Diciamo subito che usare i termini Cactus e Piante Grasse come sinonimi è sbagliato! E se proprio vogliamo essere “scientifici” dobbiamo partire anche dal presupposto che le “Piante Grasse” non esistono per la botanica!
Cactus e Piante Grasse: distinguiamo le parole correttamente
Popolarmente utilizziamo il termine “Piante Grasse” per indicare le piante succulente, cioè quelle piante che dimostrano la duplice capacità di immagazzinare liquidi e di utilizzarli quando ne hanno bisogno. Il nome succulente deriva dal latino sucus, cioè succo: quindi sono piene di liquidi e non di “grasso”.
Essere succulente è una caratteristica del tipo di pianta: non sono quindi una famiglia ben distinta. Questo significa che possiamo trovare all’interno della stessa famiglia, come le Asparagaceae, sia piante “normali”, come la Hosta, sia piante succulente, come l’Agave. Alcune famiglie invece sono composte solo da piante succulente, come le Crassulacee.
Le piante succulente non sono quindi tutte spinose o con fusti carnosi. Esistono infatti succulente da fusto, da radice o tubero, oppure dafoglia: in funzione della parte della pianta in cui viene conservato il “succo”.
Una caratteristica comune a tutte le piante succulente è l’evoluzione genetica che ne ha spesso modificato la forma per poter risultare a climi particolarmente caldi e aridi. Nei Cactus le foglie si sono trasformate in spine per limitare la superficie verde esposta ai raggi solari e la conseguente evaporazione...
Usare le piante contro l’inquinamento è la soluzione più economica ed ecologica che abbiamo a disposizione, sia per ridurre la CO2 dall’atmosfera sia per eliminare gli inquinanti indoor.
L’8 ottobre scorso l’agenzia Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) dell’Onu, incaricata nel 1988 di studiare i cambiamenti climatici, ha lanciato un importante allarme: se non interveniamo drasticamente tra 11 anni la temperatura del pianeta sarà superiore di 1,5°C rispetto all’era pre-industriale con devastanti effetti sulle condizioni di vita che oggi conosciamo, che diventeranno critici con un incremento di 2°C. Lo ha scritto nello studio “Special Report on Global Warming of 1,5°C”, che ha preso in esame oltre 6.000 studi condotti in questi anni e al quale hanno contribuito migliaia di scienziati di tutto il mondo.
Forse non tutti sanno che in Italia l’anomalia termica è peggiore rispetto alla media del pianeta e gli dal 2011 abbiamo superato stabilmente di 1°C la temperatura media rispetto all’era pre-industriale. L’aspetto più grave è i governi mondiali stanno dimostrando ampiamente di sottovalutare il problema: infatti nel 2017 le emissioni di CO2 hanno toccato il record di 32,5 gigatonnellate emesse in atmosfera.
USARE LE PIANTE CONTRO L’INQUINAMENTO NELLE CITTA’
Ipcc ha spiegato che è scientificamente possibile mantenere il surriscaldamento sotto la soglia di pericolo ed è quindi un nostro dovere almeno provarci. Il primo obiettivo è quello di eliminare l’emissione di gas serra, in primis l’anidride carbonica: sarebbe sufficiente ridurre la CO2 del 45% (rispetto al 2010) entro il 2030 e portarla allo zero assoluto entro il 2075.
Per raggiungere questo obiettivo possiamo, anzitutto, modificare le fonti energetiche: abbandonare il carbone...
Le piante filtrano l’aria e ci aiutano a migliorare l’ambiente in cui viviamo: non si tratta di un detto popolare ma di un dato di fatto dimostrato scientificamente. Quindi toglietevi dalla testa l’idea che tenere le piante in camera da letto sia pericoloso perché tolgono ossigeno: è vero il contrario e anzi contribuiscono a depurare l’aria ambientale.
LE PIANTE FILTRANO L’ARIA DAGLI INQUINANTI INDOOR: QUALI SPECIE?
Detersivi, vernici e colle dei mobili, inchiostro delle stampanti, fumo di sigaretta e materiali utilizzati in edilizia sono alcune delle fonti che rilasciano sostanze tossiche, inquinando l’aria che respiriamo.
Tra gli inquinanti ci sono formaldeide, benzene, toluene, xylene, anidride carbonica (CO2), monossido di carbonio e molti altri. L’inquinamento negli ambienti chiusi provoca la cosiddetta “sindrome dell’edificio malato” (dall’inglese Sick Building Syndrome coniata dall’Organizzazione Mondiale della Sanita nel 1986), causa di cefalee, affaticamento e fastidi alle vie respiratorie.
Ci vengono in aiuto alcune piante, in grado di assorbire gli inquinanti atmosferici negli ambienti chiusi come casa e ufficio.
Coltivare le piante in casa è molto comune, ma non sempre si ottengono i risultati sperati. Importante è scegliere piante adatte al clima casalingo, come per esempio Ficus, Anthurium, Guzmania, Pothos, Felce, Dieffenbachia e Croton.
Inoltre per crescere una pianta in appartamento, ci sono una serie di consigli utili che è bene seguire:
COLTIVARE LE PIANTE IN CASA: 7 CONSIGLI PER AVERE SUCCESSO!
UNO: La luce è molto importante e spesso sottovalutata. Il vaso deve essere sistemato entro un metro dalla finestra in stanza buie e fino a 3 metri se la finestra è ben soleggiata, evitando però i raggi diretti del sole. Per ambienti poco luminosi scegliete Pothos, Schefflera, Filodendri, Sansevieria, ...
La Sansevieria è una pianta africana, facilissima da coltivare, è ideale nei moderni appartamenti non solo per il portamento slanciato, che arreda senza occupare spazio, ma anche per la forma architettonica del fogliame rigido e verticale. Le foglie possono crescere fino a 1 metro d’altezza e sono verde scuro o screziate di bianco o giallo. E' una pianta a crescita lenta e produce poche foglie nuove ogni anno: in compenso è molto longeva.
E' molto conosciuta la Sansevieria trifasciata con le caratteristiche foglie lanceolate, caratterizzate da un disegno molto particolare, ma negli ultimi anni sta riscuotendo molti consensi anche la Sansevieria cylindrica caratterizzata da foglie carnose cilindriche con portamento eretto e molto decorativo.
COME COLTIVARLA
La Sansevieria è una pianta africana e adora il sole: predilige quindi posizioni luminose, anche in pieno sole. Viste le sue origini sopporta facilmente le alte temperature, anche fino a 30°C, mentre teme il gelo sotto i 10°C. Perciò la Sansevieria è utilizzata in Italia come pianta d'appartamento...