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Settembre 19, 2017
Potare le piante rampicanti è importante per uno sviluppo rigoglioso. Le piante rampicanti sono però diverse tra loro, però potete eseguire una corretta potatura di ognuna a seconda delle loro caratteristiche.
POTARE LE PIANTE RAMPICANTI: 5 CARATTERISTICHE PRINCIALI
Il primo consiglio è di informarsi se il nostro rampicante richiede delle cure di potatura particolari. In ogni caso possiamo individuare 5 casi molto comuni.
Le rampicanti appena trapiantate richiedono una potatura moderata. Il taglio e il fissaggio dei rami al supporto servono a stimolare la produzione di nuovi getti e a creare una pianta ben formata. Se la pianta dovrà svilupparsi su un solo fusto principale, scegliete il più robusto e tagliate gli altri.
Le piante rampicanti adulte richiedono ogni anno potature di mantenimento, per uno sviluppo e una fioritura ottimali e per ripulire dal secco.
Le rampicanti che fioriscono sui fusti dell’anno precedente si potano al termine della fioritura, recidendo i rami di circa un terzo, poco sopra una gemma per stimolare la formazione di nuovi rami. Fanno parte di questo gruppo il Gelsomino invernale e il Rincospermo o falso Gelsomino.
Le rampicanti che fioriscono sui rami nuovi si potano alla fine dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo la Bougainvillea, la Bignonia, la Mandevilla, la Passiflora, il Solanum rampicante...
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Settembre 08, 2017
Potare le Rose è importante per il vigore e l'abbondanza della fioritura. Tra le varietà più comuni, ricordiamo le Rose rampicanti e le Rose cespugliose a fiori grandi da potare ogni anno, a fine inverno.
Il taglio deve eliminare le parti colpite dal gelo, i rami che escono dalla sagoma e quelli incrociati o affollati al centro, per ottenere una struttura ordinata e ariosa. Inoltre è necessario tagliare i rami più vecchi per dare vitalità ai rami più giovani.
Il taglio deve essere inclinato per impedire che l’acqua penetri nelle fibre.
POTARE LE ROSE: LA POTATURA ESTIVA E AUTUNNALE
A metà primavera si eliminano gli eventuali polloni alla base delle piante, strappandoli per togliere parte delle radici e ridurre il rischio che si ripresentino. In estate invece, si sfoltiscono i rami più vecchi delle Rose rampicanti non rifiorenti e di quelle arbustive, quando i fiori sono appassiti. Si continuano a cimare i rosai rifiorenti fino all’autunno, togliendo i fiori appassiti per incoraggiare la formazione di nuovi boccioli. Ricordiamo che si lasciano i fiori appassiti solo sulle Rose che danno bacche autunnali.
In settembre-ottobre è tempo di potare le rose rampicanti sarmentose, mentre in autunno si legano i tralci delle rampicanti rimuovendo i rami troppo lunghi. Si potano leggermente le altre rose, rifinendo il lavoro solo a inizio primavera.
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Agosto 04, 2017
Eliminare la Minatrice serpentina in modo tempestivo dalle piante da frutto è importante perchè può pregiudicare il raccolto. La Minatrice serpentina (Phyllocnistis Citrella) è un microlepidottero, lungo pochi millimetri e dotato di ali argentate. Colpisce prevalentemente piante da frutto, ma anche Rose, Lauroceraso, Piracantha (Pyracantha) e Betulle, manifestandosi intorno a metà giugno.
Le farfalle in primavera depongono le uova sulla pianta ospite, pronte a schiudersi in estate e le larve si nutrono delle foglie, all’interno delle quali scavano sottili gallerie lunghe fino a 10 cm.
I danni causati dalle larve si manifestano con l’arrotolamento e il disseccamento fogliare, a conseguenza delle necrosi causate ai tessuti. Nel caso di piante da frutto, lo sviluppo si arresta causando raccolti scarsi e ingenti danni estetici.
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Luglio 18, 2017
Aleurocanthus spiniferus è il nome di un insetto tropicale di nuova introduzione in Italia, che attacca gli Agrumi, la Vite, il Melo, il Pero e numerose piante ornamentali come la Piracanta (Pyracantha), l’Edera e la Rosa.
A prima vista sembra una Cocciniglia ma è un Aleurodide polifago: attacca di preferenza le piante più rigogliose, i polloni e gli apici vegetativi, imbrattando le foglie e i frutti con una sostanza zuccherina e appiccicosa, detta melata. Oltre al danno causato degli insetti, anche la melata rappresenta un problema, perché stimola lo sviluppo di funghi della fumaggine.
Succhiando la linfa, l'Aleurocanthus spiniferus causa la caduta anticipata delle foglie, il disseccamento delle parti infestate e, nei casi più gravi, la morte della pianta colpita.
ALEUROCANTHUS SPINIFERUS: COME PREVENIRE E RISOLVERE IL PROBLEMA
Anzitutto impariamo a riconoscere questo nuvo insetto. Le neanidi o forme giovanili dell’insetto infestano essenzialmente la pagina inferiore delle foglie. Si nutrono per tutto il ciclo vitale a spese della pianta sottraendo la linfa dai tessuti vegetali.
Il numero delle generazioni annuali è variabile in funzione dell’andamento climatico e in genere si hanno da 3 a 5 generazioni in un anno.
In inverno rimane allo stadio di neanide: un corpuscolo nero di forma ellittica (max 1,2 x 0,75 mm) circondato da un anello di cera bianca.
Il momento di maggiore vulnerabilità della Aleurocanthus spiniferus è quello di Neiade mobile e possiamo intervenire con un insetticida specifico.
Per prevenire il problema e in presenza di piante già colpite...
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Luglio 11, 2017
Utilizzare gli ammendanti è utile per migliorare le caratteristiche del terreno. Con il termine ammendanti si intendono quelle sostanze naturali che, miscelate nelle terreno di aiuole e giardini, ne migliorano le caratteristiche fisico chimiche. In particolare stimolano l’attività batterica, aumentano la fertilità e anche la quantità di acqua trattenuta dal suolo è maggiore. Se integrati in terreni esausti o troppo sfruttati, ne rigenerano la dotazione apportando elementi minerali e ottima materia organica.
COME UTILIZZARE GLI AMMENDANTI: IMPARIAMO A CONOSCERLI
Per rinforzare le Rose è utile la leonardite, un humus fossile che si ricava da giacimenti naturali, utilizzata anche per rendere più soffici e fertili i terreni argillosi.
Per gli arbusti è utilissima la cornunghia, naturalmente ricca di azoto, da mischiare al terriccio, alla fine dei mesi freddi, in modo che le radici la assorbano...
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Luglio 04, 2017
La Ticchiolatura della Rosa è una malattia fungina che colpisce molto frequentemente queste splendide piante. Si riconosce per le tipiche macchie scure nerastre rotondeggianti sulle foglie, che tendono ad allargarsi con il procedere dell’infezione, fino a sovrapporsi. Ai bordi delle macchie, le foglie iniziano a decolorarsi fino a tendere al giallo. Se non curata, la malattia porta alla completa defoliazione e disseccamento della pianta.
Il fungo può colpire anche altre parti della pianta, come i giovani fusti.
La Ticchiolatura colpisce anche altre piante, in particolare quelle da frutto, come il Melo e il Pero.
TICCHIOLATURA DELLA ROSA: COME PREVENIRE…
La Ticchiolatura della Rosa è provocata dal fungo Diplocarpon rosae che si sviluppa in presenza di molta umidità e temperature elevate, oltre i 25°C. Per esempio in estate e in presenza di giornate molto piovose. In inverno il fungo sverna sulle foglie cadute al suolo o sui rami infetti, pronto a tornare in azione appena le condizioni di umidità e temperatura torneranno favorevoli.
Per prevenire il problema, dobbiamo quindi togliere tutto il materiale infetto e bruciarlo. Inoltre è bene prediligere zone ventilate per la coltivazione delle Rose e diradare la densità di piantagione per evitare un’eccessiva umidità sulle foglie. In caso di alta densità, anche una potatura di diradamento aiuta una migliore circolazione dell’aria.
…E COME CURARE
In caso di infestazione dobbiamo anzitutto togliere tutte le parti danneggiate, sia sulla pianta sia le foglie cadute, ed eliminarle. Quindi possiamo utilizzare un fungicida sistemico per piante ornamentali, ripetendo se necessario il trattamento ogni 15 giorni.
Il fungicida sistemico...
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Aprile 25, 2017
Creare nuove piante con le talee è facile ed è un buon metodo per ottenere tante piante senza spendere quasi nulla. Molti arbusti infatti si possono moltiplicare attraverso porzioni di ramo prelevate a fine primavera o fine estate, da innestare poi nel terreno. Tali porzioni, che daranno vita a esemplari identici alla pianta madre, si chiamano talee.
CREARE NUOVE PIANTE CON LE TALEE: SCEGLIAMO LE PIANTE GIUSTE
La prima cosa da fare per crescere una pianta da una talea è scegliete getti giovani con il fusto robusto, ma non del tutto lignificato. Liberate poi la base lasciando solo alcune foglie apicali e recidetele a metà per limitarne la perdita idrica a seguito della traspirazione. Questa pratica è consigliata per tutti i tipi di talea di piante a foglia larga, come Eleagno, Evonimo, Alloro e Lauroceraso.
La parte basale va recisa con cesoie disinfettate e si può inserire in una polvere radicante per facilitare l’attecchimento. Riempite poi i vasetti di terriccio misto a sabbia e, aiutandovi con una matita, praticate un foro nel substrato per inserire la talea.
La radicazione avviene gradualmente e passato qualche mese si potrà rinvasare o trasferire la talea in piena terra.
Tra gli arbusti facilmente moltiplicabili per talea ricordiamo la Piracanta (Pyracantha), la Salvia, il Rosmarino, la Lavanda, la Rosa, il Pittosforo, il Rododendro, l’Azalea, il Viburno, il Bosso, il Sambuco e la Magnolia.
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Marzo 31, 2017
Ortaggi e fiori possono andare d'accordo: chi l’ha detto che le piante da orto e quelle da fiore devono vivere lontane? Le prime in linee ordinate, le seconde in aiuole più o meno geometriche?
Molti garden designer stanno puntando sulla mescolanza di ortaggi e fiori, in quanto la ricchezza di specie è preziosa per favorire la biodiversità. Che naturalmente dovrà produrre generosamente ed essere bello, coltivando erbe, fiori e ortaggi in un insieme armonioso.
ORTAGGI E FIORI: UN CONSIGLIO PER GARANTIRE SIA IL RACCOLTO SIA L'ESTETICA
In un orto familiare di piccole dimensioni le parcelle possono essere ridotte a quadrati di 1,5 m per lato, in modo da raggiungere senza difficoltà il centro per lavorare o raccogliere gli ortaggi. Le aiuole possono anche essere rialzate.
La suddivisione in piccole parcelle consente di avere una produzione varia e ricca, coltivando una gamma di ortaggi che offre sempre raccolto, in momenti diversi. Le aiuole ospiteranno composizioni di ortaggi e fiori commestibili come Borragine, Calendula e Nasturzio.
Le erbe aromatiche annuali possono essere abbinate agli ortaggi, mentre quelle perenni come Salvia, Lavanda, Issopo, Menta e Rosmarino, possono creare vistosi e profumati cespugli tra le verdure.
Volendo puntare sulla ricchezza, possiamo puntare anche su piccoli alberi da frutto, rampicanti da far arrampicare su pergole e spalliere e grandi vasi di fragole.
La progettazione di un “orto giardino” lascia ampio spazio alla creatività ma fate attenzione alla consociazione delle piante! Alcune si favoriscono a vicenda come l’Aglio e le Rose, la Carota e la Cipolla, il Tagete e i Pomodori...
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Febbraio 21, 2017
Le piante rampicanti in vaso sul balcone, oltre a essere estremamente decorative, sono una grande risorsa in risposta a diverse esigenze. Possono essere utili per schermare una visuale sgradevole, migliorare la privacy o per proteggersi dal sole o dal vento.
I rampicanti crescono agilmente su pannelli o grigliati, in legno o metallo, montati a parete o fissati su vasi e fioriere.
RAMPICANTI IN VASO SUL BALCONE: PARTIAMO DAI SEMPREVERDI
Tra i sempreverdi più affidabili ricordiamo il Rincospermo o “falso Gelsomino”, l’Edera e la Passiflora, dai fiori curiosi, da coltivare al sole. Degno di nota è anche il profumatissimo Caprifoglio, che resiste al freddo e allo smog urbano e fiorisce da fine primavera in poi, rivestendo rapidamente muri e grigliati.
Anche alcune specie decidue sono spettacolari, come le Clematidi che vantano bellissimi fiori, però lasciano scoperti i supporti in inverno. Per evitare il problema, possiamo associare le decidue ad altre piante coprenti e sempreverdi, come il Rincospermo, per ovviare al problema e formare così folti muri verdi.
Ottime la Vite americana e quella da uva, le Rose rampicanti che creano però...