“Perché la mia Orchidea perde i boccioli?” è una domanda che spesso ci viene rivolta nel Blog e attraverso le pagine social. Oggi vi sveliamo come intervenire!
ORCHIDEA PERDE I BOCCIOLI: ANZITUTTO TROVIAMO LA CAUSA
Di fronte a una pianta che perde i boccioli o ha foglie che tendono ad afflosciarsi, anziché essere dure e turgide come dovrebbero, dobbiamo anzitutto scongiurare la presenza di un parassita o di una malattia fungina.
Anzitutto osserviamo bene la pianta e le radici, anche con l’aiuto di una lente, alla ricerca di tracce di parassiti, come puntinature sospette, melata o microscopiche ragnatele. I puntini potrebbero essere opera di Acari, la melata di Afidi, mentre se ci sono ragnatele e decolorazioni della foglia potrebbe essere un Ragnetto rosso. Piccoli parassiti, quasi invisibili a occhio nudo, che succhiano la linfa della pianta e lasciano tracce sotto forma di melata e ragnatele.
Se siamo in presenta di questi parassiti, dobbiamo prevedere almeno un paio di trattamenti con un insetticida, lasciando passare una settimana tra ognuno. Seguiamo sempre le indicazioni e le dosi indicate sulla confezione.
Coltivare la Calceolaria è facile e di grande impatto. Il suo nome deriva dal latino “calceolus” che significa scarpa, a causa della forma dei suoi fiori.
Le sue foglie sono piccole e cuoriformi, mentre i fiori hanno una bizzarra forma a babbuccia, nelle tinte dell’arancio, del rosso e del marrone, con caratteristiche punteggiature di tonalità contrastanti.
È una pianta erbacea e teme le temperature rigide: se viene coltivata in giardino si usa generalmente come pianta annuale, per creare bordure o come macchia di colore all’interno di giardini rocciosi. Se invece la coltiviamo in vaso, possiamo portarla in casa in inverno quando le temperature minime scendono.
Ideale per la coltivazione in vasi e cassette da appendere alla ringhiera, la Calceolaria arriva a misurare 40 cm in altezza, formando piccoli cespugli tondi.
Coltivare la Calceolaria: attenzione ai ristagni d'acqua
La Calceolaria predilige luoghi soleggiati o a mezz’ombra: teme il vento asciutto e le correnti d’aria fredde, ma anche il sole troppo battente che in estate può bruciarne i fiori. Non sopporta temperature sotto i 15°C. Se viene coltivata in vaso durante la stagione invernale va portata al riparo in casa o in una serra, in un posto caldo e luminoso.
In primavera e in estate richiede innaffiature regolari ma senza abbondare, per evitare pericolosi ristagni. Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido, soprattutto per gli esemplari coltivati in vaso, mentre in autunno e in inverno le innaffiature vanno diradate.
All’atto del rinvaso possiamo utilizzare un terriccio per piante fiorite avendo cura di stendere uno strato di biglie di argilla espansa sul fondo del vaso per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Da aprile a settembre dovremo provvedere alla concimazione delle...
Coltivare gli Eucomis, anche detti Gigli Ananas, dona un tocco di originale esotismo ai terrazzi e giardini nostrani. Questa bulbosa primaverile, originaria dell’Africa meridionale, è caratterizzata da una rosetta di foglie da cui si sviluppa un fusto eretto e carnoso, sul cui apice spunta l’inflorescenza a forma di pannocchia.
Il nome Giglio Ananas deriva proprio dalla bizzarra inflorescenza sormontata da un ciuffetto di foglie verdi, che rende questa pianta simile nella forma e nei colori a un Ananas.
La fioritura estiva, lascia il posto a delle piccole bacche che per tutto l’autunno decorano la pianta.
Possiamo trovare in commercio diverse varietà nei colori più disparati, dal classico giallo verde, al bianco e rosa.
Possiamo coltivare la Gaura se vogliamo una fioritura davvero particolare, simile a quella dell’Orchidea. Questa pianta elegante produce piccole rosette di foglie verdi bordate di rosso, tra cui spuntano numerosi fiori candidi o rosati, dotati di 4 petali e lunghi stami dorati.
La Gaura è una pianta perenne caratterizzata da una lunga fioritura che va da aprile fino a ottobre. Con il suo cespuglio a portamento compatto è perfetta per le bordure, può essere coltivata tranquillamente all’aperto insieme ad altre piante, oppure in un grande vaso, visto che arriva a misurare 50 cm in altezza.
Possiamo coltivare la Edgeworthiachrysantha e la Bergenia se vogliamo rendere omaggio ai nostri padri. Non esiste, infatti, un fiore dedicato alla festa del papà, come avviene per le Mimose l’8 marzo, ma ci sono piante dedicate a San Giuseppe, la cui ricorrenza si tiene il 19 marzo non a caso il giorno scelto per la festa del papà. Parliamo della Bergenia, detta fiore di San Giuseppe e della Edgeworthia chrysantha nota come Bastone di San Giuseppe: in entrambi i casi il soprannome è determinato dal fatto che fioriscono proprio intorno al 19 marzo.
Quella di fertilizzare le piante in vaso è un’operazione fondamentale poiché le radici si devono accontentare di una piccola porzione di terra, con risorse limitate e destinate ad esaurirsi nel tempo. Avere piante ben nutrite è la prima difesa contro parassiti, malattie fungine e fisiopatie.
Il primo consiglio, quando acquistate una piantina in un garden center, è di trapiantarla il più presto possibile in un vaso più grande, utilizzando un terriccio già ricco di sostanze nutritive, atte ad aiutare la pianta durante le prime settimane. La scelta di un buon substrato di coltivazione è il primo passo per ottenere successo nella coltivazione di qualsiasi pianta.
FERTILIZZARE LE PIANTE IN VASO: QUALE CONCIME
Lo scopo dei concimi è di apportare al terreno sostanze in grado di migliorarne la fertilità. Sono circa 12 gli elementi indispensabili all’accrescimento e alla produzione delle piante che possiamo dividere in 3 categorie:
Macroelementi: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K),
Poiché le piante hanno esigenze diverse, esistono prodotti destinati a usi specifici, con differenti contenuti dei vari elementi. Le confezioni sono chiaramente indicate sulla confezione, in quello che viene definito titolo. Il titolo di un concime indica quali e quanti elementi nutritivi sono contenuti, espressi in percentuale sulla massa. Per esempio 100 kg di un concime con un titolo NPK 10-15-30 contengono 10 kg di azoto, 15 kg di fosforo e 30 di potassio.
Il titolo varia quindi in base al tipo di pianta a cui è dedicato il concime. Per esempio nella linea Naturen, consentita...
Coltivare il Limonium, conosciuto anche come Statice o Limonio, è facile in quanto non richiede particolari cure e regala tante soddisfazioni dal punto di vista visivo.
Questa pianta erbacea perenne, viene spesso coltivata come annuale e come fiore reciso grazie alla sua bellezza e alla sua fioritura aggraziata. Il fiore del Limonium simboleggia l’amore che dura nel tempo e la bellezza eterna e viene spesso utilizzato nelle composizioni floreali dei matrimoni o di altre ricorrenze speciali.
La pianta è caratterizzata da steli erbacei rigidi e ramificati, piccole foglioline e inflorescenze a corimbo composte da fiori di circa 1 cm.
Noti anche come fiori di carta a causa della notevole durata, si possono trovare Limonium di tanti colori diversi come bianco, rosa, giallo, viola e azzurro.
È indicata come pianta da bordura o in aiuole fiorite, ma può essere coltivata anche in vaso.
COLTIVARE IL LIMONIUM: ATTENZIONE AI RISTAGNI D’ACQUA
Originario della zona mediterranea, cresce bene in climi temperati con temperature minime intono a 0°C. In zone dall’inverno rigido si consiglia di pacciamare il terreno oppure, se coltivato in vaso, di portare il Limonium al riparo in una serra fredda. Ci sono però varietà che sopportano le temperature più rigide e vanno in riposo vegetativo in inverno per poi riprendersi in primavera.
La fioritura va dall’estate fino all’autunno inoltrato e l’esposizione ideale è soleggiata: è la pianta perfetta per aiuole e giardini nelle case di mare.
Coltivare il Dendrobium e le Orchidee in genere può sembrare un compito arduo, ma con i giusti accorgimenti rimarremo stupiti da quello che possiamo fare.
Il Dendrobium è un bellissimo tipo di Orchidea ed è disponibile in tantissime varietà differenti nella forma e nel colore, ma sempre caratterizzate da un fusto simile a quello del bambù. I fiori spuntano dalla fine dell’inverno fino a primavera, a gruppi di venti per ogni ramo, rimanendo sulla pianta per circa tre mesi. L’estate e l’autunno, sono le stagioni in cui la pianta si sviluppa e cresce, mentre in inverno entra in riposo vegetativo.
COME COLTIVARE IL DENDROBIUM: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Il clima ideale per questa pianta tropicale è il caldo umido, perciò è quasi sempre coltivata in appartamento. La temperatura giusta si aggira intorno ai 20°C ma può resistere anche fino a 30°C.
Possiamo coltivare la Agatea (Felicia amelloides) se ci piacciono le tinte sulle tonalità dell’azzurro e vogliamo donare un tocco di colore estivo a giardini e terrazzi. Questa pianta erbacea è caratterizzata da un’abbondante fioritura simile a quella delle Margherite, che va da giugno a ottobre, nei toni dell’azzurro o del viola.
In giardino viene utilizzata per arredare aiuole e bordure e nelle regioni più fredde viene gestita come pianta annuale poiché non sopravvivere al gelo: nelle regioni con clima più mite e con poche e sporadiche gelate può invece essere coltivata come perenne. È originaria dell’Africa meridionale ed è perciò rustica e resistente. È dotata di una robusta radice dalla quale spuntano numerosi steli che formano cespugli alti fino a 30 cm.
Si può coltivare anche sul terrazzo in vasi e cassette capienti, in abbinamento con altre piante erbacee o bulbose. In questo caso possiamo spostare la Agatea in inverno in un luogo riparato, come una serra fredda, per farla rifiorire l’anno successivo.