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Ottobre 11, 2018
I topi in casa o in giardino sono un problema da non sottovalutare. Ma quando si parla di “topi” è facile fare confusione tra animali simili ma diversi. Invece saper riconoscere di quale tipo di animale si tratta, ognuna con abitudini differenti, ci permette di adottare una strategia di difesa migliore. Sono tre le principali specie che possiamo trovare nelle nostre case e nei nostri giardini: il ratto grigio comune (Rattus norvegicus), il ratto nero (Rattus rattus) e il topo domestico (Mus musculus). Queste tre specie comprendono numerose sottospecie. Tutti hanno gambe corte, coda lunga e due incisivi facilmente riconoscibili: i ratti sono più grandi, i topi domestici più piccoli.
Il Ratto grigio, il tipico topo di fogna, si distingue dal ratto nero poiché è più grande è ha la coda più corta. Nelle nostre case sono più diffusi i Mus musculus...,
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Ottobre 09, 2018
Concimare le piante da appartamento anche in inverno è importante poiché non tutte vanno in riposo vegetativo. Soprattutto le piante sempreverdi, come il Ficus o la Dieffenbachia, continuano la propria attività vegetativa anche nei mesi più freddi: in appartamento, infatti, trovano condizioni di luce e temperatura costanti e proseguono la loro crescita come se vivessero in una sorta di serra.
Naturalmente in inverno c’è un rallentamento del loro ciclo di sviluppo, poiché i periodi di luce sono meno intensi e meno lunghi rispetto all’estate. Quindi le piante “consumano” meno e gli interventi di concimazione vanno ridotti in proporzione, ma non devono essere eliminati completamente. La stessa regola vale anche per l’irrigazione: con il sole meno caldo e meno presente c’è una minore evaporazione e una minore attività della pianta e quindi possiamo ridurre del 50% l’irrigazione, ma non va dimenticata.
Infine ricordiamo che le piante coltivate in vaso necessitano degli interventi di concimazione poiché gli elementi nutritivi contenuti nel pane di terra sono limitati e si esauriscono nel corso del tempo. Mentre in giardino le piante possono ricercare nuovi nutrienti attraverso le radici, nel vaso tocca a noi alimentarle in modo costante e coerente alle loro esigenze.
COME CONCIMARE LE PIANTE DA APPARTAMENTO ANCHE IN INVERNO
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Ottobre 05, 2018
Ḕ finita l'estate ma non perdiamo il piacere di coltivare un orto: cosa coltivare in autunno e nei mesi più freddi? L’autunno e l’inverno sono un periodo di riposo per molte delle piante che conosciamo, che in questo periodo o non crescono o entrano in uno stato di riposo vegetativo. In realtà l’orto non dorme mai e anche nei mesi più rigidi possiamo esprimere il nostro pollice verde scegliendo le varietà più adatte.
ORTO: COSA COLTIVARE IN AUTUNNO
Tra le piante più adatte troviamo molti ortaggi a foglia larga, come per esempio Cavoli, Verze, Biete, Spinaci, Lattuga, Radicchio e Rucola. Queste piante amano climi freschi e umidi e che se coltivate in vaso vanno esposte in pieno sole.
A questo tipo di ortaggi possiamo aggiungere anche piante che prosperano in ambienti freddi e che per questo sono privilegiate nelle coltivazioni del nord Europa, come Cavolfiori, Broccoli e Cavolini di Bruxelles o come i Ravanelli.
A lato dei campi, possiamo veder spuntare le foglie lunghe e affusolate di bulbacee come Cipolle, Aglio e Porri o come le Carote e i Finocchi, perché il terreno sia fresco ma asciutto.
Anche erbe aromatiche come Salvia, Rosmarino, Timo e Prezzemolo reggono bene il gelo dei mesi freddi, se coltivate in luoghi riparati dai venti gelidi dell’inverno.
A quest’elenco possiamo aggiungere anche...
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Ottobre 02, 2018
Alla domanda “cosa sarà di tendenza nel giardinaggio nel 2019?” ha provato a rispondere Garden Media Group, una società statunitense che da 18 anni analizza e predice le tendenze del gardening a favore dei centri giardinaggio di tutto il mondo. Ha appena pubblicato il Garden Media Group Trends Report per il 2019: si tratta di una lettura per addetti ai lavori, ma lo abbiamo letto per voi per anticiparvi le tendenze più interessanti del prossimo anno!
TENDENZA NEL GIARDINAGGIO NEL 2019: IL COLORE SARA’ IL “NEO MINT”
Sarà il verde menta il colore che andrà di moda nel prossimo anno. Una tinta vintage e molto delicata che sta tornando di moda anche nella decorazione della casa. Verranno quindi superate le tonalità femminili, come il rosa Millennial, a favore di un colore più gender-neutro. I cacciatori di trend di WGSN hanno indicato il neo mint come il colore che dominerà la moda e l’arredamento nel 2020.
BOOM DELLE PIANTE D’APPARTAMENTO
È previsto un boom delle piante d’appartamento, stimolato dalle nostre abitudini. Il 90% della popolazione...
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Settembre 28, 2018
È arrivato l’autunno ed è tempo di coltivare i Muscari. Si tratta di una pianta bulbosa perenne della famiglia delle Liliacee, molto apprezzata per le sue spighe composte da piccole campanelline blu che sbocciano in primavera, mentre le foglie strette e lunghe iniziano a svilupparsi nei mesi freddi.
È una pianta rustica e molto resistente sia al caldo che al freddo, perciò i suoi bulbi si possono piantare sia in giardino sia in vaso, ma se li coltivate in casa o sul terrazzo vi garantire tantissimi bei fiori colorati all’inizio della prossima primavera.
Anche se il blu è il colore tipico di questa pianta, esistono molte specie di Muscari che offrono fiori di diverse tonalità: come il Muscari argaei con fiori bianchi, il Muscari moschatum con fiori gialli e verdi, il Muscari azerum con fiori più scuri, il Muscari botryoides con le spighe più lunghe, ma in Italia è molto diffuso il Muscari armeniacum con i caratteristici fiori blu. Esiste anche il Muscari comosum i cui bulbi vengono mangiati, previa bollitura, e conosciuti nel sud Italia con il nome di Lampascioni.
Il Muscari è anche conosciuto con il nome di Giacinto a grappolo, poiché i suoi fiori ricordano quelli del Giacinto.
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Come difendere le piante da frutto in autunno: è il momento giusto per combattere funghi e parassiti
Settembre 27, 2018Le piante da frutto in autunno necessitano di una serie di interventi utili per il loro corretto sviluppo nella prossima primavera. Si tratta di una serie di operazioni e di buone pratiche che i tecnici chiamano trattamenti autunnali: vediamo ci cosa si tratta.
PIANTE DA FRUTTO IN AUTUNNO: PERCHE’ E’ IMPORTANTE INTERVENIRE IN QUESTO PERIODO
Affinché le piante crescano rigogliose e ricche di frutti il prossimo anno è fondamentale che siano sane e per raggiungere questo obiettivo dobbiamo partire proprio dall’autunno. Cioè quando le piante sono a fine ciclo, quindi dopo la raccolta. Quando la pianta finisce il ciclo della produzione dei frutti e ha compiuto la sua funzione fisiologica di riproduzione, inizia una fase di riposo, detta dormienza, che serve all’albero per prepararsi per la stagione successiva a partire dalla creazione delle nuove gemme che matureranno l’anno prossimo.
In questa fase numerosi parassiti, sia insetti sia funghi, sono ancora attivi e a loro volta si preparano a sviluppare le proprie progenie che nasceranno nella primavera successiva. In questo periodo sono particolarmente sensibili e indifesi ed è quindi più facile colpirli. Per esempio alcune malattie fungine, come la ticchiolatura, il colpo di fuoco batterico o la bolla del pesco, hanno in questa fase il momento di prima propagazione delle spore e degli organi svernanti, che normalmente vanno a collocarsi tra gli interstizi della corteccia oppure tra i residui vegetali morti, come le foglie cadute, in mezzo all’erba ai piedi dell’albero o nei rami secchi.
Un intervento ben eseguito in autunno con un fungicida, come la poltiglia bordolese, va a colpire gli organi di conservazione dei funghi patogeni che andrebbero poi a svilupparsi nella primavera successiva. Andando così a limitarne la propagazione, a ridurre il potenziale di inoculo...
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Settembre 25, 2018
La concimazione del prato in autunno è un’operazione molto importante per assicurare al tappeto erboso un corretto sviluppo nella prossima primavera. In prato infatti è un elemento decorativo sempre vivo, che richiede molte attenzioni in tutti i diversi periodi dell’anno.
D’estate molto probabilmente i raggi intensi del sole hanno seccato parte dell’erba, creando delle chiazze gialle nel manto del prato e il peso dei passi che hanno calpestato la superficie hanno messo a dura prova il verde. Senza dimenticare le malattie fungine che potrebbero aver indebolito ulteriormente le foglie.
L’autunno è la stagione nella quale, una volta che il clima diventa più fresco, è possibile provvedere alla manutenzione del prato, provvedendo a una risemina e alla concimazione.
LA CONCIMAZIONE DEL PRATO IN AUTUNNO: LE OPERAZIONI PRELIMINARI
Prima di procedere alla concimazione, dobbiamo togliere i materiali infeltriti dal prato, utilizzando un arieggiatore: può essere manuale (simile a un rastrello ma con rebbi molto più affilati), carrellato (è montato su ruote ed è sufficiente spingerlo) oppure a motorizzato (come un rasaerba). La scelta dipende ovviamente dall’ampiezza del prato.
L’arieggiatore ci aiuterà a rimuovere il feltro, cioè l’insieme di foglie, rametti ed erba secca che si accumula nei mesi precedenti sul terreno con il rischio di soffocare le foglioline.
Un altro ostacolo alla vita dell’erba che è possibile combattere in questo modo è il muschio, che in periodi di grande umidità può sostituirsi alle graminacee del prato rubando loro spazio, acqua e nutrienti.
Nel caso di macchie o buchi senza erba, possiamo stendere un leggero strato di terriccio specifico per la semina del prato e spargere dei nuovi semi, che spunteranno nella primavera successiva. Le varietà di piante che compongono il manto erboso conosciute sono più di quaranta, quasi tutte graminacee, e spesso vengono vendute in miscele adatte all’uso: per prati ornamentali, per giardini sui quali si può correre e giocare e varietà più indicate per i prati all’inglese.
PERCHE’ CONCIMIAMO IL PRATO?
Possiamo individuare 4 motivi principali. Anzitutto per l’estetica: un prato bello da lontano, visto da vicino può mostrare chiazze secche ed altre imperfezioni. La concimazione lo rafforza e lo rendo più bello, anche a un controllo ravvicinato.
Poi migliora la resistenza del prato: tagli frequenti o molto bassi, inibendo la fotosintesi clorofilliana, limitano la capacità della pianta di fornire elementi nutritivi alle radici.
Inoltre la concima migliora le prestazioni del tappeto erboso. Oltre ad apparire folto e di bell’aspetto, il prato deve anche essere resistente al calpestio, all’usura, alle carenze d’acqua e agli sbalzi di temperatura.
Infine fa risparmiare acqua: un tappeto erboso ben nutrito, si trasforma in un’area inerbita densa e ben radicata. La sua struttura aiuta a trattenere l’acqua attorno alla base delle piantine, permettendo al terreno di assorbirne di più.
QUALE CONCIME?
Dopo aver arieggiato e ripulito il tappeto erboso, possiamo procedere con la concimazione. Vi consigliamo di utilizzare dei concimi a cessione controllata perché riescono a garantire una crescita armoniosa e rispettosa dell’ambiente. I concimi tradizionali, infatti, rilasciano gli elementi nutritivi troppo rapidamente...
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Settembre 21, 2018
È facile curare la Surfinia sul terrazzo anche nelle zone più fredde e piovose del nostro Paese: è infatti una varietà molto resistente alle intemperie e i fiori, anche se si bagnano, tornano all’aspetto originale appena di asciugano. Inoltre la sua crescita rapida e vigorosa e la tendenza a offrire abbondanti fioriture può esserci utile se vogliamo decorare i nostri balconi con delle cascate di splendidi fiori viola, bianchi, rosa, porpora o blu, che sbocciano da maggio fino a settembre.
La Surfinia è una varietà brevettata di Petunia di origine giapponese creata negli anni Ottanta. Il suo ambiente ideale è temperato, né troppo caldo né troppo freddo: ama l’esposizione diretta al sole e se messa in ombra tende a fiorire di meno. Pur essendo più resistente alle intemperie delle altre Petunie non tollera temperature inferiori ai 10°C. Perciò in inverno va riparata all’interno della casa.
CURARE LA SURFINIA SUL TERRAZZO E' FACILE MA ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Per coltivare la Surfinia in vaso possiamo...
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Settembre 18, 2018
Mettere in trappola scarafaggi e blatte è possibile ma è importante conoscere bene il nemico per colpire le sue debolezze.
Iniziamo col dire che gli scarafaggi vivono sulla terra da 300-350 milioni di anni fa, quindi molto tempo prima di noi! I fossili con blattoidei risalgono infatti al periodo Carbonifero e le specie che vivono ancora oggi risalgono al Cretaceo: se sono sopravvissuti fino a oggi, superando glaciazioni e tutti i cataclismi che hanno colpito il nostro pianeta in questi 350 milioni di anni, tanto fessi non devono essere!
COME METTERE IN TRAPPOLA SCARAFAGGI E BLATTE: QUALI SPECIE ARRIVANO NELLE NOSTRE CASE?
Le blatte sono diffuse in tutto il pianeta, a eccezione delle zone polari e sulle vette superiori ai 2.000 metri poiché non tollerano il freddo. Al mondo esistono più di 4.000 specie di blattoidei, ma in Italia ne troviamo solo una quarantina. La maggior parte di queste vive nei boschi e nei giardini e si ciba di piante, ma non abbastanza da rappresentare un problema. Soltanto 3 famiglie vengono definite “commensali dell’uomo”, cioè entrano nelle nostre case alla ricerca di cibo e protezione. Tra queste ci sono 4 specie in particolare: la Blatta orientalis (nera), la Periplaneta americana (rossiccia), la Blattella germanica (grigiastra) e la Supella longipalpa (con una banda marrone). Le ultime due preferiscono temperature vicine ai 30°C, mentre le prime apprezzano anche temperature più basse e perciò possiamo trovarle anche nelle cantine.
Recentemente sono state individuate altre due specie: la Polyphaga aegyptiaca presente soprattutto nel sud e la Blatta lateralis in Sardegna.
CHE BRUTTO CARATTERE!
Gli scarafaggi odiano la luce, girano solo di notte, adorano i posti angusti e sporchi e pur vivendo in colonie sono piuttosto solitari e non disdegnano di cibarsi...