Possiamo coltivare un Pruno sul terrazzo per godere delle sue delicate fioriture primaverili e i succulenti frutti estivi: è infatti un albero da frutto che può regalare grandi soddisfazioni anche a chi dispone di poco spazio.

I Prunus sono un genere di piante della famiglia delle Rosabcee molto ampia e comprende specie molto diverse fra loro, come i Susini (Prunus domestica), i Ciliegi (Prunus avium) e i Peschi (Prunus persica).

Nei vivai e nei garden center è possibile trovare un’ampia gamma di varietà di Pruni, selezionate per la loro adattabilità alla coltivazione in vaso e per le dimensioni contenute. Tra le più diffuse troviamo: i Susini autofertili che non necessitano di altre piante per l'impollinazione, le varietà nane ideali per vasi di piccole dimensioni e con frutti di ottima qualità oppure le Prugne giapponesi, caratterizzate da frutti colorati e dal sapore dolce.

 

Dove coltivare un Pruno

Il Pruno è una pianta che predilige i climi temperati, con estati calde e inverni non troppo rigidi. Le temperature ideali per la sua coltivazione oscillano tra i 15°C e i 25°C. Tuttavia, alcune varietà possono tollerare anche temperature più basse o più alte, ma è importante scegliere quelle più adatte al proprio territorio.

È fondamentale proteggere il Pruno dalle gelate tardive, che possono danneggiare i fiori e i giovani frutti. Allo stesso modo, un'esposizione prolungata a temperature eccessivamente elevate in estate può causare stress alla pianta e ridurre la produzione.

Come coltivare un Pruno

Per il trapianto di una pianta acquistata in vivaio, è importante scegliere un vaso sufficientemente grande, con fori sul fondo per favorire il drenaggio. Stendiamo sul fondo uno strato di biglie di argilla espansa e riempiamo il vaso con un terriccio per piante da frutto in cui avremo miscelato una dose di concime organico, come lo Stallatico Pellettato o un concime granulare a lenta cessione specifico per piante da frutto.

Per una crescita rigogliosa e una produzione abbondante, il Pruno ha bisogno di essere concimato regolarmente. Ripetiamo la distribuzione di concime granulare a lenta cessione all’inizio di ogni primavera e autunno, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.

Come irrigare un Pruno

L'irrigazione del Pruno in vaso deve essere regolare, soprattutto nei periodi più caldi e secchi. È importante evitare i ristagni d'acqua, che possono favorire lo sviluppo di malattie fungine.

Non bagnate mai la chioma dell’albero, per evitare di stimolare malattie fungine.

Come potare il Pruno

La potatura è un'operazione fondamentale per mantenere il Pruno in forma e favorire la produzione di frutti. Si consiglia di effettuare una potatura di formazione nei primi anni di vita della pianta, per dargli la forma desiderata. In seguito, si procederà con potature di mantenimento, eliminando i rami secchi, malati o danneggiati.

La potatura si effettua alla fine dell’inverno. Stendiamo strato di mastice cicatrizzante sui tagli appena effettuati. Polloni e succhioni devono essere tolti.

Le malattie fungine tipiche del Pruno

Tra i nemici del Pruno troviamo alcuni funghi, come la Monilia e l’Oidio.

La Monilia è un fungo che colpisce molte piante da frutto durante il periodo primaverile e estivo. Attacca principalmente i frutti che marciscono precocemente: si ricoprono di muffa di colore grigio o nocciola e in seguito cadono dai rami. Anche i fiori e le foglie si seccano, invece i rami si fessurano lasciando colare emissioni gommose e la parte apicale si necrotizza. Per scoprire come combattere la Monilia sulle piante da frutto, leggi questo articolo!.

L’Oidio, o Mal Bianco, è una malattia di origine fungina, molto comune e diffusa a quasi tutte le specie di piante, sia ornamentali sia da frutto. Responsabili di questa infezione sono differenti agenti fungini appartenenti a uno stesso gruppo, ma specifici delle diverse specie vegetali. L’infezione si presenta in primavera con temperature intorno ai 20/25°C e un’umidità relativa superiore al 75%. Il suo progredire è in genere molto veloce e distruttivo. Durante l’estate la malattia tende a bloccarsi per riprendere in autunno.