rosa
-
Mag 28, 2021
Eliminare le larve delle farfalle tempestivamente è molto importante poiché possono provocare danni ingenti.
I lepidotteri, cioè farfalle e falene, comprendo migliaia di esemplari differenti e rappresentano un problema per le piante dell’orto soprattutto quando sono allo stadio larvale. Gli adulti sono infatti innocui, se non fosse per l’abitudine di deporre le uova sulle foglie: quando si schiudono, le piccole larve hanno bisogno di nutrirsi e lo fanno rosicchiando le foglie e i frutti delle colture su cui sono nate. Poiché le uova vengono deposte a decine, l’azione delle larve, che hanno apparato boccale molto robusto, può arrivare a defogliare completamente le colture portandole alla morte.
Possiamo distinguere le larve dei lepidotteri secondo tre categorie di comportamento: i minatori scavano gallerie nelle foglie e nei fusti, i defogliatori si cibano del fogliame lasciando solo le nervature, mentre i ricamatori rosicchiano le foglie.
Il problema non colpisce solo le piante orticole e gli agrumi, ma anche le Rose, i Garofani o le Bergere, ma anche grandi alberi come Pioppi, Betulle o Castagni.
ELIMINARE LE LARVE DELLA FARFALLE: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Come spesso diciamo, la prevenzione è fondamentale poiché ci permette di risolvere il problema prima ancora che si presenti. Poiché il problema è rappresentato dalle larve, il primo intervento di prevenzione è la rimozione delle uova prima che si schiudano.
Sulle piante coltivate all’esterno, in giardino o nell’orto, le uova vengono deposte in primavera, indicativamente da marzo a maggio. Sulle piante coltivate in serra invece il problema si pone per tutto l’anno, anche in inverno.
È quindi importante controllare le nostre piante con attenzione, alla...
-
Mag 27, 2021
Eliminare lo Oziorrinco tempestivamente è molto importante poiché questo coleottero è doppiamente insidioso: quando è allo stadio larvale si ciba delle radici, mentre quando è adulto rosicchia il fogliame. Se non interveniamo, questa combinazione di attacchi porta prima al deperimento e poi alla morte della pianta.
Inoltre l’Oziorrinco adulto è un animale notturno, quindi non è facile individuare la sua presenza: di giorno troviamo le piante rosicchiate e patite ma non riusciamo a individuare facilmente il problema.
Le piante ornamentali più soggette agli attacchi dell’Oziorrinco sono il Gelsomino, il Frassino, il Lillà, il Tiglio, l’Acero, le Rose e le siepi come il Lauroceraso. Tra le piante da frutto l’Olivo è particolarmente esposto.
Eliminare lo Oziorrinco: prevenzione e lotta
Per prevenire problemi gravi è bene conoscere le abitudini di questo coleottero. L’Oziorrinco fa la sua comparsa nei nostri giardini da giugno a ottobre, poiché nel mese di giugno depone centinaia di uova nel terreno che si schiudono dopo poche settimane diventando larve bianche con il capo marrone e una caratteristica forma a C. Le larve sono voraci divoratrici di radici.
-
Mag 18, 2021
I fiori di colore bianco sono luminescenti e spiccano nel giardino. Chi ama il giardinaggio sa bene quanto i colori e i loro abbinamenti siano importanti. La giusta scelta dei colori delle fioriture può caratterizzare un’aiuola, una bordura ma anche un terrazzo. Senza considerare che, come è noto, i colori possono condizionare il nostro stato d’animo.
Il verde del parto e delle foglie può essere considerato una tavolozza che fa da sfondo ai colori delle fioriture che, col passare delle stagioni, si alternano e caratterizzano l’insieme. È un colore neutro che trasmette un senso di solidità e costanza e non è un caso se viene spesso utilizzato per abbellire case di cura e ospedali. Anche il bianco, in cromoterapia, svolge una funzione simile al verde ed è simbolo di rinascita e stimola energia positiva.
Nel giardinaggio il colore bianco è molto utile per dare luminosità a uno spazio ombreggiato: in mezzo alle piante sempreverdi i fiori bianchi spiccano e attirano l’attenzione.
FIORI DI COLORE BIANCO: 10 PIANTE DA NON PERDERE
Sono tante le piante che donano fioriture candide e molte sono anche facilissime da...
-
Dicembre 18, 2020
Secondo la cromoterapia un giardino colorato di rosso stimola energia, vivacità e dinamicità nel suo possessore. Disciplina di origini molto antiche, ora supportata da autorevoli ricerche scientifiche, la cromoterapia utilizza la scala dei colori per scopi terapeutici, perché ognuno di essi esercita un effetto sulla psiche umana e sugli stati d’animo.
Le vibrazioni (onde elettromagnetiche) emesse da ogni tonalità influiscono sul sistema nervoso e immunitario, sul metabolismo e quindi sul nostro umore, attraverso le percezioni che dalla vista raggiungono il cervello con conseguenze su tutto il nostro organismo. Già da diversi anni sono in corso sperimentazioni e ricerche sull’uso del colore in ambienti terapeutici.
La scelta delle tinte per il giardino e il terrazzo può dunque essere gestita proprio per ottenere in noi reazioni positive, e differenziate in base alle preferenze e necessità dei diversi ambienti e della loro destinazione d’uso.
I colori caldi possono essere molto utili per chi deve trovare in sé energia e vitalità: perfetti per le zone di terrazzo e giardino dove ci sono bambini e ragazzi che studiano e seguono le lezioni online, e dove si lavora in smart working, ma anche nella zona dedicata al pranzo: il tono arancione dei fiori favorisce appetito e socialità.
Tutti i toni della gamma fredda (azzurro, blu, viola, lilla) sono invece riposanti e rasserenanti, oltre che rinfrescanti.
Il rosa, che non è un colore necessariamente femminile, è più che mai prezioso in questo momento: circondarsi di fiori rosa è un modo per favorire emozioni positive come le sensazioni di sicurezza, di armonia e di fiducia.
E se sentite in voi stress, affaticamento e tristezza, andate con il bianco e il verde: sono i colori più frequenti in natura, i fiori bianchi saranno un accompagnamento perfetto per un'estate...
-
Aprile 30, 2020
Eliminare gli Afidi delle Rose in modo tempestivo è importante, in particolare il Macrosiphum rosae (detto Pidocchio verde della Rosa) che, come si evince dal nome, è specifico di questa pianta.
Quest’insetto è lungo qualche millimetro, di colore rosato o verdastro in relazione al fatto di essere provvisto o meno di ali. Le fondatrici (femmine di 2,5-3 mm senza ali) compaiono alla fine di marzo invadendo la pagina inferiore delle foglie e i boccioli fiorali chiusi, fino a ricoprirli totalmente con le loro colonie. Le nuove generazioni e i relativi danni proseguono però ininterrottamente per l’intera stagione fino all’autunno.
ELIMINARE GLI AFIDI DELLE ROSE: PERCHE’ SONO COSI’ DANNOSI
Gli Afidi delle Rose si alimentano della linfa dei vegetali, che aspirano voracemente mediante un apparato boccale succhiatore-pungente. Per questa loro caratteristica e per l’elevato numero di individui delle colonie, sono in grado di sottrarre riserve vitali alla pianta in misura talmente rilevante da bloccarne lo sviluppo, deturparla e anche provocarne la perdita.
In particolare determinano: l’arresto immediato dello sviluppo, la deformazione dei germogli, la deformazione dei boccioli fiorali che non si aprono o non riescono a fiorire e la produzione di melata, che imbratta la vegetazione influendo negativamente su fotosintesi e respirazione.
Anche con attacchi iniziali apparentemente lievi, è conveniente intervenire per contenere la proliferazione del fitofago, in quanto viene in proporzione compromessa la funzione decorativa della pianta ma soprattutto la sua capacità di rinnovarsi l’anno seguente. Infatti, sin dall’autunno, la pianta programma il numero di gemme necessarie per la...
-
Aprile 14, 2020
Possiamo usare il Sangue di Bue in giardino se vogliamo aiutare lo sviluppo delle nostre piante con un prodotto totalmente naturale e ovviamente consentito in agricoltura biologica.
In particolare il Sangue di Bue è un concime organico a base di Azoto (N) e ricco di Ferro: ha un’azione rapida e duratura e favorisce la fioritura e lo sviluppo di un bel fogliame. Inoltre oltre a nutrire ha anche un effetto rinverdente. Una volta si utilizzava davvero sangue animale mentre oggi si utilizzano melasse ricavate dai vegetali oppure sangue secco.
L’Azoto è un elemento fondamentale per la crescita di tutte le piante e il Sangue di Bue si può utilizzare sulle colture dell’orto (come Pomodori, Patate, Carote, Zucchine, Agrumi, ecc.), sulle erbe aromatiche, sui cespugli ornamentali (come Rose, Ortensie, Oleandri, ecc.) e sui tappeti erbosi. In quest’ultimo caso si usa specialmente per la sua capacità di rinverdire i prati. È particolarmente indicato per i Pomodori, quando le foglie tendono a ingiallire, e per gli Agrumi che richiedono un alto fabbisogno di Azoto per crescere bene.
Il Sangue di Bue è anche indicato per le piante acidofile per correggere la presenza di Azoto nei terreni troppo calcarei e quindi non adatti per coltivare queste particolare piante.
... -
Marzo 17, 2020
Se nelle piante d’appartamento le foglie ingialliscono non è mai un bellissimo segnale. Potrebbe essere determinato dalla mancanza di luce, ma molto più spesso si tratta di Clorosi, specialmente se si tratta di un ingiallimento internervale. Oltre alle foglie sbiadite, la Clorosi si manifesta anche sulla dimensione delle foglie, che non crescono e rimangono più piccole e tendono a cadere anticipatamente.
LE FOGLIE INGIALLISCONO: I PROBLEMI A MONTE
La Clorosi può avere molte cause, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una fisiopatia dovuta a una carenza nutrizionale. Nei terreni troppo calcarei, per esempio, si può manifestare più facilmente la Clorosi Ferrica perché un pH troppo alto rende il Ferro (Fe) in forma non solubile e quindi non assimilabile dalle radici. E il Ferro è fondamentale per lo sviluppo corretto delle piante poiché regola funzioni vitali come la respirazione e la fotosintesi clorofilliana.
L’aggressività della Clorosi dipende anche dal tipo di pianta: alcune sono meno sensibili, mentre altre sono più esposte come le Ortensie, le Azalee, le Camelie, le Rose, i Rododendri, ma anche il tappeto erboso.
... -
Agosto 09, 2019
Le piante adatte alla salsedine sono l’ideale per abbellire un giardino o un terrazzo al mare. Nei giardini marini, anche più dell’eccesso di caldo, freddo, luce, ombra o acidità nel terreno, è infatti l’eccesso di sale a compromettere la crescita di molte piante. La salsedine può diffondersi e ristagnare nell’aria, come nel terreno, compromettendo l’osmosi cellulare, cioé la capacità delle cellule vegetali di assorbire l’acqua. Insieme all’eccesso di sodio, anche l’eccesso di cloro può provocare una carenza di alimentazione delle piante chiamata clorosi.
L’eccesso di salinità nel terreno e nell’aria è una delle prime cause di desertificazione nel mondo. Fortunatamente l’evoluzione delle piante cresciute in zone costiere o desertiche ci ha messo a disposizione una grande varietà di esemplari resistenti alla salsedine.
PIANTE ADATTE ALLA SALSEDINE: LE ALOFITE
Le piante alofite, cresciute in luoghi costieri e tipiche del nostro mediterraneo, hanno infatti la capacità di assimilare il sale all’interno delle cellule. Nel caso delle piante alofite, un terreno ricco di minerali e un clima caldo e secco, sono persino necessari per la crescita corretta della pianta. Alcune piante alofite, tipiche delle nostre regioni e facili da coltivare, sono la Salicornia detta anche Asparago di mare per la sua somiglianza all’ortaggio, l’Artemisia con le sue corone di foglie a forma di stella, la Barba di Frate (Salsola soda) oppure il Limonio o Statice (...
-
Luglio 16, 2019
Eliminare la Muffa Grigia tempestivamente è importante perché può danneggiare velocemente un intero raccolto. La Muffa Grigia o Botrite (Botrytis cynerea) è un fungo estremamente polifago in grado di aggredire numerose piante da frutto, ortive e ornamentali. In particolare: Vite, Fragola, Pomacee, Drupacee, Solanacee, Cucurbitacee, Rose, Ciclamini, Azalee, Begonie e Crisantemi.
Tutti gli organi aerei della pianta possono venire colpiti ma, a seconda della pianta ospite, possiamo trovarla di volta in volta sui boccioli fiorali, i grappoli, i frutti o anche le foglie. Possono inoltre venire colpiti gli organi sotterranei (bulbi, tuberi e rizomi) durante il periodo di conservazione.
ELIMINARE LA MUFFA GRIGRIA: COME RICONOSCERE I PRIMI SINTOMI
L’attacco è in genere preceduto da un periodo caldo, fortemente umido o piovoso ed è favorito da una fitta vegetazione e impianti troppo densi. A seconda dell’organo colpito i sintomi possono variare:
- i fiori e i boccioli: non si aprono regolarmente, si ricoprono di una caratteristica efflorescenza grigiastra e disseccano rapidamente;
- le foglie...