddo e la Kalmia angustifolia, di dimensioni più contenute.
COLTIVARE LA KALMIA: È UNA PIANTA ACIDOFILA
La Kalmia come molte Ericaceae è acidofila e richiede quindi cure particolari poiché gradisce suoli acidi e concimi specifici. Per la coltivazione dovremo verificare il pH del terreno ed eventualmente acidificarlo utilizzando un terriccio per piante acidofile. Questo arbusto è caratterizzato da una crescita lenta ed è quindi adatto anche alla coltivazione in vaso, purché sia capente: con almeno 40 cm di diametro può crescere tranquillamente per alcuni anni. In questo caso per il rinvaso ricorreremo a un...
Utilizzare i larvicidi correttamente e meticolosamente ci permette di ridurre le zanzare in modo importante. Se infatti la lotta contro le zanzare adulte risulta più difficile e richiede l’uso di prodotti chimici, quella contro le larve è più semplice e si può affrontare anche con soluzioni naturali. Non è un caso se molte amministrazioni pubbliche hanno introdotto l’obbligo di utilizzare i larvicidi per limitare la presenza delle zanzare.
Una zanzara femmina ha un ciclo vitale di meno di un mese e può deporre fino a 300-400 uova. È ovvio che il vero problema è limitare la riproduzione intervenendo direttamente sulle uova.
QUANDO UTILIZZARE I LARVICIDI
Con l’aumento delle temperature, da maggio a settembre, è bene prevedere un programma di trattamenti larvicidi ogni 3-4 settimane: il prodotto è persistente ma tende a dilavare in caso di pioggia.
I larvicidi si utilizzano in presenza di acque stagnanti ferme, come per esempio laghetti, contenitori, tombini, caditoie, bocche di lupo, sottovasi, serbatoi, ecc. I nuovi...
Coltivare lo Scadoxus non è certo da tutti. Questa pianta molto particolare e decorativa viene dall’Africa Tropicale e fa parte della grande famiglia delle Amaryllidaceae. I suoi fiori sono sbalorditivi, per forma e colore, richiamando grazie al loro aspetto piumoso una sensazione di leggerezza ed eleganza.
Le grandi inflorescenze ombrelliformi, nei toni del rosso e dell’arancio, raggiungono altezze di circa 50 cm e sono contornate da un fogliame verde brillante, anch’esso molto decorativo.
Queste bulbose perenni sono di facile coltivazione e possono essere coltivate sia in piena terra, sia in vaso come piante d’appartamento.
COLTIVARE LO SCADOXUS: ATTENZIONE AI RISTAGNI
Come tutte le piante tropicali teme molto il freddo, per questo motivo può essere coltivata in piena terra solo se il clima è mite e non scende sotto i 10°C.
La coltivazione in vaso è il modo migliore per proteggere lo Scadoxus da gelate, vento e forti piogge, tutti nemici di questa pianta.
Il bulbo si pianta in primavera e fiorisce verso l’inizio dell’estate.
Coltivare un Kokedama non è facile e richiede il rispetto di alcune regole: saprà però ringraziarci per la sua bellezza esclusiva.
Il Kokedama è una tecnica di coltivazione giapponese, un po’ parente come il Bonsai, l’Ikebana o i Suiseki. Significa “palla di muschio” e di questo in effetti si tratta: il vaso viene sostituito da un involucro di muschio che contiene il substrato utile per la crescita della pianta.
Il risultato ha una notevole valenza estetica poiché si tratta di piccoli “pianeti verdi”, totalmente biodegradabili e plastic free, che possono essere appesi o coltivazione su piedistalli o sottovasi.
Sono molte le piante che possono crescere in un Kokedama, in particolare quelle d’appartamento che non hanno grandi esigenze di luce. Come le piante succulente, l’Edera, il Pothos, la Pilea e la Felce.
COLTIVARE IL KOKEDAMA: L’USO DELL’ACQUA
Non avendo un vaso, il tema dell’irrigazione merita qualche attenzione. Non è semplice trovare una “regola fissa” poiché dipende da molti fattori: la posizione (ombra o sole), la temperatura, la grandezza della sfera e, non ultimo per importanza, il tipo di pianta ospitata. L’Edera vuole meno acqua di un Phots.
Dovrete individuare voi il giusto intervallo tra una irrigazione e l’altra. Inizialmente controllando l’umidità del terriccio con un dito e col tempo imparerete a riconoscere il momento giusto semplicemente soppesando il Kokedama.
Il modo più semplice per bagnare un Kokedama è di immergerlo in una bacinella piena d’acqua per circa 10-15 minuti. In seguito lasciamo che si scoli bene sul lavandino prima di appenderlo o riporlo sul suo piedistallo.
Coltivare la Peperomia è molto di moda ultimamente anche se va detto che dietro il nome di Peperomia si cela un genere di piante disponibile in tantissime varietà, anche molto diverse fra loro.
Pianta ornamentale originaria del Sudamerica, è molto apprezzata per il colore e la forma delle sue foglie, che cambiano a seconda delle diverse varietà. Le foglie carnose e appuntite, possono essere di piccole o medie dimensioni, mentre il portamento può essere cespuglioso, rampicante o strisciante.
Il colore predominante è un bel verde accesso, che può presentare qualche screziatura bianca, oppure alternarsi a un rosso scuro. Alcune varietà producono dei fiori a spadice.
I fiori di colore bianco sono luminescenti e spiccano nel giardino. Chi ama il giardinaggio sa bene quanto i colori e i loro abbinamenti siano importanti. La giusta scelta dei colori delle fioriture può caratterizzare un’aiuola, una bordura ma anche un terrazzo. Senza considerare che, come è noto, i colori possono condizionare il nostro stato d’animo.
Il verde del parto e delle foglie può essere considerato una tavolozza che fa da sfondo ai colori delle fioriture che, col passare delle stagioni, si alternano e caratterizzano l’insieme. È un colore neutro che trasmette un senso di solidità e costanza e non è un caso se viene spesso utilizzato per abbellire case di cura e ospedali. Anche il bianco, in cromoterapia, svolge una funzione simile al verde ed è simbolo di rinascita e stimola energia positiva.
Nel giardinaggio il colore bianco è molto utile per dare luminosità a uno spazio ombreggiato: in mezzo alle piante sempreverdi i fiori bianchi spiccano e attirano l’attenzione.
FIORI DI COLORE BIANCO: 10 PIANTE DA NON PERDERE
Sono tante le piante che donano fioriture candide e molte sono anche facilissime da...