Possiamo coltivare un Pruno sul terrazzo per godere delle sue delicate fioriture primaverili e i succulenti frutti estivi: è infatti un albero da frutto che può regalare grandi soddisfazioni anche a chi dispone di poco spazio.
I Prunus sono un genere di piante della famiglia delle Rosabcee molto ampia e comprende specie molto diverse fra loro, come i Susini (Prunusdomestica), i Ciliegi (Prunusavium) e i Peschi (Prunuspersica).
Nei vivai e nei garden center è possibile trovare un’ampia gamma di varietà di Pruni, selezionate per la loro adattabilità alla coltivazione in vaso e per le dimensioni contenute. Tra le più diffuse troviamo: i Susini autofertili che non necessitano di altre piante per l'impollinazione, le varietà nane ideali per vasi di piccole dimensioni e con frutti di ottima qualità oppure le Prugne giapponesi, caratterizzate da frutti colorati e dal sapore dolce.
Le malattie fungine del Castagno sono uno dei principali pericoli per questo tipo di piante. Insieme agli errori di coltivazione o le avversità climatiche.
Il Castagno (Castanea sativa), uno degli alberi più emblematici e maestosi delle nostre foreste, è apprezzato per i suoi frutti, le castagne, e per il suo legno resistente. È una pianta longeva e crescendo in ambienti montani e collinari può raggiungere altezze notevoli. La sua coltivazione è relativamente semplice, ma come tutte le piante, il Castagno è soggetto a una serie di malattie fungine e fisiopatie che possono comprometterne la salute e la produttività.
Possiamo coltivare la Lattuga romana anche in autunno e, con i dovuti accorgimenti, per quasi tutto l’anno! Anche su un terrazzo possiamo avere sempre a disposizione verdura fresca, di buona qualità e coltivata biologicamente.
La Lattuga romana (Lactuca sativa) è apprezzata non solo per il suo sapore croccante e leggermente dolce, ma anche per la sua versatilità in cucina. Coltivarla in vaso sul terrazzo o direttamente nell'orto è alla portata di tutti, anche per chi ha poco spazio o è alle prime armi nel giardinaggio!
L’autunno è una stagione spesso trascurata dagli appassionati di orticoltura, ma in realtà offre molte opportunità per coltivare un orto rigoglioso e produttivo. Ottobre, novembre e dicembre, nonostante il progressivo calo delle temperature, possono essere mesi ideali per seminare e trapiantare ortaggi resistenti al freddo. Coltivare l’orto in questi mesi permette di garantire una produzione continua, sfruttando le condizioni climatiche fresche che sono favorevoli a molte specie e riducendo anche la competizione con infestanti e parassiti.
Orto in autunno: cosa seminare e trapiantare
Durante l’autunno è possibile coltivare una vasta gamma di ortaggi che si adattano perfettamente alle temperature più fresche. Tra questi troviamo verdure a foglia come ...
L’autunno è una stagione importante per prevenire le malattie fungine sugli alberi da frutto e gli arbusti del giardino.
I funghi prosperano in presenza di piogge ed eccessi di umidità in concomitanza con temperature miti e vicine ai 20/25°C. Quando fa troppo caldo e il clima è secco rallentano o interrompono la loro attività, mentre non amano il gelo. Quindi le stagioni più esposte a questo pericolo sono la primavera e l’autunno. L’autunno è però più importante almeno per due motivi: le piante entrano in fase di dormienza perdendo spesso le foglie e allo stesso modo le spore batteriche si preparano all’inverno cercando riparo.
Gli alberi da frutto a fine ciclo entrano in una fase di riposo necessaria per prepararsi alla prossima stagione: è in questo periodo che creano le nuove gemme che germoglieranno in primavera. Contestualmente anche le spore fungine sono ancora attive in autunno e si preparano ad affrontare l’inverno. Come lo fanno? Propagando spore e organi svernanti, che si vanno a nascondere nella corteccia o nei residui vegetali, come le foglie o i rami secchi caduti a terra. Si comportano così malattie come la ticchiolatura, il colpo di fuoco batterico o la bolla del pesco.
In questa fase le spore svernanti sono particolarmente deboli ed esposte: i trattamenti fungicidi autunnali sono quindi utili per limitare al minimo la loro attività e prevenire la ricomparsa del problema nella prossima primavera.
È utile infine ricordare che i trattamenti autunnali sono più sicuri: le piante da frutto hanno terminato la produzione e non dovremo rispettare i tempi di carenza.
Malattie fungine sugli alberi da frutto: i trattamenti autunnali
Possiamo coltivare i Ravanelli per quasi tutto l’anno nel nostro orto, a patto di programmare una serie di semine nel corso dei mesi e dopo un’attenta scelta della varietà giusta.
Coltivazione molto diffusa nelle aree del Mediterraneo, il Ravanello (Raphanus raphanistrum sativus) appartiene alla famiglia delle Crucifere o Brassicaceae ed è quindi un lontano parente di Cavoli e Rape, ma anche della Senape e della Rucola.
Il Ravanello è una pianta annuale e la parte commestibile è la radice fittonante, carnosa e con polpa bianca, che crescendo assume forme e colori diversi in funzione della varietà. Il più noto è il frutto rotondo croccante, rosso esternamente e bianco all’interno, ma esistono anche varietà a forma di Carota, e altre completamente bianche.
Coltivare un Mandorlo nel proprio giardino rappresenta un'interessante sfida e ripagherà con un albero dalla fioritura strepitosa! Senza dimenticare i suoi semi, le Mandorle, molto nutrienti.
Il Mandorlo (Prunus dulcis) è un albero da frutto originario del Medio Oriente e coltivato da millenni in tutto il mar Mediterraneo. Fa parte della famiglia delle Rosaceae e in giardino può raggiungere un'altezza di 8 metri. Le sue foglie sono lanceolate e il suo frutto è una drupa che contiene il seme, comunemente noto come Mandorla. I fiori del Mandorlo sono tra i primi a comparire in primavera, solitamente tra febbraio e marzo, e sono noti per la loro bellezza delicata.
Coltivare i Fagioli Borlotti nell’orto non è difficile: sono una varietà di Fagioli nani (Phaseolus vulgaris) apprezzati per i semi di colore rosso-marrone con chiazze bianche, il loro sapore unico e le eccellenti proprietà nutrizionali. I Fagioli Borlotti, protagonisti di un piatto principe della cucina italiana come Pasta e Fagioli, sono ricchi di proteine, fibre, vitamine del gruppo B, ferro e altri minerali essenziali. Sono un alimento ideale per una dieta equilibrata e sono particolarmente utili per chi segue una dieta vegetariana, grazie al loro alto contenuto proteico.
Appartiene alla famiglia delle Fabaceae (Leguminose) e genera una piantina alta circa 30/50 cm con baccelli lunghi e dritti ognuno dei quali contiene 5/6 semi.
Ricordiamo che i Fagioli possono essere divisi in tre grandi gruppi: i mangiatutto, quelli da sgranare e da seccare. A loro volta questi tre grandi gruppi si suddividono in Fagioli nani, che non necessitano di sostegni e Fagioli rampicanti, che invece necessitano di un’impalcatura su cui sviluppare l'apparato vegetativo.
L’uso dei Sali potassici di acidi grassi in giardino per la difesa delle colture è una soluzione recente, figlia dell’evoluzione tecnologica e delle recenti limitazioni all’uso di fitofarmaci da parte degli hobbisti senza “patentino fitosanitario”.
In questo caso si tratta invece di un prodotto biologico, di libera vendita, particolarmente efficace nei confronti degli Acari (o ragnettirossi) e degli insetti che presentano il corpo molle come Afidi (detti pidocchi delle piante), Aleurodidi (mosche bianche), Tripidi e alcuni tipi di Cocciniglie.
L’azione degli acidi carbossilici insaturi, contenuti nei Sali potassici, agisce per contatto e penetra nei tessuti e nella cuticola dei parassiti. È efficace in tutti gli stadi di crescita: uova, neanidi, ninfe e adulti.
L’uso dei Sali potassici di acidi grassi è consentito in agricoltura biologica ed è particolarmente indicato per le piante da orto come Basilico, Carciofi, Cipolle, Fragole, Meloni, Peperoni, Piselli, Pomodori, Salvia, Sedano, Zucchine e piante da frutto come Cachi, Fichi, Kiwi, Lamponi e More.
Si tratta di una soluzione naturale e biodegradabile e non lascia residui tossici nel terreno.