Lo Spatifillo (Spathiphyllum wallisii in molte varietà) è una pianta da interni, molto diffusa grazie all’eleganza del suo fogliame e alla bellezza dei suoi fiori bianchi, capaci di resistere a lungo. Facile da coltivare, si adatta a qualsiasi situazione, tollerando l’ombra, il riscaldamento domestico e persino i ristagni idrici.

I suoi fiori bianchi sono in realtà bratee, cioè grosse foglie colorate, mentre i veri fiori sono quelli che compongono la pannocchia gialla, detta spadice.

SPATIFILLO: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE

Lo Spatifillo non soffre i caldo e predilige posizioni luminose ma senza i raggi diretti del sole; in estate gradisce stare all’aria aperta ma in posizioni ombreggiate. Non sopravvive a temperature sotto i 15° C, per questo motivo in autunno va posta a riparo in serra riscaldata o in appartamento.

Questa pianta richiede molta umidità, perciò le foglie devono essere vaporizzate e pulite quotidianamente; inoltre si consiglia di lasciare nel sottovaso dell’argilla espansa o della ghiaia sempre umida.

Non bisogna aver paura di bagnare troppo lo Spatifillo, in quanto questa pianta è in grado di espellere l’umidità eccessiva dalla punta delle foglie, in caso di necessità. In estate, bisogna irrigare ogni due-tre giorni, mentre in inverno, si accontenta di una volta a settimana, meglio se nel sottovaso.

Si adatta bene a un terriccio universale, da concimare ogni 20 giorni da aprile a settembre e una volta al mese in inverno, utilizzando un prodotto liquido per piante verdi.

Lo Spatifillo è una pianta da interni molto utile, in quanto riduce l’inquinamento indoor, grazie alle sue foglie "assorbenti", capaci di neutralizzare il benzolo e il tricloroetilene contenuti nelle vernici e nei solventi per mobili.

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