Le malattie fungine in un orto appaiono nella maggior parte dei casi per un errore di coltivazione. Spesso connesso a un’eccessiva umidità ambientale e all’irrigazione. Il primo modo per prevenire l’insorgere di spore nell’orto è quindi quello di rispettare le corrette pratiche agricole.
Ci sono però dei prodotti di origine totalmente naturale che ci possono venire in aiuto. Anche per correggere eventuali errori e “asciugare” terreno troppo zuppi.
Prevenire le malattie fungine in un orto: la polvere di roccia
La polvere di roccia è un materiale naturale ottenuto dalla macinazione di differenti minerali. Come il Caolino, la Zeolite o l’Idrogeno carbonato di Sodio. Risultano utili poiché hanno la capacità di assorbire l’acqua in eccesso e di creare delle condizioni non idonee per lo sviluppo delle spore. Per la capacità di “disidratare” velocemente gli habitat, le polveri di roccia vengono utilizzate anche per limitare la presenza di lumache e limacce.
La Zeolite è ricavata dallo stesso minerale che usiamo per le lettiere dei gatti. Anche in quel caso, viene usato per la sua particolare capacità di assorbire rapidamente l’umidità ambientale. Nell’orto si usa diluita in acqua e crea sulle piante un sottile strato che funge da film protettivo contro l’insorgere delle spore. Svolge due azioni in particolare: sottrae l’acqua necessaria alla germinazione delle spore e stimola una veloce cicatrizzazione delle micro ferite, che sono una delle vie principali di penetrazione dei funghi all’interno della pianta.
Anche il Caolino svolge un’azione simile. Crea un film di colore lattiginoso sulle foglie, che impedisce la formazione di spore e crea un ambiente non idoneo alla ovideposizione.
Anche l’Idrogeno carbonato di Sodio è una polvere cristallina bianca da diluire in acqua. Spruzzato sulle piante crea un habitat sfavorevole alla proliferazione delle spore e protegge le piante dall’attacco di Oidio e Ticchiolattura. Innalzando il pH sulla superficie fogliare, agisce per contatto facendo collassare le pareti delle cellule fungine e disidratando le spore.
Oltre alla polvere di roccia, possiamo contare sull’azione di altre soluzioni naturali. Come per esempio gli estratti di Propoli che svolgono un’azione di potenziatore delle difese delle piante da attacchi funginei e batterici.
L’Estratto di Equiseto viene ottenuto dai fusti di Equisetum arvense ed è noto per le sue proprietà fungicide. È utile nel controllo delle patologie più comuni: Bolla, Monilia, Ticchiolatura, Ruggine, Oidio e Peronospora. È attivo anche nei confronti di funghi del suolo.
Il Tannino viene estratto dal legno di castagno e utilizzato con successo per la cura di orti e alberi da frutto. Svolge un’azione repellente verso gli insetti e contrasta l’insorgenza di marciumi radicali. Si può applicare in tutte le fasi della vita della pianta tranne durante il periodo di fioritura.
I funghi antagonisti contro i marciumi radicali
L’evoluzione della ricerca e della tecnologia ci permette di contare anche su soluzioni molto sofisticate, come i funghi antagonisti. È il caso del Trichoderma asperellum: un fungo con un’elevata capacità di colonizzazione dello spazio e dei substrati e naturale antagonista dei funghi che generano marciumi radicali.
Soluzioni consentite in agricoltura biologica
In caso di malattie conclamate e di fronte al pericolo di perdere la coltivazione, possiamo ricorrere a fungicidi consentiti in agricoltura biologica. Principalmente si tratta di prodotti a base di Zolfo e Rame.
L’Oidio (o Mal Bianco) è favorito da un clima umido e con scarsa circolazione dell’aria. Cerchiamo di migliorare le condizioni ambientali e in caso di presenza trattiamo le piante colpite con un prodotto consentito in agricoltura biologica a base di Zolfo, sostanza che agisce contro le tipiche macchie biancastre causate da questa patologia.
Contro la Peronospora e la Ticchiolatura, molto frequente sulle piante da frutto e sugli ortaggi, possiamo utilizzare dei prodotti consentiti in agricoltura biologica a base di Rame. Fermiamo subito l’infezione asportando e distruggendo le foglie danneggiate, sia quelle sulla pianta sia quelle presenti a terra.