Eliminare gli Afidi delle Rose in modo tempestivo è importante, in particolare il Macrosiphum rosae (detto Pidocchio verde della Rosa) che, come si evince dal nome, è specifico di questa pianta.

Quest’insetto è lungo qualche millimetro, di colore rosato o verdastro in relazione al fatto di essere provvisto o meno di ali. Le fondatrici (femmine di 2,5-3 mm senza ali) compaiono alla fine di marzo invadendo la pagina inferiore delle foglie e i boccioli fiorali chiusi, fino a ricoprirli totalmente con le loro colonie. Le nuove generazioni e i relativi danni proseguono però ininterrottamente per l’intera stagione fino all’autunno.

ELIMINARE GLI AFIDI DELLE ROSE: PERCHE’ SONO COSI’ DANNOSI

Gli Afidi delle Rose si alimentano della linfa dei vegetali, che aspirano voracemente mediante un apparato boccale succhiatore-pungente. Per questa loro caratteristica e per l’elevato numero di individui delle colonie, sono in grado di sottrarre riserve vitali alla pianta in misura talmente rilevante da bloccarne lo sviluppo, deturparla e anche provocarne la perdita.

In particolare determinano: l’arresto immediato dello sviluppo, la deformazione dei germogli, la deformazione dei boccioli fiorali che non si aprono o non riescono a fiorire e la produzione di melata, che imbratta la vegetazione influendo negativamente su fotosintesi e respirazione.

Anche con attacchi iniziali apparentemente lievi, è conveniente intervenire per contenere la proliferazione del fitofago, in quanto viene in proporzione compromessa la funzione decorativa della pianta ma soprattutto la sua capacità di rinnovarsi l’anno seguente. Infatti, sin dall’autunno, la pianta programma il numero di gemme necessarie per la partenza primaverile e una pianta sofferente le riduce in misura proporzionale alla gravità dell’attacco. Ne consegue che una pianta che subisce attacchi per più stagioni consecutive arriva al suo completo esaurimento.

LA LOTTA DEVE ESSERE RAGIONATA

Il primo modo per prevenire problemi è garantire alla pianta un ciclo di concimazione regolare. Una pianta nutrita in modo corretto e con uno sviluppo equilibrato è infatti in grado di contrastare meglio l’attacco dei parassiti e le avversità climatiche. Per le Rose la soluzione migliore è utilizzare un fertilizzante a cessione programmata.

Fatta questa premessa, è necessario ricordare quanto accaduto negli anni precedenti per individuare il momento iniziale di attacco e poter scegliere le strategie di difesa più consone.

Vediamo le principali tecniche.

UNA SOLUZIONE NATURALE: LE TRAPPOLE ATTRATTIVE ADESIVE

L’uso di trappole attrattive adesive gialle è sempre utile nei roseti, nelle aiuole e dove le piante in vaso sono collocate in gruppo. Sfrutta il comportamento che hanno gli Afidi adulti, fortemente attratti dal colore giallo.

Una volta che si sono posati sulla superficie della trappola ne rimangono invischiati e non riescono a riprendere il volo. Svolge quindi due funzioni: indica l’inizio della infestazione, cioè il momento ideale per difenderci con gli insetticidi, ma esercita anche una vera e propria cattura massiva.

Per questa ultima caratteristica, le Trappole Attrattive Gialle possono essere vantaggiosamente utilizzate durante l’intero arco della stagione e, nel caso di attacchi medio lievi, possono sostituire i trattamenti fogliari con antiparassitari.

ELIMINARE GLI AFIDI DELLE ROSE CON SOLUZIONI NATURALI

L’applicazione di sostanze di base, come per esempio l’Estratto di Ortica e il Sapone Molle, è molto utile contro gli Afidi.

L’Estratto di Ortica è un composto nato in passato dall’esperienza contadina e testato con successo, la cui efficacia è legata alla buona qualità del prodotto. Grazie al suo contenuto di acido formico e salicilico ha un effetto repellente verso gli Afidi e induce un aumento delle difese naturali della pianta. Per queste ragioni va utilizzato preferibilmente in via preventiva, cioè prima che gli Afidi si manifestino, per rendere la pianta molto meno appetita dal fitofago e resistente ai suoi attacchi. Gli elementi nutritivi contenuti e provenienti dai succhi cellulari dell’ortica sono inoltre utili ai processi metabolici.

Il Sapone Molle agisce invece per via fisica “lavando via” l’insetto dalla pianta e impedendogli la deposizione delle uova, interrompendo così il ciclo riproduttivo. Va quindi applicato al primo comparire dell’insetto.

Nel corso della stagione è consigliabile ripetere i trattamenti al bisogno, alternando l’uso dei due prodotti in modo tra loro complementare.

COME INTERVENIRE CON GLI INSETTICIDI SISTEMICI

Per eliminare gli Afidi delle Rose possiamo ricorrere all’uso di insetticidi sistemici: è una soluzione tradizionale che consente un periodo di copertura della pianta nei confronti dell’insetto che può durare per l’intera stagione.

Gli insetticidi sistemici infatti entrano nel circolo della linfa rimanendo a lungo all’interno della pianta. Anche la nuova vegetazione che si forma dopo l’applicazione viene protetta.

I formulati vanno applicati quando la presenza del fitofago comincia a essere visibile o anche nei casi di avanzata infestazione: sono inoltre in grado di controllare altri importanti fitofagi come Tripidi, Acari e Lepidotteri.

Un importante aspetto di questi innovativi prodotti riguarda l’elevato grado di selettività nei confronti degli insetti utili (predatori naturali e impollinatori). A differenza di altri formulati chimici ad ampio spettro e di più vecchia generazione (come per esempio i Piretroidi), è stata infatti comprovata da diversi anni di impiego la loro buona selettività verso gli insetti utili, anche in caso di applicazioni tardive post-fiorali.