Coltivare la Mandevilla in vaso è una soluzione per avere un bel rampicante fiorito sul terrazzo. La Mandevilla, conosciuta anche come Dipladenia o Sundevilla, è una delle piante più usate per decorare i nostri terrazzi, per i colori vivi dei suoi fiori e per la facilità con cui viene coltivata. Originaria del sud America ma ormai ampiamente conosciuta anche in Europa, abbellisce i terrazzi delle nostre case con fiori a forma di campanula che possono variare tra il bianco, il rosa, il rosso e il violetto e che, sbocciati a maggio, durano fino ad ottobre.
Conviene coltivarla in vaso, perché non ama l’esposizione al freddo intenso e in inverno va tenuta al riparo dal vento.
Non è difficile coltivare la Acacia Dealbata, cioè quella pianta che tutti noi chiamiamo più comunemente Mimosa. E visto che oggi è la Festa della Donna, perché accontentarci di un piccolo ramo quando possiamo coltivare questa bellissima pianta in giardino o in vaso sul terrazzo?
COLTIVARE LA ACACIA DEALBATA: ECCO PERCHE’ NON PUO’ MANCARE NEL VOSTRO GIARDINO
La Acacia dealbata è un grazioso alberello di origine australiana, portato in Europa intorno al 1800 per la bellezza della sua fioritura precoce. Successivamente si è diffusa e naturalizzata in tutti gli ambienti mediterranei della nostra penisola, dalla Sicilia fino alle falde delle Alpi Marittime.
È una specie arborea, talvolta anche arbustiva per la capacità di emettere polloni basali, che nelle zone di origine può arrivare oltre i 20 metri, ma che da noi raramente supera i 10-15 metri di altezza.
È una pianta sempreverde, con una chioma naturalmente globosa, costituita da foglie bipennate con colori che vanno dal verde scuro fino a tinte più chiare.
I fiori compaiono in questo periodo, da febbraio fino a inizio primavera, sono molto delicati e riuniti in panicoli lunghi 8-10 cm. Il singolo fiore ha la forma di una pallina del diametro di pochi millimetro, di colore giallo acceso ed è molto profumato. Le infiorescenze sono così numerose che la pianta, in piena fioritura, assume l’aspetto di un palloncino giallo.
La fioritura si protrae per due o tre settimane al massimo, ma è talmente spettacolare e soprattutto così annunciatrice di primavera che non potete non averla in giardino.
DA SOLA, IN GRUPPO O IN VASO SUL TERRAZZO
In Italia la Acacia dealbata è presente anche allo stato spontaneo in tutte le aree dove vive bene l’Olivo, quindi con...
In un piccolo orto come sul terrazzo di un appartamento, coltivare le Zucchine è alla portata di tutti: a forma di cilindro, tonde, a forma di clava, con colori dal verde bottiglia, al verde chiaro, lisce e uniformi oppure striate o chiazzate di macchioline chiare, ogni specie di Zucchina offre diversi spunti al gusto di chi vuole piantarla.
Hanno un ciclo vitale molto veloce: due mesi dopo la semina i fiori gialli cominciano a risplendere al centro delle grandi foglie verde chiaro, e già i maschi possono essere raccolti per venire fritti in pastella e diventare un piatto appetitoso. Verso la fine dell’estate, sotto i boccioli appassiti crescono invece i frutti, dolci e succosi, che le piante offrono generosi fino all’autunno.
COLTIVARE LE ZUCCHINE: TANTO SPAZIO, CONCIME E ACQUA
La Zucchina va seminata o trapiantata in aprile, in un ambiente molto assolato con un terreno fertile, ricco di nutrienti che per questo va abbondantemente concimato con un prodotto organico al momento...
Possiamo coltivare la Kniphofia anzitutto per il suo aspetto particolare, da pianta tropicale per eccellenza, ma può sorprendere per la sua adattabilità come pianta da giardino. Originaria dell’Africa centro-orientale e meridionale, è una pianta erbacea della famiglia delle Liliacee. È facilmente riconoscibile per le sue pannocchie di fiori tubolari, che compaiono tra giugno e settembre sui lunghi fusti della pianta. I colori dei fiori variano a seconda della specie; molto pittoreschi quelli della Kniphofia flamenco, che variano dal giallo all’arancio. In altre specie, i colori variano dal viola, al rosa salmone, al bianco.
Il fusto fiorito della Kniphofia può raggiungere un’altezza tra gli 80 e i 120 cm.
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Eliminare la Cocciniglia dalle Orchidee è importante poichè questo parassita può portare alla morte della pianta. Il termine Orchidee è generico e in realtà si riferisce a molte specie, di cui esistono migliaia di ibridi, come la Phalaenopsis(la più diffusa), il Cymbidium, il Dendrobrium, la Cattleyao l’Oncidium.
ELIMINARE LA COCCINIGLIA DALLE ORCHIDEE: 7 CONSIGLI PER LA PREVENZIONE
Nella maggior parte dei casi la presenza di malattie sulle Orchidee è legata a una cattiva cura. Possiamo sintetizzare 7 regole fondamentali:
non provocare ferite alla pianta
evitare che la parte aerea della pianta rimanga bagnata a lungo
non inumidire la pianta nelle ore più calde
utilizzare umidificatori ambientali se necessario
favorire una buona ventilazione
eliminare prontamente tutte le parti del substrato, frammenti di corteccia o altro, che risultino ammuffite o marcite
le malattie possono passare da una pianta all’altra anche attraverso gli attrezzi che usiamo. Sterilizzare sempre le forbici prima di usarle su una pianta.
Coltivare le piante aromatiche sul terrazzo è facile: grazie alle loro dimensioni ridotte sono perfette anche per il terrazzo. Le erbe aromatiche sono tra le piante commestibili più tipiche del nostro Mediterraneo e più coltivate per dare un tocco di verde sui terrazzi delle nostre città. Alcune, come la Menta e la Citronella, possono essere coltivate anche per respingere l’assalto degli insetti molesti d’estate.
Le erbe aromatiche variano da specie a specie per caratteristiche diverse. Alcune di esse, come il Basilicoo il Prezzemolo, hanno un ciclo vitale annuale e devono essere seminate nuovamente l’anno successivo; altre, come la salvia e il rosmarino, sono perenni. Piantando specie diverse sul proprio balcone, quindi, è possibile sfruttarne le virtù un po’ in tutti i periodi dell’anno.
PIANTE AROMATICHE PER IL TERRAZZO: QUALI SCEGLIERE
Molte erbe aromatiche, come il Timo, il Rosmarino, la Maggiorana e il Dragoncello, hanno bisogno di ambienti molto soleggiati per crescere bene; altre invece, come la Menta, il Cerfoglio, la Melissa e il Prezzemolo...
Coltivare la Hebe è davvero facile ed è indicata anche per chi non ha molta esperienza nella coltivazione. Sono piante originarie della Nuova Zelanda, che prendono il loro nome suggestivo dalla dea Greca della giovinezza. Possono essere coltivate sia in aiuole nel giardino, sia in vasi e fioriere.
Solitamente le Hebe si presentano come piccoli arbusti folti, che possono raggiungere anche i due metri di altezza. Per la coltivazione in giardino o in fioriere sul terrazzo vengono utilizzate delle specie di Hebe con portamento più ridotto.
C’è chi ama coltivare le Rose in vaso per i colori dei loro petali delicati e chi per il loro profumo inebriante. Le Rose hanno da tempo conquistato lo scettro di regine dei nostri giardini, ma è possibile coltivarle con successo anche per donare un tocco di eleganza in più ai nostri balconi o ai nostri salotti.
Una Rosa in vaso può crescere in qualsiasi ambiente, purché abbia una buona esposizione al sole. Resiste bene a qualsiasi clima, ma è necessario portarla al riparo nei mesi più freddi di inverno.
COLTIVARE LE ROSE IN VASO: ATTENZIONE ALLE RISORSE LIMITATE
La Carpocapsa del Melo (Cydia pomonella), detta anche Verme delle Mele, è un lepidottoro fitofago che può pregiudicare fortemente il raccolto di mele, ma anche di pere e altre piante da frutto come il pesco e la noce. Gli insetti fitofagi, contrariamente ai parassiti, sono in grado di sopravvivere in modo autonomo ma attaccano le piante (foglie, frutti, radici, ecc.) per cibarsene.
La Carpocapsa è una piccola farfalla lunga una ventina di millimetri, grigiastra con delle striature marroni sul margine delle ali. Le femmine adulte vivono circa un mese e durante questo periodo possono deporre fino a 80 uova, appena la temperatura supera i 15°C. In un anno si possono sviluppare tre generazioni. Le uove, deposte singolarmente sulle foglie o direttamamente sulle mele, generano una larva che in poco tempo penetra nel frutto per posizionarsi nella parte centrale, dove ci sono i semi. Le larve sono inizialmente bianche per poi diventare giallo-rosate. Dopo aver raggiungono il giusto stadio di sviluppo, escono in cerca di un rifugio per creare il bozzolo e completare la trasformazione in farfalla...