-
Mag 13, 2022
Possiamo scegliere di coltivare il Mais sia per motivi ornamentali scegliendo le varietà multicolori, sia per i suoi gustosi chicchi scegliendo gli ibridi da tavola.
Il Mais (Zea Mais) è disponibile in differenti varietà ed ibridi. Il Mais dolce da tavola si usa per le insalate oppure alla brace e si raccoglie ancora immaturo affinché i chicchi rimangano turgidi e saporiti. Il Mais per pop corn invece si lascia seccare sulla pianta finchè i chicchi non saranno scuri e secchi. Dopo il raccolto i chicchi vanno lasciati asciugare in un posto caldo e ventilato prima di diventare deliziosi pop corn.
Infine il Mais ornamentale dà luogo a pannocchie con chicchi multicolori, molto decorativi e utilizzati nelle composizioni di fiori freschi o secchi.
Dove coltivare il Mais
La temperatura ideale per la coltivazione del Mais è intorno ai 20°C, ma tollera il caldo fino a 30°C e il freddo fino a 8°C. Scegliamo quindi una posizione soleggiata per ottenere un raccolto più generoso.
Le piante si seminano quando le temperature minime superano regolarmente i 10°C. Germogliano intorno ai 12°C, fioriscono a 18°C e fruttificano quando il termometro supera i 20°C.
... -
Aprile 29, 2022
Possiamo usare la Lecitina 80 per curare le piante e proteggerle in modo biologico dalle malattie fungine. La lecitina è un composto (fosfolipidi) presente in natura, nei tessuti e nelle cellule dei vegetali e degli animali. È particolarmente presente nei semi di soia e nei tuorli d’uovo: non a caso il suo nome deriva dal greco antico e significa tuorlo. La lecitina, che fa parte della membrana esterna delle cellule, ha la capacità di emulsionare acqua e grassi in modo stabile e omogeneo. Viene utilizzata anche nell’industria alimentare, ma trova applicazione anche in agricoltura come soluzione preventiva contro le malattie fungine.
Nell’agricoltura biologica viene utilizzata esclusivamente lecitina di origine vegetale, estratta dai semi di soia. Si usa sulle piante orticole e da frutto per prevenire le malattie fungine più comuni come l’Oidio, la Ticchiolatura, la Peronospora, la Monilia e la Bolla del Pesco.
Si tratta di una soluzione totalmente naturale e biologica, non contiene sostanze dannose per l’ambiente o l’uomo e non lascia residui nelle colture.
... -
Aprile 19, 2022
Coltivare la Maggiorana è davvero facile: sia in giardino sia in vaso nelle zone con clima particolarmente freddo!
La Maggiorana (Origanum majorana) è quasi una sorella del comune Origano (Origanum vulgare): fanno parte della stessa famiglia, le Lamiaceae, e si assomigliano anche un po’. Anche il sapore è simile, anche se la Maggiorana ha un gusto più floreale.
È una pianta erbacea con portamento cespuglioso e raggiunge un’altezza di 20/40 cm. Le foglie sono ovali, opposte e abbastanza piccole mentre le infiorescenze, che perdurano sulla pianta per tutta l’estate, sono di colore rosa pallido.
In cucina si usano sole le foglie, che possono essere utilizzate sia fresche sia essiccate. È una spezia importante di molti piatti della cucina mediterranea, italiana e greca. Non esageriamo poiché svolge un’azione sedativa. L’olio essenziale di Maggiorana viene usato anche per profumare cassetti e armadi.
Dove coltivare la Maggiorana
Scegliamo una posizione soleggiata per ottenere fioriture più rigogliose.
Nelle zone con inverni miti possiamo coltivarla come pianta perenne anche in giardino. A fine stagione, in autunno, tagliamo la pianta a pochi centimetri dal suolo: l’anno prossimo ricrescerà.
Dove invece gli inverni sono molto rigidi la Maggiorana viene coltivata come pianta annuale. In alternativa possiamo coltivarla in vaso e proteggerla in una serra fredda durante l’inverno, dopo averla potata.
... -
Aprile 12, 2022
I biostimolanti per le piante sono sostanze naturali che, se utilizzate in piccole quantità, sostengono le piante nella corretta crescita. Non sono concimi, né ammendanti, né agrofarmaci e non li sostituiscono: sono sostanze naturali che stimolare i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal tenore di nutrienti del prodotto. In questo modo potenziano la fioritura, migliorano l’allegagione e aiutano la pianta a superare gli stress abiotici. Cioè quelli provocati da errori di coltivazione e non da parassiti o funghi.
Quali sono i biostimolanti per le piante?
Possono essere riuniti in macro categorie principali: gli acidi umidi, i sali inorganici, i prodotti contenenti ormoni (come gli estratti di alghe) e quelli contenenti aminoacidi.
Il Decreto 75/2010 indica un elenco di sostanze considerabili come biostimolanti: idrolizzato proteico di erba medica, epitelio animale idrolizzato (solido o fluido), estratto (liquido o solido) di erba medica, alghe e melasso, estratto acido di alghe Fucales, inoculo di funghi micorrizici, idrolizzato enzimatico di Fabaceae, filtrato di crema di alghe (tal quale o in soluzione), estratto umico di leonardite ed estratto fluido azotato a base di alga Macrocystis Integrifolia.
I biostimolanti più utilizzati per il giardinaggio sono a base di estratti di alghe e sono utili per migliorare la fertilità del terreno e rafforzare le difese naturali della pianta.
Troviamo poi le sostanze umiche, derivate dalla decomposizione di materiali organici, provenienti da humus fossile (come la Leonardite) o da compost.
-
Aprile 08, 2022
Il Coriandolo (Coriandrum sativum), detto anche Prezzemolo cinese, è una pianta erbacea annuale Ombrellifera. Appartiene quindi alla stessa famiglia del Prezzemolo insieme a Cumino, Aneto e Finocchio.
Raggiunge un’altezza di 40/60 cm e le foglie sono composte e ricordano quelle del Prezzemolo. Se sfregate rilasciano un piacere aroma. Le infiorescenze a ombrella si usano in cosmetica per la produzione di creme, saponi e profumi. Foglie e semi su usano anche in cucina come spezia per aromatizzare i piatti. Le foglie fresche sono molto aromatiche ma hanno un retrogusto amaro e non a tutti piacciono.
Dove coltivare il Coriandolo
Scegliamo una posizione soleggiata. Teme le gelate tardive. In caso di coltivazione in vaso, spostiamo la pianta all’aperto quando le temperature minime saranno saldamente lontane dagli 0°C.
Come seminare il Coriandolo
Il Coriandolo si semina all’aperto da aprile a giugno. Benché sia una pianta poco esigente è bene preparare il letto di semina con cura. Lavoriamo...
-
Marzo 29, 2022
Eliminare il problema delle Lumache e delle Limacce in modo tempestivo è importante poiché tendono a riprodursi rapidamente e sono molto voraci, in particolare nell’orto.
Come eliminare il problema delle Lumache alla fonte: la prevenzione
Lumache, Limacce e Chiocciole hanno necessità di un habitat molto umido e ricco di acqua. Per spostarsi usano un velo di muco che gli permette di spostarsi velocemente solo su terreni umidi.
Sono infatti maggiormente presenti nei mesi piovosi e umidi ed escono tendenzialmente al tramonto per rosicchiare le giovani piantine del nostro orto. Nelle afose giornate estive si nascondono nel terreno in attesa del ritorno della pioggia.
Alcune soluzioni naturali che utilizziamo contro le malattie fungine, sono utili anche contro le Lumache. Per esempio la polvere di roccia, come il Caolino e la Zeolite: svolgendo un’azione disidratante, per distruggere le spore fungine, scoraggiano contestualmente anche la presenza di Lumache e Limacce che non amano gli ambienti poco umidi. Inoltre se irrorate sulle colture creano sul fogliame una barriera fisica sgradevole anche per le Lumache.
Potremmo anche ricorrere a un “natural born killer”, cioè un nemico naturale di Lumache e Limacce. I Ricci sono ghiotti di questi animali ma non è facile convincerli a costruire la tana nel nostro giardino. Anche se mettere a disposizione dei Ricci una ciotola di croccantini per gatti potrebbe essere un buon modo per attirarli. Anche alcuni uccelli selvatici, così come le Oche...
-
Marzo 18, 2022
Abbiamo tanti motivi per coltivare i Ceci. Anzitutto per i suoi frutti che hanno un alto valore energetico ma anche perché è una coltura che arricchisce il terreno. Come tutte le leguminose si accontenta infatti di terreni poveri e nel corso della coltivazione li arricchiscono di Azoto. Per questa ragione è una pianta perfetta per la rotazione delle colture: sul terreno su cui abbiamo coltivato Pomodori o Zucchine negli anni precedenti possiamo coltivare i Ceci per migliorare le caratteristiche del suolo.
Un altro buon motivo per coltivare i Ceci è la pressoché assenza di cure. Le radici di queste piante infatti penetrano il terreno in profondità, anche fino a 120 cm, e praticamente non richiede né cure né irrigazioni.
Il Cece (Cicer arietinum) è una pianta leguminosa annuale e fiorisce in primavera. I fiori possono essere bianchi, azzurri o rossi e da loro nasceranno i baccelli che contengono i Ceci, che andranno a maturazione da giugno ad agosto. Possiamo scegliere tra diverse varietà, con Ceci di colore nero, rosso o bianco.
Dove coltivare i Ceci
Come abbiamo visto è una pianta rustica e molto resistenti. Va coltivata in pieno sole per ottenere fioriture più abbondanti.
... -
Marzo 15, 2022
Usare il Tannino sulle piante ci permette di ottenere numerosi benefici. Precisiamo subito che il Tannino è una sostanza del tutto naturale e viene estratto dagli alberi. Fa parte dei polifenoli, antiossidanti presenti nel mondo vegetale, e serve alle piante per crescere in presenza di troppa umidità e limitare l’attacco di funghi, batteri e parassiti. Come fanno le Mangrovie a crescere nell’acqua o i Castagni nei boschi umidi e piovosi senza prendere malattie fungine? Grazie al Tannino!
In agricoltura biologica questa capacità è stata analizzata e sperimentata da molti anni. Sia con diversi tipi di applicazioni (in particolare fogliare e radicale), sia nelle diverse parti del giardino (orto, ornamentali, piante da frutto, ecc.).
Come e perché usare il Tannino sulle piante
I Tannini possono avere una diversa origine botanica, ma per la cura delle piante si utilizza quello estratto con metodi...
-
Marzo 11, 2022
Se non abbiamo la fortuna di possedere un giardino possiamo coltivare il Pesco anche in vaso. Naturalmente sceglieremo una varietà nana che non crescerà più di 150 cm, contrariamente ai Peschi coltivati in giardino che possono toccare gli 8 metri.
Il Pesco (Prunus persica) è molto amato anche come pianta ornamentale, per le sue generose fioriture rosa che sbocciano sulla pianta ancora spoglia all’inizio della primavera.
I frutti maturano dai primi di giugno a fine settembre, a seconda delle varietà. Nei centri giardinaggio possiamo trovare un’ampia gamma di Peschi, spesso con le relative versioni nane. Possiamo dividere le Pesche in quattro grandi gruppi: a pasta gialla, a pasta bianca, nettarine (o Pesche noci) e Percocche. Queste ultime sono particolarmente utilizzate per la produzione di succhi e marmellate per il colore limpido e stabile nel tempo.
Dove coltivare il Pesco
Scegliamo una posizione soleggiata per stimolare la fioritura e la fruttificazione. Evitiamo i luoghi troppo esposti al vento.
Proprio perché fiorisce molto presto è una pianta esposta alle gelate tardive. Se dovesse succedere ne risentirà la produzione dei frutti.
Come coltivare un Pesco in vaso
Scegliamo un vaso molto ampio e profondo, di almeno 50x50x50 cm. Lo sviluppo della parte aerea sarà simile a quello delle radici: più il vaso è grande e più crescerà la pianta.
...