Possiamo coltivare la Edgeworthiachrysantha e la Bergenia se vogliamo rendere omaggio ai nostri padri. Non esiste, infatti, un fiore dedicato alla festa del papà, come avviene per le Mimose l’8 marzo, ma ci sono piante dedicate a San Giuseppe, la cui ricorrenza si tiene il 19 marzo non a caso il giorno scelto per la festa del papà. Parliamo della Bergenia, detta fiore di San Giuseppe e della Edgeworthia chrysantha nota come Bastone di San Giuseppe: in entrambi i casi il soprannome è determinato dal fatto che fioriscono proprio intorno al 19 marzo.
Quella di fertilizzare le piante in vaso è un’operazione fondamentale poiché le radici si devono accontentare di una piccola porzione di terra, con risorse limitate e destinate ad esaurirsi nel tempo. Avere piante ben nutrite è la prima difesa contro parassiti, malattie fungine e fisiopatie.
Il primo consiglio, quando acquistate una piantina in un garden center, è di trapiantarla il più presto possibile in un vaso più grande, utilizzando un terriccio già ricco di sostanze nutritive, atte ad aiutare la pianta durante le prime settimane. La scelta di un buon substrato di coltivazione è il primo passo per ottenere successo nella coltivazione di qualsiasi pianta.
FERTILIZZARE LE PIANTE IN VASO: QUALE CONCIME
Lo scopo dei concimi è di apportare al terreno sostanze in grado di migliorarne la fertilità. Sono circa 12 gli elementi indispensabili all’accrescimento e alla produzione delle piante che possiamo dividere in 3 categorie:
Macroelementi: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K),
Poiché le piante hanno esigenze diverse, esistono prodotti destinati a usi specifici, con differenti contenuti dei vari elementi. Le confezioni sono chiaramente indicate sulla confezione, in quello che viene definito titolo. Il titolo di un concime indica quali e quanti elementi nutritivi sono contenuti, espressi in percentuale sulla massa. Per esempio 100 kg di un concime con un titolo NPK 10-15-30 contengono 10 kg di azoto, 15 kg di fosforo e 30 di potassio.
Il titolo varia quindi in base al tipo di pianta a cui è dedicato il concime. Per esempio nella linea Naturen, consentita...
Coltivare il Limonium, conosciuto anche come Statice o Limonio, è facile in quanto non richiede particolari cure e regala tante soddisfazioni dal punto di vista visivo.
Questa pianta erbacea perenne, viene spesso coltivata come annuale e come fiore reciso grazie alla sua bellezza e alla sua fioritura aggraziata. Il fiore del Limonium simboleggia l’amore che dura nel tempo e la bellezza eterna e viene spesso utilizzato nelle composizioni floreali dei matrimoni o di altre ricorrenze speciali.
La pianta è caratterizzata da steli erbacei rigidi e ramificati, piccole foglioline e inflorescenze a corimbo composte da fiori di circa 1 cm.
Noti anche come fiori di carta a causa della notevole durata, si possono trovare Limonium di tanti colori diversi come bianco, rosa, giallo, viola e azzurro.
È indicata come pianta da bordura o in aiuole fiorite, ma può essere coltivata anche in vaso.
COLTIVARE IL LIMONIUM: ATTENZIONE AI RISTAGNI D’ACQUA
Originario della zona mediterranea, cresce bene in climi temperati con temperature minime intono a 0°C. In zone dall’inverno rigido si consiglia di pacciamare il terreno oppure, se coltivato in vaso, di portare il Limonium al riparo in una serra fredda. Ci sono però varietà che sopportano le temperature più rigide e vanno in riposo vegetativo in inverno per poi riprendersi in primavera.
La fioritura va dall’estate fino all’autunno inoltrato e l’esposizione ideale è soleggiata: è la pianta perfetta per aiuole e giardini nelle case di mare.
Coltivare il Dendrobium e le Orchidee in genere può sembrare un compito arduo, ma con i giusti accorgimenti rimarremo stupiti da quello che possiamo fare.
Il Dendrobium è un bellissimo tipo di Orchidea ed è disponibile in tantissime varietà differenti nella forma e nel colore, ma sempre caratterizzate da un fusto simile a quello del bambù. I fiori spuntano dalla fine dell’inverno fino a primavera, a gruppi di venti per ogni ramo, rimanendo sulla pianta per circa tre mesi. L’estate e l’autunno, sono le stagioni in cui la pianta si sviluppa e cresce, mentre in inverno entra in riposo vegetativo.
COME COLTIVARE IL DENDROBIUM: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Il clima ideale per questa pianta tropicale è il caldo umido, perciò è quasi sempre coltivata in appartamento. La temperatura giusta si aggira intorno ai 20°C ma può resistere anche fino a 30°C.
Possiamo coltivare la Agatea (Felicia amelloides) se ci piacciono le tinte sulle tonalità dell’azzurro e vogliamo donare un tocco di colore estivo a giardini e terrazzi. Questa pianta erbacea è caratterizzata da un’abbondante fioritura simile a quella delle Margherite, che va da giugno a ottobre, nei toni dell’azzurro o del viola.
In giardino viene utilizzata per arredare aiuole e bordure e nelle regioni più fredde viene gestita come pianta annuale poiché non sopravvivere al gelo: nelle regioni con clima più mite e con poche e sporadiche gelate può invece essere coltivata come perenne. È originaria dell’Africa meridionale ed è perciò rustica e resistente. È dotata di una robusta radice dalla quale spuntano numerosi steli che formano cespugli alti fino a 30 cm.
Si può coltivare anche sul terrazzo in vasi e cassette capienti, in abbinamento con altre piante erbacee o bulbose. In questo caso possiamo spostare la Agatea in inverno in un luogo riparato, come una serra fredda, per farla rifiorire l’anno successivo.
Togliere la Cocciniglia dalle Orchidee è importante poiché questo parassita può portare alla morte della pianta.
TOGLIERE LA COCCINIGLIA DALLE ORCHIDEE: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Nella maggior parte dei casi la presenza di malattie sulle Orchidee è legata a una cattiva cura. Possiamo sintetizzare 7 regole fondamentali:
non provocare ferite alla pianta
evitare che la parte aerea della pianta rimanga bagnata a lungo
non inumidire la pianta nelle ore più calde
utilizzare umidificatori ambientali se necessario
favorire una buona ventilazione
eliminare prontamente tutte le parti del substrato, frammenti di corteccia o altro, che risultino ammuffite o marcite
le malattie possono passare da una pianta all’altra anche attraverso gli attrezzi che usiamo. Sterilizzare sempre le forbici prima di usarle su una pianta.
COME RICONOSCERE LA COCCINIGLIA
La Cocciniglia è un insetto fitofago di vari colori, nel caso delle Orchidee è di solito bianco o grigio. Si ricopre di uno scudetto ceroso che in alcuni esemplari sembra un fiocco. Si insedia lungo le nervature o sui rami, dove punge la pianta per succhiare la linfa. Normalmente attaccano foglie ma non disdegnano anche gli steli.
Possiamo facilmente individuarli per la presenza sulle foglie di corpuscoli bruni o bianchi, facilmente asportabili con il passaggio dell’unghia. Sono molto temuti, perché non è semplice eliminarli in modo definitivo e spesso ricompaiono dopo un po’.
Quella di coltivare la Echeveria, grazie alla sua forma regolare e geometrica, è la scelta perfetta per chi ama l’ordine e il minimalismo. Appartenente alla famiglia delle Crassulacee ed è una pianta succulenta originaria del Messico molto diffusa nel nostro paese, dove trova le condizioni favorevoli per crescere rigogliosa.
L’Echeveria è caratterizzata da rosette di foglie grasse, addensate fra loro e spiralate, di colore grigio-verde, verde smeraldo oppure variegate con tonalità viranti dal verde al rosso.
Le rosette possono rimanere appiattite sul terreno o innalzarsi all’apice di rami legnosi. Da marzo a luglio spuntano dalla pianta lunghi steli che portano infiorescenze in cima composte da piccoli fiori a calice stellato nei toni del bianco, giallo, arancio o rosso.
Le piante per un giardino notturno vanno scelte con attenzione se vogliamo stupire i nostri amici quando li ospiteremo per cene e feste serali. Per apprezzare maggiormente lo spazio esterno nelle ore notturne, è infatti fondamentale scegliere fiori dalle tonalità chiare e quindi visibili al buio.
Anche il fogliame argentato si adatta perfettamente, come nel caso dell’Artemisia, della Santolina, della Cineraria e dell’Elicriso. Quest’ultimo in particolare è caratterizzato da una fragranza straordinaria.
Coltivare le Eriche tutto l’anno è possibile e, seguendo pochi semplici consigli, potremo vederle rifiorire il prossimo anno.
Le Eriche sono tipiche piante autunnali che molti utilizzano per colorare i terrazzi durante i mesi più freddi grazie alle loro variopinte fioriture, che spazio dal bianco al rosso, dal viola al porpora. L’Erica carnea, la Calluna vulgaris o l’Erica darleyensis, incrociate e ibridate fra loro, si riempiono infatti da tantissimi fiorellini fittamente disposti sui rametti rallegrando gli spazi esterni anche durante i periodi tipicamente poveri di fioriture.
Spesso le Eriche vengono utilizzate come piante annuali, sia nelle aiuole sia in vasi o ciotole, e dopo la loro fioritura vengono semplicemente buttate e sostituite con altre fioriture. Oppure si fanno seccare i rametti poiché i fiori non perdono la loro bellezza anche essiccati. Invece si tratta di piante perenni che possiamo conservare e coltivare per tutto l’anno, con l’obiettivo di farle rifiorire nel prossimo autunno. Vediamo come si fa!