Il Ficus benjamina è una pianta molto conosciuta e apprezzata per la sua eleganza e resistenza a qualsiasi tipo di clima. Esistono molte varietà, anche con foglie variegate, ed è perfetta per arredare appartamenti e terrazzi, grazie alle sue dimensioni imponenti e alla bassa manutenzione che richiede.

Il Ficus benjamina può durare fino a trent'anni se coltivato in condizioni ottimali, mentre nel sud Italia si può piantare in piena terra, dove diventa un alberello e produce frutti non commestibili.

FICUS BENJAMINA: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE

Originaria dell’India tropicale, ha bisogno di ambienti interni molto luminosi e con buona umidità, dove può arrivare a misurare fino a 5 metri. Necessita di luce e caldo costante, ma non sopporta i raggi diretti del sole e soffre quando la temperatura scende sotto i 12°C.

Ḕ una pianta d’appartamento molto utile perché combatte l’inquinamento indoor: un esemplare di media taglia assorbe 10 microgrammi di formaldeide ogni ora.

In condizioni ambientali non idonee, cioè in presenza di poca luce, correnti d’aria, troppa acqua o ambiente secco, tende a perdere le foglie ma una volta eliminato il problema si riprende rapidamente.

Il Ficus benjamina necessita di saltuarie vaporizzazioni sul fogliame, perché riducono i rischi di seccume provocati dalla carenza di umidità ambientale. Non tollera i ristagni idrici e troppa acqua fa ingiallire le foglie, per questo è necessario eliminare l’acqua stagnante nel sottovaso se dopo mezz’ora non è stata assorbita. Ḕ una pianta che va innaffiata di frequente, almeno ogni 10 giorni in inverno e ogni 5-7 giorni in primavera-estate.

Si consiglia di concimare ogni 10 giorni da aprile a settembre e ogni 20 giorni nel periodo invernale, utilizzando un fertilizzante liquido per piante verdi.

Il rinvaso va effettuato ogni anno con un terriccio per piante verdi finché la pianta è piccola; poi è sufficiente rinvasarla ogni due tre anni, effettuando annualmente un ricambio e un rabbocco del terriccio superficiale.