Coltivare gli Eucomis, anche detti Gigli Ananas, dona un tocco di originale esotismo ai terrazzi e giardini nostrani. Questa bulbosa primaverile, originaria dell’Africa meridionale, è caratterizzata da una rosetta di foglie da cui si sviluppa un fusto eretto e carnoso, sul cui apice spunta l’inflorescenza a forma di pannocchia.

Il nome Giglio Ananas deriva proprio dalla bizzarra inflorescenza sormontata da un ciuffetto di foglie verdi, che rende questa pianta simile nella forma e nei colori a un Ananas.

La fioritura estiva, lascia il posto a delle piccole bacche che per tutto l’autunno decorano la pianta.

Possiamo trovare in commercio diverse varietà nei colori più disparati, dal classico giallo verde, al bianco e rosa.

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COLTIVARE GLI EUCOMIS IN VASO SUL TERRAZZO

Di facile coltivazione, gli Eucomis prediligono luoghi bene soleggiati e si adattano a qualsiasi clima. Bulbo molto resistente, se piantato a profondità di almeno 20 cm, è capace di resistere a inverni rigidi con temperature fino ai -5°.

I bulbi vanno piantati tra marzo e aprile a una distanza di 20 cm l’uno dall’altro con un massimo di 3 bulbi per vaso.

Il terreno deve essere poroso e garantire un buon drenaggio dell’acqua in eccesso. Come tutti i bulbi, teme gli eccessi idrici e l’acqua nel sottovaso poiché provocano malattie fungine e marciumi radicali. Per questa ragione suggeriamo di stendere uno strato di palline di argilla espansa. Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un terriccio per piante da fiore che contiene le sostanze nutritive calibrate per le prime settimane.

Durante il periodo vegetativo, da marzo a settembre, dovremo però aiutare lo sviluppo vegetativo e la fioritura con un concime liquido per piante da fiore, da diluire insieme all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni.

Le innaffiature dovranno essere abbondanti e regolari dalla primavera fino all’autunno, per poi essere sospese quando le foglie incominciano a seccare. Lasciamo asciugare il terreno tra un’innaffiatura e l’altra, ma senza esagerare, perché gli Eucomis temono i lunghi periodi di siccità.

Quando, nel tardo autunno, la pianta terminerà il suo ciclo vegetativo, possiamo lasciarla seccare: in questo modo la pianta cede al bulbo le sostanze nutritive utili per lo sviluppo nella prossima primavera. Quando le foglie saranno completamente seccate possiamo tagliare. In inverno il bulbo può essere estratto e conservato in un luogo asciutto e buio fino al prossimo trapianto nell’anno successivo; in alternativa possiamo lasciarlo nel vaso, se le temperature minime non scendono sotto i -5°C, avendo cura di stendere uno strato di pacciamatura sul terreno per proteggerlo dalle gelate.