Usare il Tannino sulle piante ci permette di ottenere numerosi benefici. Precisiamo subito che il Tannino è una sostanza del tutto naturale e viene estratto dagli alberi. Fa parte dei polifenoli, antiossidanti presenti nel mondo vegetale, e serve alle piante per crescere in presenza di troppa umidità e limitare l’attacco di funghi, batteri e parassiti. Come fanno le Mangrovie a crescere nell’acqua o i Castagni nei boschi umidi e piovosi senza prendere malattie fungine? Grazie al Tannino!
In agricoltura biologica questa capacità è stata analizzata e sperimentata da molti anni. Sia con diversi tipi di applicazioni (in particolare fogliare e radicale), sia nelle diverse parti del giardino (orto, ornamentali, piante da frutto, ecc.).
Come e perché usare il Tannino sulle piante
I Tannini possono avere una diversa origine botanica, ma per la cura delle piante si utilizza quello estratto con metodi fisici da legno di Castagno.
Il Tannino di Castagno ha una struttura che gli permette di combattere spore e malattie fungine anche in presenza di acqua. È dunque un rimedio efficace per migliorare le difese immunitarie degli alberi e limitare lo sviluppo di marciumi, funghi e batteri. Viene quindi utilizzato all’atto del trapianto delle piante, per proteggerle da malattie fungine e insetti del terreno nella prima fase di sviluppo. È utile anche in caso di marciumi radicali o del colletto.
Inoltre il Tannino di Castagno crea un film appiccicoso sulle foglie che crea un ambiente poco adatto al proliferare di parassiti e spore. Il prodotto è biodegradabile, svolge un’azione cicatrizzante sulle foglie colpite dai morsi degli insetti ed è anche nutritiva per la pianta.
Abbiamo quindi individuato due tipi di applicazione del Tannino: per via fogliare e radicale.
Il Tannino può essere integrato nel terreno dove coltiveremo l’orto o trapianteremo le piante da frutto o le ornamentali. Crea un ambiente favorevole allo sviluppo delle radici anche presenza di stress abiotici (cioè carenze di natura ambientale) e biotici (cioè parassiti o funghi). Ha un pH acido e crea un ambiente inospitale per i nematodi.
Può essere utilizzato anche in presenza di marciumi radicali o colletto già conclamati. Va diluito in acqua seguendo le indicazioni riportate in etichettate e applicato alla base della pianta.
Come usare il Tannino per via fogliare
Diluiamo il Tannino in acqua, seguendo le indicazioni precisate sulla confezione, e nebulizziamolo sulle foglie per proteggere le foglie dall’attacco di insetti e spore.
Possiamo effettuare i trattamenti fogliari da marzo a ottobre, evitando però il periodo della fioritura.
I trattamenti vanno ripetuti ogni 7-15 giorni e dopo ogni temporale, poiché il film protettivo creato dal Tannino tende a dilavare e quindi sparire. Anche in assenza di piogge, il Tannino viene assorbito dalle foglie.
Nell’orto è un fertilizzante naturale e può essere usato durante tutto il ciclo di crescita delle colture. È per esempio un ottimo alleato per creare un habitat non adatto allo sviluppo della Peronospora. Per migliorare l’azione anti-fungina nell’orto possiamo associare l’uso di polvere di roccia come la Zeolite.