rosa
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Febbraio 14, 2016
Con il termine “Rose antiche” si intendono le Rose botaniche e le varietà da esse ricavate dai rosaisti prima del 1900, anche se oltre alle varietà create dall’uomo, il gruppo comprende alcune specie botaniche spontanee. Le Rose antiche sono varietà note per i bellissimi fiori, ricchi di petali profumatissimi prodotti dalla pianta nel periodo tra maggio e giugno. Queste varietà, non hanno la capacità di rifiorire in estate-autunno come le altre Rose, ma in alcuni casi possono produrre bacche, che perdurano per tutto l’inverno.
Tra le Rose antiche ricordiamo la “Chapeau de Napoleon” (a destra), che prende il nome dalla curiosa forma delle sue bacche, simili al cappello del generale francese, e la “Baron Giraud de l’Ain” (qui sotto a sinistra), caratterizzata da dense corolle color porpora.
ROSE ANTICHE: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
Queste Rose non temono ne' il caldo torrido, ne' il gelo intenso, e arrivano a sopravvivere a temperature fino a -20° C. La posizione ideale è in pieno sole, al...
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Novembre 06, 2015
Le Rose in miniatura sono piante simile alle Rose tradizionali, ma a differenza di queste raggiungono altezze comprese tra i 10 e i 40 cm. Queste piccole Rose, in primavera regalando tantissimi fiori profumati in diverse tonalità e forme a seconda della varietà. Le varietà più piccole sono molto delicate e spesso durano una sola stagione.
La fioritura può essere prolungata di molto se si tagliano con regolarità i fiori appassiti per favorire la formazione di nuovi boccioli. Sono tutte rifiorenti dalla primavera all’inizio dell’autunno e non hanno bisogno di grandi vasche come i rosai di taglia normale.
ROSE IN MINUATURA: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
Le Rose in miniatura permettono di godere della bellezza dei rosai anche se non si possiede un giardino, perchè possono essere tranquillamente coltivate in vaso sul terrazzo o in balcone. Prediligono posizioni in pieno sole da settembre ad aprile e ombreggiata nelle ore più calde da maggio ad agosto, per evitare che si secchino le foglie. Non resistono al gelo e vanno riparate in serra fredda durante l’inverno, quando le temperature si aggirano intorno agli 0° C.
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Ottobre 16, 2015
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La Peronospora nell'orto è sempre un problema. Quando l'umidità è molto alta, e le temperature miti, una fastidiosa malattia può insediare le colture dell’orto: la Peronospora. Questo fungo, conosciuto anche come Plasmopara viticola, solitamente attacca le piante di vite ma anche pomodori, crucifere, meloni, cipolle, patate, spinaci, insalata, zucchine e alcune piante ornamentali tra cui la rosa.PERONOSPORA NELL'ORTO: ELIMINIAMO SUBITO LE PIANTE COLPITE
Possiamo riconoscere questa malattia facilmente, perché causa delle chiazze lucide sulle foglie che piano piano ammuffiscono, coprendosi di una patina biancastra.Tutte le foglie colpite si seccano e muoiono, è perciò pericoloso quando il fungo si estende ai germogli della pianta perché ne arresta lo sviluppo, decimando la vegetazione e impedendo alla pianta di produrre fiori e frutti.
La Peronospora si diffonde in primavera e in autunno, quando le temperature sono abbastanza calde e le piogge abbondanti. Le spore di questo fungo, tendono a ritornare ogni anno sulla pianta infettata e si diffondono in modo rapido e violento sulle foglie, frutti e fusti degli esemplari limitrofi; per questo motivo si tende a trattare le piante infette ai primi sintomi con un fungicida specifico, eliminando le foglie malate.
Esistono anche prodotti da spruzzare sul fogliame per prevenire le infestazioni, soprattutto nel caso dei vigneti, molto esposti al rischio di ammalarsi, con un trattamento ogni 6-7 giorni nei periodi con molta umidità e clima mite.
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Agosto 14, 2015
Il Mal bianco o Oidio è una malattia fungina che si manifesta con la comparsa di una patina bianca, quasi una polvere, su foglie, steli e frutti delle piante. Sotto la muffa i tessuti della pianta si necrotizzano, portando al disseccamento della stessa. Colpisce molte piante ornamentali e non è raro trovare anche il Mal bianco nell'orto.
Questo fungo colpisce in primavera, quando vi sono forti escursioni termiche fra le ore più calde del giorno e quelle fresche della notte. Proprio come quest'anno, quando in primavera sono frequenti le piogge, l'Oidio si propaga da pianta a pianta, trasportato dal vento. Non è affatto facile da combattere perchè questa malattia si espande molto velocemente, il suo decorso è rapido e sopravvive ad alte temperature.
Nell'orto colpisce le piante di pomodori, patate, spinaci, carciofi, cipolle, zucchine, cetrioli, melanzane, meloni, piselli,. Colpisce inoltre l'alloro, alcuni alberi da frutto e molti fiori come le rose, le ortensie, le begonie, il biancospino.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Mal bianco nell'orto: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
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Mag 22, 2015
Le Rose sono piante eleganti e versatili, adatte a decorare ogni tipo di giardino o terrazzo. Disponibili in centinaia di varietà e colori, è davvero difficile scegliere quale Rosa faccia al caso nostro.
Le più comuni sono senza dubbio le Rose cespugliose moderne, piante robuste e rustiche facili da coltivare a qualsiasi latitudine. Questa pianta deriva da ibridi di Tea, da cui ha ereditato i suoi grandi fiori sorretti da lunghi steli, perfetti da recidere e far essiccare. La sua particolare adattabilità anche ai climi più freddi la rende la Rosa perfetta da coltivare in giardino nelle bordure, per comporre siepi basse, o anche in vaso sul balcone. A maggio, dai lunghi steli fiorali sbocciano in abbondanza grandi fiori profumati, che continuano a spuntare fino a fine estate.
ROSE: COME CURARLE
Per ottenere una ricca fioritura è necessario posizionare le Rose in pieno sole per tutto l'anno, annaffiandole generosamente nei periodi più caldi. Si possono coltivare anche in vaso, in un contenitore profondo e molto capiente, di un diametro di almeno 50 cm. In questo caso, ogni anno...
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Marzo 13, 2015
Dietro il nome di ruggine delle piante ornamentali si celano una serie di malattie fungine, che possono coltivare sia le piante ornamentali sia quelle da frutto. I sintomi sono molto evidenti: si formano delle piccole vesciche (1-2 millimetri) di colore bruno o giallo-arancio sulla pagina inferiore delle foglie, che disperdono una polvere rossastra, molto simile alla ruggine del ferro, da cui è ispirato il nome. Le foglie colpite cadono, lasciando la pianta spoglia. Questi patogeni fungini vengono trasportati facilmente con il vento, andando a contaminare altre foglie e le piante vicine.
Per queste ragioni è importante intervenire prontamente, poiché le ruggini possono provocare notevoli danni.
Quelle più diffuse sono la Ruggine della Rosa, la Ruggine Bruna, la Ruggine del Pesco e la Ruggine del Susino, ma anche le conifere, le leguminose, i Garofani e i Gerani possono essere colpiti.
RUGGINE DELLE PIANTE ORNAMENTALI: COME INTERVENIRE
Come abbiamo detto la tempestività in questi casi è importante. Se vedete delle pustole nella pagina inferiore delle foglie, per riconoscere una ruggine è sufficiente scuotere il ramo: se si libera una polvere rossastra, sono i patogeni fungini tipici della ruggine.
Alla comparsa dei primi sintomi, trattate le ruggini con un fungicida sistemico per il controllo della ruggine. Controllate le piante dopo 10-12 giorni e verificate che il problema sia risolto: in caso di persistenza ripetete il trattamento.
Poiché si tratta di un agro-farmaco, vi raccomandiamo di leggere le istruzioni e seguire le indicazioni riportate sulla confezione. Alcuni agro-farmaci possono essere utilizzati anche sugli alberi da frutto, ma è importante rispettare i tempi di carenza indicati.
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Febbraio 13, 2015
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Eliminare gli Afidi dalle piante ornamentali è facile! Gli Afidi sono piccoli insetti che aggrediscono molte specie di piante, sia d'appartamento sia veri e propri alberi. Si tratta di piccoli insetti di forma globulare, di colore verde, nero o grigio, che invadono i germogli e le foglie succhiandone la linfa. Si riproducono per partenogenesi (l'uova della femmina non ha bisogno del maschio per essere fecondato) e formano in poco tempo fitte colonie, causando l’avvizzimento delle parti colpite che si ricoprono di una sostanza appiccicosa detta melata. Cibandosi della linfa delle piante, molto ricca di zuccheri e povera di proteine, gli afidi hanno necessità di smaltire gli zuccheri in eccesso.
Tra le piante ornamentali, la Rosa è sicuramente una di quelle più esposte al rischio di attacco da parte degli afidi. Aggrediscono la pianta per nutrirsi della linfa all’interno dei fusti, distruggendo gambi e fogliame. La loro presenza causa un sostanziale indebolimento della pianta e una scarsa fioritura.
AFIDI: COME INTERVENIRE
Gli afidi si sviluppano in primavera e in autunno e si moltiplicano velocemente; per questo motivo è importante intervenire subito alla prima comparsa. Oltre a danneggiare la pianta succhiando la linfa, anche la melata degli afidi rappresenta un problema poiché può richiamare funghi a caccia di zuccheri, che danneggerebbero ulteriormente la pianta.
In caso di comparsa dei primi afidi, potete lavare la pianta con un annaffiatoio, nel tentativo di togliere gli insetti e la melata. Un altro rimedio naturale sono le coccinelle, che sono ghiotte di melata e delle larve degli afidi e non danneggiano le piante.
Di fronte a un'invasione più importante possiamo...