L’uso di piante utili contro i parassiti fitofagi e molto affermato nel mondo dell’agricoltura biologica professionale. Alcune specie vegetali infatti sono in grado di influenzare la presenza di insetti grazie alla produzione di sostanze volatili aromatiche, che disturbano l’orientamento olfattivo dei fitofagi o ne compromettono il ciclo vitale. Questa capacità, unita alla tecnica della consociazione degli ortaggi, permette di proteggere le colture riducendo il ricorso a pesticidi di sintesi. Si tratta di repellenti naturali, che tengono lontani i parassiti rispettando l’ambiente e l’equilibrio ecologico dell’orto.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che alcuni metaboliti secondari emessi dalle piante aromatiche o ornamentali (come terpeni, alcaloidi, esteri, ecc.) possono confondere o respingere parassiti come Afidi, Acari, Tripidi e Coleotteri.
Non solo: le piante del giardino possono collaborare anche in altri modi. Alcune piante vengono usate come trappole, poiché attirano su di loro gli insetti dannosi risparmiando le piante più preziose. Pensiamo per esempio alla tradizione di coltivare le Rose nei vigneti: attirano gli Afidi e rappresentano un segnale d’allarme quando vengono invase.
Altre piante, invece, vengono coltivate perché attirano gli “insetti utili”, come Coccinelle, Sirfidi e Crisopidi che si cibano di uova e larve di Acari e Afidi.
Ecco una breve guida dedicata alle piante da inserire nell’orto per migliorare la difesa della coltura in modo biologico!
Guida alle piante utili contro i parassiti dell’orto
Chi coltiva le aromatiche sa che, dopo la grande produzione estiva, con l’arrivo dei primi freddi dobbiamo raccogliere e conservare le erbe aromatiche in modo da averle a disposizione in cucina per tutto l’anno.
Come conservare le erbe aromatiche: quando si tagliano
Non tagliamo le erbe e i fiori alla mattina: la rugiada le avrà bagnate nel corso della notte e saranno troppo umide. Meglio aspettare il tardo pomeriggio di una bella giornata assolata, quando i raggi avranno fatto evaporare tutta l’acqua...
Ci sono molte piante che attirano api e farfalle, con cui trasformare il nostro “spazio verde”, in giardino o sul terrazzo, in un laboratorio di biodiversità aperto agli insetti impollinatori.
Tutti noi sappiamo quanto sia importante il lavoro svolto dagli impollinatori per la fruttificazione e per il ciclo vegetativo naturale di molte piante. Per aumentare la loro presenza possiamo ricorrere a colori e profumi particolarmente graditi a questo tipo di insetti.
Inoltre non ricorriamo ai fitofarmaci appena vediamo un piccolo insetto, rischiando di pregiudicare la presenza e la sopravvivenza di api e farfalle. Impariamo a condividere il verde anche con gli insetti. Se un bruco rosicchierà una foglia della pianta non sarà la fine del mondo e abbiamo una farfalla in più. Se controlliamo quotidianamente le nostre piante, specialmente in estate, potremo cogliere subito la presenza di insetti dannosi, come Afidi o Cocciniglie, e limitare i danni con soluzioni naturali e amiche delle api.
Ma quali sono le piante che attirano le api e le farfalle? Ecco una nostra selezione di 30 specie, che possiamo coltivare sia in giardino sia sul terrazzo.
Finalmente oggi è il 21 marzo e come tutti gli appassionati di verde non vediamo l’ora di avere il nostro balcone fiorito in primavera. Ma quali piante possiamo scegliere per avere fioriture in aprile e maggio? Ecco i nostri consigli!
BALCONE FIORITO IN PRIMAVERA: 8 PIANTE CHE NON POSSONO MANCARE!
Anzitutto puntiamo sui bulbi primaverili: ne esistono tantissime specie, ma per una coltivazione in vaso vi consigliamo di puntare sui Narcisi, magari da abbinare nello stesso vaso con i profumatissimi Giacintio con i colorati Tulipani. I Giacinti fioriscono prima e i Tulipani dopo: così avrete sempre dei fiori freschi nel vaso! Per i Tulipani, preferite le varietà nane, che non crescono oltre i 30 cm.
Un altro successo garantito sono le Viole del pensiero. Se dopo la primavera le spostate in un luogo ombreggiato, continueranno a fiorire fino a giugno.
Il Cotogno giapponeseo Cotogno da fiore è una pianta arbustiva con una fioritura anticipata, all’inizio della primavera. Ama il sole, non teme vento e smog e ha pochissime esigenze.
Anche il Lillà(Syringa vulgaris) ha delle fioriture spettacolari: a maggio compaiono vaporose pannocchie piene di fiori bianchi, viola, rosa, blu, rosso a seconda della varietà.
Ortaggi e fiori possono andare d'accordo: chi l’ha detto che le piante da orto e quelle da fiore devono vivere lontane? Le prime in linee ordinate, le seconde in aiuole più o meno geometriche?
Molti garden designer stanno puntando sulla mescolanza di ortaggi e fiori, in quanto la ricchezza di specie è preziosa per favorire la biodiversità. Che naturalmente dovrà produrre generosamente ed essere bello, coltivando erbe, fiori e ortaggi in un insieme armonioso.
ORTAGGI E FIORI: UN CONSIGLIO PER GARANTIRE SIA IL RACCOLTO SIA L'ESTETICA
In un orto familiare di piccole dimensioni le parcelle possono essere ridotte a quadrati di 1,5 m per lato, in modo da raggiungere senza difficoltà il centro per lavorare o raccogliere gli ortaggi. Le aiuole possono anche essere rialzate.
La suddivisione in piccole parcelle consente di avere una produzione varia e ricca, coltivando una gamma di ortaggi che offre sempre raccolto, in momenti diversi. Le aiuole ospiteranno composizioni di ortaggi e fiori commestibili come Borragine, Calendula e Nasturzio.
Le erbe aromatiche annuali possono essere abbinate agli ortaggi, mentre quelle perenni come Salvia, Lavanda, Issopo, Menta e Rosmarino, possono creare vistosi e profumati cespugli tra le verdure.
Volendo puntare sulla ricchezza, possiamo puntare anche su piccoli alberi da frutto, rampicanti da far arrampicare su pergole e spalliere e grandi vasi di fragole.
La progettazione di un “orto giardino” lascia ampio spazio alla creatività ma fate attenzione alla consociazione delle piante! Alcune si favoriscono a vicenda come l’Aglio e le Rose, la Carota e la Cipolla, il Tagete e i Pomodori...
Anche il terrazzo in primavera si risveglia e può tornare a fiorire. E' inoltre un'ottima occasione per cambiare qualche pianta e sperimentare nuove coltivazioni; fra l'altro molte delle piantine fiorite, tipiche della stagione primaverile, sono in genere economiche e durevoli. Primule, Pratoline, Ellebori e bulbose precoci come Muscari e Anemone blanda dai fiori azzurri, sono una grande risorsa per vasi e cassette.
IDEE PER IL TERRAZZO IN PRIMAVERA: SPERIMENTIAMO ANCHE GLI ABBINAMENTI
Il Narciso è ideale solo ma anche in compagnia di Giacinti, dal profumo intenso. Impagabile è la bellezza dei Tulipani, in mille forme e colori differenti.
Per la coltivazione in vaso sono da preferire le varietà nane, entro i 30 cm d’altezza. Le Viole del pensiero sono una certezza in contenitore, anche abbinate a bulbose, e se spostate all’ombra a fine aprile, irrigate e nutrite con regolarità, rimarranno belle e in fiore fino a giugno. In questo periodo in vasi ampi e profondi fioriscono anche Cotogno giapponese, Forsizia, Camelia, seguiti da Azalee, Lillà, Meli da fiore, Kerria e Gelsomino.
Allegre macchie di colore si ottengono con piante annuali da fiore come Verbena, Violacciocca, Calendula e Bocca di leone anche nello stesso vaso.
Degne di nota sono le Campanule, utili per coprire il terriccio al piede di piccoli alberi o arbusti in vaso. Oltre che viola, questi bellissimi fiori sono disponibili anche nelle tonalità del blu, del rosa, del porpora e del bianco; chiedono solo un terriccio...
La Calendula (Calendula officinalis) è una graziosa pianta annuale caratterizzata da bellissimi fiori a margherita, semplici o doppi e foglie chiare e vellutate. Conosciuta come pianta officinale per le sue virtù depurative, toniche e lenitive, la Calendulasi può utilizzare anche in cucina, ottimi in risotti, frittate e insalate.
È anche una pianta decorativa, infatti i suoi fiori arancioni e gialli vengono utilizzati per aggiungere valore ornamentale ad aiuole o bordure, oppure in vaso per arredare balconi e verande. Questa pianta si adatta bene al nostro clima e cresce spontaneamente nell'area mediterranea, dove si vede comunemente nei prati incolti.
CALENDULA: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
Fiorisce dalla primavera all'autunno, in maniera copiosa se esposta in pieno sole. In quanto pianta rustica, è estremamente adattabile e cresce bene anche a mezz'ombra, resistendo al caldo torrido e al freddo invernale. Può essere coltivata all'aperto anche d'inverno, purché sia posta al riparo da venti gelidi e portata in serra quando la temperatura scende al di sotto dei -5° C.